Creato da biscioneA.D il 05/02/2008

C'è Solo l'Inter

"Dopo aver stretto la mano ad un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita." P. Prisco

 

Il Biscione è di nuovo Campione!

Post n°20 pubblicato il 21 Maggio 2009 da biscioneA.D
 

Scusate il ritardo, mi rammarico per non essere riuscito a celebrare in tempo i 17 volte Campioni d’Italia.

Avrei dovuto farlo sabato scorso quando la sconfitta del milan ad Udine ci ha aritmeticamente consegnato il titolo. Ho scritto dovuto perché non avevo a dir la verità gran voglia di farlo.

La televisione con i suoi milioni di euro ha corrotto la ‘lega calcio’, la quale si è con piacere resa prona di fronte al dio denaro; privando in tal modo il campionato del suo aspetto migliore, della sua caratteristica più naturale, privandola cioè della contemporaneità degli eventi.

La contemporaneità è quel concetto, sempre più sconosciuto con l’andare del tempo, secondo cui ci si recava negli stadi anche con una radiolina per cercare, nella bolgia infernale del tifo, di captare notizie provenienti dagli altri campi. Concetto che dava la possibilità, vedi l’anno scorso all’ultima giornata oppure due anni fa a Siena, di poter festeggiare il raggiungimento di un traguardo in campo e di fronte al proprio pubblico. Festeggiare guardando la tv seduti comodamente in poltrona è la tristezza dei tempi moderni all’insegna delle televisioni e dei loro milioni, all’insegna dell’unico valore portatoci in dono dal dio denaro… tutto ha un prezzo, tutti possono essere comprati.

Forse il ragionamento di cui sopra l’hanno fatto i giocatori del milan, forse era loro intenzione rovinare in qualche modo la festa del popolo Interista. Beh se così fosse, a giudicare dalle immagini che tutti hanno potuto vedere, hanno fallito anche in questo, ennesimo fallimento di una stagione da ricordare… per Noi ovviamente!

Una autentica goduria vedere e leggere come il popolino e soprattutto alcuni giornalisti continuino a perseverare nel voler delegittimare i nostri trionfi.

Due anni fa dissero che vincemmo uno scudetto (assolutamente dominato) perché non c’era la juve e che il campionato risentì profondamente di questa assenza (e la presenza in campionato della squadra che poi vinse la Coppa dei Campioni non conta nulla? Il fatto che questa squadra noi la battemmo due volte su due non conta nulla?). Qua continua a sfuggirmi la logica secondo cui la sola presenza della juve renderebbe tutte le altre squadre più competitive. Così come sfugge a tutti che la stessa juve nel 1981 vinse un campionato nel quale mancava il milan. Viste le celebrazioni che ebbe la juve quell’anno e che continua ad avere, a me risulta difficile capire come mai, in due situazioni identiche, uno scudetto (della juve) sia un trionfo e l’altro invece (dell’INTER) sia una cosa da nulla… coerenza, imparzialità ed etica giornalistica, dove siete finiti?

L’anno scorso, prendendo in esame Solo i presunti favori nel girone di andata e censurando in modo fascista i torti subiti nel girone di ritorno, dissero che lo scudetto fu un regalo per il nostro Centenario. Tacendo sui favori che ebbero anche le altre squadre; tacendo l’eroismo di una formazione che, falcidiata per un anno intero dagli infortuni (tre infortuni ai legamenti crociati che ci privarono, tra l’altro, di due pedine fondamentali come Samuel e Cordoba), giocò un finale di stagione con Rivas, Pelè, Jimenez, Vieira, Cesar e l’allora sconosciuto Balotelli… coerenza, imparzialità ed etica giornalistica, dove siete finiti?

Quest’anno invece sono miseramente cadute le scuse puerili che si esibivano per cercare vanamente di delegittimare i nostri trionfi: la juve non solo è tornata in A l’anno scorso ma ha potuto anche rafforzarsi per puntare (come per tutta la stagione hanno proclamato con la solita arroganza tipica dell’ambiente) allo scudetto; il milan era ancora più accreditato alla vittoria finale in quanto fuori dalla Coppa Campioni. Non solo… la mancanza di episodi arbitrali determinanti per le nostre vittorie e il record di rigori a favore assegnati al milan hanno tolto la possibilità ai detrattori quest’altra ancora di salvezza.

Cosa si sono dunque inventati quest’anno? Che l’Inter lo scudetto avrebbe solo potuto perderlo, che il nostro campionato è diventato di livello inferiore e che non è dunque più competitivo con gli altri grandi tornei, inglese e spagnolo.

