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36^ 2011-2012: Juventus - Lecce 1-1

Post n°886 pubblicato il 03 Maggio 2012 da resistenzabianconera
 

Papera di Buffon: campionato riaperto
L'errore del portiere regala il pari al Lecce (in dieci) all'85'. Adesso Conte è solo a +1 dal Milan

JUVENTUS (3-5-2): Buffon 4.5, Barzagli 6, Bonucci 6, Chiellini 6, Lichtsteiner 6, Vidal 6, Pirlo 6, Marchisio 6.5, De Ceglie sv (6' Caceres 5.5) Quagliarella 6.5 (26' st Matri 5,5), Vucinic 6 (30' st Del Piero). (30 Storari, 24 Giaccherini, 20 Padoin, 23 Borriello). All. Conte 6
LECCE (3-5-2): Benassi 6.5, Tomovic 6,5, Carrozzieri 6,5, Miglionico 6, Cuadrado 5, Obodo 6 (25' st Bertolacci 6.5), Blasi 6,5, Delvecchio 6, Brivio 6,5, Di Michele 6 (15' st Giacomazzi 6), Seferovic 5 (4' st Muriel 6). (25 Petrachi, 3 Di Matteo, 6 Giandonato, 10 Bojinov). All. Cosmi 6.5
Arbitro: Valeri 7
Reti: 8' Marchisio, 39' st Bertolacci
Angoli: 7 -2
Recupero: 1 e 3
Ammoniti: Cuadrado, Carrozzieri, Obodo, Bonucci per gioco scorretto, Muriel per fallo di reazione e Delvecchio per proteste.
Espulso Cuadrado all'8' st per doppia ammonizione.
Spettatori 38978, incasso 1.324.973

Nel calcio l'imponderabile è la regola ma se gli si dà un aiutino lo diventa anche di più. La Juve ha fatto l'impossibile per riaprire, con il pareggio contro il Lecce ridotto in dieci, un campionato che a 5' dalla fine si poteva dire chiuso. Con il Milan a -1 potrebbero saltare i nervi anche perchè il modo in cui i bianconeri hanno gettato i due punti è incredibile: la gaffe di Buffon che ha consegnato a Bertolacci la palla del pareggio non si poteva immaginare, venendo dall'uomo più esperto del mazzo. Forse la disoccupazione degli ultimi tempi (anche ieri non aveva ricevuto un solo tiro) ha un po'annoiato il capitano juventino che sta prendendo alla lettera l'ordine di Conte di non sparacchiare via i palloni ma di giocarli anche in difesa.

Il problema è che Buffon ha sempre avuto piedi di latta, è l'unico suo limite, e non può permettersi certe raffinatezze: gli è bastato andare con troppa sufficienza su un passaggio arretrato per sbagliare il controllo e favorire il gollonzo. Buffon ha chiesto pubblicamente scusa. Che poteva fare? Rimane la considerazione che se la Juve, dopo il gol di Marchisio all'8, avesse mantenuto la stessa tensione offensiva delle ultime partite anche quell'errore scellerato sarebbe stato ininfluente e se ne potrebbe ridere nello spogliatoio. Invece i bianconeri hanno mantenuto la totale supremazia nel gioco e nel primo tempo hanno azzannato i pugliesi, non permettendo loro di sviluppare un'azione, ma è mancata la convinzione per andare al raddoppio. A parte una conclusione ravvicinata di Vidal, un tiro angolato di Marchisio e, nella ripresa, l'occasione sprecata amcora da Vidal, un tiro fuori di Quagliarella e una parata di Benassi su Matri, la Juve non si è avvicinata al 2-0, non sfruttando bene gli spazi che il Lecce concedeva soprattutto dopo l'espulsione di Cuadrado.

Chissà se quel finale nervoso, quasi fiutassero il pericolo di un colpo isolato o di un errore, è stato casuale o segnala che il braccino si è fatto corto come accade al tennista a un passo dal successo. Se così fosse il rischio di inguaiarsi sarebbe grande. A meno che domenica nel derby di Milano non entri in ballo l'Inter: la nemica più odiata cui chiedere un favore.


La Juve si complica la vita. Avanti dalle prime battute con Marchisio e in superiorità numerica per oltre mezz’ora (espulso Cuadrado), i bianconeri si vedono raggiungere da Bertolacci nel finale complica una papera di Buffon e adesso ha solo un punto di vantaggio sul Milan. Pepe non va nemmeno in panchina e Conte conferma il 3-5-2 con Lichtsteiner e De Ceglie esterni mentre a far coppia con Vucinic c’è Quagliarella e non Borriello. Nel Lecce, con Cosmi in panchina (accolto il ricorso contro la squalifica), Carrozzieri sostituisce Esposito, fermato dal giudice sportivo, Cuadrado torna sulla fascia destra mentre Seferovic viene preferito a Muriel come partner di Di Michele. Panchina anche per Giacomazzi, diffidato.

