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SICUREZZA

Post n°29 pubblicato il 03 Novembre 2007 da elenina_smile

MA LA SICUREZZA è DI DESTRA O DI SINISTRA?

Non ne posso più di sentire questa domanda insulsa che i giornalisti fanno al politico di turno!

È ora di capire che la sicurezza non è e non deve essere un problema “di parte”, ma un problema delle persone, dei cittadini, che purtroppo sono i diretti interessati.

L’ennesimo tragico episodio ha fatto risvegliare i “nostri” rappresentanti, che con molta probabilità erano andati momentaneamente sull’Isola che non c’è. Chi ci ha rimesso la vita stavolta è Giovanna Reggiani. Derubata, picchiata, forse violentata e gettata in un fossato. Il presunto colpevole è Nicolae Romulus Mailat.

E cos’è successo dopo? È stato approvato, in tutta fretta, il decreto legge che attribuisce ai prefetti il potere di espellere dall’Italia i cittadini comunitari per motivi di pubblica sicurezza. Hanno cominciato ad abbattere le baraccopoli di Tor di Quinto, a Roma (dove abitava Mailat). Quello che ci si chiede è: dove sono andati tutti gli altri abitanti di quelle baracche? Saranno andati in un altro campo nomadi? Questa è davvero una soluzione? No. È solo un tampone per la ferita che si è aperta.

Una ferita che non so se si richiuderà. Ora cominciano le ronde, le scritte razziste sui muri, che si aggiungono alla paura dell’immigrato (presente già da tempo).

Riflettiamo sul fatto che in Romania il tasso di criminalità è più basso che in Italia. Come mai? Il Paese è molto povero eppure i furti e le violenze capitano in quantità minore. Le pene in Romania sono molto più alte che nel nostro Bel Paese; chi ruba si guadagna 18 anni di carcere. Là danno il massimo della pena. Qui diamo il minimo. E forse neanche quello…

Si sa, le voci girano per cui ormai tutti sanno che in Italia “si sta bene”.

Quindi direi che è giunta l’ora di dare pene giuste a chi è andato contro la legge.

Ma vi sembra possibile che un uomo, ubriaco al volante, abbia ucciso 4 ragazzi e venga condannato a 6 ANNI di reclusione (che tra l’altro probabilmente non si farà tutti in carcere)???

Vorrei riflettere anche su un’altra cosa. Fini qualche giorno fa chiedeva “Demolizione delle baraccopoli abusive, identificazione ed espulsione dei clandestini e dei cittadini comunitari privi di fonte certa di sostentamento, come espressamente previsto dalle normative europee”.

E cosa dice la normativa europea del 2004? Ecco uno stralcio:

CAPO III DIRITTO DI SOGGIORNO

Articolo 6

Diritto di soggiorno sino a tre mesi

1. I cittadini dell'Unione hanno il diritto di soggiornare nel territorio di un altro Stato membro per un periodo non superiore a tre mesi senza alcuna condizione o formalità, salvo il possesso di una carta d'identità o di un passaporto in corso di validità.

2. Le disposizioni del paragrafo 1 si applicano anche ai familiari in possesso di un passaporto in corso di validità non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che accompagnino o raggiungano il cittadino dell'Unione.

Articolo 7

Diritto di soggiorno per un periodo superiore a tre mesi

1. Ciascun cittadino dell'Unione ha il diritto di soggiornare per un periodo superiore a tre mesi nel territorio di un altro Stato membro, a condizione:

a) di essere lavoratore subordinato o autonomo nello Stato membro ospitante; o

b) di disporre, per se stesso e per i propri familiari, di risorse economiche sufficienti, affinché non divenga un onere a carico dell'assistenza sociale dello Stato membro ospitante durante il periodo di soggiorno, e di un'assicurazione malattia che copra tutti i rischi nello Stato membro ospitante; o

