Siamo ombre: le nostre anime sono morte. Il racconto di una sopravvissuta ad un gulag cinese, l’avanzata di Pechino e i pericoli per l’Occidente

L’arresto di Jimmy Lai e il silenzio del Vaticano

Lo scorso 2 dicembre è stato arrestato ad Hong Kong il noto imprenditore, giornalista ed attivista Jimmy Lai (pseudonimo di Lai Chee-Ying), 73 anni, uno dei più noti sostenitori del movimento a favore della democrazia della grande metropoli. L’accusa che gli è stata mossa è quella di aver presumibilmente commesso una frode relativa all’uso illecito dei beni della sua azienda. E’ già la seconda volta durante il 2020 che Lai viene arrestato dalle autorità locali in circostanze sospette. La prima volta, è stato accusato dalle autorità di aver violato le sezioni della legge sulla sicurezza nazionale recentemente approvata. Rilasciato su cauzione subito dopo il primo arresto, al noto magnate dei media è stata invece negata la libertà su cauzione per le nuove accuse di frode ed incarcerato il giorno dopo, in quanto costituirebbe un rischio per la sicurezza nazionale. Continua a leggere