Sfortunato De Ceglie, costretto a lasciare il campo dopo appena 5’ per un problema muscolare (al suo posto Caceres), ma al 9’ la Juve passa: solito lancio illuminante di Pirlo che in area pesca Marchisio, colpo di testa debole ma preciso, con Benassi che in controtempo non ci arriva. Il Lecce prova a giocare una partita aggressiva e fisica e per alcuni tratti della gara tiene botta anche se dietro rischia il tracollo, con Vidal e Marchisio che fanno tremare i salentini in almeno tre occasioni. La ripresa comincia senza cambi e a ritmi altissimi, ma al 6’ Cosmi gioca la carta Muriel per Seferovic.

Un cambio forse affrettato perchè nemmeno tre minuti dopo Cuadrado si becca il secondo giallo per un fallo su Caceres e lascia i suoi in 10. I bianconeri provano ad approfittarne ma Vidal ’ciccà la palla a tu per tu con Benassi mentre il tentativo al volo di Quagliarella finisce di un soffio alto. Lo stesso ex attaccante del Napoli ci prova da fuori ma ottiene solo un angolo e poco più tardi lascia il posto a Matri, subito pericoloso in contropiede alla mezz’ora. Poco prima, però, sussulto Lecce, con Buffon provvidenziale in uscita. Ma al 40’ clamoroso pari del Lecce: su retropassaggio di Barzagli, il portiere controlla male, Bertolacci va in pressing e firma l’1-1. I salentini sperano ancora.

Buffon e quel dribbling di troppo: "Scusate, è tutta colpa mia"
Da n.1 salvatutto a guastafeste: una leggerezza che pesa. Conte lo assolve: «Un infortunio, sono certo che guarderà avanti».

Un blackout improvviso e tutto torna in discussione. Buffon controlla male un retropassaggio di Barzagli, perde il contrasto con Bertolacci che a porta vuota regala il pareggio al Lecce (in dieci). Conte si copre il volto con le mani, poi a mente fredda spiega: «È stato un infortunio, è come sbagliare un gol a due metri dalla porta. Gigi sta facendo un campionato straordinario, come tutti, ha la forza e la capacità di rimanere sereno. Ci siamo giocati un bonus, ora per lo scudetto siamo obbligati a vincere le ultime due. Se ci riusciremo, complimenti a noi, altrimenti vorrà dire che non siamo ancora pronti e complimenti a chi ci insegue».

«È successo l’imponderabile - continua il tecnico -, molto rocambolesco quello che è accaduto, ma questo è il calcio, anche se brucia perchè è successo alla terz’ultima giornata. Dispiace, però questa partita è un ulteriore motivo di crescita per noi». Conte chiarisce che «ci troviamo in una situazione sulla quale ad inizio stagione avremmo messo non una, ma centomila firme: essere a due giornate dalla fine con un punto di vantaggio sugli avversari». Poi guarda già alla sifda di domenica col Cagliari: «Vincendo avremmo messo una seria ipoteca sul titolo - ammette l’allenatore juventino -, ma adesso bisogna guardare avanti, le ultime due partite faranno ancora parte del nostro percorso di crescita. Finora abbiamo fatto qualcosa di straordinario che vincendo potrebbe diventare super straordinario». È sembrata però una Juve meno rabbiosa del solito. «Partita buttata? Ci sono state le occasioni per raddoppiare, poi è successo qualcosa di imponderabile - chiarisce il tecnico -. La posta in palio era davvero molto alta, magari ci ha tolto qualcosa nella spensieratezza, avremmo dovuto essere più cattivi. Ora dobbiamo cercare di essere sereni e cercare di dare tutto quello che abbiamo nelle ultime due partite».

Buffon ha chiesto scusa a tutto lo stadio e ai compagni, in campo e negli spogliatoi. Claudio Marchisio conferma: «È vero, ma è una cosa che capita a chiunque. È successo in quella metà campo che non è bellissima, ma lasicamo perdere. L’importante è che siamo ancora primi, abbiamo due partite davanti da vincere per mantenere il primato». Ora c’è il rischio che si insinui la paura. «C’è rammarico - chiarisce il centrocampista che aveva firmato il vantaggio - perchè la partita si era messa bene, non stavamo rischiando nulla. C’è stato questo infortunio ma siamo lo stesso primi».

Cagliari-Juve alle 20,45
Intanto è arrivata l'ufficialità dello spostamento di Cagliari-Juve alle 20,45 per garantire la contemporaneità con il Milan. La Lega ha reso noto che il derby di Milano tra i rossoneri e l'Inter, previsto domenica alle 20.45, sarà affiancato dalla trasferta della Juventus a Trieste, contro il Cagliari, inizialmente prevista alle 15, ma posticipata allo stesso orario della stracittadina milanese.

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
ely il 04/05/12 alle 08:14 via WEB
... beh vabbè ad un grande può capitare un errore, brutto errore ... ma quante volte ci ha salvato???
 
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