Creato da DIVA78 il 26/06/2006

Il mondo visto da me

TRA IN&OUT

 

 

UOMINI GALANTI

Post n°154 pubblicato il 22 Settembre 2008 da DIVA78
Foto di DIVA78

Ma quante volte ci siamo dette, anzi abbiamo detto al malcapitato “Però almeno un gesto carino ogni tanto potresti farlo” e poi quando il poveretto la carineria te la fa siamo li pronte a tirar veleno. E sono la prima a dire che noi donne non ci meritiamo proprio nulla, io per prima, anzi qui una bella fascia di “Miss anti idea romantica” nun me la leva nessuno. Dopo due giorni passati in Friuli a degustazioni e bevute (giuro che ero li per lavoro...insomma c’ho provato ma il Verduzzo ha avuto la meglio su di me almeno un paio di volte) non potevo che concludere in bellezza. Mi sono trovata nella posta un mega biglietto, quelli tutti rosa fatti a cuore e con un sacco di rose disegnate, insomma un casino di biglietto, c’ho impiegato mezz’ora solo a scastrarlo dalla buca della posta. Tanta fatica per leggere “Tu solo tu, per sempre tu” niente firme, nessun indizio, neanche una mappa del tesoro, solo sta frasetta che mi ricorda un ritornello di qualche canzone anni ’80…strano visto che andavo alle elementari e Cristina D’Avena era il mio idolo. Va beh, proprio a me doveva capitare l’ammiratore con la perdita di memoria (spero precoce e non data dall’età). Salgo i due piani di scale e mi ritrovo la mia vicina ingegnere nucleare e un tantino lesbica con in mano un mega mazzo di fiori, gigli, rose, tutto rigorosamente bianco. A parte il primo coccolone…della serie mi manca solo questa…inizia a dirmi che un fiorista aveva suonato un sacco di volte e alla fine aveva ritirato i fiori per me. Che carina (vedi a pensar sempre male). Altro biglietto gigante fatto a cuore, tutto incasinato con scritto “sicuramente hai capito chi sono, ora aspetto un tuo cenno”. Allora, più di qualche volta mi hanno detto che ho poteri da strega, ma che ora vada in giro con la palla di cristallo proprio no. Ma come cavolo vuoi che faccia a sapere chi diavolaccio sei (vedete…siamo delle ingrate, qui dovevo sciogliermi in un brodo di giuggiole e invece mi sono incazzata). Presi i fiori e fiaccati in un vaso, lascio stare il mistero “biglietto e gigli”. Mentre penso a chi può essere il poveretto che si è preso tanta briga a farmi iniziare questa caccia al tesoro penso un po’ a tutti i gesti romantici che uomini ed ex hanno fatto per me in questi anni. Ricordo una rosa rossa lasciata sul tergicristallo della mia macchina con relativo invito a prendere una pizza (lui era tanto carino e buono…troppo per me), poi a chi da più o meno 7 anni mi manda un sms di buongiorno quasi sempre (tranne i periodi in cui lo faccio arrabbiare o capisce che sono una stronza vera e propria). Poi ricordo una scatola piena di quaderni e matite regalata dal mio ex appena mi hanno consegnato il tesserino da giornalista e la valigetta in pelle dopo aver passato l’esame di procedura penale (voleva tanto diventassi un avvocato…e io pensavo fosse amore ed invece era un calesse). Che altro? Una torta fatta con le sue manine per il mio compleanno (non è lo stesso delle matite e quaderni) e poi una clava di plastica con una scatola di cioccolatini a sottolineare che con me serve la tecnica “bastone e carota”. In fondo non mi è andata tanto male, oddio non saranno anelli di diamanti ma almeno sono regali pensati. Poi il cesto con 30 rose di color rosa…bello, davvero. E tra un pensiero e l’altro oggi mi sono trovata nella buca delle lettere, un altro biglietto. Questo è rosso, molto più piccolo con scritto “Ho atteso invano una tua chiamata, ma nulla”….allora io non so a chi cavolo lanciare l’appello, però mio caro illustre sconosciuto quando imparerai per lo meno a siglare i tuoi biglietti magari posso anche chiamarti, mandati un sms o un piccione. Magari la prossima volta al biglietto  mettermi il numero di una veggente, perché mica è normale dover sentirsi in colpa perché sei arteriosclerotico, se non hai codesto numero basta un diamante o un biglietto per le Maldive, insomma qualcosa che mi consoli dal fatto che l’unico uomo che mi manda i bigliettini carini è totalmente scemo ;-P

