Forex, i dati sul lavoro Usa non scuotono i trader
I dati sul mercato del lavoro USA non hanno scalfito più di tanto le convinzioni degli investitori. Anche se il report è stato peggiore delle aspettative, il quadro complessivo sembra non essere cambiato. Lo dimostrano le quotazioni del dollaro nel Forex market (qui trovate un esame dei migliori broker per Forex). La valuta statunitense nell’ultimo mese ha avuto un rafforzamento di oltre un punto percentuale. Il dollar index calcolato da Dow Jones è invece salito dell’1,2 per cento.
Gli scenari sul mercato Forex
Se a questo si aggiunge il fatto che si sono mossi al rialzo anche i rendimenti dei titoli di Stato, allora c’è più di un segnale che dimostra che il mercato comincia a pregustare un prossimo rialzo dei tassi Fed. Le attese degli analisti sono tutte orientate sulla riunione del direttivo Fed del prossimo 14 dicembre.
Non hanno avuto grande impatto i numeri relativi a settembre sull’occupazione. Al di sotto delle attese, è vero, ma comunque non deludenti. Più 156mila unità contro una stima di 172mila non è poi così male. Ecco perché le oscillazioni del dollaro sembrano più dovute a prese di profitto che non a cambi di sentiment dei trader.
E così, molti Forex trader hanno cominciato a mettere mano alle loro strategie per opzioni binarie (cosa sono e come si può guadagnare lo trovate qui), mettendo come fulcro il prossimo movimento del dollaro dopo il rialzo dei tassi.
Peraltro va detto che a incidere sui dati del mercato del lavoro non è stato un aumento dei disoccupati, ma dall’aumento di quelli che cercano lavoro. Il che rovescia quasi il ragionamento. Nel senso che i senza lavoro che prima non lo cercavano neppure, adesso lo cercano. E questo è un segnale positivo.
Anche per questo motivo, molti analisti del Forex pensano che nel complesso la situazione dell’economia americana sia idonea e pronta a un rialzo dei tassi. Non ci sarà a novembre così come non c’è stato a settembre, ma a dicembre potrebbe finalmente esserci quella stretta monetaria che molti chiedono. Anche in Europa.