MenteLocale Rebirth

Quando un uomo dice di aver esaurito la vita, significa che la vita lo ha esaurito

Creato da Lilly_84 il 29/01/2007

 

Ricetta per pomeriggio da fashion addicted

Post n°178 pubblicato il 20 Giugno 2008 da Lilly_84
 



Metti un giorno in cui dovresti studiare ma non ne hai voglia naturalmente, aggiungici il sole molto caldo - così caldo che manco hai voglia di uscire, rincara la dose con il tuo portafoglio vuoto da mesi e una crisi shoppingara notevole, mescola con l'assenza di un fidanzato che possa fermare la tua pazzia - o almeno palcare i tuoi fermenti - e bevi tutto d'un fiato....







Otterrai forse un pomeriggio intero qui, consigliata dalla Victoriah ....si è appena deciso il mio tormentone per i prossimi mesi a venire! Ecco le prime creazioni....
Una vera singolarmente fashion girl non poteva assolutamente esimersi. In attesa di capire come rendere note le mie fatiche sulla mia home page personale, vi lascio il mio nick.
Ormai chiamatemi solo Miss Sprilli, una donna... una gonna....(ma anche un pantalone, una decoltè, una borsetta )

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Non c'è pace per una single!

Post n°177 pubblicato il 13 Giugno 2008 da Lilly_84
 

Serata di confidenze con la Sissi-sister e qualche bilancio: o siamo noi o è il mondo che gira veramente storto.
Si pensava alle nostre storie, a quelle archiviate, e si rifletteva su alcune costanti che colpiscono entrambe: io e la sister abbiamo quelli che potremmo definire stili diversi di vita sentimentale, ma infondo abbiamo trovato molto punti in comune. Si è cominciato a parlare di classificazioni, perchè poi alla fine è necessario fare un po' di chiarezza nelle cose.
Parliamo dei maschi anni 2000 della riviera:


