Continuiamo. In fondo, c’è un solo modo di vivere l’amore: vivendolo.
Non succede nulla di insolito, la primavera è come tutte le primavere, non posso dire una frase memorabile, ma la gente non si stanca di essere banale.
E a volte sono felici per questo.
Improvvisamente, penso che l’amore ci eleva ai nostri stessi occhi e, allo stesso tempo, rivela quasi tutto ciò che è mediocre in noi.
Alla sua luce, vedi, come mai prima d’ora, i tuoi cali. E quanto vuoi essere come ti vede l’altra persona!
Non sei mai stato così attento alle impressioni degli altri e non ti sei mai misurato come ugualmente interessato a loro. Imbarazzato dai limiti, cerchi di ridurre la distanza tra ciò che sai di essere nella realtà e ciò che intuisci che chi ami vede in te.
Vuoi essere e vuoi guardare. Vuoi migliorare.
Perché sai cose che prima trascuravi o di cui non ti importava, ma ora ti mettono in imbarazzo perché ti abbattono agli occhi della persona che ami. Aspiri a rimuovere tutto ciò che potrebbe deluderlo e, francamente, non fai questi sacrifici per generosità.
Accetti che siano come vuoi che siano. E come inizi ad essere, infatti, perché senza conoscere l’altro che sei, diventi, in una certa misura, opera sua.