Potrebbe forse essere vero che i nostri grandi club siano inferiori a squadroni come Manchester United e Barcellona; la verità però è che squadre come: Palermo, Fiorentina, Genoa, Lazio, Udinese, Cagliari, Siena e Chievo (giusto per citarne qualcuna), sono superiori alle loro “omologhe” inglesi e spagnole.

Questa motivazione fa il rumore di una umiliante, per chi ne parla, arrampicata sugli specchi.

L’invidia, si sa, è una brutta bestia. Una bestia che ti divora piano piano provocandoti dolore e frustrazione. Credo possa esserci solo un gesto per tutte queste chiacchiere da frustrati…

Una goduria notare come juve e milan stiano adottando comportamenti che tanto criticavano e sbeffeggiavano all’Inter. La juve si è ridotta a esonerare gli allenatori dopo averli esposti alla gogna pubblica senza difenderli… è questo lo stile juve di cui parla lapo? Certo che se di stile e signorilità mi viene a parlare proprio lui… allora chiediamo a cicciolina di parlarci dei valori della verginità!

Il milan, invece, dopo la seconda stagione fallimentare di fila, ha deciso di vivere nel passato; via dunque con i continui richiami alle vittorie del passato.

Giusto richiamare il passato, perché le loro vittorie in Europa difficilmente saranno eguagliate in breve tempo ma… non era motivo di derisione vivere solo nel passato? 

Un enorme ringraziamento ai ragazzi, al mister ed allo staff tecnico per questo ennesimo scudetto che ci riempie d’orgoglio: una cavalcata trionfale che non dimenticheremo e che resterà per sempre nei nostri ricordi. Vittorie come il 4-0 all’Olimpico giallorosso, il 2-1 nel derby di ritorno, il dominio nel gioco sulla juve che ha portato un 1-0 al Meazza ed un 1-1 a Torino, e la vittoria in casa del Genoa (dove hanno perso: milan, roma e juve) sono le gare più belle e significative.

Non sono invece per nulla soddisfatto dei vertici dirigenziali, la cui gestione della squadra e della campagna acquisti, della scorsa estate e di quella che ci apprestiamo a vivere, lascia veramente a desiderare…

Grazie ancora ragazzi per questo quarto scudetto consecutivo, il terzo vinto con ampio merito sul campo, grazie di tutto…

Un ringraziamento anche ai siti Inter.it e curvanordmilano.net per le immagini di questo post  

Ale

 
 
 

Davvero Speciale

Post n°19 pubblicato il 04 Marzo 2009 da biscioneA.D
 

Sono bastati due o tre mesi per far capire a Jose Mourinho qual è il clima qui in Italia.
Prima dell’allungo in classifica dell’Inter l’ipocrita atteggiamento dei giornalisti sembrava quasi, soltanto agli occhi degli sprovveduti o dei nuovi arrivati come lui, corteggiare il ‘personaggio’ Mourinho. Questo perché la sua Inter, almeno all’inizio, arrancava un po’ senza riuscire ad attuare la fuga vista nei precedenti due campionati.

Non si avvertiva dunque il bisogno di attuare lo stesso massacro mediatico perpetrato sulla pelle di un serio professionista, nonché grande allenatore, come Roberto Mancini.

Trovata però la quadratura del cerchio e distanziati gli avversari qualcosa è radicalmente cambiato. I giornalisti, lecchini proni al potere politico ed economico, hanno messo in scena la medesima vergogna cui la gente civile è stata costretta ad assistere l’anno scorso.

Oggi c’è comunque qualcosa di diverso, si è dovuto registrare infatti un’evoluzione con attacchi frontali di una faziosità senza precedenti per un paese che si definisce democratico e civile.

In questi ultimi giorni si è dovuto assistere ad una recrudescenza di tutte le nefandezze cui si è andato macchiando il mondo del giornalismo sportivo in particolare.

Censura tipica del ‘ventennio’ e manipolazione della realtà (è da quando si è deciso di creare questo blog che si denuncia tale atteggiamento) hanno avuto come bersaglio l’Inter, perché il sistema giornalistico è guidato da grandi industriali, grandi editori e da inquilini di Palazzo Chigi… evidentemente i petrolieri non sono riusciti a far breccia nell’avido e marcio cuore dei giornalisti.

Mourinho è una delle persone più intelligenti e sveglie che circolano nel mondo dello sport e, di conseguenza, ha impiegato poco tempo per capire come funziona da noi il sistema dell’ “informazione” (sarebbe corretto definirla Disinformazione).

