QUESTA E’ L’ORA … SVEGLIATEVI … PER SALVARVI ….

QUESTA E’ L’ORA … SVEGLIATEVI … PER SALVARVI ….

 

ALLORA … DECIDITI … SE  VUOI CONFORMARTI ALLA BIBBIA SEGUI SOLO LA BIBBIA …

 

FRATELLI E SORELLE …DICO A VOI…CHE INTENDETE PERCORRERE LA STRADA DELLA SANTITA’…LEGGETE PER FAVORE…USANDO LA VOSTRA TESTA…NON FATEVI MAI TRAVIARE DAI FURBI…LORO HANNO ALTRI INTERESSI …CHE VOI … PER LA VOSTRA SALVEZZA … NON DOVETE MAI CONDIVIDERE…PENA LA VOSTRA DISTRUZIONE …SPENTA LA VOSTRA LANTERNA…SPARIRA’ TUTTO IL VOSTRO ESSERE….NON PERMETTERE IL SUICIDIO DELLA TUA ANIMA PER INDUZIONE AL FALSO…FATEVI SAPIENTI…SARETE CRISTIANI…ROMANINO ROMANO VI STA’ DANDO GRATUITAMENTE UNA MANO….
Ogni generazione pensa che la propria situazione sia unica, eccezionale, difficile, drammatica… Ma la fede non è mai stata facile per nessuno. Cristo stesso si è trovato di fronte a dei discepoli increduli fino all’ultimo momento (Mc 16,11-14) e a un popolo di increduli che lo hanno rifiutato e ucciso.
Le cause della mancanza di fede possono variare con i secoli, le civiltà, le filosofie… ma nella coscienza di colui che è invitato a credere, gli ostacoli sono sempre gli stessi. La fede esige l’impegno di tutto l’uomo e non nasce mai in seno ad una Chiesa che pratica il mercimonio…che chiede decime e offerte .. ma può nascere solo in seno ad una comunità di credenti, che praticano la Fede fuori dalle mura di una struttura che già Gesù un tempo epurò…dove c’è speculazione/intrallazzo… non puo’ esserci Gesù….
La fede non nasce nell’intelligenza, o dalla semplice richiesta ma è un dono di Dio che si radica nel profondo dell’uomo, nel cuore, dove Dio abita e parla.

Il cuore deve essere liberato dall’orgoglio oltre che dagli interessi subdoli praticati solo per giungere ad un fine che non è comandato da Gesù…il quale non ha mai chiesto nulla infatti Lui non aveva dove posare il Suo Capo … quindi bisogna diventare trasparenti e semplici. L’umiltà è l’unica strada per arrivare a Dio.

La Comunità dei credenti non è formata da intellettuali sicuri della propria scienza, ma è una comunità di poveri in spirito (Mt 5,3), di umili di cuore.
Il vangelo è rivelato ai semplici, solo loro lo possono capire e viverlo…ANCHE SE SOLO LORO SONO I PIU’ VULNERABILI SE MANIPOLATI DAI FURBI…QUINDI USATE IL DISCERNIMENTO CHE PORTA AD APRIRE GLI OCCHI…

In quel tempo Gesù disse: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenute nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te (Mt 11,25-26). Paolo scrive alla comunità di Corinto: Non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili. Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio (1Cor 1,26-29).
Certo, la fede non è riservata ai sottosviluppati mentali o ai bambini, ma è tutt’altro che il risultato di una ricerca o di una scoperta scientifica: essa è molto di più, trascende l’uomo e le sue capacità.
Per accogliere questo dono di indescrivibile ricchezza occorre farsi poveri svuotando il cuore dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita (Lc 8,14), diventare come i bambini (Mt 18,3) nella semplicità della mente e del cuore per essere disponibili a Dio che salva.
La fede, nata nel cuore, si conserva e si sviluppa con le mani: è legata all’attività, all’esperienza della vita quotidiana dell’uomo, alle opere. Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: “Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi”, ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demoni lo credono e tremano! Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza valore? Abramo, nostro padre, non fu giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull’altare? Vedi che la fede cooperava con le opere di lui, e che per le opere quella fede divenne perfetta e si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio. Vedete che l’uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede… Come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta (Gc 2,14-26).
Deposta ogni impurità e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime. Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. Perché, se uno ascolta soltanto ( peraltro un falso conduttore ) e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: appena s’è osservato, se ne va, e subito dimentica com’era. Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.

 

Se qualcuno pensa di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana. Una religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo (Gc 1,21-27).
Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli… Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia (Mt 7,21-24).
Come si vede è sempre il verbo fare, mettere in pratica che autentica la vera fede. L’esperienza insegna che l’alunno impara più facilmente attraverso metodi attivi. L’impegno cristiano, il fare, il mettere in pratica è il metodo attivo per imparare, assimilare e far crescere la fede. Il cristiano cresce nella fede facendo le opere della fede. Le statistiche sulla pratica religiosa hanno un semplice valore indicativo: indicano quanti fanno pratica religiosa domenicale, ma è nulla se non si ama!; sarebbe più interessante e più utile sapere quanti fanno vita cristiana 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, 12 mesi all’anno, una vita intera: ma questo lo sa solo Dio!…infatti a Lui un giorno renderemo merito…
Non bisogna limitare l’educazione alla fede puramente all’insegnamento, alla catechesi. L’uomo non può penetrare nel cuore della verità e svilupparsi nella fede se non si impegna concretamente in un lavoro di servizio agli altri. L’autentica catechesi che conduce alla fede è quella che si accompagna ad una formazione alla responsabilità. Le lezioni, le prediche, tutte le forme di insegnamento non lasciano traccia di sé se non conducono all’azione che la fede esige.

Il Cristiano deve assumersi le sue responsabilità al servizio del bene comune, ma non per passione, attivismo o scalata alla poltrona, ma come esigenza della fede e a imitazione del Maestro: Quando dunque (Gesù) ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica (Gv 13,12-17).

 

APRI GLI OCCHI INGENUO\A…GESU’ NON TI SALVA SE SEGUI UNA QUALSIASI RELIGIONE PERALTRO DA LUI MAI CREATE…GESU’ TI SALVA SOLO SE AMI IL TUO PROSSIMO…NELLE CHIESA INVECE TI PORTANO GLI IMBROGLIONI PER SPILLARTI DENARI IN DECIME OFFERTE ED ALTRO….PER AVVICINARTI ALLA VERITA’ NON HAI BISOGNO DI GUIDE…DEVI AVERE UNA BIBBIA…POI …SARA’ LO SPIRITO SANTO  CHE TI GUIDERA’….COMUNQUE ADESSO LEGGI DI SEGUITO VEDRAI CHE CAPIRAI…

La Scrittura dice che la salvezza è solo in Cristo Gesù… nel suo nome… e non in una religione o in una organizzazione perché Pietro disse: “E in nessun altro é la salvezza; poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini….per il quale noi abbiamo ad esser salvati”…. Le chiese invece affermano che fuori di esse non c’è salvezza… perché secondo le loro false dottrine la grazia giustificante e santificante si ottiene mediante la frequentazione di quei luoghi che chiamano chiese dove si praticano le tante religioni …in barba al fatto che la verità è una….in questa maniera i gestori di quelle sale ti promettono la condivisione con Gesù…. Attraverso il ricevimento di Grazie e Miracoli ( mai avvenuti in 2.000 anni di falso Cristianesimo …mai hanno resuscitato un morto oppure dato la vista a un cieco…MAI )…Purtroppo ancora oggi i frequentatori di quelle sale ben indottrinati da furbi ….pensano che al di fuori della loro chiesa non ci sia salvezza… perché viene detto loro che fuori di essa non c’è nessuna chiesa con il vero battesimo ….Ah! quante anime si affidano ai falsi ministri per la loro salvezza credendo che essi siano dei mediatori tra Dio e loro!

