Le persone spesso sfruttano la “bontà” degli altri, cioè la loro disponibilità a trascurare cose che non dovrebbero essere trascurate, il loro desiderio di “pace” e “armonia” (cioè la paura del confronto). Una persona troppo buona diventa spesso una vittima – gli altri sentono la sua debolezza e mostrano impulsi aggressivi nei suoi confronti perché lui glielo permette.

Se sei “stanco di essere buono” (perché spesso questo ti si è rivoltato contro), devi iniziare a stabilire confini e confini chiari per interagire con gli altri, rispettandoti e valorizzando te stesso e, allo stesso tempo, rispettando la personalità degli altri. Permetti loro di essere come vogliono che siano, ma non lasciare che rompano i tuoi confini.

Le persone possono chiederti la luna nel cielo, ma sta a te decidere se dargliela o meno. Non devi una spiegazione a nessuno e non devi giustificare le tue scelte. Certo, non c’è niente di sbagliato nel dire perché fai una scelta se vuoi dirlo, ma non pensare di essere obbligato o obbligato a giustificarti o motivare il motivo per cui hai fatto quella scelta, solo per indurre in colpa e per il un’altra persona per avere l’opportunità di “smontare” il tuo punto di vista – per mostrarti perché è sbagliato scegliere come te e non in base a ciò che vuole).

Non è una virtù trascurare se stessi per compiacere gli altri. Prima o poi finirai o “esploderai” – tutte le emozioni represse e l’insoddisfazione scoppieranno. Non hai niente da guadagnare se permetti agli altri di sfruttarti, e se si arrabbiano perché non vuoi più essere a loro disposizione, significa che non sono mai stati tuoi amici e non vogliono il meglio per te . Sono arrabbiati perché si rendono conto che non saranno in grado di manipolarti e usarti come prima, per soddisfare i loro interessi egoistici.

Le persone che tengono a te non possono essere sconvolte o offese, tradite o “abbandonate” se sei onesto riguardo ai tuoi sentimenti, se tracci determinati confini e confini naturali, se ti prendi cura di te stesso e dei tuoi bisogni, se stabilisci determinate priorità e non rinunciarvi a favore dei desideri o dei capricci degli altri.

Certo, in qualsiasi tipo di relazione funzionale si parla anche di consenso, ma non va più bene quando ci sono pressioni, quando si verificano manipolazioni, quando ci si sente vincolati o quando ci si ritrova a dover fare innumerevoli compromessi e sacrifici perché altrimenti si sopportarne le conseguenze.

Inizia a dire “no” a chi ti chiede di rinunciare ai tuoi bisogni per rendere la propria vita più facile, a chi non tiene conto delle tue priorità e del tuo benessere, e tutto ciò che vuole è trarne il massimo.

Presta attenzione a come ti senti – se non ti senti a tuo agio nel rispondere positivamente a una richiesta, richiesta o richiesta, se senti già che la rabbia si è accumulata dentro di te perché l’hai lasciata troppo spesso, se il modo in cui gli altri si comportano crea disagio perché viola i tuoi limiti, non ignorare più tutti questi sentimenti, ma inizia ad agire secondo ciò che vogliono trasmettere. Sii onesto, sii assertivo, comunica ciò che ti dà fastidio, ciò che desideri e riafferma ogni volta i tuoi limiti. Apporta le modifiche di cui hai bisogno, indipendentemente da ciò che potrebbero pensare le persone intorno a te.

Fidati della tua forza interiore e non dimenticare che ogni persona è responsabile del proprio benessere – non assumerti responsabilità che non ti appartengono o almeno pensa al costo che devi pagare quando lo fai ( come influisce sulla tua vita, salute, priorità, obiettivi).

Inizia a prenderti più cura di te stesso, riempi i tuoi “serbatoi”, cerca di crescere a tutti gli effetti, e dai del tuo trabocco solo quanto senti e quando ne hai voglia.

 

 

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