Nella conferenza stampa di ieri, infatti, l’ossatura principale del suo discorso era costituita esattamente dalla denuncia della manipolazione della realtà e dell’opinione pubblica attuata dalla carta stampata e dalle televisioni. Una denuncia insomma di quella che è la regia occulta che dirige impunemente il mondo della Disinformazione.

La compattezza che hanno dimostrato tutti i giornalisti fa capire meglio quale potente lobby essi ormai sono riusciti a formare, fa comprendere in maniera esplicita quanto siano divenuti potenti e inattaccabili, grazie allo sconfinato potere dei loro protettori.

Lo stravolgimento del senso del discorso di Mourinho è evidente, così come lo è la censura (indecente attaccare in quel modo Balotelli quando appena 24 ore prima chiellini si era reso protagonista di un gesto forse peggiore; indecente anche l'intervento di spalletti dato che il suo capitano sullo stesso campo, un anno prima, aveva fatto anche di "meglio").

L’obiettivo principale dell’attacco, come si è detto, era il vergognoso mondo del giornalismo… loro cosa ci hanno invece detto? “Mourinho attacca tutti”… loro però si sono tirati fuori, nicchiando sulle accuse di “prostituzione e manipolazione intellettuale”… che professionisti seri che sono!

Mourinho è stato chiaro anche su un altro punto fondamentale. I giornalisti evidentemente devono aver avuto la consegna di strumentalizzare ogni episodio per occultare i problemi dei loro protetti. Enfatizzare e spesso anche inventare problemi nell'ambiente nerazzurro, il tutto per poter parlare solo di questo e poter così nascondere le magagne e i fallimenti di altri club; distogliere insomma l'attenzione dell'opinione pubblica da quelle che sono le vere notizie di cui dover parlare.

I piccoli uomini di spalletti e di ranieri ha polemizzato gratuitamente contro Mourinho, il quale ha risposto giustamente per le rime… sentendo i giornalisti è accaduto invece il contrario…

Quello di Mourinho è forse stato, dando una mia personale interpretazione del suo pensiero, il comprensibilissimo sfogo di una persona che, arrivando da un paese civile come la Gran Bretagna, non accetta la deriva incivile di una società che si sta spingendo verso la negazione della libertà d’informazione, verso la manipolazione della realtà… perché il mondo dello sport, per quegli individui che osano ancora definirsi giornalisti, sembra solo essere una palestra nella quale esercitarsi per poter poi agire in altri, e ben più importanti, campi…

Ale

 
 
 

Quando si dice: "avere la faccia come il ...."

Post n°18 pubblicato il 04 Marzo 2009 da biscioneA.D
 

Un doveroso appunto nei confronti di tutti quelli (tifosi juventini e romanisti in particolare) che hanno attaccato Balotelli per il suo gesto in risposta ai beceri cori razzisti degli ultras romanisti, un doveroso appunto nei confronti dell’articolo apparso sul corrieredellosport.it a firma francesco totti.
Ma cominciamo pure dal secondo appunto.

“Noi calciatori in campo abbiamo un codice comportamentale, ce le possiamo dare di santa ragione, ma dobbiamo sempre avere rispetto dei tifosi avversari…” francesco totti.

Per la serie: “avere la faccia come il fondoschiena”, ecco a voi il pupone pensiero riferito a Mario Balotelli!
Ma andiamo un po’ a rivisitare la carriera di un campione come totti nelle sue qualità più evidenti.

Cominciando proprio dal primo estratto del suo articolo sopra citato (a proposito…
ma chi ci crede che è stato in grado di scriverlo da solo?!) ricordiamo la sua esultanza dopo un gol segnato all’Inter l’anno scorso e proprio al Meazza, esultanza esibita esattamente sotto la curva interista…
quello che lui definisce codice comportamentale e rispetto per i tifosi avversari.

 

 

 Altro esempio di codice “comportamentale e rispetto per i tifosi avversari” del civile totti, l’ormai celebre maglietta esibita con sportività ai tifosi della Lazio in occasione di un derby da lui vinto.

  

 

Anche con gli avversari in campo totti ha sempre dimostrato sportività e correttezza. Forse ai tifosi juventini, data la nuova strana alleanza che si è formata, ora fa comodo dimenticare. Io però la ricordo in tutta la sua sequenza, foto tra l’altro esibita da un blog juventino… come è variabile l’opinione di certi tifosi!

 

 

 

 

Come dimenticare il suo rispetto anche per l’integrità fisica dei suoi avversari?
Ecco a voi un gratuito ceffone rifilato ad un difensore avversario.
Forse intende anche questo con "darsele di santa ragione"? 

 

Chiudiamo con un episodio andato in scena appena 24 ore prima di INTER-roma, il cui protagonista è stato chiellini con il suo gesto antisportivo indirizzato ai tifosi napoletani…questo può definirsi come "stile" juve?

