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Chi ha asserito che,  quando ci si sente depressi, bisogna farsi un bel regalo, ha detto una grande verità. Fu ciò che feci quando quello stronzo del mio ex mi lasciò per una cavallona bionda sua collega di lavoro. Dopo le prime settimane di dolore  e sgomento, decisi di farmi un regalo. Ma niente diamanti. Troppo scontato. Un’auto. “Nera. Sportiva. Cabrio. Superaccessoriata. Interni blu”. Fu quello che gli dissi al venditore quel sabato pomeriggio. Lui spalancò gli occhi. Probabilmente gli sembrava strano che una donna potesse fare una richiesta simile. Ma fui irremovibile. E due settimane dopo andai a ritirarla. Passai la mano sulla carrozzeria lucente. Lui parlava e io nemmeno ascoltavo. Al sole di giugno era uno spettacolo. Mi disse “mi raccomando stia attenta, è piuttosto veloce”, con quel sorrisino ebete a cui ricambiai con un arrogante “è proprio quello che voglio.” Poi salii in macchina. Feci scendere la capote, allacciai la cintura e mi diressi verso la casa dello stronzo. Citofonai, scese al volo. Io ero seduta in macchina, con una gamba fuori. Aveva l’aria scocciata, poi guardò l’auto. “È tua?” Tono indagatore e vagamente sorpreso. “Certo” risposi con aria di sufficienza. Presi le chiavi di casa e gliele lanciai senza scomodarmi a scendere. Rimbalzarono sul suo petto e caddero sull’asfalto. Risi scuotendo la testa. Feci manovra, lasciandomelo alle spalle e lo salutai con il braccio alzato guardandolo dallo specchietto.  Mi diressi verso l’autostrada. Volevo andare al mare. Pigiai sull’acceleratore. Eh si. Era piuttosto veloce. E sorrisi. Occhiali da sole e musica a tutto volume. In corsia di sorpasso. Libera. E i lampeggianti per farmi strada. E quelli che sorpassavo che mi guardavano, mentre io giravo appena lo sguardo. E le chitarre elettriche che mi rimbombavano dentro, caricandomi di adrenalina.

Libera.

 

Continua

#8#ultima modifica: 2021-06-04T16:02:23+02:00da MAGNETICA_MENTE.2017