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Creato da simpaticone_75 il 07/01/2005
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Nickname: simpaticone_75
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Era da un po' di tempo che volevo tornare a scrivere sul mio blog dato che, dall'ultima volta che ho inserito un post, ho fatto qualche altro bel viaggetto in giro per il mondo... mi mancavano solamente tempo ed "ispirazione" per poter buttare giù qualche riga. Finalmente sono riuscito a trovare un po' di ispirazione, il tempo ancora non ce l'ho però sono riuscito a trovare una soluzione: scrivo il post mentre sono in viaggio sul treno tra Roma e Napoli e poi lo carico sul blog la sera se decido di accedere ad internet. Di tempo ne è passato tanto dall'ultimo post, posti ne ho girati ma la cosa "insolita", almeno per me, che più mi ha colpito in tutti questi mesi è stato il primo viaggio in compagnia dopo diversi anni. Infatti, abituato ormai a partire da solo (tutti i viaggi di cui ho scritto nel blog li ho fatti da solo) ho avuto modo di provare nuovamente cosa significa viaggiare in compagnia di qualcuno. L'occasione è stata il matrimonio di una collega di lavoro che ha "costretto" me e altri tre amici/colleghi a partire per la Calabria (dove si sarebbe celebrata la cerimonia) per un fine settimana. A prescindere da come è andato il viaggio, ho avuto modo di riflettere sul fatto che partire da soli è totalmente diverso che partire in compagnia. Non è meglio il viaggio da soli rispetto al viaggio in compagnia e viceversa, solo che in entrambi i casi ci sono sia vantaggi, sia svantaggi. Se dovessi scegliere tra le due modalità non saprei quale preferire. Mettendo a confronto i vantaggi dei due tipi di viaggio... I vantaggi del viaggio da soli: 1) puoi organizzarti come e quando vuoi... totale libertà di programmare o non programmare le cose 2) ci sono più possibilità di interagire con le persone del luogo di destinazione del viaggio... non si può stare da soli per tutto il viaggio e quindi si è più invogliati all'interazione verso i "locali" 3) se la sera decidi che la mattina seguente vuoi andare ad un museo e poi il giorno successivo ti svegli e non ci vuoi più andare non devi spiegare a nessuno il perchè! :) Fighissimo! 4) non avendo "disturbi" intorno si riescono a carpire meglio le particolarità del luogo, degli abitanti, del clima... si diventa più osservatori... alla fine non sono mai stato tantissimo in un luogo ma sono riuscito ad osservare tantissime cose 5) puoi mangiare, dormire, svegliarti, fare shopping, andare in un locale, ecc. ecc. quando e se ti va I vantaggi del viaggio in compagnia: 1) il fatto di stare con gli amici (ovviamente non si parte in viaggio insieme se non si è anche amici) 2) già dal primo giorno di viaggio hai subito qualcuno con cui chiacchierare, ridere, scherzare 3) in compagnia si affrontano meglio le eventuali difficoltà improvvise del viaggio... in caso nascessero inconvenienti, ci si può sempre far coraggio a vicenda! I vantaggi che riesco a trovare nel viaggio in compagnia sono dimeno, almeno per me, rispetto a quelli del viaggio da solo forse per il fatto che il viaggio da solo l'ho provato in più occasioni. Resta comunque il fatto che ora come ora sceglierei nuovamente il viaggio da solo per la prossima meta... forse un viaggio stancante (abbiamo percorso in macchia 1500 km quasi in 2 giorni!) come quello in Calabria non è un test attendibile per il viaggio in compagnia... magari dovrei riprovare in un occasione meno stressante o meno formale rispetto al matrimoni... chi sa... certo che per un "esploratore" come me, sempre alla ricerca della conoscenza di qualcosa di nuovo, è stata decisamente una novità positiva il fatto di poter condividere dal vivo un viaggio insieme ad altre persone... chi sa se, come, quando e dove riproverò l'esperienza del viaggio con altre persone... staremo a vedere... |
