Creato da antoniolaretino il 13/11/2007

rumore

Silenzio§Rumore... disordinati pensieri sonorizzati.

 

 

« Messaggio #104DoddoNavigantibus  .  .  .  »

                            FASCISTA.   

Post n°105 pubblicato il 12 Maggio 2008 da antoniolaretino
 
Foto di antoniolaretino

Riflessioni . . .

             

Pensieri che nascono spontanei, già ripetuti ormai troppe volte negli anni, ma nauseato dall'abuso che in questi ultimi giorni sento fare della parola FASCISTA nei vari blog, sui giornali, in televisione, e non ultimo in messaggi ricevuti in privato da grand'uomini forti di nascondersi dietro un monitor utilizzo questo spazio non tanto per rispondere a miserevoli individuii ma come piccolo sfogo personale. 
Ricordo che i Fascisti ed il Fascismo è un periodo storico della nostra Italia ben definito nel tempo ed è finito nel 1945. I valori di questo movimento rivoluzionario non moriranno mai fin'anche un Italiano vivrà orgoglioso di esserlo.

A chi si "scandalizza" di vedere una croce celtica, la fiamma tricolore, a chi crede di avere il diritto di togliermi la parola arrampicandosi su specchi costituzionali che non conosce...
 
Almirante Camera dei deputati Seduta del 6 giugno 1952.
"Quanto a noi, ringraziamo Iddio di averci messo al centro di una battaglia di questo genere della quale siamo fieri, che abbiamo condotto, nella povertà delle nostre forze, aspramente e duramente fino in fondo; e vi diciamo che riconfermiamo, in questa occasione, l'impegno di continuare a combattere, impegno che abbiamo preso con i nostri elettori.
 Soprattutto vi diciamo che, qualunque cosa accada, dalle nostre bocche nessuno sentirà mai ripetere il detto veramente nefando: «Perisca la patria, purché crolli un regime».
 Anche se voi instaurate e tenete in piedi questo regime che per noi è di eccezione; anche se fate questa politica che per noi è di fazione, la patria rimane sempre più grande di voi e di noi.
 Continueremo a servirla e quando essa ci chiamerà, da chiunque sia rappresentata, ci troverà ai suoi ordini. Questa è la più alta risposta che vi si possa dare; ed è per questo che mi sento di poter concludere questa penosa, dura, faticosa e talvolta ossessionante e umiliante discussione col nostro e, spero, vostro grido:
                                                        «Viva l'Italia!»
 
A quanti presunti "comunisti" presunti "antifascisti" si strappano le vesti vedendo??? il ritorno di orde di camicie nere, a quanti vogliono venire a bastonarmi,salvo poi non volere l'indirizzo, a quanti fomentano l'odio e il disprezzo verso l'altrui pensiero, a quanti non conoscono....