Una cosa è certa: chi è salvato è membro della Chiesa di Dio ed ha il suo nome scritto nei cieli…. Ma chi ha il suo nome scritto nel registro delle chiesa ed è definito membro di essa… se non ha il suo nome scritto nei cieli… costui è perduto…. e questo perché la salvezza non la si ottiene entrando a fare parte di una chiesa ma ravvedendosi e credendo in Cristo Gesù… quindi per grazia… con la conseguenza delle opere cosi come descritto nella Bibbia in Giacomo 2….

 

A coloro che cercano il Signore in mezzo a queste organizzazioni il Signore dice tuttora: “Uscite da esse”. Fratelli e Sorelle non vi fate sedurre da quei loro discorsi… fondati su decreti e parole nulli… su culti nulli …su corsi Biblici senza valore perché quasi sempre gestiti da impreparati dottrinalmente con anche la dote della bassissima scolarità…. Ma fermatevi un momento e riflettete Fratelli e Sorelle: come può una chiesa dove si pratica una religione affermare che tutti coloro che rigettano il loro credo sono esclusi dalla via della salvezza … Questo vuol dire sminuire con la grave colpa del peccato l’opera che Gesù ha compiuto per tutti….
Quindi quando si parla con loro bisogna insistere sul fatto che la salvezza si ottiene direttamente da Dio… mediante la fede e le opere… perciò gratuitamente… e di nessun altro all’infuori di Cristo Gesù….che non vive cosi come mai è vissuto in quei luoghi…. Cosi come in tutta la sua vita non ha creato ne religioni ne chiese…ora se non lo ha fatto Gesù…perché tu segui gli impostori che smentiscono Gesù?

 

CHI AMA IL PROSSIMO OFFRENDO IL SOCCORSO MA NON ACCETTA GESU’ ….OPPURE NON FREQUENTA UNA QUALSIASI CHIESA SARA SALVATO?

 

Alcune premesse prima di rispondere è giusto farle….
Sappiamo che la scrittura inequivocabilmente dice che Gesù è venuto per salvare il mondo e non per condannarlo e che il suo sacrificio ha pagato il prezzo della vita di tutti.

Ora… è chiaro che quello che noi conosciamo e vediamo è un’apparente sconfitta del Cristianesimo in quanto ad essere credenti siamo veramente pochi nel mondo… Forse che il Signore Gesù ha fallito? No!

 

Una domanda simile l’hanno fatta i suoi discepoli direttamente al Maestro che rispose: “a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato” (Mat. 13:11) ( Marco 4:11).

 

Questa è la chiave per comprendere il piano di Dio di salvezza dell’umanità. E in questo piano sta la risposta.

 

Oggi sono salvati in pochi ossia a coloro i quali è concessa in dono la fede praticando le opere… agli altri… anche se dovessero dare la loro propria vita… non è data la possibilità di accesso al regno….

 

Allora cosa significa che Gesù ha pagato per tutti? Se ha pagato anche per coloro i quali adesso non credono, non significa che questi non sono più in debito con il Signore?

 

Io credo che coloro i quali oggi … in questo giorno di grazia … non conoscono il Signore avranno a suo tempo la possibilità di conoscerlo ovvero sarà data ad ogni persona l’occasione di poterlo accettare o rifiutare….cosi come fece il ladrone crocifisso insieme a Gesù…che non hai mai creduto nel castigo tantè che è stato crocifisso perchè reo….

 

Quando avverrà? Alla resurrezione finale descritta in Apocalisse 20:11 “Poi vidi un grande trono bianco e colui che vi sedeva sopra. La terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto per loro. E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere.”

 

Questo versetto chiarisce che coloro i quali non hanno mai conosciuto il Signore… conosceranno il Signore perchè lo vedranno per la prima volta e saranno giudicati secondo le opere e non secondo la fede
Alcune scritture affermano che solo allora conosceranno il Signore (Zacc. 12:10; Giov. 19:37).

 

È sicuro che quello sarà proprio il tempo in cui tutti saranno salvati (ad esclusione degli impenitenti che avranno deliberatamente rifiutato la salvezza o che hanno continuato la loro vita nel solo peccato traviando anche altri ).
RICORDATI DI ME DISSE IL LADRONE….E allora ecco giungere la risposta accogliente e totale di Gesù…. Non solo il ricordo… ma sarai accolto in quel regno di luce e giustizia e pace… vi entrerai con me senza aspettare… senza superare chissà quale altra prova… oltre la vita stessa che è già una difficile prova….
In fondo anche noi quello che chiediamo a Gesù è: ricordati di noi e della nostra debole vita, non lasciarci cadere nell’oblio, andar via dimenticati con il passare del tempo…
E a questa nostra preghiera sarà risposto come al malfattore che tutto ha sbagliato, ma che non ha arroganza e disprezzo in quel momento per l’innocente che muore ingiustamente.
Non solo un ricordo… ma addirittura entreremo nel Paradiso… nel Regno di Dio… e non da soli ma insieme a Gesù Cristo… E saremo con lui nella gioia… per sempre…
Il perdono del ladrone che chiede a Gesù di ricordarsi di lui quando sarà in Paradiso é certamente una delle cose più belle del Vangelo…
Mentre l’ altro si preoccupa solo di salvare la propria vita terrena… il buon ladrone ammette di aver sbagliato e nell’ istante che fa questa richiesta… immediatamente c’é la risposta meravigliosa di Gesù… che gli dice : oggi sarai con me in Paradiso…. Questo significa che il perdono del Signore avviene anche all’ultimo istante dell’ ultimo minuto della nostra vita…

 

