Si intitola proprio “LA TEORIA DEL DISTACCO” il nuovo singolo di Danilo di Florio, in rotazione radiofonica su oltre 200 emittenti; un brano dove l’accostamento di parole è la risultante di un’analisi testuale, direttamente derivante un lignaggio che attraverso la fisica, si distacca dall’umanità, per dimostrare a quest’ultima, quanto tutto questo nostro sistema ci rende lontani da noi stessi e dalla nostra vera essenza.
Disteso e cadenzato il ritmo del pezzo, di cui la scansione temporale è determinata da scatti elettronici che si avvertono nello sfondo ma che poi, tra una pausa e l’altra emergono come a scandire il tempo del “distacco”, del nostro percorso di vita, lontano da ogni prospettiva che non sia quella di un oltrepassare ogni limite umano .
Se nel “IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI” la speranza di un posto migliore soggiaceva all’uomo stesso, il quale diveniva il fine ultimo e il fautore di ogni espediente, qui Danilo esplora lo spazio, scrutandone ogni angolo, per trovare la via di fuga da quello che sembra un mondo ormai non più sufficiente a soddisfare l’essere umano, il quale, troppo impregnato di orgoglio e di presunzioni materialistiche, aspira a dominare quanto di più lontano e irraggiungibile. Se prima bastava la metafora del migliore dei mondi possibili, la cui fonte risale niente di meno che dal filosofo Leibniz, ora a scardinare ogni teoria metafisica, ecco “LA TEORIA DEL DISTACCO”, dove ogni motivazione o intento, prescinde qualsiasi rimando spirituale…il vero obbiettivo, il fulcro di tutto, altro non è che l’indifferenza, il lasciarsi alle spalle qualsiasi causa o conseguenza.
Sonia Bellin