c) di essere iscritto presso un istituto pubblico o privato, riconosciuto o finanziato dallo Stato membro ospitante in base alla sua legislazione o prassi amministrativa, per seguirvi a titolo principale un corso di studi inclusa una formazione professionale,

di disporre di un'assicurazione malattia che copre tutti i rischi nello Stato membro ospitante e di assicurare all'autorità nazionale competente, con una dichiarazione o con altro mezzo di sua scelta equivalente, di disporre, per se stesso e per i propri familiari, di risorse economiche sufficienti, affinché non divenga un onere a carico dell'assistenza sociale dello Stato membro ospitante durante il suo periodo di soggiorno; o

d) di essere un familiare che accompagna o raggiunge un cittadino dell'Unione rispondente alle condizioni di cui alle lettere a), b) o c).

2. Il diritto di soggiorno di cui al paragrafo 1 è esteso ai familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro quando accompagnino o raggiungano nello Stato membro ospitante il cittadino dell'Unione, purché questi risponda alla condizioni di cui al paragrafo 1, lettere a), b) o c).

3. Ai sensi del paragrafo 1, lettera a), il cittadino dell'Unione che abbia cessato di essere un lavoratore subordinato o autonomo conserva la qualità di lavoratore subordinato o autonomo nei seguenti casi:

a) l'interessato è temporaneamente inabile al lavoro a seguito di una malattia o di un infortunio;

b) l'interessato, trovandosi in stato di disoccupazione involontaria debitamente comprovata dopo aver esercitato un'attività per oltre un anno, si è registrato presso l'ufficio di collocamento competente al fine di trovare un lavoro;

c) l'interessato, trovandosi in stato di disoccupazione involontaria debitamente comprovata al termine di un contratto di lavoro di durata determinata inferiore ad un anno o venutosi a trovare in tale stato durante i primi dodici mesi, si è registrato presso l'ufficio di collocamento competente al fine di trovare un lavoro. In tal caso, l'interessato conserva la qualità di lavoratore subordinato per un periodo che non può essere inferiore a sei mesi;

d) l'interessato segue un corso di formazione professionale. Salvo il caso di disoccupazione involontaria, la conservazione della qualità di lavoratore subordinato presuppone che esista un collegamento tra l'attività professionale precedentemente svolta e il corso di formazione seguito.

4. In deroga al paragrafo 1, lettera d) e al paragrafo 2, soltanto il coniuge, il partner che abbia contratto un'unione registrata prevista all'articolo 2, punto 2, lettera b) e i figli a carico godono del diritto di soggiorno in qualità di familiari di un cittadino dell'Unione che soddisfa le condizioni di cui al paragrafo 1, lettera c). L'articolo 3, paragrafo 2, si applica ai suoi ascendenti diretti e a quelli del coniuge o partner registrato.”

Per ulteriori informazioni sulla direttiva clicca qui.

Come mai la direttiva del 2004 in Italia non era stata ancora applicata? Doveva davvero morire Giovanna Reggiani per ottenere ciò che è stato fatto in questi ultimi giorni? Ma soprattutto, ciò che è stato fatto si può considerare come una soluzione definitiva al problema?

 
 
 
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28 SETTEMBRE 2007

...Non è ancora chiaro quale sia il bilancio reale della sanguinosa repressione: il numero delle vittime sarebbe in realtà assai più elevato rispetto alle cifre ufficiali. Lo ha denunciato l'ambasciatore d'Australia nell'ex Birmania, Bob Davis, intervistato dall'emittente radiofonica Abc. Secondo la giunta militare birmana, i morti ammonterebbero complessivamente a dieci, ma a detta del diplomatico di Canberra testimoni oculari avrebbero riferito ad alcuni suoi collaboratori di aver visto "rimuovere ieri dal teatro delle manifestazioni nel centro di Rangoon un numero di cadaveri significativamente superiore" a quello reso noto dal regime. Il computo reale, ha aggiunto Davis, sarebbe "parecchie volte il multiplo" delle dieci persone uccise "riconosciute dalle autorità"...

 
 
 
 

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