90 minuti che cambiarono il corso della stagione. Storia di una annata storta.

Siamo al 16 Maggio 1993, la Fiorentina è di scena a Bergamo, mentre c’e lo scontro diretto Udinese-Brescia e il Genoa gioca a Marassi contro l’Inter. Prima di scendere in campo troviamo la Fiorentina e il Genoa a 26, Udinese 25, Brescia 24, Ancona 17 e Pescara 13. La prima partita che si muove è Udinese-Brescia con il vantaggio dei friuliani poi Panucci e Pisani portano in vantaggio rispettivamente Genoa e Atalanta. il 1 tempo si chiude con il gol della speranza di Raducioiu per le rondinelle. Ricapitolando la classifica al termine del primo tempo recita cosi: Genoa 28-Udinese 27-Fiorentina 26-Brescia 24. Nel secondo tempo Sosa segna per l’Inter (adesso il Genoa torna a tiro dei toscani) ma la squadra allenata adesso da Chiarugi non aveva fatto il conto con il destino. Faccenda illude mister Chiarugi (Genoa 27-Udinese 27-Fiorentina 27-Brescia 24) ma l’assurda autorete di Batistuta e il pareggio di Raducioiu rimescolano le carte mentre l’Inter dura fatica a Genova. Al fischio finale la classifica dice cosi: Genoa-27-Udinese 26-Fiorentina 26-Brescia 25. Quello che succede dopo è cronaca: Udinese e Fiorentina fanno 4 punti in 3 giornate, il Brescia 5 con vittorie pesanti contro Lazio e Samp e pareggio polemico a San Siro contro il Milan. Le tre squadre terminano a 30 punti ma la classifica avulsa recita cosi: Brescia 5-Udinese 4-Fiorentina 3. Fiorentina in B e spareggio Brescia-Udinese. A Bologna l’Udinese batte 3-1 le rondinelle e seguono la Fiorentina in purgatorio. Questo è l’epilogo della stagione 1992-1993.

Ma per spiegare questa assurda annata, bisogna ripartire da capo: la Fiorentina che aveva chiuso dodicesima la stagione precedente ingaggia Baiano dal Foggia, Di Mauro dalla Roma, Carnasciali dal Brescia, Luppi dalla Juventus e la coppia Effenberg-Laudrup dal Bayern Monaco. Non sono acquisti altisonanti, ma la viola può navigare tranquillamente a metà classifica mentre Udinese e Brescia sono neo-promosse in Serie A. Radice è confermato in panchina. Nel suo regno la viola colleziona 5 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. Sancito il divorzio da Radice la squadra naviga al settimo posto ma VCG compie l’errore più grande della sua presidenza: ingaggia Aldo Agroppi. L’inizio è shock: Udinese-Fiorentina 4-0. Poi Fiorentina-Torino 0-0 e Foggia-Fiorentina 1-0 con gol di Kolyvanov. Con un punto in più la Fiorentina “gira” a 16 punti, al decimo posto ma solamente +2 dal Brescia quartultimo. L’altra partita chiave è Genoa-Fiorentina: viola avanti 2-0 e raggiunti sul pari. Successivamente perde in casa contro la Lazio e ad Ancona: nessuno sa perchè l’esonero non scatta qui. Si prosegue con Agroppi ma il tecnico di Piombino porta a casa solo 8 punti. Al suo esonero la squadra sarebbe salva, quello che è successo dopo è storia e come tale è da consegnare agli almanacchi. L’unica consolazione è che con la classifica a 3 punti, la Viola sarebbe comunque retrocessa in compagnia del Genoa.

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