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« Conte: ''Il futuro? Ve...Juventus Campione d'Ita... »

35^ 2012-2013: Juventus - Palermo 1-0

Post n°1003 pubblicato il 06 Maggio 2013 da resistenzabianconera
 

Vidal-gol: la Juventus campione d’Italia. A Torino scatta la grande festa scudetto

Juventus (3-5-2): Buffon 6, Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5, Lichtsteiner 6.5 (10' st Padoin 6.5), Vidal 7, Pirlo 6.5, Pogba 5.5, Asamoah 6.5 (18' st Peluso 6.5), Marchisio 6.5, Vucinic 7 (32' st Quagliarella 6.5). (30 Storari, 34 Rubinho, 39 Marrone, 4 Caceres, 11 De Ceglie, 24 Giaccherini, 33 Isla, 12 Giovinco, 32 Matri, 17 Bendtner). All. Conte.
Palermo (3-5-2): Sorrentino 6.5, Von Bergen 6.5, Donati 6.5, Aronica 6.5, Nelson 6, Kurtic 6, Rios 5.5 (33' st Faurlin 5), Barreto 6.5, Garcia 6.5, Ilicic 5.5 (25' st Dybala 5.5), Miccoli 6 (15' st Hernandez 6). (30 Brichetto, 99 Benussi, 6 Munoz, 7 Viola, 8 Dossena, 14 Anselmo, 33 Formica, 17 Boselli, 16 Fabbrini). All. Sannino.
Arbitro: Romeo 5,5.
Reti: nel st 12' Vidal su rigore.
Angoli: 7-5 per la Juventus.
Recupero: 0 e 4'.
Ammoniti: Barzagli per gioco falloso.
Espulso Pogba al 38' st per fallo di reazione.
Spettatori 40016, incasso 1557965

Decide Vidal, ancora una volta. Un rigore del cileno regala lo scudetto alla Juve. Cade anche il Palermo, sulla strada dei bianconeri, che davanti al pubblico di casa mettono il punto ad una stagione trionfale, l’ennesima sotto la guida di Antonio Conte. A Torino è festa scudetto.  

Ritmi vertiginosi  

La Juve non s’è fermata da quasi due stagioni e c’è voglia di festa, meritata: «Quest’anno è stata una marcia, sicuramente imponente – ha detto Conte alla vigilia - una squadra che ha viaggiato a ritmi vertiginosi, fin dalla prima giornata, nonostante una competizione come la Champions, che a detta di tanti poteva portarci via energie. Invece siamo stati bravi e siamo stati fantastici».  

La partita  

Si parte con gli schemi speculari, con il solito avvio bianconero in dominio assoluto del pallone e degli spazi. Ma la Juve di oggi non riusciva a combinare nulla di concreto. Il Palermo era logicamente chiuso a riccio ma quando riprendeva palla, spesso la regalava troppo facilmente al pressing avversario. Quella buona è capitata a Vucinic al 28’, ma il centravanti se l’è fatta respingere in angolo da Sorrentino. Pogba allo scadere su angolo ha colpito di testa da cinque metri mandando la palla a lato per questione di centimetri. Nella ripresa, con il Genoa abbondantemente in vantaggio con il Pescara e il Siena ko a Catania, ai rosanero il punto sarebbe andato benissimo, ma ci ha pensato Vidal a decidere la partita su rigore assegnato da Romeo per una spinta in salto con il petto di Donati su Vucinic.  

Il “31 sul campo”  

I giocatori della Juventus sono tornati sul terreno di gioco dello Stadium per raccogliere l’applauso dei tifosi ma sono stati costretti immediatamente a tornare negli spogliatoi per una seconda invasione di campo dei tifosi. Vani gli appelli dello speaker a consentire la passerella ai giocatori. In campo, appena terminata la partita, è stato posizionato un gigantesco drappo con lo scudetto numero 31, grande più o meno quanto quello srotolato in curva Scirea. Per la tifoseria continua così il conteggio «casalingo» degli scudetti della Juventus, che tiene conto dei due tolti dopo Calciopoli.  

