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Conferenza stampa Agnelli - Conte

Post n°897 pubblicato il 29 Maggio 2012 da resistenzabianconera

"Antonio Conte è e sarà il nostro allenatore". Sono quasi le 7 di sera quando Andrea Agnelli pronuncia queste parole a difesa del tecnico della Juventus, iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Cremona per associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva nell'ambito dell'inchiesta sul Calcioscommesse. Da parte del presidente bianconero arriva una difesa strenua e convinta dell'allenatore dello scudetto, in una conferenza stampa-monologo di 6 minuti totali al centro sportivo di Vinovo. "Il quadro che si sta delineando - rileva Agnelli - è estremamente preoccupante per il mondo del calcio e tutti noi seguiamo la vicenda con apprensione e amarezza. Allo stato non mi pare e non risulta che Antonio Conte faccia parte di questo quadro preoccupante".

Poi il numero uno juventino spiega i motivi: "Dai fatti che ho avuto modo di leggere, il ruolo che sarebbe attribuito ad Antonio è vicino all'insignificante. Conosco Conte da 20 anni e i suoi valori, che sono di onestà, integrità e lealtà, glieli ho visti applicati all'inizio della sua carriera di giocatore, quando ha cominciato ad allenare, e oggi da allenatore della Juventus. E' giusto esprimere rispetto per il lavoro giusto e complesso che i magistrati stanno compiendo. Ed è altrettanto giusto esprimere rispetto per le persone coinvolte nei fatti che sono tutti da verificare, e che sono ora in posizione di debolezza. La società ed io personalmente siamo vicini ad Antonio e a Leonardo Bonucci (il difensore indagato dalla procura di Bari, ndr)", sottolinea.

Poi la conclusione: "Voglio bloccare sul nascere tutte le illazioni, Antonio è e sarà il nostro allenatore. L'anno prossimo abbiamo una Champions da giocare e Antonio sarà colui che ci guiderà". Al suo fianco siede il tecnico che, con gli occhi lucidi, lo ringrazia delle parole e poi offre la sua versione. "Ribadisco l'assoluta estraneità mia e dei miei calciatori - attacca Conte -. Col Siena ho vinto il campionato (di B, ndr) con tre giornate di anticipo con grande sacrificio, sudore, lacrime e soddisfazioni, con un gruppo di ragazzi straordinario. E' stata un'annata fantastica, niente e nessuno la rovinerà". "La mia storia calcistica parla abbastanza chiaro - rivendica il tecnico - ho sempre mostrato integrità morale e onestà, sia da calciatore sia da tecnico". Conte parla tutto d'un fiato: "Sono una persona che vuole vincere e che va anche oltre le sue possibiltà per raggiungere la vittoria. Lo si può chiedere ai miei calciatori, ai miei compagni e agli avversari. Ho subito un'aggressione con bastoni davanti a mia moglie e mia figlia per la mia integrità e la mia onestà, questo è Antonio Conte".

Sulla vicenda giudiziaria dice: "Sono stato indagato per associazione a delinquere, ho subito una perquisizione in casa quando non c'ero, ho letto il provvedimento, ci sono poche parole, e la prima domanda che mi sono posto è: 'come mai non sono stato chiamato dal Pm di Cremona prima di subire una perquisizione e di diventare un indagato?' Mi sarei aspettato di essere sentito prima di essere indagato". La convocazione arriverà, ma non si sa ancora la data. Intanto l'allenatore sarà difeso da un collegio composto dagli avvocati Antonio De Rensis, Luigi Chiappero e Michele Briamonte. Proprio De Rensis, al mattino, dopo che i poliziotti avevano sequestrato un computer (poi restituito dopo l'effettuazione del backup) e di un Iphone nell'abitazione del tecnico, aveva raccontato di un Conte "fortemente determinato a dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati". Al momento della perquisizione, Conte non era in casa, ma in vacanza con la famiglia; c'era il fratello Daniele ad accogliere gli uomini della Questura di Torino. Antonio è poi tornato in città attorno alle 11 e si è subito diretto a casa, da dove è uscito poco prima delle 13 per pranzare in compagnia della moglie, del fratello e dell'avvocato De Rensis. Nel tardo pomeriggio, l'incontro con la stampa e la chiosa: "Buone vacanze, perché le mie saranno buone vacanze"

 
 
 
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