Così é se vi pare, pirandellamente parlando

René Magritte, Decalcomania, 1966   Oggi nasceva Pirandello, nel 1867, uno dei più grandi letterati del primo novecento italiano. Come raccontarlo in poche parole? Tutti conoscono il “Fu Mattia Pascal” e forse che Pirandello ricevette il premio Nobel per la letteratura nel 1934. Ma è in “Uno nessuno centomila” che sta, forse, la chiave del
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Tra me e me

Non puoi imbrigliare un’anima all’infinito, questa sfugge a logiche di opportunità, assennatezza, pianificazioni, progetti… A volte esplode in tutta la sua repressa volontà di esprimersi e non sei mai stato tanto vero come quando riesci ad assecondarla spogliandoti di tutto quanto ti sei circondato per anni, ripulendoti dalle tossine velenose dei tuoi falsi convincimenti, illusorie
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Autoritratto

Foto Vivian Maier – Self portrait   Non ci sono repliche. La tua esistenza è un susseguirsi di istanti dove non c’è un copione da seguire e le tue performance non ammettono prove, tentativi… Ogni istante va in scena lo spettacolo della tua vita dove l’improvvisazione è l’unica scelta che hai. Una vita all’istante spettacolo
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Leggendo Virginia Wolf

  Sto leggendo i Diari di Virginia Woolf, straordinaria scrittrice, geniale, amabile, perturbante, critica… Ha la capacità di far emergere gli strati più sotterranei della nostra anima, legge in profondità, porta alla luce, dilania, esalta. Leggendo mi ha colpito questa sua riflessione, nella quale mi sono ritrovata ma penso che tutti in un modo o
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Il tempo dei papaveri

Guardo fuori, un pallido sole fa capolino tra nuvoloni gonfi di pioggia, insiste, spinge, e riesce a illuminare con i suoi deboli raggi l’erba del prato fradicia di pioggia e il manto rosso dei papaveri che occhieggiano spaesati. Il sole è tiepido ma sufficiente a darti la carica emotiva necessaria a cambiare sguardo. Non c’è
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L'abbraccio di una madre

È da tempo che volevo pubblicare questa poesia di Amy Karolyi, poetessa ungherese che in questi brevi versi raggiunge un’intensità assoluta. Lei l’ha scritta per il proprio compagno. Io leggendola ho pensato a mia madre che sapeva abbracciare allo stesso modo e della quale ricordo il palmo della mano che mi ha accompagnato nella vita.
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Basta alla violenza di genere

Basta alla violenza di genere. Ieri, oggi, domani…e ancora domani, dopodomani…il giorno dopo che sarà come ieri, oggi, domani… Non si fermerà la violenza se tu DONNA, anche quella indifesa, sprovvista di armi, sicurezze, certezze, non dirai BASTA! Fuggi ma fallo prima, non esitare un attimo, ogni tuo cedimento in nome di un malinteso senso
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La sindrome di Mary Poppins - praticamente perfetta

È da sempre che rincorro con enorme fatica la capacità di non prendermi troppo sul serio, di riuscire a ridere di me stessa, cogliendo il senso della vita con la giusta dose di autoironia e leggerezza. Mica facile però anche per un innato amor proprio ed eccessiva autovalutazione che in fondo non sarebbe neppure una
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L'IMMIGRAZIONE "IRRISOLTA"

Dal sito della Treccani “Emigrante, come dice l’etimo, sottolinea il distacco dal paese d’origine, calca sull’abbandono da parte di chi ne esce, come segnala anche l’etimologico e- da ex- latino. Ad emigrante, proprio per via di quel prefisso, ma anche a causa del precipitato storico che si è sedimentato nell’uso della parola, si associa l’idea del
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Il gentile canto di Antonia Pozzi

    Il 13 febbraio 1912 nasceva Antonia Pozzi, grande sfortunata poetessa che non resse la “disperazione mortale” di una vita nulla, alla quale si sottrasse suicidandosi a 26 anni. Il suo male di vivere dipendeva dal senso di vuoto e da un’educazione rigida e beghina che per un’anima sensibile come la sua rappresentava, oltre
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