Dollaro USD ancora sotto pressione. Ma da cosa dipende questa debolezza?
La giornata di mercoledì è stata contrastata per i mercati, ma è stata ancora negativa per il dollaro USD. L’azionario era immerso in un clima di ottimismo, ma ha dovuto fare i conti con il deterioramento dei rapporti tra Stati Uniti e Cina, con i primi che hanno ordinato a Pechino di chiudere il consolato a Houston. Come risposta, pare che la Cina chiuderà il consolato americano di Chengdu (secondo il South China Morning Post).
Pacchetto fiscale e dollaro USD
Sullo sfondo, oltre al crescente numero di contagi (la pandemia degli Stati Uniti potrebbe “peggiorare prima che migliori”, ha dichiarato il presidente Donald Trump), c’è anche la questione dei nuovi pacchetti fiscali negli USA, altro fattore importante per l’appeal del dollaro USD.
Al momento un nuovo pacchetto di stimoli fiscali è allo studio della Camera dei Rappresentanti, ma già ieri il leader della maggioranza in Senato, Mitch McConnell, aveva sgonfiato le prospettive di un rapido licenziamento della misura: non vedrà la luce prima di agosto. Esistono infatti ancora forti differenze di vedute tra democratici e repubblicani.
Dati dal mercato valutario
Sul mercato valutario intanto il dollaro USD è rimasto sotto pressione. Basta osservare i dati di una qualsiasi piattaforma trading online gratis. La coppia EURUSD ha testato l’area intraday a 1,16 e chiuso poco sotto tale soglia. L’indice del dollaro (DXY) ha chiuso sotto la barriera 95, con il supporto chiave a 94,65 a portata di mano.
Soltanto il cross USDJPY ha fatto da eccezione alla tendenza al ribasso complessiva del dollaro USD. Ma chi fa trading con Fibonacci sa che questo potrebbe essere dovuto al raggiungimento di un ritracciamento tecnico.
I driver da considerare
Sono due i fattori principali che stanno tenendo il dollaro USD sotto pressione. Da una parte il solido miglioramento della propensione al rischio, in risposta a notizie di buon auspicio riguardanti un potenziale vaccino COVID-19. Dall’altra le speranze di una forte ripresa economica, che magari non sarà proprio a forma di V, ma magari a U. Questo spiega perché da fine giugno a oggi il dollaro ha accusato il colpo. Inoltre, l’enorme quantità di stimoli monetari in tutto il mondo ha spinto gli investitori a guardare oltre la pandemia e concentrarsi su attività più rischiose.