La festa  

Subito dopo il fischio finale iniziano i caroselli in auto e in moto dei tifosi bianconeri per le strade che portano nel centro di Torino. Festeggiano con i clacson e sventolano le bandiere per la vittoria del ventinovesimo scudetto della Juventus. Molti di loro stanno raggiungendo le strade dove è previsto il passaggio del pullman scoperto che porterà in trionfo per le vie del centro la squadra campione d’Italia. La partenza del corteo è prevista intorno alle 18:30 da corso Cairoli.   

Il capitano  

«Consigli a Conte? È intelligente, lui sa cosa fare. Non credo abbia dubbi», commenta Gigi Buffon mentre attorno esplode la festa. «Ci siamo tolti un peso - ha aggiunto a Sky il capitano bianconero - Dopo il titolo dello scorso anno, arrivare secondi sarebbe stata una delusione». «Ci siamo tolti il peso - afferma il portiere bianconero - abbiamo avuto questa responsabilità da luglio e quando si ha il dovere di vincere si ha solo da rimetterci perché anche se si arriva secondi si scontentano molte persone. Questo scudetto mi è piaciuto tanto perché dalla prima giornata abbiamo tirato il gruppone, nei momenti imortanti lo abbiamo staccato, siamo stati bravi in alcune fasi e poi abbiamo fatto lo scatto decisivo che non era scontato».  

Il futuro  

Del futuro si parlerà poi, anche se nulla è scontato, nonostante il contratto biennale del tecnico: «Io penso che è sia giusto dire che l’uomo Antonio Conte sicuramente vuole rimanere al 100% alla Juventus - ha chiarito il tecnico - poi c’è il professionista. E il professionista deve, per rispetto nei confronti dei tifosi, della società, di se stesso e dei propri calciatori, avere chiara tutta la situazione». Che sarebbe lo shopping estivo: Conte vuole la garanzia tecnica per poter rivincere lo scudetto e dar battaglia in Champions League. E dire che tutti vogliono vincere, e c’è pure un piano industriale noto da tempo: «È inevitabile che poi ci si debba confrontare - ha però puntualizzato l’allenatore - e io penso che le idee siano chiarissime, sotto tutti i punti di vista. Ma a volte, quando le idee sono chiare, sia da una parte che dall’altra, magari potrebbe anche essere che ci sia discordanza, potrebbe anche essere; non è mai successo. E penso che non accadrà neanche questa volta, me lo auguro».  

E Alex Del Piero esulta dall’Australia “Fantastico vedere i miei tifosi gioire"

Alessandro Del Piero festeggia a distanza lo scudetto bis conquistato dalla Juventus. «Da quando ho lasciato la Juventus, non ho mai pensato a come sarebbe stato vederla vincere senza di me. Non l’ho mai fatto, fino a pochi giorni fa, quando i numeri della classifica hanno sentenziato che il secondo scudetto consecutivo, dopo quello del Grande Ritorno, sarebbe stato possibile», scrive l’ex n.10 bianconero sul proprio sito ufficiale.  

«Ho provato a immaginarlo, ma nel mio film le immagini erano sempre sfuocate: il fischio finale, i miei compagni che esultano, la coppa pronta per essere alzata, il boato del pubblico. Ecco, qui le immagini cominciano a diventare nitide, e scorrono dinanzi al mio obiettivo. Gli attori protagonisti sono loro, i tifosi. Siete voi», sottolinea Del Piero. 

