La Vita e La Morte
Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo perché il giorno che lo sarà non avrai voglia di crederlo. Diario di un Rianimatore.
Benchè l'onda delle parole ci sovrasti sempre, le nostre profondità sono sempre silenti.
Post n°58 pubblicato il 20 Aprile 2007 da vita_e_morte
“Non doveva morire”; “hai rovinato tutto”; “ lo so di aver sbagliato”; “almeno una volta in 28 anni potevi dirmelo”; “non mi piace, non hai valori” ; |
Post n°57 pubblicato il 14 Aprile 2007 da vita_e_morte
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Post n°56 pubblicato il 09 Aprile 2007 da vita_e_morte
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Post n°55 pubblicato il 07 Aprile 2007 da vita_e_morte
Ogni giorno, da settanta giorni, ti vedo percorrere con passo lento ed incerto quel lungo corridoio che porta a lei. Ogni giorno, da settanta giorni, ti vedo chiedere con dolci occhi di vecchio, una sedia, per poterle stare accanto in quell’unica ora a te concessa. Ogni giorno, da settanta giorni, ti vedo prenderle la mano ed accoglierla tra le tue, vedo quella carezza, vedo quelle parole sussurrate, vedo la tua fede cieca. Hai gli anni di un nonno e mi dai del Lei, ogni giorno da settanta giorni ti parlo di coma e di danni irreversibili, ogni giorno da settanta giorni tu non mi credi. Mi regali splendidi sorrisi per piccolezze come una febbre passata, una pressione tornata momentaneamente normale, un edema regredito, non capisci quando ti parlo di numeri e dati, ogni giorno da settanta giorni, tu ci credi. Mi ringrazi con un rispetto che non merito, mi guardi come se fossi portatore di miracoli. Ogni giorno da settanta giorni, sei l’ultimo dei parenti a lasciare la rianimazione. Commosso, aspetti sempre di sentire la mano di qualcuno sopra la spalla, allora lasci la sua, lentamente ti alzi, ti scusi, ringrazi per la sedia e a piccoli passi con testa china ripercorri a ritroso quel bianco corridoio. “A domani dottore” , “ A domani G…”. Ogni giorno, da settanta giorni, tu mi mostri l’Amore. |
Post n°54 pubblicato il 04 Aprile 2007 da vita_e_morte
Ti vedo nascere negli occhi, attraversare le mie guance e morirmi in bocca.
Mente, Ti vedo espanderti ogni sera neanche tu sai fin dove, alla ricerca affannosa dei tuoi introvabili perché.
Cuore, Ti vedo così sofferente per quei fori di pugnale, agonico nella ricerca dell’arresto dell’emorragia stupisci nel tuo continuare a pulsare.
Occhi, Vi vedo ancora così sognatori, sordi alle grida del mio corpo cercate la fede nell’aria.
Polmoni, Vi vedo disperati per l’esistenza di quei ricordi d'ossigeno, vorreste vivere ogni mattina come se fosse quella del mio primo respiro.
Piedi, Vi vedo sbagliare sempre il passo, incapaci del piombo camminate in viaggio, lontani dalla staticità del presente.
Mani, Vi vedo capaci di scienza, profonde esploratrici di corpi e di menti mi sorreggo su di voi.
Orecchie, Vi vedo attente ma incredule, troppe parole ascoltate da anime sporche.
Il mio corpo, anatomia di un vortice, Sensi, stanotte coperti da un singhiozzare di trasparenti gocce sole. |
Post n°53 pubblicato il 26 Marzo 2007 da vita_e_morte
Io parto, vado a riprendermi la Vita, vado a Nord. " Partire è un po' morire rispetto a ciò che si ama poiché lasciamo un po' di noi stessi in ogni luogo ad ogni istante. E' un dolore sottile e definitivo come l'ultimo verso di un poema... Partire è un po' morire rispetto a ciò che si ama. Si parte come per gioco prima del viaggio estremo e in ogni addio seminiamo un po' della nostra anima. " Edmond Haracourt |
Soffio di Morte, leggero, mi accarezzi, ieri hai fatto tuoi gli occhi di un padre inanimato. Rubi gli amori, usi tarli fetidi che si innestano in menti fragili per comandarli dove tu vuoi, non poni limiti alla sofferenza altrui beffeggiandoti dell’agonia e godendo del sapore di sangue. Mi svegli di notte per portarmi via tutto, ti riconosco il potere di rompere due cerchi intrecciati, ti riconosco il potere di far esplodere un mappamondo trasparente, il mio. Non ti basta mai, prendi i miei viaggi ed i miei sogni, rubi il mio seme ed ingoiandolo lo trasformi in nulla, fai tuo il mio sonno privandomene, sei leucemia, vuoi impedire la rigenerazione del mio midollo. Forza che abbaglia sento la tua ferocia per le vite che ti ho strappato di mano. Puttana, vuoi trasformarmi la mente in madre d’aceto, rigagnolo di passioni lacerate, oblio di ricordi ignavi. Tutto quanto mi hai preso era mio, era puro ed io lo amavo capito? ERA MIO! Non dovevi, …non dovevi farmi questo… …la mia vendetta sarà tremenda… appena ritornerò a respirare.