Post n°119 pubblicato il 12 Ottobre 2008 da simpaticone_75
Penultimo giorno in Portogallo. Finalmente il raffreddore mi ha dato tregua in maniera definitiva: le aspirigne prese nei giorni precedenti avevano finalmente fatto effetto. Comunque, solita colazione, preparo lo zaino con guida, fotocamera e videocamera ed esco per andare alla stazione di Rossio da dove partono i treni che collegano Lisbona a Sintra... con un giorno di ritardo rispetto a quanto avevo programmato prima di partire, andavo a visitare un luogo immerso in mezzo ai boschi sulle colline vicino alla capitale portoghese. La stazione di Rossio è molto bella. La facciata deve essere stata da poco ripulita. Passo dalle porte a forma di cavallo e salgo le scale mobili fino alle biglietterie ed ai binari, trovo il mio treno e salgo. Si parte alla volta di Sintra. Dopo poco più di 30 minuti di viaggio arrivo alla stazione di Sintra, che è anche il capolinea del treno. La nuvoletta di Fantozzi che mi perseguitava a Lisbona ha deciso di seguirmi anche quì: quando ero partito da Rossio il tempo era stupendo e il meteo prevedeva sole e caldo; arrivo a Sintra e "ovviamente" trovo nuvole, freddo e pioggerellina intermittente! :( I giapponesi che erano in treno con me subito indossano i loro impermeabili mentre io facevo la mia "bella figura" con magliettina a maniche corte e senza obrello... comunque, non mi perdo d'animo e chiedo all'ufficio turistico presente in stazione (sono organizzatissimi ed in grado di fornire qualunque info serva al turista) la mappa e le info sui mezzi per raggiungere il centro storico. Attraverso la strada e alla biglietteria dei bus di fronte alla stazione acquisto il biglietto giornaliero per raggiungere i siti più importanti di Sintra, Cabo da Roca e Cascais. Prendo il bus e arrivo finalmente nel centro storico. Sintra è un paesino antico arroccato sulle cime delle colline vicino Lisbona. C'è molto verde e le stradine sono strette piene di negozietti di souvenir per i turisti. Ovviamente, essendo io turista, mi fermo anche io ad acquistare qualcosa da riportare a casa come ricordo. Dopo qualche foto e un po di riprese video (oltre alla prima dose di freddo!), prendo nuovamente il bus per raggiungere il castello dei Mori, costruzione medievale sulle colline di Sintra. L'autobus si è arrampicato ad una velocità incredibile per le stradine strette che fiancheggiano le colline, sballonzolando i passeggeri ad ogni curva... devo ammettere che però è stato divertente! :) Fermata al castello dei mori. La mia tappa più "dura", quella che mi ha fatto chiedere "ma che ci sono venuto a fare fin quì?!?", è stata il castello dei mori. La stradina di accesso al castello è un sentiero in mezzo ai boschi dove gli unici rumori che si sentono sono quelli della natura. Arrivo al castello e trovo delle condizioni meteo proibitive: data la sua posizione, il castello è battuto dal vento e, quando ci sono stato io, si trovava in mezzo alle nuvole. Una situazione che da un lato era molto suggestiva (le nuvole, il paesaggio tetro e cupo tipica dei castelli medievali, la veduta della valle), dall'altro mi faceva preoccupare per la mia salute visto che fino al giorno prima ero massacrato dal raffreddore e dalla tosse e dato che ero anche vestito in modo molto estivo! :( Dopo essermi "arrampicato" sulle mura e le torri del castello, aver fatto video e foto, decido che è ora di andare... anche per non compromettere la mia salute. Torno alla fermata del bus ed aspetto la navetta per la prossima tappa: il palazzo da Pena. Salgo sul bus che arriva dopo 5 min di attesa (i mezzi pubblici sono efficientissimi anche a Sintra, oltre che a Lisboa) e in poco più di 6 o 7 min arrivo al palazzo da Pena. Quì fila alla cassa dove acquisto il mio biglietto scontato grazie alla Lisboa Card, ed entro nel parco che circonda il palazzo. Utilizzando la mappa che mi hanno dato in biglietteria, seguo il sentiero fino a giungere all'ultimo edificio costruito dai