 
 
 

CELLULARE MON AMOUR

Post n°153 pubblicato il 16 Settembre 2008 da DIVA78
Foto di DIVA78

Non c’è che dire è ufficialmente iniziato l’andazzo normale, quello post vacanze fatto di colonne e rintronati in auto. E’ un idillio soprattutto per quelli come me che l’agosto l’hanno passato in città a lavorare e che si sono potuti godere una sorta di tranquillità, come fare 2 km in 3 minuti d’auto come vuole natura, andare alle poste senza mettersi in aspettativa oppure non dover insultare nessuno per un parcheggio a cazzo che occupa due posti…tanto di liberi ce n’erano. Da ieri sono ripiombata nella solita realtà ed eccole le mamme terribili, quelle che per portare il pargolo a scuola devono per forza usare auto immense che non sanno guidare e soprattutto parcheggiare. Sottolineo che non è invidia perché non posso comprarmi il Suv, ma credo che in città sia un’auto un tantino fuori portata. Insomma dovrebbero dare una patente speciale per quei transatlantici e fare un test d’intelligenza a chi li compra. Perché fatalità sono quelli che non mettono la freccia (tanto io c’ho la ma macchina grande e mi vendono e se non mi vedono che si comprino una sfera di cristallo), che parcheggiano vicino agli Stop! che tu per attraversare l’incrocio devi iniziare a dire il rosario, oppure che pigliano tre posti macchina al colpo e…ne pagano uno! Altro test particolare dovrebbero farlo a ci compra i cellulari, e tanto lo so che la mia è un’affermazione anti-democratica, ma non me ne importa nulla. Quel cosino che monopolizza la vita di molti di noi spesso è una vera rottura di palle. Ormai per la strada non bisogna stare attenti solo alle auto e agli scooter, ci si mettono anche i pedoni (mai visto quelli che mandano gli sms mentre camminano?) o quelli in bici che ovviamente non possono non rispondere al cell mentre attraversano sulle due ruote il centro storico, quello che li circonda è in più. Si tratta credo di buon senso ed educazione: dalla vecchietta che risponde in autobus usando come un’ossessa perché convinta che non la sentano (e spesso è solo marito o figli che le chiedono la ricetta per il brodo), oppure chi si ostina a tenere il cell sul tavolo del ristorante ovviamente con suoneria a palla (giustifico solo i medici…visto che magari qualche vita la salvano) e poi in spiaggia diventata la saga delle suonerie, più orribili sono e più le mettono a palla. Dal gattino che miagola al ritornello in dialetto, è il tripudio della maleducazione. E quelli che lo fanno squillare finché ti si piegano i nervi e andresti a rispondere tu dicendo “Pronto! Guardi il cretino dell’intestatario di questo numero ha il cervello momentaneamente assente. Lasci un messaggio e non richiami grazie”. E poi con i cell è nata una serie di cattive abitudini. Tipo chiamare ogni 3 secondi finché il poveretto non ti risponde: mai pensato che se non risponde è perché è occupato. Altra cosetta sono gli sms. Comodissimi in molti casi, un incubo in altri. Oramai tutti usano le sigle ed a me, che non sono tanto sveglia, servono 10 minuti per la traduzione. Ma dico è tanto faticoso scrivere “Va tutto bene? Che mi racconti?” Invece di “Tto ok? Che Sdice?” può anche essere che gli idioti li conosca solo io, fatto sta che ai messaggi in sanscrito non rispondo più. Se va avanti così non rispondo più neppure al cell ;-P

 
 
 