Almirante Camera dei deputati seduta del 23 maggio 1973
Voi ci accusate di istigazione alla violenza? La destra nazionale ha in questi anni, la mia persona ha in questi anni trascorso momenti durissimi, che non auguro ai peggiori dei nostri nemici.
Non ero altrove, ero a Genova, su un palco da comizio, quando ilnostro giovane militante Ugo Venturini è stato assassinato accanto a me perché mi difendeva da coloro che volevano colpirmi.
 Ero a Livorno con Giuseppe Niccolai quando insieme fummo aggrediti da una turba di avversari politici che stavano per far rimettere la pelle ad entrambi, nell'assenza, durata parecchi minuti, della forza pubblica.
Ero a Parma nel 1970, durante la campagna elettorale regionale, quan­do aprirono persino i tombini del gas per cercare di far saltare il palco e, con esso, la mia modesta persona.
Ero a Salerno quando hanno assassinato il giovane diciannovenne Carlo Falvella e ho recitato per lui l'elogio funebre durante le esequie.
Ero a Roma nei giorni del rogo di Primavalle, ed ho già avuto modo di esternare in quest' aula il mio sentimento.
In nessuna di queste occasioni la destra nazionale ha ritenuto, responsabilmente, di accettare che fosse parlato il linguaggio dell'odio, della vendetta, del risentimento.
Abbiamo serrato le labbra per non dire parole che suonassero come una minaccia di rappresaglia, e sarebbe stato umano profferirle, avrebbe potuto anzi sembrare inumano non pronunciarle di fronte ai genitori, ai parenti, ai figli delle vittime; eppure abbiamo taciuto.
Ci siamo anzi inchinati di fronte alle vittime appartenenti alle altre parti politiche che purtroppo la violenza ha falciato senza alcune discriminazione, e siamo sempre pronti a rifarlo, proprio perché siamo la destra nazionale; perché al di là dei programmi politici, al di là dei programmi sociali ed economici, c'è fra noi questa volontà di coesione per gli italiani e tra gli italiani.
Questo è il significato della destra nazionale, questo è il discorsoche abbiamo portato avanti. Ed è proprio grazie a questo discorso che abbiamo raccolto 3 milioni di voti; è proprio per aver portato avanti questo discorso che vi abbiamo fatto paura; contro questo tipo di discorso avete sollevato nel corso della campagna elettorale del 1972 i fantasmi della guerra civile, dicendo agli italiani di fare attenzione perché la destra nazionale avrebbe portato avanti la guerra civile.
Questo stesso tipo di discorso provocatorio state facendo contro di noi in questo momento; ma come vi siete sbagliatiallora credendo di provocarci all'intolleranza, così vi sbagliate adesso anche nei miei personali confronti se credete di provocarmi a
ll'intolleranza. Il programma morale della destra nazionale esce più saldo che mai da questa prova e le componenti della destra nazionale si riconoscono in noi più salde dopo questa prova. 

Quant'acqua è passata...
non è il momento per tutti...   

di imparare e andare avanti?
        
        

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

  

                L'ENNEMI  
 
Ma jeunesse ne fut qu'un ténébreux orage,

Traversé çà et là par de brillants soleils;

Le tonnerre et la pluie ont fait un tel ravage,

Qu'il reste en mon jardin bien peu de fruits vermeils.

Voilà que j'ai touché l'automne des idées,

Et qu'il faut employer la pelle et les râteaux

Pour rassembler à neuf les terres inondées,

Où l'eau creuse des trous grands comme des tombeaux.

Et qui sait si les fleurs nouvelles que je rêve

Trouveront dans ce sol lavé comme une grève

Le mystique aliment qui ferait leur vigueur?

- O douleur! ô douleur! Le Temps mange la vie,

Et l'obscur Ennemi qui nous ronge le coeur

Du sang que nous perdons croît et se fortifie! 

                               
                                                                            
 
 Per i barbari che non conoscono
           la lingua di Dante
     
         Google translation
                  HERE!

 

"Nel Tempo
 dell'inganno universale
 dire la verità
 è un atto
 rivoluzionario"
                      ORWELL
        


"I politici
 non sono altro
 che i camerieri
 dei banchieri"
                 EZRA POUND

 
        zommami
 Una grande ingiustizia
  è sotto i tuoi occhi....
LIBERO OSCURA I BLOG
       STRAFIGHI!!!
 
       CLICCA QUI
    serve il tuo aiuto
        ADESSO!!! 

"senza caos
 non c'è
 conoscenza"
           P.K.FAYERABEND


  mafia news clicca su 
GAZZETTINO*MAFIOSO



"Noi ci permettiamo di
 essere aristocratici e
democratici, conservatori
e progressisti, reazionari
e rivoluzionari, legalisti
e illegalisti, a seconda
delle circostanze di tempo
di luogo e di ambiente."
                 B. MUSSOLINI  

 

ULTIMI COMMENTI

Buon 2016, raga! ^__^
Inviato da: semprepazza
il 03/01/2016 alle 21:05
 
son vagabondo!!! ^__*
Inviato da: antoniolaretino
il 09/10/2014 alle 11:33
 
Ottobre di un anno dopo... ecchecca!
Inviato da: semprepazza
il 30/09/2014 alle 17:23
 
