Chiusura Whirlpool e Mercatone Uno: perchè è colpa di Di Maio

Chiusura Whirlpool e Mercatone Uno: perchè è colpa di Di Maio

Whirlpool vuole chiudere lo stabilimento di Napoli, in via Argine nel quartiere Ponticelli, che occupa 420 addetti. La città partenopea rischia così di perdere un altro impianto molto importante in quella che una volta era l’area industriale della città: Napoli Est. Sempre più degradata ed abbandonata a se stessa, mentre si parla solo di Scampia.

Il caso Whirlpool ne rievoca un altro, ancora più grave. Quello di Mercatone Uno, i cui 55 punti vendita distribuiti in tutta Italia, sono stati chiusi alla vigilia delle elezioni europee. Con i dipendenti avvisati della decisione con un messaggio WhatsApp.

E’ un caso che il Ministro del lavoro e dello sviluppo sia Luigi Di Maio? Uno che, all’indomani della sua investitura, era stato preso in giro proprio per il fatto che in vita sua non abbia mai lavorato? Una cattiveria servita su un piatto d’argento, certo, ma che si sta dimostrando una drammatica verità.

Scelta che gli è fruttata lavorativamente, certo, visto che è diventato Ministro. Mentre se avesse proseguito gli studi, forse oggi sarebbe uno dei tanti avvocati alla ricerca disperata di clienti o uno dei tanti laureati disoccupati o precari. Ma che non sta facendo bene di certo al Paese e ai suoi problemi.

Ecco in cosa ha sbagliato Di Maio.

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Chiusura Whirlpool e Mercatone Uno: perchè è colpa di Di Maioultima modifica: 2019-06-04T09:49:37+02:00da LucaScialo
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