PER TE MISS ITALIA FINISCE

Post n°152 pubblicato il 14 Settembre 2008 da DIVA78
Foto di DIVA78

Che suono idilliaco che ha sta frasetta che da 4 anni mi ripeto non appena a Salsomaggiore incoronano la più bella di turno. Peccato che quella di quest’anno di apprezzabile, o comunque tanto apprezzabile da essere incoronata Miss Italia, non abbia nulla (scusate ma andare in prima serata con la ricrescita di 3 cm non esiste, quanto tanto passare per la novità dell’essere una rossa…si grazie…tinta anche male). Polemiche a parte occuparsi di concorsi di bellezza non è tanto entusiasmante. Tanto per dire le due siciliane finaliste erano date per super favorite da circa due settimane, in fondo le ragazze del sud non portavano a casa la corona da troppo tempo. Poi un po’ di stranezze che pochi avranno notato, un paio di battute alla vincitrice in tempi non sospetti da parte di Lucherini, un televoto durato 10 minuti per portare le 40 a 20…dettagli!

Alla fine il quadro di queste fanciulle che ne esce dopo interviste e telefonate è alquanto desolante. Io a 18-19 anni non ero così ottusa (vuota dentro rende meglio), o forse lo ero. Perché la mamma non mi ha mai insegnato che il mio fondo schiena o gli occhi verdi potevano rendermi la vita più facile, io non sono cresciuta nell’epoca della De Filippi dove ti fa vedere che se vai in tv e riesci a litigare con tutti oppure a cantare senza rompere un bicchiere puoi far carriera. Me tapina, mi hanno insegnato che per ottenere qualcosa un po’ di fatica si fa e se al limite hai un bel sorrisino magari aiuta, ma non è che proprio ti apra tutte le porte (per quelle tu devi aprire altro, questo mi è stato detto). Probabilmente mi sono persa dei passaggi o le ragazzine di oggi ne hanno bruciati un paio. A 16 anni non si fanno grandi problemi a sfilare in tanga di pizzo davanti a qualche centinaio di sconosciute/i,  a 17 minimo hanno già cambiato 5 fidanzati con i quali hanno giustamente consumato, a 18 vogliono diventare una velina e non si fanno grossi problemi a farsi palpare da qualsiasi persona che possa (o almeno ci provi) a procurargli un qualsiasi contatto televisivo. Alla domanda “ma che vuoi fare da grande?” ti rispondono decise: entrare nel mondo dello spettacolo e se chiedi spiegazioni trovi il vuoto. E quando scrivo queste cose mi viene tristezza, perché le ho viste e non me le hanno raccontate. La prova è quando sabato sera alle ultime 10 ragazze in gara hanno chiesto che avrebbero scelto tra la fine degli studi e la possibilità di fare un film. Quasi tutte (sottolineo quasi gloria a dio) hanno scelto il film. Maria De Filippi docet!

 
 
 