  • CLASS OF LONG STORIES ovvero "Ti amo ma ti odio in the profundis"
    Sono le storione, quelle che ti hanno accompagnato per i primi anni dei venti, quelle che ti hanno fatta sentire per la prima volta apprezzata, quelli che ti hanno portato per la prima volta a cena e hanno pagato loro; quelli che non si spiega perchè a te dicono che sei "la meglio" e ai loro amici che "è una tortura vivere con lei", quelli che si lamentano ma intanto continuano a vivere a ruota succhiando tutte le energie che hai voglia di investire nella storia, quelli che non guardano le altre donne mentre siete insieme ma appena vi mollate ne hanno subito una (e tu ti chiedi se ce l'aveva nascosta nell'armadio per averla trovata subito!), quelli che non vi dimenticheranno mai ma poi si sbattono mezza regione.
    Forse siamo su binari diversi, ma a me questi fanno una gran tristezza: riescono a complicarsi la vita, fanno tutto da soli e si dibattono come galline isteriche..... DA RI-MOLLARE OGNI VOLTA
  • CLASS OF VERY SHORT STORIES ovvero "chiodo schaccia chiodo ma anche no, ma proviamo lo stesso"
    Sono le classiche fugaci avventurette post rottura, quelle che durano una settimana se va bene, che iniziano con una pizza scabeccia e che finiscono sul divano del suo salotto, quelli che non c'è nemmeno la mattina dopo perchè a mezzanotte sei già a casa nel tuo lettino e lui nel suo, quelli che il messaggino post coito riguarda "ho dimenticato le forcine in bagno, le daresti mica a X che poi me le porta lei?". A me questi stanno davvero simpatici - ma sul serio: sono gli avvoltoi, girano intorno alle sfidanzate come le api intorno al miele, prendono il meglio e poi telano. Stronzi? ma nooooo, solo dei gran furboni! DA NON INIZIARE NEMMENO
  • CLASS OF "IF" STORIES ovvero "sembrava un'amore invece era un calesse"
    Sono quelle in cui lui parte super convinto, in cui ti tempesta di messaggi, in cui si sprecano perle di romanticismo a livello di melassa spinta, in cui lui progetta vacanze e momenti indimenticabili insieme; sono quelle in cui tu hai una parte sempre marginale rispetto alle sue ansie da progetto, quelle in cui tu partivi come una short stories ma che, non sai bene come, ti fanno ritrovare nel vortice della pazzia e mezza infatuata. Quelle in cui il suo entusiasmo trascina il tuo azzoppato. Poi, improvvisamente, tutto finisce da un momento all'altro: dai progetti al qui e ora, dalla melassa alla assoluta freddezza, dalle vacanze al "magari ci si vede, eh?". E tu, come un'ebete deficente, non capisci: non puoi nemmeno pensare che abbia fatto tutto questo per il sesso perchè gliel'avevi già mollata molto prima e non avevi bisogno di tutta questa romanticheria per farlo. Pensi che possa essere colpa tua....? No, non è colpa tua, è colpa sua: è uno schifoso subdolo verme e passa il suo tempo a interrogarsi come una mestruata su cosa sia meglio per lui. Il meglio per lui? l'S.P.D.C. o rifare l'asilo. DA MANDARE A QUEL PAESE
  • CLASS OF BEAUTIFUL MAN STORIES ovvero "era anche caruccio ma non valeva lo sbattone"
    Vi incontrate e vi piacete, vi studiate, vi siete simpatici, cominciate a frequentarvi ma dopo 2 settimane non lo sopporti più. Le sue idee, i suoi modi di fare vi stanno sulle palle, quando parla gli mettereste una patata in bocca; quando parlate di lui con le amiche sembrate camioniste volgari perchè lo tenete in considerazione solo per qualche suo attributo, quando vi incontrare gli saltate addosso solo per non farlo parlare. Dopo un po' lo mollate. Stronze? decisamente si, perchè nel frattempo lui si piglia di voi.... DA FARSI MANDARE A QUEL PAESE
  • CLASS OF IMPOSSIBILE STORIES ovvero "non mi si fila nemmeno di striscio, ma io continuo a sbavare"
    quelli che hanno quel qualcosa che ti colpisce, quelli che nel tuo immaginario potrebbero facilmente inserirsi in una cabina armadio con un paio di Manolo blu senza problemi, quelli che quando ti salutano pensi di essere stata miracolata sul sentiero di Compostela. Quelli che nonostante la tua bava, non saranno mai tuoi. DA CERCARE DI NON FARLI DIVENTARE UNA FISSAZIONE
  • CLASS OF COZZE STORIES ovvero "abbi pazienza, ma non mi piaci e non voglio uscire con te!"
    Sono quelle in cui lui è moderatamente simpatico, moderatamente caruccio, moderatamente brillante, moderatamente decente..... quelle in cui il moderatamente la fa da padrone, per capirci. A voi lui non piace, voi a lui piacete. I casi della vita... DA FAR RAGIONARE
  • CLASS OF "FLIRTEGGIO SPUTORATO" STORIES ovvero "è fidanzato, fa lo splendido ma gli dò corda"
    quello che se fosse single vi si sarebbe già buttato addosso come foste l'unica donna sul pianeta, ma che single non è e quindi fa di tutto per farvi rimanere come beote alla sua corte di vanità: nel caso in cui rimanesse single sareste le prime che chiama. E voi? voi ne ridete come pazze, vi divertite a vedere che trucchetti scemi usa per pavoneggiarsi, vi galvanizza vedere un uomo che fa di tutto per farsi notare da voi ma siete certe che, nel caso di sua libertà, non ci pensereste nemmeno a uscire con lui. DA COLTIVARE FINO A CHE NON SECCA DA SOLO


Io e la mia sister abbiamo almeno un uomo per ogni categoria; siccome sono fermamente convinta che non siano solo nostre categorie ma che ogni donna abbia auto modo di incontare soggetti che facilmente si inseriscano in questa categoria, chiedo: come possiamo sopprimere la terza classe????? mi stanno troppo sulle palle!

