Stupri costituzionali

Increscioso, offensivo, criminale l’affronto che si sta consumando nel nostro Parlamento, contro la Costituzione e la democrazia nata dalla Resistenza, da parte di un paio di cento scagnozzi che definire “fascisti” sarebbe già un complimento, mentre traditori del popolo, è un epiteto più appropriato; tanto da sollevare perfino il sopracciglio omertoso e perfido di Giorgio Napolitano, anch’egli scandalizzato da questa banda di scellerati, se non fosse stato proprio lui a promuoverli a uomini di Stato!

E ancora più grave e significativo (a proposito di “fascismo” e “conformismo” di regime), il silenzio che quasi tutte le testate giornalistiche e i media, hanno dedicato alla scelta di “ridurre” a fiducia il passaggio della nuova, desolante legge elettorale; mentre intitolano a caratteri cubitali, la crisi spagnola (che non ci riguarda proprio, o almeno sarebbe da paragonare ai nostri sciocchi referendum lombardo-veneti, e basta!), la scoperta del solito “terrorista all’italiana” (che serve soprattutto all’apparato poliziesco per farsene vanto!), e perfino gli stupri seriali del capo della cupola ebraica hollywoodiana, il produttore Harvey Weinstein, nei confronti di decine di attricette, poi divenute star della mecca del cinema!

Questa stampa, allineata ormai alla dirompente e inarrestabile dittatura politica ed economica, che prende ordini dalle logge massoniche di Bruxelles, e dai comitati d’affari di Wall Street, si è arresa, per quattro sporchi spiccioli che Renzi & C. distribuiscono ad editori corrotti e venduti, i quali si sono messi in testa di vivere con i loro sponsor o morire falliti per sempre. Tra essi non possiamo non citare l’ultimo arrivato, Urbano Cairo, altro esponente di spicco delle rampanti massonerie etniche, come la B’nai Brith, che da editore di fumetti è diventato proprietario del Corsera, e poi padrone della peggiore TV faziosa sulla faccia della terra, addirittura peggio della stessa Rai renziana, La7!

Il tentativo vergognoso, ma prevedibile (e il M5S, occorre ammetterlo, è stato preso di contropiede!) di creare una legge elettorale ad hoc, sta così andando in porto senza voti segreti, senza emendamenti, con maggioranze che via l’uno sotto l’altro degli utili idioti, che sono accampati nelle istituzioni per loro precipuo tornaconto.

E il Quirinale acconsente a questo stupro istituzionale, perché già prevede il dopo elezioni (è già arrivata la solita telefonata da Berlino e da Washington), quando accantonato il pericolo grillino in quattro mosse (F.I., Lega, PD e AP+satelliti), potrà affidare l’incarico prima a Renzi, poi con malcelata sorpresa di questi nel vedersi bocciato, a Calenda o a Minniti, se non anche a Draghi, sotto copertura di una coalizione sufficientemente pronta a mediare con la Troika, alle spalle del popolo italiano.

Adesso si ricorre alla piazza per bloccare il progetto: ma non sarà troppo tardi? (DEMOCRAZIA SOCIALE)