reali portoghesi: il palazzo da Pena. L'edificio è molto particolare: le varie facciate del palazzo sono colorate con colori diversi in base alla loro destinazione. Gli interni del palazzo sono molto belli ed ancora ben tenuti. Si può ammirare l'arredamento d'epoca, il gusto dei reali e, addirittura, le cucine. Dato che il tempo era migliorato sensibilmente rispetto a quando ero al castello dei mori, finalmente la vista dalle mura e dalle finestre del palazzo era perfetta. Ho scattato parecchie foto lì. Verso le 3 del pomeriggio, lascio il palazzo per tornare alla zona della stazione da dove prendere il bus per Cabo da Roca, il luogo più occidentale dell'Europa continentale. |
Post n°117 pubblicato il 28 Settembre 2008 da simpaticone_75
Seconda mattina a Lisbona. La notte l'ho passata in bianco a causa del raffreddore, però per questa seconda giornata ho almeno un ricambio di vestiti acquistati il giorno prima al centro commerciale. Indosso la mia nuova magliettina, nuova fiammante.... acquistata da Benetton tutta verde a strisce blu! In Italia non l'avrei mai acquistata, ma dato che ero in situazione di necessità... tornando al racconto, mi lavo, mi pettino e vado a fare colazione. Torno in camera, mi lavo i denti, prendo l'aspirigna, raccolgo la guida, la fotocamera e la videocamera ed esco. Per il giro turistico della seconda mattina a Lisbona decido di seguire le indicazioni della guida che consiglia tra le cose assolutamente da fare a Lisbona: museo Gubelkian, giro sul tram 28 e visita a Belèm. Cominciamo dal museo. Arrivo lì con la metro scendendo a piazza di Spagna, dove faccio anche qualche foto alla moschea ed all'arco di trionfo che si trova al centro della piazza. Il museo non è un granchè: ci sono un po di reperti ed opere d'arte collezionati dal sig Gubelkian (credo fosse un petroliere) che ha aperto una fondazione a suo nome ed ha donato tutta la sua collezione al Portogallo, dipinti del '700 e '800, mobilio, ecc. Nulla che non si possa ammirare in qualche altro museo del mondo. La mia permanenza nel museo dura poco e decido di recarmi in centro per prendere il tram 28 ed arrivare al castello di Sao George. Risalgo dinuovo in metro e arrivo in centro. Per un errore di lettura della mappa della città, scendo in piazza Martim Moniz ma, anzichè prendere il 28, prendo il 12 perchè mi aggrego ad un gruppo di turisti tedeschi. Arrivato in cima alla collina, scendo al capolinea da dove, proseguendo per un centinaio di metri a piedi, si arriva al castello di Sao George. Dopo la breve fila alla cassa, acquisto il biglietto ed entro al castello. Il posto è un fantastico belvedere sulla città che domina dall'alto della collina dell'Alfama. Posto ideale per fare tante foto e un po' di riprese video... dopo la visita faccio un po' di acquisti nel negozietto di souvenir che c'è proprio all'uscita e mi inoltro in Alfama, il quartiere popolare di Lisboa. Le stradine strette e le palazzine basse mi ricordano un po' Napoli... faccio un po' di foto e passa davanti a qualche locale dove la sera si canta il fado, la tipica musica popolare portoghese. Anche quì le foto sono d'obbligo... ne avrò fatte qualche centinaio durante la mia permanenza in Portogallo... da quando hanno inventato le fotocamere digitali mi sono scoperto "fotografo"! :) Comunque, dopo una mezz'oretta a piedi per i vicoli del quartirere popolare di Lisbona, finalmente arrivo dinuovo nella Baixa dove posso fare uno spuntino "al volo" prima di tentare di fare un giro sul 28 (sempre strapieno di gente) e dirigermi a Belèm. |
Post n°116 pubblicato il 21 Settembre 2008 da simpaticone_75