Nel Vangelo scritto da Luca è scritto: “Or v’era un uomo ricco, il quale vestiva porpora e bisso, ed ogni giorno godeva splendidamente; e v’era un pover’uomo chiamato Lazzaro, che giaceva alla porta di lui, pieno d’ulceri, e bramoso di sfamarsi con le briciole che cadevano dalla tavola del ricco; anzi perfino venivano i cani a leccargli le ulceri. Or avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno d’Abramo; morì anche il ricco, e fu seppellito… E nell’Ades… essendo nei tormenti… alzò gli occhi e vide da lontano Abramo… e Lazzaro nel suo seno… ed esclamò: Padre Abramo… abbi pietà di me… e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua… perché son tormentato in questa fiamma… Ma Abramo disse: Figliuolo… ricordati che tu ricevesti i tuoi beni in vita tua… e che Lazzaro similmente ricevette i mali… ma ora qui egli è consolato… e tu sei tormentato… E oltre a tutto questo… fra noi e voi è posta una gran voragine… perché quelli che vorrebbero passar di qui a voi non possano… né di là si passi da noi… Ed egli disse: Ti prego… dunque… o padre… che tu lo mandi a casa di mio padre… perché ho cinque fratelli… affinché attesti loro queste cose… onde non abbiano anch’essi a venire in questo luogo di tormento… Abramo disse: Hanno Mosè e i profeti il potere che ascoltino quelli…. Ed egli: No… padre Abramo… ma se uno va a loro dai morti… si ravvedranno… Ma Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i profeti… non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse” (Luca 16:19-31)…

 

Fu il nostro Signore Gesù Cristo a raccontare questa storia realmente avvenuta… Questa storia dunque insegna che con la morte non finisce tutto… ma che esiste una vita ultraterrena e che l’anima del peccatore continua a vivere in un mondo invisibile dopo che egli muore… E’ chiaro che la nostra anima noi non la vediamo… ma sappiamo che essa dimora in questo nostro corpo di carne ed ossa… e come non possiamo negare l’esistenza dell’anima solamente perché non la vediamo con i nostri occhi… così non possiamo negare l’esistenza dell’Ades solo perché non lo vediamo o non l’abbiamo mai visto… Il fatto è che mentre l’anima si trova nel nostro corpo… l’Ades si trova negli antri della terra ad una grande profondità… è un luogo reale secondo la Parola di Dio… dove l’anima del peccatore… dopo essere uscita dal suo corpo… và a stare in attesa del giudizio…. In altre parole mentre il peccatore vive sulla terra l’anima sua gode dei piaceri della vita e si diletta nel fare il male muovendosi liberamente in un corpo umano… ma quando il corpo nel quale alberga temporaneamente si disfa… essa si diparte e và nell’Ades dove sarà tormentata dal fuoco di questo luogo e dove non potrà più in alcun modo divertirsi….

 

La storia di questo ricco ci dice che questo ricco godeva splendidamente ogni giorno mentre era sulla terra e che egli… quando morì… fu seppellito… ma si ritrovò in un luogo di tormento… appunto l’Ades… Fu il suo corpo ad essere seppellito e non la sua anima… perché l’anima dell’uomo non può essere afferrata dalla mano di nessun uomo per essere posta in una bara e poi in una fossa… E’ il corpo che torna in polvere secondo quello che disse Dio ad Adamo: “Sei polvere, e in polvere ritornerai” (Gen. 3:19)… e non l’anima perché essa non è fatta di un materiale dissolubile…. Come si può leggere in questa storia… quest’uomo che si era goduto la vita sulla terra… anche quando si trovò nell’Ades poteva ancora parlare… ricordare… e secondo quello che egli disse ad Abramo avrebbe potuto essere pure rinfrescato con dell’acqua nella fiamma dove si trovava… Ma di acqua non ce n’è nell’Ades… c’é solo il suo ricordo per quelli che sono nel fuoco dell’Ades….

 

CONCLUDENDO: FRATELLI E SORELLE PER VIVERE IN FORMA CRISTIANA RIUNITEVI IN PICCOLI GRUPPI IN CASA DI UN FRATELLO O DI UNA SORELLA DISPOSTI ALL’OSPITALITA’ SPEZZATE INSIEME IL PANE POI BEVETE IL SORSO DI VINO…QUINDI APRITE LA BIBBIA LEGGETELA PER POI APPLICATE NELLA VITA QUELLO CHE AVETE IMPARATO…

RISPETTANDO IL COMANDO DI GESU’ CHE CI INDICAVA LA VIA DELL’AMORE…CERCATE QUINDI IL POVERO SOCCORRETELO…FARETE FELICE GESU’….E LA VOSTRA VITA AVRA’ IL SENSO DEL CRISTIANESIMO….PERCHE’ GESU’ SARA’ SEMPRE CON VOI……

 

 

Và e d’ora in poi non peccare più ….

IN POCHI SI SALVERANNO

 

Giacomo 4:17 “Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato”.

Per non peccare …  Non fare ad altri quel che non vuoi che gli altri facciano a te : Gesù non ha detto và continuando a peccare ma ha detto va e non peccare più …

Il giudizio per il peccato è la morte, che è la separazione da Dio.

Questa verità viene ripetuta altrove nella Bibbia, anche nel Nuovo Testamento. Per esempio, leggiamo in Romani 6:23: “perché il salario del peccato è la morte…” (Romani 6:23 )

Dobbiamo capire che il peccato, qualsiasi peccato, porta alla morte, la morte eterna, la separazione eterna da Dio, in un luogo di tormento eterno. Dio ci spiega nella Bibbia che il tormento sarà un tormento continuo, giorno e notte, nei secoli dei secoli.

In Marco 8, Gesù spiega che qualsiasi guadagno sulla terra è inutile, se poi una persona è destinata alla morte eterna, chiamata in quel caso: perdere la propria anima.
“E che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e perde l’anima sua?” (Marco 8:36)

 

La condanna per il peccato è la morte eterna, la separazione eterna da Dio. Questa condanna è più terribile di qualsiasi altra cosa. È molto importante meditare su questo fatto, per capire meglio quanto il peccato sia una cosa terribile per il Signore DIO.

Quanto deve essere abominevole il peccato per Dio se la punizione per anche un solo peccato è il tormento eterno.

O che Dio ci aiuti a capire meglio queste cose.
Il peccato è dunque veramente terribile, e separa l’uomo da Dio.
La condanna che ne consegue è la morte, la separazione eterna da Dio. Essendo colpevole, l’uomo non può pagare la propria condanna. È impossibile per l’uomo salvarsi da sé.
“Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano. “Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci. Li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l’albero cattivo fa frutti cattivi. Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni. Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. Li riconoscerete dunque dai loro frutti. “Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?” Allora dichiarerò loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!”” (Matteo 7:13-23)

“perché non quelli che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che l’osservano saranno giustificati.” (Romani 2:13 )

La vera fede porta all’ubbidienza. Se una persona si fida veramente del proprio medico, prenderà la medicina che il medico le dà. È facile dire di avere fede in Dio, ma è l’ubbidienza che dimostra la realtà della fede.
In Tito, leggiamo di alcuni che professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, perché continuano a peccare. Continuano a ribellarsi contro Dio. Leggiamo Tito 1:16: “Professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, essendo abominevoli e ribelli, incapaci di qualsiasi opera buona.” (Tito 1:16 )

Se uno dice di conoscere Dio, ovvero, di essere salvato, ma non cammina in ubbidienza a Dio, il suo comportamento dimostra che in realtà, non conosce Dio, non è salvato.

Il libro di Giacomo è molto importante per capire bene questo insegnamento. Sarebbe utile leggere tutto il capitolo 1 e 2. Per ora, vi leggo soltanto alcuni versetti.