 
 
 

Taglia e cuce: vita di una malalingua

Post n°176 pubblicato il 06 Giugno 2008 da Lilly_84
 

Adoro il pettegolezzo: c'è qualcosa di terribilmente acido dentro e probabilmente la sua attrattiva è proprio lì.
Siiii certo, è davvero spiacevole quando ti riguarda, ma quando questo non accade è senz'altro la miglior arma per colmare di perle salottiere la propria esistenza zittellonesca. La congiuntura migliore accade quando il terribile "psssss, ma lo sai che...." riguarda i personaggi più irreprensibili del mondo, quelli che vanno in giro con quell'aria tra lo snob e l'impenitente spacciandosi per il braccio destro di San Pio. Per somma esperienza, quelli sono i peggiori: sordidi segreti giacciono nelle pieghe della loro bucolica esistenza e spesso, a pettegolezzo avviato, tendono a nascondersi dalle critiche altrui. Su quelli amo particolarmente strisciare la mia lingua da salamandra!
Ci sono i pettegolezzi scipiti, quelli che riguardano cose o molto leggere o molto pesanti: nel primo caso non vale la pena di fare tante chiacchere su sciocchi litigi o tradimenti di lunga data, nel secondo non è mai una buona idea spargere acidume su cose più grandi di chiunque. La via di mezzo è senz'altro la più ragguardevole: sapere che Gimmaria non è mai uscita con Filostene come invece diceva in giro, che Ridolfo manda rose alla fidanzatissima Clementina, che Amarantina e Tempestina condivono molto di più che la passione per il cucito..... quanta leggerezza, impagabile! Altro che la Jolie e Pitt: superati!
Meglio sbirciare la dichiarazione dei redditi del vicino col Cayenne e scoprire che, molto probabilmente, ce l'ha a nolo. Meglio appassionarsi alle vicende dell'ex e alle sue avventure sentimentali con la nuova sgallettata-povera-fanciulla. Meglio sparlottare della cellulite della nuova Miss del momento, la figona rivierasca della stagione che straccia cuori come i limoni nel Grand Soleil.
A chi dice che la chiacchera è femmina dico che è assolutamente un pazzo: nell'ultimo periodo le migliori acidità le ho sentite dagli amici maschietti, anche se il loro interesse sembra più focalizzato sulle malignità che sul gossip frivolo...
Che mi ricordi, il pettegolezzo più bello che circolò su di me fu che ero lesbica: al liceo cominciò a girare questa diceria perchè sembravo un po' troppo restia a uscire con i maschi per cui dovevo avere per forza qualche cosa che non andasse. Come una bambola inceppata che smette di dire "si, baciami tutta" per gridare "voti Berlusconi?????". Forse nessuno si era accorto che avevo l'appeal di una cozza e che i pochi pazzi che osavano avvicinarsi venivano usati da me come pungiball anti stress per i peggiori scherzi acidi che io abbia mai fatto, non so .... fatto sta che un giorno la più oca della mia classe mi si avvicinò e mi chiese quando mi ero accorta che mi piacessero le donne. Mi misi a ridere fragorosamente ma questo non la indusse a riflessione perchè mi chiese di essere seria e di risponderle..... che avessi portato sulla strada dell'omosessualità, senza essere io stessa in-stradata, una nuova pecorella??????
Per certe cose non c'è prezzo, per tutto il resto c'è il pettegolezzo!
(in mancanza di una Mastercard dopotutto...)

 
 
 

Sopprimiamo questo Principe Azzurro!

Post n°175 pubblicato il 25 Maggio 2008 da Lilly_84
 

Benvenuti nell'era dell'anti-innocenza, nessuno fa colazione da Tiffany e nessuno ha storie da ricordare. Facciamo colazione alle 7 e abbiamo storie che cerchiamo di dimenticare il più in fretta possibile. L'autoconservazione e concludere affari hanno priorità assoluta... Cupido ha preso il volo dal condominio. Come ci siamo finite in questo pasticcio? Sono a migliaia le donne così in città, forse decine di migliaia, le conosciamo tutte e tutti pensiamo che siano fantastiche, viaggiano, pagano le tasse, spendono 400 dollari per un paio di sandali all'ultimo grido e sono sole. Perchè ci sono tante fantastiche donne non sposate e nessuno uomo non sposato? (...) Era così? Le donne di NY stavano davvero rinunciando all'amore, stavano diventando potenti?