Prima mattina a Lisbona. Mi sveglio ancora nervoso per la storia della valigia. Vado in bagno a farmi la barba, mi rivesto con gli stessi vestiti che avevo il giorno prima e vado a fare colazione. La sala ristorante dell'hotel Alif si trovava al 9° piano e da lì c'era un'ottima vista della città con in primo piano l'arena delle corride di Campo Pequeno. Comincio un po' a sbollire la rabbia appena mi avvicino al tavolo dove è servita la colazione. Avevo sentito parlare della bontà dei dolci portoghesi e devo dire che sono rimasto pienamente soddisfatto di quelli che ho mangiato a colazione... se non m'è venuto il diabete in Portogallo penso di poter stare sereno per il resto della mia vita, o quasi! :) Comunque, dopo la ricca colazione decido di uscire e andare a comprare le aspirine: eh si, il viaggio proseguiva con la nuvoletta di Fantozzi sopra di me! Avevo beccato un brutto raffreddore! Fortunatamente in Campo Pequeno c'è una farmacia... la tipa al bancone non parlava nè italiano, nè inglese... però le aspirine si chiamano così anche in Portogallo (anche se loro la chiamano aspirigna) e così ci siamo capiti lo stesso. Prendo la mia aspirigna e scendo in metro. Mi dirigo finalmente nella zona più turistica di Lisbona: la Baixa. La metro di Lisbona è molto efficiente: mai estremamente affollata e ti porta bene o male in qualunque posto della città. Peccato solo che non sia ancora collegata con l'aeroporto. Arrivo alla Baixa e comincio ad orientermi con la mappa che il giorno prima avevo preso in aeroporto presso l'ufficio turistico. Arrivo in piazza del commercio e decido, per continuare a sbollire la rabbia per la storia della valigia persa e del raffreddore, di comprare un biglietto per fare il giro turistico della città su autobus scoperto. Già a Napoli e San Francisco avevo provato il giro turistico in bus scoperto e mi era piaciuto tanto... quindi ho deciso di provare anche a Lisbona. Salgo in autobus, oblitero il biglietto e mi posizione al piano superiore nella zona protetta dal vento dai vetri (avevo ancora un forte raffreddore, nonostante l'aspirigna). Comincia il giro e finalmente comincio ad apprezzare la bellezza di Lisbona. La città non è molto antica dato che è stata ricostruita nel '700 (se non ricordo male) dopo il terremoto che la rase al suolo. Il tour che ho scelto per il mio primo giorno a Lisbona era quello lungo il Tago (il fiume che bagna la capitale portoghese). Il bus ha iniziato a girare per il centro storico della città e poi si è spostato nella zona di Belèm che può essere considerata un po' come la "Trastevere" di Lisbona. Li si ammira la veduta del "ponte 25 aprile" (simile a quello di San Francisco), la torre di Belèm (dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO) e la famosa pasticceria dove fanno le pastella de Belèm, un dolce tipico della zona che, a dire il vero, non mi ha colpito più di tanto. Al rientro del bus a piazza del commercio scendo un po' meno arrabbiato e con il raffreddore in leggero miglioramento. Comincio a passeggiare nelle strade della Baixa alla ricerca di un posto dove mangiare qualcosa (era ormai ora di pranzo) e, intanto, davo un'occhiata ai negozi in cerca di qualcosa da comprare per poter finalmente cambiare i vestiti che avevo in dosso da 2 giorni. Decido di fermarmarmi a rua da Prata in un posto dove preparano panini ed insalate con ingredienti a richiesta. Mangio il mio panino con la spremuta d'arancia (pensavo che la vitamina C potesse far bene al mio raffreddore) e riprendo a girare per il centro. Mi dirigo verso l'ascensore panoramico e mi metto in fila. L'ascensore serviva in passato per portare gli abitanti di Lisbona nella zona alta della città (Bairro Alto), ora invece serve più ai turisti che l'affollano per salire in cima ed ammirare la città dall'alto. Arrivato in cima, comunque, scatto le mie foto della città e mi dirigo verso il Bairro Alto in "esplorazione". I vicoletti di questa zona della città mi ricordavano un po' Napoli: negozietti e bar posizionati in scantinati e/o bassi (come si chiamano a Napoli), balconcini con panni stesi ad asciugare, stradine ripide e strette... proprio un posto caratteristico. Durante l'esplorazione della zona arrivo alla funicolare o, meglio, al tram trainato da funi simile a quello che c'era a San