 

Vivi “complimenti” a chi ha criticato Balotelli e soprattutto ai giornalisti che hanno taciuto questi illustri precedenti nel loro impianto d’accusa nei confronti di Mario. Questa sì che è informazione imparziale, questo sì che è rispetto per l’etica professionale!

Ale

 
 
 

Orgoglio INTER, vergogna giornalismo

Post n°17 pubblicato il 03 Marzo 2009 da biscioneA.D
 

Premesse

Ancora una volta si è dovuto assistere alla solita vergognosa crociata mediatica contro l’Inter, il solito fazioso, meschino e ipocrita attacco contro la squadra nerazzurra.
Qui, come sempre, cerco di far risaltare le continue contraddizioni che affliggono i giornalisti italiani. Proni al potere politico e a certe logiche di mercato, questi meschini elementi fanno anche leva su due importanti quanto decisivi fattori: primo fattore è la censura che possono attuare a causa dell’assenza di una qualsiasi voce dissidente dal monopolio che sono riusciti a creare; secondo fattore sul quale poter contare è la scarsa memoria che colpevolmente ha quella che può considerarsi una specie ormai avviata sulla via dell’estinzione, ovvero quella del tifoso obbiettivo.
Prima però di questo mio proposito, mi sia permesso di fare i complimenti all’Inter.

Sofferenza e orgoglio
Con l’orgoglio dei Campioni l’Inter è riuscita a rimediare ad una partita che sembrava compromessa. Con l’orgoglio e con, purtroppo, solo pochi sprazzi di bel gioco l’Inter è riuscita a rimontare una roma che, pur avendo giocato un ottimo primo tempo, ha avuto il demerito di non riuscire a chiudere la gara.

I soliti meschini attacchi mediatici
Non ho usato a caso quel termine… Orgoglio è quella parola che i giornalisti solitamente riservano ad altre squadre quando queste vincono o rimontano soffrendo, quando nelle loro gare si assiste ad episodi arbitrali dubbi a loro favore.
Qual è la tecnica adottata dall’abietta categoria dei giornalisti? Facciamo un esempio: la juve, il milan o la roma soffrono dannatamente per tutta la gara ma, alla fine, riescono comunque a portare a casa il risultato, magari, come scritto sopra, con un episodio arbitrale dubbio a loro favore. Qual è il comportamento del giornalismo italiano? Nessun accenno (se non in decima pagina, oppure con un carattere leggibile solo da chi ha una vista di 20 decimi oppure appena sussurrato in tv) all’episodio arbitrale e grande enfasi, con termini da trionfo, riservata a una di quelle squadre che ha ottenuto il risultato favorevole.
Cosa accade invece quando la stessa cosa accade all’Inter? Succede che siamo costretti ad assistere ad una continua e sempre maggiore mortificazione della morale e dell’etica giornalistica che dovrebbe basarsi sull’imparzialità del giudizio. In questo caso leggiamo e vediamo enfatizzati gli episodi dubbi finiscono per essere favorevoli all’Inter con titoli espliciti come: “le mani sullo scudetto” oppure “regalo all’Inter”, questo giusto per citare solo gli ultimi.
Il contatto sembra proprio evidente ma, in ogni caso, se a caldo non si riesce ad emettere un giudizio definitivo e inappellabile, mi chiedo: come si possa pretendere che un arbitro prenda la decisione giusta (e per giusta ormai si intende CONTRO l’Inter) in una frazione di secondo; come si possa dunque parlare di regalo. (Per non parlare dell’intervento di Baptista su Cambiasso nell’azione dell’ 1-3. Tanti interventi uguali, a parti invertite, sono stati infatti fischiati.)
Desta comunque curiosità il “balletto” tra il ‘corriere dello sport’ e la ‘gazzetta dello sport’… spesso infatti si alternano nello sfornare titoli ingiuriosi nei confronti dell’Inter; una volta attacca il primo, quella successiva il secondo. Verrebbe quasi da pensare che possano avere timore…
Divertente e bizzarra come ipotesi… sì perché in fondo l’Inter, nelle sue fila, non ha né industriali di richiamo, né grandi editori, né tanto meno presidenti del Consiglio!
Al massimo l’Inter può “vantare” un presidente che non brilla per coraggio e che sembra essere suddito dei veri poteri forti, ovvero quelli esterni al mondo del calcio. Un presidente che non è stato mai in grado (oppure che non ha mai voluto) di prendere veramente posizione in difesa della squadra e dei suoi allenatori (specialmente del precedente, ovvero Roberto Mancini).
Lo schieramento che il mondo giornalistico ha preso contro l’Inter è ormai palese e conclamato, da ‘via Durini’ arrivano però flebili voci di protesta, quasi con il timore di poter arrecare disturbo.

