“Ricordo ancora tutto” è il primo album de Il Vento Contro, progetto musicale nato nel dicembre del 2016 dall’incontro tra Daniele Cataldo alla batteria, Roberto Bonizzoni al basso e Giulio Tellarini  per quanto riguarda invece la voce e la chitarra e che esordisce in questo finire del 2020 con un disco edito dalla PMS Studio.

Una band che unisce diverse sfaccettature del rock e delle influenze che maggiormente hanno caratterizzato il genere negli ultimi decenni, in particolare negli anni ’90. Il Vento contro infatti è un progetto che sa sapientemente legare il grunge e il rock underground, con la profondità di liriche ispirate alla musica d’autore, coniugando diversi aspetti che definiscono i componenti della band.

Daniele , il batterista, cresce rubando i dischi dei grandi a suo padre, chitarrista da sempre. Studia batteria alla Drummers Collective School of Music di New York, dove riesce ad incontrare Chad Smith, uno dei suoi miti musicali insieme a Queen e David Bowie.

 Roberto, appassionato di musica e di letteratura, conosce Giulio, chitarrista e autore, all’Università, formando lungo la strada diverse band e progetti tra il cinema e la scrittura. Roberto viene dal grunge,dallo  stoner, dal punk e dal  metal, mentre Giulio nasce con il brit pop e il sound inglese degli anni Novanta, prima di conoscere la scena alternativa italiana, ovvero il grunge e la New Wave.

Il Vento Contro cerca di unire la leggerezza del pop, con l’approccio diretto e il ritmo derivato dai bpm elevati di rock alternativo, punk, grunge e indie. I testi ci invitano a guardare dentro noi stessi, meditando sul fatto  che avere il vento contro, porta sempre a qualche sorta di approdo. Essere il vento contro sancisce una sorta di distacco dalla consuetudine… Significa difendere i propri principi, accendere una distorsione e “disobbedirsi”, darsi la possibilità di affrontare quello che  succede attorno a noi.

Una tracklist che vanta titoli davvero suggestivi, per testi che rincorrono un percorso tracciato da luoghi attraversati realmente o solo intravisti con la propria forza di vedere più in la, verso un orizzonte in continua espansione. 

Tra ritorsioni di rock su uno sfondo di pop d’autore, il primo album del Vento Contro è dedicato a chi soffre il giudizio degli altri, il controllo, le aspettative, l’arroganza, e il proprio sentirsi costantemente inadeguati. Insomma, la band vuole scoprire il disagio che aleggia nei rapporti sociali per mettere a nudo le nostre tendenze a sottovalutarci, per una valorizzazione completa della nostra identità, senza alcun compromesso.

“Perchè certi giorni sembra di avercelo davvero, il vento contro.
Quando la stanchezza di una giornata o di una vita intera ti viene ributtata in faccia. Quando attorno alle spalle senti soltanto un muro.
Quando ti accorgi di essere il tuo peggior nemico.
Quando invece sei tu stesso il vento che butterà giù ogni cosa.”,

 Ecco questo è il momento di ricordare… Ricordare chi siamo e cosa volgiamo, ricordare che nessuno potrà mai prendere il nostro posto e che ad ogni costo, il vento che ora abbiamo contro, può diventare favorevole ad un proseguire oltre.

Sonia Bellin
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