Francis. Salgo su, oblitero il biglietto per l'ennesima volta e comincia la corsa. A differenza dei cable car di San Francis, la corsa a Lisbona è breve, però vale sicuramente la pena di fare un giro... si torna un po' indietro nel tempo! :) Tornato nella parte bassa della città, comincio ad esplorare anche il Rossio che rappresenta il cuore di Lisbona. Quì le strade sono un po' più ampie, i palazzi tirati a lucido ed è pieno di ristorantini, bar e pasticcerie con i tavolini all'aperto. Sicuramente è una delle zone più turistiche della città... ed infatti ci sono passato spesso! :) Comincia a farsi tardi e quindi decido di andare in un centro commerciale a cercare di acquistare qualcosa da mettere addosso, visto che la mia valigia era ancora dispersa... chissà dove! sigh sigh Nel centro commerciale di Saldhana, non distante da Campo Pequeno, riesco ad acquistare qualcosina di estivo (è stata un'impresa visto che a Lisbona ormai quasi tutti i negozi avevano in vetrina capi invernali) e comincio a pensare: ho fatto più di 2000 km per venire a fare shopping a Lisbona da Benetton, Tezenis, Calzedonia e Intimissimi... com'è strana la vita a volte! :) Era ormai ora di cena ed io ero a pezzi sia per la fatica, sia per il raffreddore che, nel frattempo, era peggiorato... quindi, dopo aver mangiato qualcosa al volo in un fast food nel centro commerciale di Saldhana, rientro in albergo, prendo la 3^ aspirigna della giornata e mi metto a letto, cercando di dormire un po' |
Post n°115 pubblicato il 14 Settembre 2008 da simpaticone_75
Finalmente riesco a trovare qualche minuto di tempo e l'ispirazione per tornare a scrivere nel mio blog. Sono tornato giovedi dal Portogallo, meta che ho scelto questa estate per la mia meritata (vorrei ben vedere!!!) vacanza! Il viaggio non è andato come avevo programmato: avrei voluto visitare Lisbona, Sintra e Porto o Evora... invece sono riuscito a stento a visitare Lisbona e Sintra! Sigh sigh... tutto a causa dei bagagli persi da Alitalia (anche se credo che la colpa sia dell'aeroporto di Fiumicino) e che mi hanno fatto perdere la prima mezza giornata (sono arrivato in albergo dopo le 20 quando invece prevedevo di arrivare verso le 16) allo sportello dei bagagli smarriti di Lisbona e non mi hanno fatto godere il primo giorno e mezzo in città poichè ho dovuto cercare di acquistare qualcosa da mettere addosso anzichè mettermi a fare il turista... poi, finalmente, dopo 2 giorni di attesa la valigia è finalmente arrivata e da allora il viaggio finalmente ha preso la piega giusta! :) Effettivamente mi sono sentito un po' tormentato dalla classica nuvoletta di Fantozzi (non il commissario liquidatore di Alitalia ma il più famoso ragionier Ugo) per tutto il viaggio. Oltre ad aver perso la valigia in arrivo nella capitale portoghese, ho beccato un bel raffreddore di certo non aiutato dal tempo dato che ero vestito estivo (in Italia c'erano più di 32 gradi quando sono partito) mentre la sera, quando sono arrivato in albergo, la temperatura era ben al di sotto dei 20 gradi... meno male che nel mio bagaglio a mano avevo qualche fazzolettino di carta. Guarda caso, il raffreddore ha smesso di tormentarmi quando mi hanno riportato la valigia... si vede che la "nuvoletta" aveva finalmente deciso di lasciarmi un po' in pace! Comunque, poco dopo il mio arrivo in albergo, vado alla disperata ricerca di un negozio aperto e, dato che era domenica, la ricerca non si presentava facile visto che in Portogallo sono tutti chiusi. Meno male che di fronte all'albergo c'era il centro commerciale di Campo Pequeno con qualche negozio aperto... la nuvoletta, che non mi aveva ancora abbandonato il giorno dell'arrivo, ha colpito anche al centro commerciale: i negozi di abbigliamento avevano sugli scaffali già gli abiti invernali. Quindi, o compravo un maglione di lana o stavo con la mia magliettina a mezze maniche con 20 gradi centigradi fuori dal centro... fortunatamente ho trovato un