«Per chi gioca a calcio, così è almeno per me, è fantastico vedere i tifosi esultare, sentirli gioire, farli esplodere. Ecco perché -spiega- quando quel film dalla mia mente si è trasferito nella realtà, quando la Juventus ha rivinto lo scudetto (che bello il verbo rivincere), il mio pensiero è andato subito a chi sta festeggiando. E stavolta con voi ci sono anche io. Applaudo i miei compagni, una squadra fantastica, che non smetterò mai di portare nel cuore. Applaudo chi l’anno scorso mi dedicò quel trionfo, mi piace adesso ricambiare quel gesto: confermarsi è stata un’impresa altrettanto grande. Applaudo il lavoro della società, dello staff tecnico, e di tutti coloro che lavorano nell’ombra». «Chi conosce la Juventus, sa che dopo che si è vinto, bisogna rivincere. E rivincere ancora. ONE LOVE», firmato Del Piero 


Buffon: ''Sempre davanti, una grande soddisfazione''
Sottolinea Barzagli: "Siamo ancora più cresciuti come gruppo. Il momento più difficile? Dopo i ko con Inter e Milan". Il portiere: "Ci siamo tolti un peso". Bonucci: "Abbiamo sopperito all'assenza di un top-player aiutandoci l'uno con l'altro"

"Brindiamo al 31° scudetto". Andrea Barzagli tiene aperta la vena polemica della Juve che non ha mai accettato la decisione della federcalcio di avergli revocato due titoli. Ma stavolta la voglia di far festa supera ogni questione: "Abbiamo dimostrato di essere diventati ancora più forti dello scorso anno. Siamo cresciuti come gruppo: lo dimostrano i punti che abbiamo fatto e come abbiamo conquistato questo scudetto. Il momento più duro? Dopo Bologna, quando abbiamo perso con Inter e Milan. Anche perché c'è stato un momento in cui abbiamo visto il Napoli come la Juventus dello scorso anno, con la stessa fame e la stessa voglia. Ma abbiamo reagito alla grande. E la conferma arriva dal fatto che siamo arrivati all'ottava vittoria consecutiva oggi. Quando siamo stati sicuri di vincere? Quando Giaccherini ha segnato il gol-vittoria con il Catania".
 
PER FAR BENE IN EUROPA SERVE PIU' DI UN ANNO - Barzagli poi pensa in cosa può ancora migliorare la squadra: "In Europa ci vuole un po' più d'esperienza. La Champions ha rappresentato il primo approccio per molti di noi e poi nei quarti abbiamo incontrato la squadra più forte che c'è. Per fare un salto di qualità ci vuole più di un anno. Proveremo a migliorarci, ognuno di noi vuole farlo. Per noi difensori è bene stare meno possibile sotto i riflettori, noi facciamo il nostro compito e lo facciamo al massimo: siamo un bel gruppo".
 
BUFFON: CI SIAMO TOLTI UN PESO -
Gigi Buffon è sollevato. ''Ci siamo tolti il peso. Abbiamo avuto questa responsabilità di rivincere da luglio e quando si ha un obiettivo così alto si ha solo da rimetterci perché anche se si arriva secondi si scontentano molte persone. Questo scudetto mi è piaciuto tanto perché dalla prima giornata abbiamo tirato il gruppone, nei momenti importanti lo abbiamo staccato, siamo stati bravi in alcune fasi e poi abbiamo fatto lo scatto decisivo che non era scontato". Meglio del famoso 5 maggio nella sfida con l'Inter? "Quello è stato uno dei momenti più felici perché lo scudetto è arrivato inaspettato''. Ora si apriranno i discorsi sul futuro visto che lo stesso Conte ha aperto alla possibilità di potere lasciare: ''Lui sa quale sarà il suo fururo, è una persona intelligente e non avrà dubbi''.
 
BONUCCI: QUESTO GRUPPO HA FAME -
Leonardo Bonucci applaude i compagni: "Abbiamo vinto grazie al sacrificio, aiutandoci un con l'altro. La fame e la voglia di vincere sono il nostro vero segreto. Tutti dicevano che c'era bisogno di un top player e invece abbiamo sopperito al problema con grande facilità". Anche il difensore azzurro non ha dubbi che resti Conte: "C'è un progetto che va proseguito. E' un grandissimo allenatore e la squadra come la società è con lui. Non credo che ci siano problemi"

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