Diario di viaggio...

I restanti giorni a San Pietroburgo ho ammirato gli altri stupendi monumenti che questa città ha da mostrare: la fortezza di Pietro e Paolo, la moschea con la cupola blu, la cattedrale di S. Isacco ecc ecc.

La cosa che però mi ha colpito di più dei giorni successivi è stato quando ho preso coraggio ed ho "affrontato" la metropolitana! Per chi è abituato alla metro stile occidentale, quella di Piter può presentare parecchie insidie. Le 3 linee di metro muovono fiumi di gente: passano spesso e ogni volta, ad ogni stazione, i treni vomitano decine di persone e, col fatto che le indicazioni sono scritte in cirillico è difficile capire dove andare e si finisce nel fiume di gente. Il primo impatto con la metro l'ho avuto il terzo giorno. Sono entrato in stazione e mi sono messo in fila alla biglietteria. La Lonely Planet consigliava di comprare un biglietto da 10 corse però, dato che non sapevo se avrei ripetuto l'esperienza della metro, ho deciso di comprare un "biglietto" di singola corsa... poco più di 0,30 euro... prezzo fantastico considerando il servizio eccellente (almeno per i sanpietroburghesi e tutti quelli che conoscono il cirillico) che offre il trasporto pubblico. Ho messo la parola biglietto tra virgolette perchè alla fine si tratta non del classico biglietto cartaceo cui siamo abituati in occidente, ma bensì di un gettone col simbolo della metro. Tipo i nostri vecchi gettoni del telefono. Comunque, dopo la fila in cui sono stato tesissimo per la paura che mi rubassero qualcosa dallo zaino o dalle tasche, ottengo il mio gettone e passo il tornello. Sono finalmente dentro. pendo la scala mobile e comincio a scendere nel sottosuolo di Piter. Altra particolarità delle stazioni della metro di Piter è che sono molto profonde... credo almeno 25-30 metri sotto il livello della strada... forse anche di più. Inoltre, sono molto essenziali: poche decorazioni (anche se in alcune c'erano forti richiami all'epoca dell'Unione Sovietica) e pochi cartelli.

Comunque, tornando al racconto, arrivo al termine della scala mobile e subito la prima vera grossa difficoltà: quale binario scegliere? Dovevo andare a Moskovskaya, la piazza dove c'è la statua di Lenin... volevo scattare una foto per qualche amico nostalgico :) ...comincio a sfogliare la mia guida e trovo la mappa della metro. Problema: nella guida i nomi delle stazioni sono scritti per esteso sia in cirillico, sia nel nostro alfabeto. Nei cartelli delle stazioni, invece, le indicazioni sono scritte spesso con abbreviazioni e, inoltre, alcuni nomi si somigliano. Dopo un po' decido di tentare la fortuna: prendo il binario di destra dove vedo le scritte che più somigliano a quelle della guida. Dopo meno di un minuto di attesa arriva la metro. Salgo e ascolto la voce automatica sperando di capire qual'è la prossima stazione. Ovviamente non riesco a capire. Mi siedo e aspetto la fermata successiva. Questa volta credo di aver compreso il nome della stazione successiva e mi rendo conto di aver sbagliato direzione. A quel punto scendo dal treno e mi reco al binario di fronte per ritornare al punto di partenza. La (s)fortuna vuole che quando salgo sull'altra metro, mi rendo conto (dopo qualche fermata) che con il primo treno stavo andando nella direzione giusta mentre ora, invece, stavo andando in quella opposta. Scendo dinuovo e riprendo la metro nell'altra direzione. Finalmente, dopo un ora di permanenza nella metro e un cambio di linea con difficoltà elevata, raggiungo la meta: sono a piazza Moskovskaya! :) Faccio le foto e riscendo nel sottosuolo: stavolta, però, ci prendo gusto perchè comincio a capire i meccanismi ed a riconoscere i nomi delle fermate principali. Così in mezz'ora, sono dinuovo in Nevsky prospect. Devo ammettere che, dopo l'avvilimento iniziale quando non riuscivo a capire quale fosse la metro giusta, ho cominciato ad apprezzare la metro di Piter: molto essenziale, quasi spartana, ma molto efficiente. Una curiosità riguarda alcune stazioni. Infatti per una delle stazioni su Nevsky Pr. la banchina di attesa è separata dal binario da pannelli metallici: praticamente il treno non si vede ma, quando arriva si aprono i pannelli e la gente scende... funziona un po' come l'ascensore! :)

L'ultimo giorno a Piter, prima di tornare in albergo a riprendere il mio bagaglio, decido di fare un ultima corsetta in metro e di portarmi via un gettone come ricordo... ora ho in mano il gettone e ripenso col sorriso sulle labbra a quei momenti di "panico" del primo viaggio in metro a Piter. Che esperienza! :)