THAT'S ME

TRASPOSIZIONI

Ho bisogno di parlare.

Di sfogarmi.

Di ricordare. Ancora.

Di piangere. Ancora.

Di dimenticare.

Non solo per quanto successo alla piccola Mao che mi manca da impazzire.

In questo suo periodo di malattia ho fatto, di nuovo, lo struzzo.

Eppure i segnali e le analogie c'erano tutti. E come un bravo struzzo che ho fatto? Mi sono nascosta, li ho ignorati. Speravo sempre di tornare a casa e trovare che non c'era più, oppure svegliarmi la mattina e scoprire che si era addormentata da sola.

Come sei anni fa. Ho traslato lo stesso comportamento che avevo 6 anni fa da mio padre alla gatta. Quando ho visto che iniziava a peggiorare l'ho accompagnata dalla veterinaria. Per non rivedere la stessa agonia. Sperando che l'anestesia facesse effetto subito. Invece ha dovuto fare l'anestesia intramuscolo, ci ha messo qualche secondo di troppo per i miei gusti ad agire, no lei non ha sofferto, ma tendeva la zampina verso di me, verso la mia mano. E in quei pochi secondi ho rivissuto tutto. Per fortuna la veterinaria mi ha fatto uscire prima di farle l'iniezione e prima che perdesse conoscenza. Ma quello che ho provato è stato orribile. Ho rivissuto i mesi in cui rifiutavo la malattia di mio padre (carcinoma polmonare a piccole cellule), in cui facevo finta che tutto fosse normale, in cui speravo che se ne andasse nel sonno o mentre non ero presente. Ho rivissuto i suoi 3 giorni di agonia, i nostri 3 giorni di fiato sospeso ogni volta che andava in apnea. E di nuovo ho la stessa sensazione di non avergli fatto cpaire con il mio comportamento da stupido struzzo quanto gli volessi bene.

E questo mi distrugge.