La crociata contro Mario
Un timido risveglio forse c’è stato per la vicenda di Mario Balotelli.
L’indegno mondo della stampa ha infatti, con “ventennale” memoria, colpevolmente taciuto e censurato quello che è accaduto domenica sera allo stadio Giuseppe Meazza.
Quello che ci è stato detto è che Balotelli è stato un provocatore, che ha offeso i tifosi romanisti… Io sono seriamente preoccupato quando si modifica e distorce la verità…
Fortunatamente io ero allo stadio Meazza domenica sera, fortunatamente ho potuto vedere con i miei occhi e sentire con le mie orecchie.
Balotelli è stato oggetto di continui e reiterati insulti e ululati razzisti, solite manifestazione di becero razzismo, ovvero profonda ignoranza, inciviltà e mancanza di intelligenza.
L’anno scorso è stata giustamente squalificata la curva dell’Inter per uno striscione razzista durante la gara col Napoli. Ce la ricordiamo oppure no l’indignazione colossale che colpì l’Italia intera?
Con grande ipocrisia tutti si scagliarono contro gli ultras dell’Inter. Scrivo ipocrisia perché episodi come quello si registrano in molti stadi del nord senza che ci sia lo stesso risalto.
Ora, se mi è permesso, domenica e lunedì il fatto è stato molto più grave… Con Balotelli si è taciuto e censurato il grave episodio di razzismo che c’è stato. Grave ancora di più perché, invece di denunciare il caso, ci si è scagliati contro un ragazzo di 18 anni che ha “osato” reagire alla pesante cappa di intolleranza presente nel settore romanista.
Ho letto anche di giocatori e dirigenti della roma invocare la squalifica di Balotelli tacciandolo solo come provocatore… questi piccoli uomini dovrebbero solo vergognarsi.
Uguale comportamento ha ovviamente adottato la stampa.
Peccato, davvero peccato che si siano dimenticati di quanto successe appena un anno fa e sempre al Meazza per INTER – roma. Io mi ricordo di totti (in minuscolo perché anche lui è un piccolo uomo), io mi ricordo che dopo aver segnato andò sotto la curva degli ultras interisti per deriderli platealmente…

Bassi valori, alti valori
Razzismo, faziosità e ipocrisia allo stato puro… una triste storia.
Peccato che a tutte queste grandi “qualità” abbia aderito con entusiasmo l’allenatore della juve ranieri (la collezione dei piccoli uomini sembra non finire mai), il quale sembra perdere sempre l’occasione per tacere.
Io comunque negli occhi e nella memoria voglio conservare anche le immagini di una bellissima rimonta, voluta con determinazione e ottenuta con il cuore, la classe ed il carattere. Ottenuta da un gruppo internazionale di ragazzi che non conosce la triste dimensione del razzismo.
Forza Ragazzi!

Ale

 
 
 

Addio Candido, ci mancherai...

Post n°16 pubblicato il 22 Febbraio 2009 da biscioneA.D

Alla fine dunque, anche il tuo cuore ha ceduto…

Ci hai così abbandonati, resi orfani di uno dei più grandi giornalisti che il mondo del calcio, e dello sport in generale, abbia mai conosciuto.

Ricordo che era la stagione 1991/1992 quando mi avvicinai per la prima volta al tuo giornale.

I tuoi articoli erano tra i primi che leggevo, rapito dal tuo modo di

raccontare e dal tuo contagioso entusiasmo nei confronti di ogni disciplina sportiva.

La tua Gazzetta è diventato un appuntamento quasi quotidiano. Non c’è stato un lunedì in cui mi sia dimenticato di acquistare il tuo giornale, perché ne ero innamorato.

E’ stato tremendo constatare il continuo ed inesorabile declino che la tua Gazzetta ha dovuto subire quando hai deciso di lasciare ad altri la direzione.

Il costante degrado che si è potuto constatare, la sempre maggiore mortificazione dell’etica giornalistica ha portato quella che oggi si può definire una gazzetta, con la g minuscola… un covo di giornalisti proni al potere politico ed economico.

Per tali motivi ho smesso di comprare e leggere la gazzetta da un paio di anni.

Per tali motivi è con immenso rimpianto che ricordiamo il Candido Cannavò direttore della Gazzetta, esempio di professionalità e di valori ormai perduti come obiettività ed imparzialità…

Addio Candido, ci mancherai tanto…

Ale

 
 
 
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