Dolce settembre! ^__^ Come stai?
Inviato da: semprepazza
il 04/09/2013 alle 16:36
 
nostalgica?
Inviato da: antoniolaretino
il 09/08/2013 alle 15:01
 
 
         
 

ULTIME VISITE AL BLOG

andrea_marzariantoniolaretinoladyducatidocilpaese.magazinegiuseppedonadio1990blupowboffin44moretto.gmaemmeci63gaia2911lolatarantinopurtuttavia6marilenamusettiIrrequietaD
 

AREA PERSONALE

 

GuITTOnaTA
Tuttor, s'eo veglio o dormo,
di lei pensar non campo,
ch' Amor en cor m'atacca.
E tal voler ho d'òr mo,
com' di sappar in campo
o di creder a tacca.
Amor valeli pro:
ché più leggero è Po
a passar senza scola
che lo mondo a om pro'
senza Amor, che dà
cor e bisogno da
sprovar valor e forzo;
perché ciascun om, for zo
che briga e travagli' agia,
se vale, non varrà già.
Move, canzone, adessa,
vanne 'n Arezzo ad essa
da cui tegno ed ò,
se 'n alcun ben mi do;
e di' che presto so'
di tornar, se vol, so.




  ExTra LiBBero

FESTA de L'UNITA' Bea in cucina  
 

http://www.kinisera.it/ LAVIOLA

http://donnegolose.splinder.com/

http://cantina18.splinder.com/

http://caffenero.ilcannocchiale.it/

http://blogosfere.it/

http://www.bdm.it/anogramma/

http://www.cristianolovatelliravarinonews.com/

http://occhio.blogattivo.com/

 

 

 
Citazioni nei Blog Amici: 28
 

     UNO    DUE    TRE
vietato ai minori 18 anni 

 

 Se non mi vedi...forse  son quà!
 clicca sul divano, che aspetti!?!

          
 


 DavidByrneRadio
              Clicca&Ascolta!
     


 
Pequod
Como lo albero ven arcuato da acuto vento così fecer lor simili invelati pel gran soffiare chè di procella perigliuosa già avvicendeasi le minacciose nubi... acchè li marinai da tolda per scrutar marosi e correnti all'erta stavan e di coffa il timonier salì ,ratto...sì como pensiero alato..sì che potesse pria d'altri mirar greve minaccia che nera e livida di folgori il mare portava al legno.All'acuir di vista,refolo leggero rivelò nero scintillìo..e poc'anzi al tempestoso mugghio di natura, il giallo becco e l'ali nere d'un corvo palesaron la presenza.D'acuto volo precedea veloce,portando il guardo de' marinai ora a dritta ora a manca... nell'ondeggiar furioso de' primi flutti.Grido giungea da coffa,chè l'occhio esperto del nocchiero avea scorto rotta palesata da quel battito nero, e diede voce di rotta e coordinate ai quali fecer eco il correr veloce de' marinai alle manovre ed al brontolìo sommesso del legno che rispondea svogliato a rapida virata.Seguendo il volo del nero messaggero,le vele del Pequod ebber nuova forza..e spinti or in fil di ruota,ora al traverso, i marinai del legno antico gettaron prua verso oriente...ove'l sol ancor dorati rai spargeva,pria di lasciar posto a diafana Diana per la notturna caccia.Giunti in salvo da procella,il corvo posò sul cassero,stanco e stremato.. e quivi 'l timonier e l'equipaggio tutto dieder di voce ad uno ad uno ed intonaron del corvo e del Pequod il canto, ch'ancor nei mari è udito.Da quel giorno,in vicinanza di procella tutti li marinai,scrutan l'aere,in cerca non di flutti minacciosi,nè di nembi adirati...ma sol del nero luccichìo di due ali,tra i venti agitati....  
                                                                                                    Con sincerità,
il timoniere del Pequod.         
 
 

I MIEI LINK PREFERITI

 
 

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: antoniolaretino
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 59
Prov: AR
 

OH 'I CHI C'E'!?!

             page counter

 
        Contatori visite gratuiti
 




 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963