negozio di Benetton e sono riuscito a trovare qualcosa di cotone da acquistare. Compro una magliettina (che in Italia non avrei mai comprato per quanto era pacchiana) e mi dirigo al supermercato per comprare i beni di prima necessità: un rasoio, la skiuma da barba, lo spazzolino da denti con dentifricio, un pettine e i fazzoletti per il raffreddore. Cominciavo così a sbollire un po' la rabbia dovuta all'assenza della mia valigia. Approfitto del centro commerciale per fare anche uno spuntino prima di tornare in albergo e andare a dormire: ero veramente stanco e arrabbiato... e per di più tormentato dal raffreddore! In quei momenti pensavo: ma chi me l'ha fatto fare di venire in Portogallo? Stavo così bene in Italia! Meno male che poi il viaggio ha preso un'altra piega nei giorni seguenti... |
Proprio in questi giorni di caldo ed afa ripensavo all'ultimo viaggio che ho fatto e che ormai risale a fine aprile (San Pietroburgo). Finalmente sono quì a scrivere l'ultimo capitolo di questo viaggio, anche perchè a breve spero di scrivere di una nuova meta dato che ho prenotato per il Portogallo! L'ultimo giorno nella città Russa, l'ho dedicato a vedere i monumenti "secondari" della città come ad esempio la parte meno "famosa" del Nevsky prospekt. Alla fine della strada si arriva al convento Nevsky dove ci sono anche le tombe di importanti personaggi russi come Dostojevsky e Tchajcovsky (spero di aver scritto correttamente i nomi). Un mio collega d'ufficio mi aveva chiesto di fare una preghiera sulla tomba del suo autore preferito (Dostojevsky) e io, dato che ero comunque lì, l'ho accontentato e ho scattato anche una foto che poi ha apprezzato :) La visita al convento Nevsky è proseguita rapidamente: non è che ci sia stato tanto da vedere poichè non era possibile fare foto all'interno della chiesa e, inoltre, era in corso l'ennesima funzione religiosa ortodossa a cui ho assistito nel corso dei 5 giorni di viaggio. Devo ammettere, però, che il parco intorno al convento è rilassante e si è lontani dal fracasso delle macchine e della folla. Verso le 11 decido di fare un ultima corsetta in metro (oramai avevo preso confidenza) e torno in Nevsky pr per comprare gli ultimi souvenirs da portare con me in Italia. Ultima passeggiatina a piedi e poi, verso le 16 in albergo a prendere la valigia e salire sul taxi per l'aeroporto. Arrivato al terminal 2 di Pulkovo (l'aeroporto di San Pietroburgo) mi ritornano in mente i ricordi del viaggio in Ucraina dato che la sala partenze mi ricordava un po' l'aeroporto di Odessa. Comunque, fila lunga per entrare ai banchi del check-in, fila lunga al check-in e poi, finalmente timbro sul passaporto: ero appena uscito dalla Russia. Mentre mi dirigo verso il gate per l'imbarco sento delle voci a me note (e che speravo di non incontrare anche nel viaggio di ritorno): i signori romani caciaroni che tanto avevano dato fastidio nel viaggio d'andata :) ...per non smentirsi hanno fatto casino anche nel viaggio di ritorno e si sono anche fatti richiamare più volte dagli assistenti di volo... però devo ammettere che erano divertenti! :) Durante il volo pensavo alle particolarità di San Pietroburgo: traffico incredibile, aria inquinata, i rischi che si corrono ogni volta che si attraversa la strada (le strisce pedonali erano praticamente sempre cancellate visto che le macchine avevano le ruote chiodate e poi le strade sembravano una pista di formula 1 quando scattava il verde ai semafori)... però ci sono stati tanti aspetti positivi: l'esperienza della metro, la bellezza della città (e delle russe Insomma, tanti ricordi di questo viaggio e tanta voglia di scoprire nuovi posti... e così ho prenotato per il Portogallo a settembre... |
Inviato da: Jardin potager
il 04/08/2013 alle 11:06
Inviato da: Andrey
il 16/04/2010 alle 13:48
Inviato da: simpaticone_75
il 21/06/2009 alle 13:00
Inviato da: mauro701
il 20/06/2009 alle 23:20
Inviato da: sara.princess1987
il 31/12/2008 alle 02:18