Prima, leggiamo Giacomo 1:22: “Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi.” (Giacomo 1:22 )

Chi ascolta la Parola di Dio, tramite la lettura o l’insegnamento, ma non la mette in pratica, ovvero, non si sottomette a Dio, lasciando un peccato nella sua vita, si illude, cioè, si auto inganna, immaginando di essere a posto con Dio, quando in realtà, è un ribelle.

Non è il fatto di ascoltare la Bibbia che ci salva, è una questione di avere veramente fede in Dio, una fede vivente che produce ubbidienza. Siamo salvati per FEDE producendo OPERE e l’ubbidienza è un’OPERA necessaria della vera fede.

Infatti, quando c’è una fede che NON produce opere,  quella fede è una fede MORTA, è una fede senza valore, che non può salvare.
Giacomo dichiara questo in Giacomo 2:15,17,26:
“A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo?” (Giacomo 2:14)

“Così è della fede; se non ha opere, è per sé stessa morta.” (Giacomo 2:17)

“Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.” (Giacomo 2:26)

Chi persiste nel peccato non ha mai veramente conosciuto Dio, cioè, non è salvato. La vera salvezza e il continuare nel peccato si escludono a vicenda.

Quindi, è estremamente importante capire che non è possibile per un vero credente persistere nel commettere un peccato. Se uno si dichiara credente, ma continua a persistere in un peccato è bugiardo. Giovanni spiega questo chiaramente nel capitolo 2.
“Da questo sappiamo che l’abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: “Io l’ho conosciuto”, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente completo. Da questo conosciamo che siamo in lui” (1 Giovanni 2:3-5 ).

O cari, se uno non osserva i comandamenti di Dio, è inutile dire di conoscere Dio, ovvero, di essere salvato. L’UNICA via per un vero credente è l’ubbidienza a Dio, perché la salvezza viene per la FEDE..producendo OPERE e la vera fede produce UBBIDIENZA. Quando non c’è ubbidienza, non c’è la fede, e quando non c’è la fede, non c’è la salvezza.

Quando sono stato in mezzo a voi sulla Terra, ho incontrato molti peccatori sul mio cammino. Li ho accolti con amore, li ho perdonati, li ho guariti, li ho liberati dal male. Non li ho mai umiliati, né maltrattati, non ho fatto loro delle belle lezioni di morale, né li ho impauriti minacciando di castigarli. Al contrario, li ho sempre rialzati e ho mostrato loro la strada verso il cambiamento. A ciascuno di loro, come alla donna adultera, ho detto: “Va’ e d’ora in poi non peccare più”. Lo stesso dico oggi a ciascuno di voi. E se nella vita capiterà anche a voi di incontrare dei peccatori, o se voi stessi vi sentirete tali, non chiudete mai la strada né a loro né a voi stessi, ma ripetete le mie parole: “Va’ e d’ora in poi non peccare più”.

Cercate sempre uno spiraglio verso la luce e rivolgetevi a me. Fate questo e riceverete la luce, fate questo e vivrete.

Nel Vangelo, tratto da San Luca, ci viene presentato Gesù che invita al rinnovamento della vita una donna sorpresa in flagrante adulterio e che viene presentata a lui per giudicarla. Anche in questo caso Gesù usa tanta misericordia da far riflettere seriamente coloro che volevano lapidare la donna ed ucciderla sotto i colpi di una presunta giustizia da eseguire con le proprie mani, uccidendo la rea che aveva commesso un grave peccato e si era posta chiaramente contro la legge.

E’ necessario rieducare all’amore, al perdono, alla fedeltà ai valori, alla responsabilità. Se un messaggio ci viene dal brano del Vangelo sull’adultera questo consiste essenzialmente nel rieducare le persone deboli da un punto di vista morale ad un comportamento rispondente alla legge naturale e rivelata:

“In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma all’alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.
Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?”. Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?”. Ed essa rispose: “Nessuno, Signore”. E Gesù le disse: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”.

Questo NON PECCARE PIU’  risuona come un esplicito monito a non ritornare sugli errori commessi e che ammettono sì una tolleranza, ma non una tolleranza illimitata. Ad un certo momento della vita di ogni uomo, dopo aver toccato il fondo della immoralità, deve subentrare il momento del recupero per risalire la china. E’ quello che chiede Gesù alla donna, quando vede che nessuno la condanna, perché tutti siamo peccatori, ma lui può, perché conosce il cuore dell’uomo, permettersi di chiederle un impegno di vita, che consiste nel non peccare più.

 

CHIEDERE OGNI GIORNO IL PERDONO DEI PROPRI PECCATI E’ DA PECCATORI CONTORTI AVVEZZI SOLO AL MALE … COSTORO HANNO LA LINGUA BIFORCUTA DICONO DI FARE LA VOLONTA’ DI DIO INVECE SONO DEL DIAVOLO …. DICONO QUESTO:  NOI LO FACCIAMO PERCHE’ SIAMO IMPERFETTI A CAUSA DEL PRIMO ERRORE … ATTRIBUENDO LA PROPRIA IMMORALITA’ AD ALTRE FUGURE … SONO COSTORO FRUTTO SOLO DAL DIAVOLO … FREQUENTATELI SOLO PER SALVARLI … MA NON CONTAMINATE LA VOSTRA ANIMA SEGUENDOLI ….

 

  • Chi non crede si autocondanna, non tanto perché Dio lo rifiuta o non aspetta altro che un suo errore per schiacciarlo e mostrargli quanto disprezzo ha nei suoi confronti, ma perché continuerà a lasciarsi dominare dai suoi istinti e dal suo senso distorto di ciò che è giusto e buono per la sua vita.
  • Prendiamo un esempio dalla vita quotidiana. Un tale ha difficoltà di respirazione e va dal medico. Questi gli chiede se è un fumatore. Lui risponde affermativamente. “Quante sigarette fuma al giorno?”, incalza il dottore. “Dai due ai tre pacchetti”, confessa il paziente. “Questa è la ragione della sua difficoltà di respirazione. Dovrà smettere immediatamente e totalmente, se non vuole che le capiti qualche cosa di peggio”. Il medico ha trovato la ragione della sua problematica e gli fornisce la soluzione. Lo sta condannando in quel momento? Gli sta, forse, dicendo: “Sei un miserabile, un disgraziato fumatore, vattene via, sparisci, ti odio, non meriti il mio aiuto”? No, gli sta semplicemente dicendo, dall’alto della sua sapienza, che se continuerà a fumare si ammazzerà da solo. Gli sta facendo notare qual è il problema (la Legge ha solamente evidenziato il peccato, la causa della malattia), affinché possa risolverlo, soluzionarlo, superarlo e trovare un miglioramento fisico, una migliore qualità di vita. Il medico non sta condannando nessuno. Uno, certo, può sentirsi condannato perché non riesce a smettere, ma questo è un altro discorso.
  • La legge ci fa notare dov’è l’origine del nostro malessere, non è semplicemente un atto di accusa, di condanna perché non siamo in grado di applicarne i comandamenti. L’incapacità di amare Dio e il nostro prossimo come noi stessi è il nostro problema, il cancro che ci mangia la vita dall’interno del nostro essere, la nostra condanna che ci porta alla distruzione. La sapienza divina espressa nella Legge non vuole condannare nessuno, ma vuole semplicemente darci la risposta, la soluzione ai nostri problemi, come dice l’apostolo Paolo: “La legge è essa peccato? Così non sia; anzi io non avrei conosciuto il peccato, se non per mezzo della Legge…Talché la Legge è santa, e il comandamento è santo è giusto è buono. Ciò che è buono diventò dunque morte per me? Così non sia; ma è il peccato che mi è divenuto morte, onde si palesasse come peccato, cagionandomi la morte mediante ciò che è buono; affinché, per mezzo del comandamento, il peccato diventasse estremamente peccaminoso. Noi sappiamo infatti che la legge è spirituale; ma io sono carnale, venduto schiavo al peccato” (Romani 7:7,12-14).
  • Che Dio si sia servito di Cristo per salvare e non a condannare, lo dimostra in questo episodio:

