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Post n°480 pubblicato il 27 Ottobre 2012 da simurgh2
Le parole hanno dita
Le parole sono una pelle che noi vestiamo di voce.
senza riposo
"..le parole Non posso sentire quel che dici
|
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SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
tra_dita spolpa all'osso la vita,la parola
lacerata strazia nel canto
tolta dal muro rivoltata
terra dorata
è una bestia di gioia che gira di notte,
sa dov'è l'acqua, tutto s'ingoia!
Pensavi avesse coscienza?
-dove l'hai messa?-
cosa nascondi di bianco tra le dita?-
-un latte che entra dentro la stanza...
l'infinito stretto in un poco,in un niente
un foglio staccato...-
"Accade che i suoni non sempre
si sciolgano in modo irreparabile
si sa, a volte, dove vanno a finire le grida"
Una fiamma disperde l'ultima voce,
la carne è finita
C'è un silenzio tra una parola e l'altra
che si fa canto dentro la radura
rivolto l'uno l'altro insegna
che mentrel'll vento picchia l'll tempo tiene
le lingue insieme dispone sopra l'altare
unisce l'occhio al centro una Voce chiara
e dove l'aria lascia che le Vocali sposino
l'abito le veste in grazia rara
"Nomino le cose perché siano princìpi di speranza, perché smettano di farmi sanguinare le dita.
Entrare in un cuore altrui. Non essere più distratta da me. Possibile sentire fino a non sentire più nulla?
Le parole sono pietre così preziose che chi le disseppellisce non potrà vivere a lungo.
A un animale ferito tutto comincia a rivelarsi. Ma muore un attimo prima."
A. Pizarnik.
pressione lieve
della lingua in moto
sgraffiatura breve
sopra l'arco
e_salta la ferita
su me stessa
Sono se_Te le parole
della donna che hai nel volto
nel tuo sonno convocata
la parola viene a dirti che ritorna
come buccia tra le dita
come bestia, infin di vita
non è questa la realta?
è allucinazione
trasferire la realtà nella visione
la descrizione nell'immaginazione
lo sa Flaubert,che non provoca terrore
che le bestie son di gioia a non mutare
che noi bambini siamo ladri coi fucili
che difendiamo Nostre le possessioni
arrotolando l'll filo torno torno
a quella strana trottola ch'è l'll giorno
forzando di trovare l'll senso
all'invenzione del silenzio
alla saliva della luce
agli occhi espatriati.
Si fa dimora e forza antica allora l'll gioco
la danza che riprende l'll filo della scuola
tutto essendo nulla si ripete
e per questo
si ricomincia dalla Se_Te
che non muore in Noi
dico quelle che scrissi e che non
scrissi,
dico quelle che dissi e che non dissi,
quelle pensate e quelle non pensate,
ma che, a pensarci, però, ci pansavo:
quando avrò lingua di cenere a
polvere,
con quattro corde di vermi vocali,
ci potrà fare, quella, il suo conforto:
quando è finito ogni gesto d’amore, dopo i baciari e dopo i carezzari,
e dopo gli abbracciari e gli avvinghiari,
e poi, dopo gli stringeri e i leccari,
e dopo, ancora, i succhiari e i pompari,
dopo i fellari e dopo gli iorrumari,
e, in tutte pose, tutti quanti i fotteri,
e, finalmente, tutti gli orgasmari,
così con uomo, e anche così con donna
così con altro, e anche così con me,
in quel fiato che ancora può soffiare,
se un soffio soffia, è un soffio di parole:
e così amore finisce in romanza,
e si chiude in canzone e cantilena;
amore muore in strambotto e in rispetto,
spira in stornello, in elegia,in sonetto. [...]
- E.Sanguineti -