Creato da: Martin_ScorTese il 08/12/2012
L'ignavo sa di essevlo?

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Otto... come i chiodi da piantare

Post n°8 pubblicato il 13 Gennaio 2014 da Martin_ScorTese
 

Ci sono persone che la mattina temono lo specchio, eppure lo osservano. Temono la vita, eppure vivono. Lavorano, studiano, escono, incontrano gente, eppure non si sentono all'altezza. All'altezza di cosa? Non si sa, neppure loro lo sanno. Forse all'altezza dell'altezza.

Ci sono persone che da fuori sembrano belle, interessanti, ma che dentro sono morte da tempo, non un battito, non una speranza. La speranza, già... che concetto! Un tempo lontano forse avevano speranza, ma poi s'è persa, non si sa dove, non si sa per quale motivo, forse un trauma, un incubo o il niente. La notte spesso non dormono, si alzano, accendono qualcosa da fumare, stappano una bottiglia, talvolta scrivono. A chi scrivono non si sa. Scrivere a volte può essere l'unica porta di comunicazione. Ed è anche strano perché con tutti i mezzi che si hanno per comunicare, alla fine si rimane sempre da soli. Il messaggio non arriva, non si sa nemmeno a chi si vorrebbe inviare e, poi, che importa?

Ci sono, insomma, queste persone, magari anche giovani ma che giovani non lo sono mai state. Vecchi da sempre come le stelle che stanno diventando buchi neri. Sempre troppi pensieri, da pensare subito e tutti in una volta. Sempre chiuse in se stesse, queste persone fanno tutto, non sono propriamente depresse, forse disilluse, abbattute forse, ma non rientrano nella categoria dei depressi. Queste persone non conoscono l'amore, lo vogliono ma non lo conoscono. Se lo incontrano, non lo vedono, faticano a riconoscerlo. E se anche lo riconoscono, dopo non ci credono. E l'amore, alla lunga, diventa la grande A: amore, abbandono, atrocità, asocialità, un po' tutto chiuso nel concetto di amore. Queste persone vorrebbero cambiare. Sì, lo vogliono. Si sforzano ma non cambiano mai. Forse la vita, col tempo, può renderli partecipi di qualcosa, ma non è vivere in pieno. Tutto qui, non essere partecipi della loro vita, ma viverla. Sembra facile, eppure la linea è sottile tra vita, morte e non-morte. Non sono la stessa cosa e queste persone lo sanno bene.

 



Dedicata a chi... è riuscita a gettare secchi di vernice viola sul mio nero umore.

 
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