Iniziava con questa premessa nel 1998 uno dei serial più autentici degli ultimi anni, la Bibbia delle relazioni interpersonali nell'era Postmoderna. Per anni noi giovani donne siamo state cresciute a pane e Biancaneve, baci e principi azzurri, convinte che l'happy end fosse un dovere per ogni storia appena iniziata e che dopo l'ultimo fotogramma ci fossero solo baci e carezze. Tutto questo ha avuto fine con l'arrivo di un manipolo di donne disinibinte e simpatiche, single e coraggiose, fiere e intelligenti che hanno cominciato a farci riflettere sulla vita e sulle speranze di quelle che sono le nuove donne, o meglio i nuovi modi di essere donna. Forse sarà superfluo dirlo ma parlo ovviamente di Sex and the city, telefilm brutalmente veritiero e sommariamente facinoroso sulla vita di 4 amiche nella New York glamour e scintillante nei suoi Cosmopolitan e Manolo Blahnik.
Non so voi, ma io non amai molto questo telefilm all'inizio: sarà forse che avevo 16 anni quando lo vidi per la prima volta, ma trovai tutto quel parlare di sesso poco reale e autentico. Detta francamente pensai che fossero delle allupate di brutta maniera, tendenti all'alcolismo e in adorante attesa di cabine armadio da riempire.
Non so quando ho cominciato a seguirle con l'ardore che oggi provo, a citarle come fossero pensieri di Mao e a sognare di passeggiare un pomeriggio nelle strade della moda con loro; forse mi hanno fatto compagnia mentre crescevo e mi hanno insegnato che parlare di sesso è divertente e salutare, che un paio di scarpe nuove non fa la felicità ma magari una mano può darla, che i computer si rompono, la gente muore, le relazioni finiscono e che quindi la cosa migliore da fare è prendere fiato e riavviare..., che quando la vita diventa troppo confusa a volte c’è solo una cosa da fare: andare a un party favoloso e che fare shopping è un modo di liberare il subconscio creativo (ancora oggi è la motivazione chiave con mia madre per le mie scorribande modaiole ).
In attesa di farmi travolgere dai 400 cambi d'abito e dalle nuove avventure delle mie ragazze preferite, voglio provare a fare un breve sondaggio tra voi. Se è vero che c'è una piccola SATC-girl in tutte noi, quale è quella che sentite più vostra?
La mia è sicuramente l'integerrima Miranda. Ci avevo provato ad essere Carrie - tutte vorrebbero essere Carrie (!) - ma alla fine non la sono: la nostra eroina principale ha un pregio che io non ho e che le permette di affrontare la vita senza troppi intoppi. Ha quella joy de vivre che la rende perfetta e saggia, intelligente e un po' pazza.
No, non potrò mai essere lei, ma sono senza troppi problemi la cinica e disincantata Miranda Hobbes, l'unica donna in grado di dire che le anime gemelle sono sulle cartoline per innamorati che si vendono nei drugstore e credere ancora, nel profondo dell'anima, che invece qualcosa di buono può arrivare; magari solo per caso e incidentalmente, ma guai ad ammetterlo ad anima viva! Brutale e disincantata ma anche saggia e concreta, impegnativa e un po' acida è forse il personaggio che più mi si addice caratterialmente.
In me però convive anche un altro personaggio, l'anti Miranda per eccellenza, ma che con il suo stile estetico e il suo guardaroba è per me motivo di rivalutazione parziale: Charlotte York è la mia fashion guru. Non lo direbbe nessuno che una che vive per Principi Azzurri, che lascia il lavoro perchè si sposa, possa mai avere qualcosa in comune con me, ma devo ammettere che lo stile bon ton chic di Charlotte è quello che più mi è vicino.
Non ho nulla in comune con una che ha la vagina inserita nelle guide di New York come Samantha! Per carità, non per perbenismo: non ho il suo ardore vitale e quella voglia di avere a che fare con il mondo che lei possiede, anche se la prima volta che ho sentito se non sei mai la ragazza di qualcuno non sarai mai la ex ragazza di qualcuno avevo 18 anni e non ero mai stata l'ex di nessuno....fu molto educativo!
Non mi resta che chiedervi quale ragazzaccia c'è in voi e, nell'attesa di correre al cinema venerdì, vi lascio con una delle frasi più belle dette in 6 serie e che forse si prende una rivincita con tutta la melassa che per anni ci hanno infilato nel cervello:

E se il principe azzurro non fosse mai arrivato? Biancaneve avrebbe dormito per sempre nella sua bara di cristallo? O dopo un po' si sarebbe svegliata, sputato la mela, trovato un lavoro, sottoscritto un'assicurazione sanitaria e fatto un bambino grazie alla locale banca dello sperma? Dentro ogni donna single determinata e sicura di sè c'è una delicata e fragile principessa che aspetta di essere salvata? Le donne vogliono davvero solo essere salvate?
Prendi e porta a casa stuccchevole anemica!




