Acquisti sui mercati azionari del Vecchio Continente
E’ stata una giornata molto positiva per i mercati azionari europei, dove hanno nettamente prevalso gli acquisti. Il buonumore degli investitori è stato innescato dalla convinzione sempre più forte che le banche centrali presto cominceranno i tagli ai tassi di interesse.
La fiducia in tal senso è stata alimentata dal report sull’inflazione tedesca, che si è ridotta più del previsto a novembre. Allo stesso tempo, il PIL americano del terzo trimestre è stato rivisto al rialzo al 5,2%, evidenziando la forza dell’economia a stelle e strisce.
Sui listini europei prevalgno gli acquisti
A Milano l’indice Ftse Mib che è salito dell’1,06% a 29.688 punti, chiudendo sui massimi dalla fine di giugno 2008. Sulla stessa linea, in rialzo il FTSE Italia All-Share, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando a 31.645 punti.
Acquisti anche nel resto d’Europa. Il DAX di Francoforte segna +1,1%, dopo aver toccato anche nuovi record. Guadagni meno robusti per Madrid +0,62%, Parigi +0,24% e Amsterdam +0,08%. L’unico indice che si è mosso in controtendenza è stato quello londinese, -0,45%, dopo le parole del governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey che hanno lasciato aperta la porta a ulteriori strette.
I dati della Borsa milanese
Alla chiusura della seduta, il controvalore degli scambi è stato pari a 2,71 miliardi di euro, con un incremento del 50,43%. I volumi scambiati sono passati da 0,42 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,75 miliardi.
Il titolo più premiato con gli acquisti è stato Stellantis, con una risalita del 5,25%. Sono andate forte anche diverse banche, come MPS +3,85%, BPER +3,22% e Unicredit +2,3%. Guadagni anche per STMicroelectronics, che segna +2,94%.
Vendite invece su Campari, -2,44%, appesantita dalla retrocessione di JP Morgan.
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Gli altri mercati
Sul fronte valutario, il dollaro rialza timidamente la testa e l’euro perde quota 1,1 recentemente conquistata trattando in area 1,096 (dati XTB group).
L’Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 2.042,1 dollari l’oncia. Lieve aumento per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un rialzo dello 0,87%.
Retrocede di poco lo spread, che raggiunge quota +173 punti base.