“Donna,dove sono quei tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata?…Neppure io ti condanno; va’ e non peccare più”.

Ma perché dice all’adultera di non peccare più? E perché dice al paralitico di Betesda: “Ecco, tu sei guarito; non peccare più, che non ti accada di peggio” (Giovanni 5:14).

Di certo non sta dicendo: “Guarda che, se torni a peccare, io dal cielo ti manderò una malattia, una folgore per distruggerti, perché hai osato contraddirmi”.

La malattia, la distruzione, terrena o eterna, ce la creiamo da soli, vivendo in un certo modo, e così ci autocondanniamo. “Non peccare più” : non perché se pecchi Dio ti rifiuta, ti rinnega, ti demolisce, ti distrugge, ma solo perché ti dirigi in una via che porta all’autodistruzione. TI ALLONTANI PER SEMPRE DA DIO … CONTANNANDOTI ALL’AUTODISTRUZIONE ….

  • Il mondo è malato, lo vediamo, ma di chi è la colpa? E’ forse di Dio che ci dice di stare attenti, che ci avverte che stiamo sbagliando, o la colpa è di chi persevera in questa condizione. A volte l’uomo persevera perché non può farne a meno, perché è schiavo dei suoi peccati e del Maligno, per questo facciamo nostre le parole del Vangelo che ci invita a giudicare con il giusto giudizio.

“Attento che non ti capiti di peggio” : se ti lasci andare a dei principi che non sono quelli dell’amore di Cristo, ti puoi distruggere in maniera più grave della paralisi, creandoti un vuoto di valori nell’animo e un vuoto relazionale all’esterno. Il mondo è malato, ha un bisogno enorme. C’è una grande emarginazione, c’è difficoltà esistenziale a sopravvivere, a trovare un senso pratico alla vita, una ragione per esistere, un riempire le proprie giornate, un trovare soddisfazione al nostro essere. Il mondo è malato e il Signore ci avverte: non peccate più, cambiate linea, io vi offro la direzione giusta, vi offro le motivazioni per il cambiamento vero, genuino che porta guarigione, libertà, armonia. Credete e troverete.

 

Và e d’ora in poi non peccare più

Vangelo DI Giovanni 8

 

Romani 6

17 Rendiamo grazie a Dio, perché voi eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quell’insegnamento che vi è stato trasmesso 18 e così, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia. 19 Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità a pro dell’iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione. 20 Quando infatti eravate sotto la schiavitù del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. 21 Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Infatti il loro destino è la morte. 22 Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come destino avete la vita eterna. 23 PERCHE’ IL SALARIO DEL PECCATO E’ LA MORTE; MA IL DONO DI DIO E’ LA VITA ETERNA in Cristo Gesù nostro Signore.

 

Ed infine partecipa alla ricostruzione della CHIESA DI DIO descritta in Atti 2 del versetto 36 al 48 … allora potrai DIRE SONO SALVO … SONO SALVA …

 

CHE DIO CI BENEDICA E CI PROTEGGA SINO AL GIORNO DELLA NOSTRA RINASCITA …

 

VOSTRO FRATELLO

ROMANINO ROMANO

 

 

Và e d’ora in poi non peccare più …

IN POCHI SI SALVERANNO

 

Giacomo 4:17 “Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato”.

Per non peccare …  Non fare ad altri quel che non vuoi che gli altri facciano a te : Gesù non ha detto và continuando a peccare ma ha detto va e non peccare più …

Il giudizio per il peccato è la morte, che è la separazione da Dio.

Questa verità viene ripetuta altrove nella Bibbia, anche nel Nuovo Testamento. Per esempio, leggiamo in Romani 6:23: “perché il salario del peccato è la morte…” (Romani 6:23 )

Dobbiamo capire che il peccato, qualsiasi peccato, porta alla morte, la morte eterna, la separazione eterna da Dio, in un luogo di tormento eterno. Dio ci spiega nella Bibbia che il tormento sarà un tormento continuo, giorno e notte, nei secoli dei secoli.

In Marco 8, Gesù spiega che qualsiasi guadagno sulla terra è inutile, se poi una persona è destinata alla morte eterna, chiamata in quel caso: perdere la propria anima.
“E che giova all’uomo se guadagna tutto il mondo e perde l’anima sua?” (Marco 8:36)

 

La condanna per il peccato è la morte eterna, la separazione eterna da Dio. Questa condanna è più terribile di qualsiasi altra cosa. È molto importante meditare su questo fatto, per capire meglio quanto il peccato sia una cosa terribile per il Signore DIO.

Quanto deve essere abominevole il peccato per Dio se la punizione per anche un solo peccato è il tormento eterno.

O che Dio ci aiuti a capire meglio queste cose.
Il peccato è dunque veramente terribile, e separa l’uomo da Dio.
La condanna che ne consegue è la morte, la separazione eterna da Dio. Essendo colpevole, l’uomo non può pagare la propria condanna. È impossibile per l’uomo salvarsi da sé.
“Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano. “Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci. Li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l’albero cattivo fa frutti cattivi. Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni. Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. Li riconoscerete dunque dai loro frutti. “Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: “Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?” Allora dichiarerò loro: “Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!”” (Matteo 7:13-23)

“perché non quelli che ascoltano la legge sono giusti davanti a Dio, ma quelli che l’osservano saranno giustificati.” (Romani 2:13 )

La vera fede porta all’ubbidienza. Se una persona si fida veramente del proprio medico, prenderà la medicina che il medico le dà. È facile dire di avere fede in Dio, ma è l’ubbidienza che dimostra la realtà della fede.
In Tito, leggiamo di alcuni che professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, perché continuano a peccare. Continuano a ribellarsi contro Dio. Leggiamo Tito 1:16: “Professano di conoscere Dio, ma lo rinnegano con i fatti, essendo abominevoli e ribelli, incapaci di qualsiasi opera buona.” (Tito 1:16 )

Se uno dice di conoscere Dio, ovvero, di essere salvato, ma non cammina in ubbidienza a Dio, il suo comportamento dimostra che in realtà, non conosce Dio, non è salvato.

