Creato da antoniolaretino il 13/11/2007

rumore

Silenzio§Rumore... disordinati pensieri sonorizzati.

 

 

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DoddoNavigantibus  .  .  . 

Post n°106 pubblicato il 14 Maggio 2008 da antoniolaretino
 

                            
Piccola premessa,
                            abito e lavoro in una cittadina con meno di centomila abitanti, praticamente un quartiere di una città come Roma o Milano.
Questo per far capire che in auto, per attraversarla da parte a parte centro compreso, si impiega poco più di un quarto d'ora.
Ed appunto in centro ho le mie tribolazioni lavorative,come ho già avuto modo di scrivere l'assistenza tecnica è il mio campo e questo mi permette di conoscerevarie tipologie di bipedi; oggi sono riuscito a prendere contatto con una delle più recenti evoluzioni, recente ma in rapidissima espansione.
Il Doddo Navigantibus, sicuramente ne avrete sentito parlare, magari già lo conoscete ma non come l'esemplare che il fato mi ha regalato.
 
Arezzo, Oggi ore 10.00 circa...
squilla il telefono:
Nuovo cliente:  Buongiorno, la chiamo da XXX(paesino in provincia) ho avuto il suo
nominativo da XVX (nome del produttore) per l'assistenza su di una movie.
Antonio: Esatto, guardi, per venire da noi entri in Arezzo direzione centro da via XXX quando arriva in viale XXX sulla sua destra trova il negozio XXX quindi una farmacia dopodiche trova la sede dell'Associazione XXX a quel punto c'è l'innesto di via XXX dove siamo noi, proprio nell'angolo
Nuovo cliente: Si si... ho capito, tanto poi ho il navigatore!
Antonio:Benissimo, ma faccia attenzione, ci troviamo ad inizio strada  all'incrocio con viale XXX Le dico questo perchè la ferrovia ci separa dal resto della strada e  il sottopassaggio non è transitabile dalle auto, altrimenti si trova dalla parte sbagliata.
Nuovo Cliente: O.K. nessun problema

Dopo circa un'ora, squilla il telefono...
Nuovo cliente: Sono il sig XXX mi trovo ad inizio strada ma i numeri civici iniziano dal 6
ed in fondo alla strada c'è piazza XXX
Antonio:Guardi, è dalla parte sbagliata della strada, noi ci troviamo dall'altro lato rispetto alla ferrovia, adesso lei deve prendere via XXX per arrivare fino a viale XXX a quel punto sulla destra trova XXX  mi sono spiegato?
Nuovo Cliente: Ah... grazie, arrivo il prima possibile...

Dopo circa mezzora, nuova telefonata...
Nuovo cliente: Sono sempre il sig..... ma è sicuro dell'indirizzo? no perchè mi sono ritrovato nella piazza di prima ed anche il navigatore...
Antonio: SENTA, riesce ad arrivare in viale....?
Nuovo cliente: Certo, in viale... ci arrivo ma poi il navigatore mi dice che...
Antonio: Dunque, lasci perdere il navigatore, quando è di fronte al palazzo dell'associazione XXX a lato vede l'inizio di via XXX dove siamo noi,non puo sbagliare, due vetrate con su scritto il nome
XVX, lo stesso della sua movie.

Dopo circa venti minuti, ennesima telefonata...
Nuovo cliente: Sono fermo di fronte all'associazione XXX ma il navigatore
Antonio: Perfetto, SPENGA il navigatore e se guarda a lato del palazzo ci siamo noi
è praticamente arrivato!!!

cinque minuti dopo, ancora il telefono...
Nuovo cliente: Io sono di fronte ad una vetrata, c'è una vetrofania con su scrittoXVX...
Antonio:Scusi, ma la sua movie come si chiama???
Nuovo cliente: XVX
Antonio:  Appunto, forse è arrivato!

Nel mentre mi sporgo da dietro il monitor dell'accettazione e saluto con la manina il
DoddoNavigantibus che è a tre metri da me, dall'altra parte del vetro .......

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                L'ENNEMI  
 
Ma jeunesse ne fut qu'un ténébreux orage,

Traversé çà et là par de brillants soleils;

Le tonnerre et la pluie ont fait un tel ravage,

Qu'il reste en mon jardin bien peu de fruits vermeils.

Voilà que j'ai touché l'automne des idées,

Et qu'il faut employer la pelle et les râteaux

Pour rassembler à neuf les terres inondées,

Où l'eau creuse des trous grands comme des tombeaux.

Et qui sait si les fleurs nouvelles que je rêve

Trouveront dans ce sol lavé comme une grève

Le mystique aliment qui ferait leur vigueur?

- O douleur! ô douleur! Le Temps mange la vie,

Et l'obscur Ennemi qui nous ronge le coeur

Du sang que nous perdons croît et se fortifie! 

                               
                                                                            
 
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GuITTOnaTA
Tuttor, s'eo veglio o dormo,
di lei pensar non campo,
ch' Amor en cor m'atacca.
E tal voler ho d'òr mo,
com' di sappar in campo
o di creder a tacca.
Amor valeli pro:
ché più leggero è Po
a passar senza scola
che lo mondo a om pro'
senza Amor, che dà
cor e bisogno da
sprovar valor e forzo;
perché ciascun om, for zo
che briga e travagli' agia,
se vale, non varrà già.
Move, canzone, adessa,
vanne 'n Arezzo ad essa
da cui tegno ed ò,
se 'n alcun ben mi do;
e di' che presto so'
di tornar, se vol, so.




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Pequod
Como lo albero ven arcuato da acuto vento così fecer lor simili invelati pel gran soffiare chè di procella perigliuosa già avvicendeasi le minacciose nubi... acchè li marinai da tolda per scrutar marosi e correnti all'erta stavan e di coffa il timonier salì ,ratto...sì como pensiero alato..sì che potesse pria d'altri mirar greve minaccia che nera e livida di folgori il mare portava al legno.All'acuir di vista,refolo leggero rivelò nero scintillìo..e poc'anzi al tempestoso mugghio di natura, il giallo becco e l'ali nere d'un corvo palesaron la presenza.D'acuto volo precedea veloce,portando il guardo de' marinai ora a dritta ora a manca... nell'ondeggiar furioso de' primi flutti.Grido giungea da coffa,chè l'occhio esperto del nocchiero avea scorto rotta palesata da quel battito nero, e diede voce di rotta e coordinate ai quali fecer eco il correr veloce de' marinai alle manovre ed al brontolìo sommesso del legno che rispondea svogliato a rapida virata.Seguendo il volo del nero messaggero,le vele del Pequod ebber nuova forza..e spinti or in fil di ruota,ora al traverso, i marinai del legno antico gettaron prua verso oriente...ove'l sol ancor dorati rai spargeva,pria di lasciar posto a diafana Diana per la notturna caccia.Giunti in salvo da procella,il corvo posò sul cassero,stanco e stremato.. e quivi 'l timonier e l'equipaggio tutto dieder di voce ad uno ad uno ed intonaron del corvo e del Pequod il canto, ch'ancor nei mari è udito.Da quel giorno,in vicinanza di procella tutti li marinai,scrutan l'aere,in cerca non di flutti minacciosi,nè di nembi adirati...ma sol del nero luccichìo di due ali,tra i venti agitati....  
                                                                                                    Con sincerità,
il timoniere del Pequod.         
 
 

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