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Post n°51 pubblicato il 21 Marzo 2007 da vita_e_morte
Stanotte ripiombo nella condanna del mio destino, stanotte vince la Morte e mi trascina con se nell'oblio della sconfinata solitudine, sento le sue unghie conficcarsi nella carne mentre si ciba di quel che resta del mio cuore. Non ho più fiato, l'alcol di questa bottiglia mi ingozza la vista, ottundimento di sensi, tremori fini agli arti, ricordi di passato, distruzione di presente, non comprensione dell'atto, lenti battiti agonici nell'inesistenza del colore di Dio, crollo in lenzuola gialle sporcate di sangue. Verrà la morte e avrà i tuoi occhi- Per tutti la morte ha uno sguardo. C.Pavese |
Post n°50 pubblicato il 21 Marzo 2007 da vita_e_morte
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Post n°49 pubblicato il 19 Marzo 2007 da vita_e_morte
A 22 anni dissi “Ti Amo”, mi fu risposto “Ti Amo anch’io”, 26 gli anni quando udii di nuovo quelle parole "Ti Amo", risposi “Ti voglio bene”, un anno fa, ancora, labbra bagnate risuonarono flebili“Ti Amo”, mi fu risposto“Mi rimbalza”. Una ed una sola volta pronuncerò ancora quelle due parole ... ed a queste ne seguiranno altre tre. Io,Giuro. |
Post n°48 pubblicato il 18 Marzo 2007 da vita_e_morte
...a quel tempo eri una ragazza nascosta tra i capelli e gli occhiali e chissà se hai imparato a fregare il dolore chissà se tu sei cambiata chissà se la tua ferita L.Carboni -Lampo di Vita- |
Post n°47 pubblicato il 14 Marzo 2007 da vita_e_morte
Dio quanto ho vissuto, Dio sono diventato adulto davvero, Dio ho avuto Amore come benzina. Nell’eccitazione di oggi non riesco a riordinare tutto quanto hanno visto i miei occhi, si sono schiusi meravigliati a Malaga, a Tokyo, A Son Bou, a Tirana, a Pristina, in decine di splendide città d’Italia. Occhi che hanno avuto paura di fronte ad un pistola, occhi che hanno salutato un nonno morente, occhi che sono stati baciati, occhi ai quali hanno cercato di strappare le palpebre, occhi orgogliosi e fieri, occhi che hanno visto crescere un cucciolo d’uomo, occhi che hanno passato notti a guardare la luna, occhi che si chiedevano perché, occhi che hanno trovato le risposte. Gemello dello sguardo è stato il mio Tatto, strumento di mani ora ruvide, queste erano abituate a sfogliare pagine di libri ed hanno imparato a scrivere pagine di blog, lettere di anima, a stilare ufficialità in tanti documenti. Hanno imparato a mettere cateteri nel cuore, tubi nei polmoni, arterie e vene, hanno rianimato vite che si pensava essere strappate. Mani che hanno imparato a firmare assegni, a prescrivere farmaci, a guadagnare, a girare per la prima volta le chiavi di una casa solo mia. Un anno in fibrillazione ventricolare, eventi, persone, strette di mano, un anno di fiducia, di fiducia tradita e ridata, passioni, sogni, voglia di diventare grandi restando ragazzo. Ritmo caotico, punto fermo della vita di molti, son caduto per rialzarmi più forte di prima, sognando Capo Nord, vivo nella convinzione di diventare un giorno un buon medico, un buon marito ed un buon padre. Quarta e quinta le marce di un anno fa ora, poi sesta per diversi mesi, in folle per uno schianto da un giorno per un altro, ancora folle e poi in prima per molte settimane e di nuovo il rumore sordo della seconda, e poi Io e poi Lei ed ecco il vento della quarta, della quinta, della sesta, giù i finestrini, ed ancora, senza alcuna paura di scompigliarmi i capelli. Esplodo, vivo trinitroglicerina, urlo la mia foga verso il cielo, oggi ho 28 anni e questa è la mia vita, è il quadro che mi sono creato, il mio piccolo capolavoro d’imperfetta perfezione, lasciatemene assaporare ogni singolo attimo e fanculo a chi me lo vuole rovinare. |