Il libro di Giacomo è molto importante per capire bene questo insegnamento. Sarebbe utile leggere tutto il capitolo 1 e 2. Per ora, vi leggo soltanto alcuni versetti.

Prima, leggiamo Giacomo 1:22: “Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi.” (Giacomo 1:22 )

Chi ascolta la Parola di Dio, tramite la lettura o l’insegnamento, ma non la mette in pratica, ovvero, non si sottomette a Dio, lasciando un peccato nella sua vita, si illude, cioè, si auto inganna, immaginando di essere a posto con Dio, quando in realtà, è un ribelle.

Non è il fatto di ascoltare la Bibbia che ci salva, è una questione di avere veramente fede in Dio, una fede vivente che produce ubbidienza. Siamo salvati per FEDE producendo OPERE e l’ubbidienza è un’OPERA necessaria della vera fede.

Infatti, quando c’è una fede che NON produce opere,  quella fede è una fede MORTA, è una fede senza valore, che non può salvare.
Giacomo dichiara questo in Giacomo 2:15,17,26:
“A che serve, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo?” (Giacomo 2:14)

“Così è della fede; se non ha opere, è per sé stessa morta.” (Giacomo 2:17)

“Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.” (Giacomo 2:26)

Chi persiste nel peccato non ha mai veramente conosciuto Dio, cioè, non è salvato. La vera salvezza e il continuare nel peccato si escludono a vicenda.

Quindi, è estremamente importante capire che non è possibile per un vero credente persistere nel commettere un peccato. Se uno si dichiara credente, ma continua a persistere in un peccato è bugiardo. Giovanni spiega questo chiaramente nel capitolo 2.
“Da questo sappiamo che l’abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. Chi dice: “Io l’ho conosciuto”, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente completo. Da questo conosciamo che siamo in lui” (1 Giovanni 2:3-5 ).

O cari, se uno non osserva i comandamenti di Dio, è inutile dire di conoscere Dio, ovvero, di essere salvato. L’UNICA via per un vero credente è l’ubbidienza a Dio, perché la salvezza viene per la FEDE..producendo OPERE e la vera fede produce UBBIDIENZA. Quando non c’è ubbidienza, non c’è la fede, e quando non c’è la fede, non c’è la salvezza.

Quando sono stato in mezzo a voi sulla Terra, ho incontrato molti peccatori sul mio cammino. Li ho accolti con amore, li ho perdonati, li ho guariti, li ho liberati dal male. Non li ho mai umiliati, né maltrattati, non ho fatto loro delle belle lezioni di morale, né li ho impauriti minacciando di castigarli. Al contrario, li ho sempre rialzati e ho mostrato loro la strada verso il cambiamento. A ciascuno di loro, come alla donna adultera, ho detto: “Va’ e d’ora in poi non peccare più”. Lo stesso dico oggi a ciascuno di voi. E se nella vita capiterà anche a voi di incontrare dei peccatori, o se voi stessi vi sentirete tali, non chiudete mai la strada né a loro né a voi stessi, ma ripetete le mie parole: “Va’ e d’ora in poi non peccare più”.

Cercate sempre uno spiraglio verso la luce e rivolgetevi a me. Fate questo e riceverete la luce, fate questo e vivrete.

Nel Vangelo, tratto da San Luca, ci viene presentato Gesù che invita al rinnovamento della vita una donna sorpresa in flagrante adulterio e che viene presentata a lui per giudicarla. Anche in questo caso Gesù usa tanta misericordia da far riflettere seriamente coloro che volevano lapidare la donna ed ucciderla sotto i colpi di una presunta giustizia da eseguire con le proprie mani, uccidendo la rea che aveva commesso un grave peccato e si era posta chiaramente contro la legge.

E’ necessario rieducare all’amore, al perdono, alla fedeltà ai valori, alla responsabilità. Se un messaggio ci viene dal brano del Vangelo sull’adultera questo consiste essenzialmente nel rieducare le persone deboli da un punto di vista morale ad un comportamento rispondente alla legge naturale e rivelata:

“In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma all’alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava.
Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?”. Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: “Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?”. Ed essa rispose: “Nessuno, Signore”. E Gesù le disse: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”.

Questo NON PECCARE PIU’  risuona come un esplicito monito a non ritornare sugli errori commessi e che ammettono sì una tolleranza, ma non una tolleranza illimitata. Ad un certo momento della vita di ogni uomo, dopo aver toccato il fondo della immoralità, deve subentrare il momento del recupero per risalire la china. E’ quello che chiede Gesù alla donna, quando vede che nessuno la condanna, perché tutti siamo peccatori, ma lui può, perché conosce il cuore dell’uomo, permettersi di chiederle un impegno di vita, che consiste nel non peccare più.

 

CHIEDERE OGNI GIORNO IL PERDONO DEI PROPRI PECCATI E’ DA PECCATORI CONTORTI AVVEZZI SOLO AL MALE … COSTORO HANNO LA LINGUA BIFORCUTA DICONO DI FARE LA VOLONTA’ DI DIO INVECE SONO DEL DIAVOLO …. DICONO QUESTO:  NOI LO FACCIAMO PERCHE’ SIAMO IMPERFETTI A CAUSA DEL PRIMO ERRORE … ATTRIBUENDO LA PROPRIA IMMORALITA’ AD ALTRE FUGURE … SONO COSTORO FRUTTO SOLO DAL DIAVOLO … FREQUENTATELI SOLO PER SALVARLI … MA NON CONTAMINATE LA VOSTRA ANIMA SEGUENDOLI ….

 