TRASGREDIAMO

Post n°151 pubblicato il 11 Settembre 2008 da DIVA78
Foto di DIVA78

Lo ammetto a scrivere su questo blog mi diverto troppo, se avessi il tempo ci passerei qualche ora. Non avendola mi accontento di sorridere leggendo i vostri commenti e piegarmi in due quando leggo i messaggi che mi lasciano nella casella abbinata al nick. Premetto che, non avendo l’iscrizione a Cupido (volutamente non fatta visto che di incontrare il Principe azzurro sbiadito qui proprio non mi interessa), non mi aspetto di trovare certe proposte. Ultimamente vanno di moda quelle dei tardoni (ops scusatemi, sei signori dai 48 anni in su – Trivella non te la prendere), quelli che si propongono di farmi scoprire nuovi paradisi terrestri con le loro performance erotiche, ai quali vorrei semplicemente rispondere che non tutte quelle che hanno un blog devono essere per forza represse e sfigate, magari qualcuna di noi qualcuno di decente e prestante nella propria vita l’ha trovato, magari era in versione tascabile e si può pulire nel lavandino, ma questi sono dettagli. Poi c’è l’ondata di quelli che vogliono le foto dei miei piedi, vorrei solo dire che per mia fortuna ho cose più interessanti da mostrare (e cmq le foto non ve le mando), e poi le coppie che cercano la terza coinquilina di letto. Mai che due fighi della madonna cerchino una disposta a condividere momenti alternativi, sia mai eh. In poche parole girando e navigando per la rete si cerca un po’ di trasgressione, non che io ne senta il bisogno. Però è così. Che poi siano mariti frustrati, uomini separati che faticano a rifarsi una vita, donne non proprio felici, credo non sia del tutto vero, ci sono anche un sacco di giovani che hanno deciso di lasciare alla rete la gestione della propria vita sentimentale. Un modo di trasgredire, anche se questa parola oramai inizia un po’ a perdere di significato. Oramai si trasgredisce sempre, sembra sia obbligatorio. Insomma se cerchi di goderti la vita nel modo più naturale possibile, diventi banale, non sei più trendy. E tra tutti questi eccessi la vera trasgressione diventa tenersi per mano, mi stupisco puntualmente quando vedo una coppia giovane passeggiare mano nella mano, è così raro. Trasgredire è non bere alcolici semplicemente perché l’aranciata è più buona e magari non ho bisogno degli effetti di due mojito per divertirmi, non adorare il rumore di discoteche e locali che ti obbligano ad urlare e a passare il giorno dopo tra aulin e moment. Trasgredire è anche andare a letto alle 22 il sabato sera, senza sentirsi fuori dal mondo o comprare un vestito da H&M e andare ad una festa di gala alla Fenice. La mia più grande trasgressione sarebbe buttare il cellulare nella tazza del wc…se riesco a farlo voglio il premio per la donna più coraggiosa. E secondo voi che significa trasgredire?

 
 
 

PRIMI APPUNTAMENTI

Post n°150 pubblicato il 04 Settembre 2008 da DIVA78
Foto di DIVA78

Lo so lo so, qualcuno ogni tanto crede che finalmente abbia perso l’uso delle dita e non possa più digitare sulla tastiera. Mi spiace deludervi ma eccomi qua, presa tra mille casini e novità lavorative che mi lasciano ben poco tempo per sproloquiare sul mio adorato blog. Visto che lavoro sempre esco pure poco, ma le mie amiche non mancano di deliziarmi all’una di notte con i loro problemi esistenziali. Primo mi chiedo se queste veramente vanno a lavorare il giorno dopo, poi se non è il caso che si trovino un hobby nuovo che abbia anche fare con verdure e legumi. E di che si può parlare al cell all’una di notte? Di uomini, una botta di novità insomma, anche se sono altre le botte che servirebbero. Problemone della sciagurata: primo appuntamento con uno che le piace veramente tanto, che la corteggia da tre mesettti e al quale lei ha fatto un sacco di sorrisini, lui le ha mandato tanti sms carini. Insomma una tristezza. Sembrano Barbie e Ken invece la poveretta non vede l’ora di saltargli addosso, e a quanto sembra lui è uno di quei bravi ragazzi, di quelli che non oserebbero toccarti con una rosa, di quelle che prima di baciarti minimo ti portano a vedere tre film, fare 2 passeggiate lungomare, mangiare quattro pizze e magari fai a tempo anche a conoscere i suoceri. Un gentiluomo che se ne infischia di sfilarle le mutande. Il problema è che lei vuole strappargli i boxer. Che carini. Ma perché amiche così toccano solo a me. Lei ovviamente non vuole fare figuracce, a questo ci tiene ma vive in battaglia con gli ormoni. Che consigli dare alla poveretta: prendi una dose di bromuro, non farti la ceretta così stai con il rimorso tutta la sera e il tuo senso glamour ti impedisce di spogliarti, mangia aglio nel pomeriggio così gli stai distante per non fare una figuraccia, di a tua madre che sei fuori con uno nuovo così ti chiama ogni 5 minuti e perdi ogni tentazione. Se proprio non funziona l’ideale è iniziare a fermarsi sui difetti di lui, dalla grandezza del naso al colore dei calzini. Il dramma è se questo uomo, molto più simile ad un santo, ce l’abbia qualche difettuccio. Più me ne parla e più mi da l’idea che sia gay. Avete idee su come fare passare i bollenti spiriti???

 
 
 

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