Post n°46 pubblicato il 11 Marzo 2007 da vita_e_morte
Le mie labbra mordono, Le mie labbra vogliono, Le mie labbra respirano, vivono, sentono, Le mie labbra studiano, Le mie labbra leggono, Le mie labbra respirano, desiderano, bramano, Le mia labbra toccano, Le mie labbra penetrano, Le mie labbra succhiano, gustano, assaporano, Le mie labbra bevono, Le mie labbra godono, Le mie labbra parlano, ordinano, gridano, Le mie labbra piangono, Le mie labbra ridono, Le mie labbra amano, sognano, pregano, Le mie labbra sono, Le mie labbra saranno, Le mie labbra, mai sazie. |
Post n°45 pubblicato il 09 Marzo 2007 da vita_e_morte
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Post n°44 pubblicato il 08 Marzo 2007 da vita_e_morte
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Post n°42 pubblicato il 27 Febbraio 2007 da vita_e_morte
Dirò il Tuo nome sedendo solitario tra l'ombra dé miei silenziosi pensieri. Lo dirò senza parole, lo pronuncerò senza proposito. Giacchè io somiglio a bimbo che chiami la madre cento volte, felice di poter dire: "Mamma." Tagore. |
Post n°41 pubblicato il 24 Febbraio 2007 da vita_e_morte
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Post n°40 pubblicato il 22 Febbraio 2007 da vita_e_morte
Chi l'ha, chi lo cerca, chi non lo troverà mai. |
Post n°37 pubblicato il 20 Febbraio 2007 da vita_e_morte
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PREGHIERA
"Dammi il supremo coraggio dell'amore,
questa è la mia preghiera,
coraggio di parlare,
di agire, di soffrire,
di lasciare tutte le cose, o di essere lasciato solo.
Temperami con incarichi rischiosi, onorami con il dolore,
e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.
Dammi la suprema certezza nell'amore, e dell'amore,
questa è la mia preghiera,
la certezza che appartiene alla vita
nella morte, alla vittoria nella sconfitta,
alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
a quella dignità nel dolore, che accetta l'offesa, ma disdegna di ripagarla
con l'offesa.
Dammi la forza di Amare sempre e ad ogni costo."
K.Gibran
CROCEFISSIONE.
Quando l'amore vi chiama, seguitelo. Anche se le sue vie sono dure e scoscese. E quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui. Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire. E quando vi parla, abbiate fede in lui. Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino. Poiché l'amore come vi incorona così vi crocefigge.
E come vi fa fiorire così vi reciderà.
K.Gibran
LE ALI SPEZZATE
Esiste qualcosa di più grande e più puro
rispetto a ciò che la bocca pronuncia.
Il silenzio illumina l'anima,
sussurra ai cuori e li unisce.
Il silenzio ci porta lontano da noi stessi,
ci fa veleggiare
nel firmamento dello spirito,
ci avvicina la cielo;
ci fa sentire che il corpo
è nulla più che una prigione,
e questo mondo è un luogo d'esilio.
K. Gibran
IL PROFETA
C'è fra voi chi cerca
la compagnia delle persone loquaci
per timore della solitudine.
Il silenzio della solitudine
svela infatti ai loro occhi
la loro nuda essenza,
cosa dalla quale rifuggono.
E vi sono quelli che parlano,
e senza consapevolezza né preveggenza
rivelano una verità
che sono i primi a non capire.
E vi sono coloro che hanno
la verità dentro di sé,
ma non la esprimono a parole.
Kahlil Gibran
CROCEFISSIONE.
Quando l'amore vi chiama, seguitelo. Anche se le sue vie sono dure e scoscese. E quando le sue ali vi avvolgeranno, affidatevi a lui. Anche se la sua lama, nascosta tra le piume vi può ferire. E quando vi parla, abbiate fede in lui. Anche se la sua voce può distruggere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino. Poiché l'amore come vi incorona così vi crocefigge.
E come vi fa fiorire così vi reciderà.
K.Gibran
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