aggiornamento 31 maggio 2008:
ovviamente ieri non ho potuto perderlo per cui al volo la recensione:

Operazione commerciale riuscitissima: la sala era piena di giovani donne estasiate dalla nuova cabina armadio di Carrie, dalle sue Manolo blu in attesa di essere finalmente indossate e inorridite da Big, reo colpevole dell'unica cosa che non può essere perdonata da una donna. Forse è proprio il perdono la chiave di tutto: la saggezza e lo spirito delle nostre care quarantenni ci invita a maturare e a dimenticare ogni torto possibile in nome di quel "Love" che è poi il filo conduttore di tutto il film. Se a questo aggiungiamo un pizzico di Louise e uno di Louis Vuitton, uno di Vivienne Westwood e uno di Anthony Marentino, beh l'effetto glamour è garantito!
voto: 9 e mezzo (OST pessimo!)

 
 
 

L'ultima estate da studentessa

Post n°174 pubblicato il 13 Maggio 2008 da Lilly_84
 

In questo momento siamo io e L’IMPEDENZIOMETRIA SOGGETTIVA…. Solo noi due, faccia a faccia, pronte a sfidarci a colpi di memoria e truchetti mnemonici ( …metro impedito…. E non ridete!).
Raffreddata, nuovamente castana modello Penelope Cruz (devo smetterla con queste tinte perchè i miei capelli sono decisamente isterici, ma ero sinceramente stufa di essere bionda!) e in continua relazione flirteggiosa con S2, mi sono ributtata sullo studio da quando qualche giorno fa la Munifica Facoltà di Scienze della Formazione di Genova mi ha permesso di programmarmi minimamente l’estate facendo uscire (con estrema calma) gli appelli estivi.
Se volete farvi un’immagine della sottoscritta provate a immaginare una coda di cavallo altissima dalla quale escono puntualmente quasi tutti i capelli, una tuta extra large, occhiaie scenografiche – siiii ok, le ho tutto l’anno ma quando studio non faccio mistero di averne....per aumentare il pathos – e pastiglie per la gola. Pastiglie per la gola? Purtroppo sono una di quelle che per ricordarsi le cose deve ripeterle a voce alta almeno 300 volte: a fine giornata sembro un transessuale con problemi di raucedine.
Io e le mie ansie irragionevoli solitamente abbiamo il nostro posto preferito per ripetere e da lì non ci muoviamo perché abbiamo notato che le nostre capacità di apprendimento aumentano in maniera esponenziale: il lettone dei genitori. Esso mi permette infatti di svaccarmi nelle più assurde posizioni, di praticare nel mentre alcuni estercizi di rilassamento yoga e di ivi spostare mezza casa a mia completa disposizione: cellulare per sms, telefono fisso per chiamate, portatile per partitina a The Sims e visione di film per spezzare il ritmo serrante dello studio, televisione per Will & Grace nonché le previsioni del giorno di Fox sul 2. Insomma, va bene che studio, ma mica devo rinunciare alle mie abitudini, no?????.
Nel pomeriggio invece preferisco il giardino, accostando l’utilità dello studio al diletto della tintarella. Qui però si verificano spesso strane manifestazioni di dubbia logica: mi pare ovvio di non essere una pazza, perché allora c’è gente che pensa che io parli con loro????????? La mia vicina ancora non riesce a capire il concetto e tenta di attaccare bottone tutte le volte che mi sente pensando che parli con lei; d’accordo che parlo di disabilità uditiva (vd box esame), ma c’è una certa differenza tra “Salve signora come va? Che caldo oggi!” e “Tra le cause dell’ipoacusticità c’è la Connexina 26, gene bla bla bla”…..
Il tempo dedicato allo studio nella mia giornata è totale….tranne, beh, la piscina, le telefonate ricevute – e che faccio, non rispondo scusate? – e il tempo a pensare come applicare il mio modello educativo rivoluzionario.
Qui io scherzo, ma la cosa è seria: si deve studiare e quando lo faccio sono sempre molto compresa nel mio ruolo di studentessa vicina alla laurea. Dopotutto, ci tengo a quei 120 euro in più nello stipendio!!!!!!!

 
 
 
 
 

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