  • Chi non crede si autocondanna, non tanto perché Dio lo rifiuta o non aspetta altro che un suo errore per schiacciarlo e mostrargli quanto disprezzo ha nei suoi confronti, ma perché continuerà a lasciarsi dominare dai suoi istinti e dal suo senso distorto di ciò che è giusto e buono per la sua vita.
  • Prendiamo un esempio dalla vita quotidiana. Un tale ha difficoltà di respirazione e va dal medico. Questi gli chiede se è un fumatore. Lui risponde affermativamente. “Quante sigarette fuma al giorno?”, incalza il dottore. “Dai due ai tre pacchetti”, confessa il paziente. “Questa è la ragione della sua difficoltà di respirazione. Dovrà smettere immediatamente e totalmente, se non vuole che le capiti qualche cosa di peggio”. Il medico ha trovato la ragione della sua problematica e gli fornisce la soluzione. Lo sta condannando in quel momento? Gli sta, forse, dicendo: “Sei un miserabile, un disgraziato fumatore, vattene via, sparisci, ti odio, non meriti il mio aiuto”? No, gli sta semplicemente dicendo, dall’alto della sua sapienza, che se continuerà a fumare si ammazzerà da solo. Gli sta facendo notare qual è il problema (la Legge ha solamente evidenziato il peccato, la causa della malattia), affinché possa risolverlo, soluzionarlo, superarlo e trovare un miglioramento fisico, una migliore qualità di vita. Il medico non sta condannando nessuno. Uno, certo, può sentirsi condannato perché non riesce a smettere, ma questo è un altro discorso.
  • La legge ci fa notare dov’è l’origine del nostro malessere, non è semplicemente un atto di accusa, di condanna perché non siamo in grado di applicarne i comandamenti. L’incapacità di amare Dio e il nostro prossimo come noi stessi è il nostro problema, il cancro che ci mangia la vita dall’interno del nostro essere, la nostra condanna che ci porta alla distruzione. La sapienza divina espressa nella Legge non vuole condannare nessuno, ma vuole semplicemente darci la risposta, la soluzione ai nostri problemi, come dice l’apostolo Paolo: “La legge è essa peccato? Così non sia; anzi io non avrei conosciuto il peccato, se non per mezzo della Legge…Talché la Legge è santa, e il comandamento è santo è giusto è buono. Ciò che è buono diventò dunque morte per me? Così non sia; ma è il peccato che mi è divenuto morte, onde si palesasse come peccato, cagionandomi la morte mediante ciò che è buono; affinché, per mezzo del comandamento, il peccato diventasse estremamente peccaminoso. Noi sappiamo infatti che la legge è spirituale; ma io sono carnale, venduto schiavo al peccato” (Romani 7:7,12-14).
  • Che Dio si sia servito di Cristo per salvare e non a condannare, lo dimostra in questo episodio:

“Donna,dove sono quei tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata?…Neppure io ti condanno; va’ e non peccare più”.

Ma perché dice all’adultera di non peccare più? E perché dice al paralitico di Betesda: “Ecco, tu sei guarito; non peccare più, che non ti accada di peggio” (Giovanni 5:14).

Di certo non sta dicendo: “Guarda che, se torni a peccare, io dal cielo ti manderò una malattia, una folgore per distruggerti, perché hai osato contraddirmi”.

La malattia, la distruzione, terrena o eterna, ce la creiamo da soli, vivendo in un certo modo, e così ci autocondanniamo. “Non peccare più” : non perché se pecchi Dio ti rifiuta, ti rinnega, ti demolisce, ti distrugge, ma solo perché ti dirigi in una via che porta all’autodistruzione. TI ALLONTANI PER SEMPRE DA DIO … CONTANNANDOTI ALL’AUTODISTRUZIONE ….

  • Il mondo è malato, lo vediamo, ma di chi è la colpa? E’ forse di Dio che ci dice di stare attenti, che ci avverte che stiamo sbagliando, o la colpa è di chi persevera in questa condizione. A volte l’uomo persevera perché non può farne a meno, perché è schiavo dei suoi peccati e del Maligno, per questo facciamo nostre le parole del Vangelo che ci invita a giudicare con il giusto giudizio.

“Attento che non ti capiti di peggio” : se ti lasci andare a dei principi che non sono quelli dell’amore di Cristo, ti puoi distruggere in maniera più grave della paralisi, creandoti un vuoto di valori nell’animo e un vuoto relazionale all’esterno. Il mondo è malato, ha un bisogno enorme. C’è una grande emarginazione, c’è difficoltà esistenziale a sopravvivere, a trovare un senso pratico alla vita, una ragione per esistere, un riempire le proprie giornate, un trovare soddisfazione al nostro essere. Il mondo è malato e il Signore ci avverte: non peccate più, cambiate linea, io vi offro la direzione giusta, vi offro le motivazioni per il cambiamento vero, genuino che porta guarigione, libertà, armonia. Credete e troverete.

 

Và e d’ora in poi non peccare più

Vangelo DI Giovanni 8

 

Romani 6

17 Rendiamo grazie a Dio, perché voi eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quell’insegnamento che vi è stato trasmesso 18 e così, liberati dal peccato, siete diventati servi della giustizia. 19 Parlo con esempi umani, a causa della debolezza della vostra carne. Come avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità a pro dell’iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione. 20 Quando infatti eravate sotto la schiavitù del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. 21 Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Infatti il loro destino è la morte. 22 Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi raccogliete il frutto che vi porta alla santificazione e come destino avete la vita eterna. 23 PERCHE’ IL SALARIO DEL PECCATO E’ LA MORTE; MA IL DONO DI DIO E’ LA VITA ETERNA in Cristo Gesù nostro Signore.

 

Ed infine partecipa alla ricostruzione della CHIESA DI DIO descritta in Atti 2 del versetto 36 al 48 … allora potrai DIRE SONO SALVO … SONO SALVA …

 

CHE DIO CI BENEDICA E CI PROTEGGA SINO AL GIORNO DELLA NOSTRA RINASCITA …

 

VOSTRO FRATELLO

ROMANINO ROMANO

 

PERO’ SARA TUTTA COLPA DI GESU’ ?

Dicono che Dio non mantiene la parola data ….

 

IL POPOLO DI DIO E’ ISRAELE ….QUESTO E’ QUELLO CHE AFFERMA LA BIBBIA PER BOCCA DI DIO …. DI CONSEGUENZA PER GLI ALTRI NON VI E’ CHE SCARSA CONSIDERAZIONE …

INFATTI LA BIBBIA ATTESTA PER CONTO DI DIO …CHE SOLO UNO E’ IL POPOLO DI DIO…

Ora … girala come vuoi ma il Popolo di Dio è solo uno….Nel corso dei secoli infatti impostori si sono inseriti con il solo scopo di speculare su Dio e il Popolo di Israele … che nella Bibbia dallo  stesso Dio è DICHIARATO IL SUO UNICO POPOLO … Con questo anche se la Bibbia non lo indica non è detto che fuori dal suo Popolo non ci sia la salvezza…ma SICURAMENTE mai si salveranno coloro i quali seguono LA FALSA RELIGIONE che nulla hanno a che spartire con il Popolo di Dio…Pertanto uscite dai   circuiti infernali della religione da mercato …LA BIBBIA IN QUESTO SENSO E’ CHIARISSIMA….La chiesa cattolica è nata circa 400 anni dopo la morte di Gesù ….gli evangelici 15 secoli dopo …i pentecostali 19 secoli dopo…costoro non sono mai stati conosciuti ne da Dio … ma sicuramente mai da Gesù…Sono solo degli abusivi \ truffatori….peraltro GESU’ NON E’ RICONOSCIUTO DA ISRAELE quindi è tutto un pasticcio ….

Partendo dal presupposto … che un ragionamento lineare se contorto può nascondere dei secondi fini mascherati da assiomi …  che dicotomizzano il pensiero in due grandi categorie avulse  da ogni logica di sincretismo ascetico incapace di concretizzare
una sintesi logica quale presupposto per giungere alla difesa delle proprie posizioni con ragionamenti contorti…. con assoluta evidenza ne consegue che arrampicarsi sugli specchi può solo produrre scivoloni …
Ora potete produrvi in Sofismi …Archetipi Filosofici …strane oltre che contorte ed assurde altre filosofie  …insomma girarla e rigirala per tentare di entrare per il rotto della cuffia… in ambiti non vostri …manipolando per questo fine con grazia di menzogna oltre che con accordi o fusione di dottrine sincretistiche solo per tentare l’approccio alla credibilità delle posizioni ….senza però poter concretamente cambiare il succo della realtà….pertanto …adesso …voi che dite che chi crede in Dio deve credere nella Bibbia sarete messi alla prova…se la Bibbia è Parola di Dio …allora Israele è il Popolo di Dio cosi cm’è è detto nella stessa Bibbia…caso contrario la Bibbia è opera degli uomini ….quindi gli altri tutti gli altri esseri mortali che popolano cosi come hanno popolato la terra non contano nulla…se non che per continuare uno stile di vita lontano da Dio praticando le più assurde imposture contro la stessa Santa Parola…quindi continuate pure ad inginocchiarvi davanti alle statue ….cosi come da parassiti peccatori continuate ad estorcere senza averne il diritto la decima agli ingenui più scemi….praticate ogni eresia …tanto per voi non vi è parte nel regno dei cieli…non abiterete mai nella nuova Gerusalemme…ma perirete per la sola vostra colpa nelle insulse pratiche…idolatriche ed estorsive…

La sola azione che però può farvi riconoscere assimilandovi al Popolo di Dio vi sarà data ad una sola condizione se abbandonerete ogni pratica contraria alla Bibbia …ritornando alle origini che impone la pratica della fedele osservanza alla Comunità Cristiana descritta in Atti 2 dal versetto 36 al 48…compiendo il Risveglio alla Vera Nuova Vita…che vi indurrà alla pratica della Chiesa in Casa solo cosi vi salverete ….in quanto solo cosi non avrete più motivo d’inciampo
Ecco il Vero ed Unico Popolo di Dio ….lo stesso Popolo dal quale è nato Gesù…e che non riconosce Gesù quale il Messia …
Sebbene storicamente il cristianesimo sia nato in ambito ebraico e Gesù il nazareno fosse ebreo, nessuna confessione dell’ebraismo riconosce in lui il Messia né tantomeno le caratteristiche divine che i cristiani gli attribuiscono.

L’ebraismo ritiene inoltre che le profezie e i riferimenti al Tanakh che si trovano nel Nuovo Testamento (considerato apocrifo) non siano pertinenti. L’ebraismo rabbinico ritiene che la venuta del Messia non si sia ancora manifestata.

L’ebraismo non ha mai accettato nessuno degli adempimenti pretesi dalle profezie che il cristianesimo attribuisce a Gesù. L’ebraismo proibisce inoltre il culto della persona come forma di idolatria, poiché la credenza centrale della religione è l’unità assoluta e singolarità di Dio.

L’escatologia ebraica ritiene che l’arrivo del Messia sarà associato con una serie specifica di eventi che non sono ancora avvenuti, compreso il ritorno degli ebrei nella loro terra e la ricostruzione del Tempio, un’era messianica di pace (Isaia 2:4) e comprensione durante la quale “la saggezza del Signore” riempirà la Terra (Isaia 11:9) e poiché gli ebrei credono che nessuno di questi eventi si sia verificato durante il corso della vita di Gesù (né se ne sono verificati in seguito, tranne che per il ritorno di molti ebrei alla loro terra dopo la fondazione del moderno Stato d’Israele), Gesù non è un candidato valido come Messia.

 

Stando alla stessa Bibbia se ne deduce che DIO non sa mantenere la parola data … insomma è come un fraudolento commerciante … questo è possibile secondo voi ??

 

Cosi come dice la Bibbia… il Creatore dell’Universo stipulò con il popolo d’Israele un’Alleanza eterna…. lo liberò dalla schiavitù in Egitto… gli donò la Torah

( La Torah è il documento primario dell’ebraismo ed è la fonte delle 613 mitzvot [ 613 precetti ] e della maggior parte della sua struttura etica dei dieci comandamenti ascoltati dagli Ebrei direttamente dalla “bocca” di Dio …Gli Ebrei sono quindi i testimoni di Dio fra le nazioni e i custodi della Rivelazione del Sinai… L’espressione del Pentateuco FAREMO ed ASCOLTEREMO venne pronunciata dal popolo ebraico al momento dell’accettazione della Torah e delle Mizvot aderendo quindi al Regno celeste.

Ascoltando quest’affermazione Dio chiese chi potesse aver fatto conoscere loro il segreto del servizio degli angeli. Gli angeli posero quindi una corona per FAREMO ed una corona per ASCOLTEREMO sulla testa di ciascun ebreo. )

“Ora, se vorrete ascoltare la mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete “per me la proprietà/la Mia eredità” tra tutti i popoli, perché mia è tutta la Terra!” (Esodo 19.5).

Dio promette di non scambiare mai il Suo Popolo “Israele” con altri popoli:

“Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te.” (Genesi 17.7)

Le promesse di DIO erano già state rese note ad Abramo …infatti mentre tutti i popoli si allontanavano dalla giustizia praticando il commercio e l’idolatria il primo patriarca ebreo continuò ad essere un uomo retto ….e Dio scelse tra i suoi discendenti i giusti per fondare una nazione speciale….

Ma qual è il compito del popolo eletto?

Secondo l’Ebraismo, Israele è stato scelto per essere “un regno di sacerdoti”… una nazione diversa da tutte le altre….
Israele ha infatti il dovere di osservare la Torah (che significa Insegnamento)… ovvero la Legge suprema che Dio rivelò per mezzo di Mosè….
Con l’avvento dell’era messianica, gli Israeliti potranno finalmente essere la luce delle nazioni ( vedi Isaia 42:6 ) per guidare tutti i popoli verso l’adorazione dell’Unico Dio.

Il Patto del Sinai è eterno ed irrevocabile … Secondo le parole della stessa Torah … quando Israele trasgredisce in modo continuo viene punito tramite l’esilio ( Nella storia è accaduto diverse volte )… ma ciò avviene solo affinché il popolo comprenda i propri errori e si ravveda… e infatti è sempre ribadita la promessa del ritorno in patria e della Redenzione….

“Se vi corrompete e vi fate delle immagini scolpite nella forma di qualsiasi cosa, e fate ciò che è male agli occhi del vostro Dio… per irritarlo Dio vi disperderà fra i popoli, e non rimarrà di voi che un piccolo numero fra le nazioni dove Dio vi condurrà.” (Deuteronomio 4:25-27).

“Nonostante tutto questo, quando saranno nel paese dei loro nemici, io non li disprezzerò e non li detesterò fino al punto di annientarli del tutto e di rompere il mio Patto con loro, perchè io sono il loro Dio.” (Levitico 26:44).

L’espressione biblica “Dio d’Israele” è spiegata in questo modo:
“Il Santo Benedetto Egli sia disse a Israele: «Io sono Dio per tutti coloro che vengono al mondo, ma soltanto a te ho associato il mio Nome. Non sono chiamato il Dio degli idolatri, ma il Dio d’Israele” Deuteronomio 7:6
Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere il suo popolo privilegiato [Israeliti] fra tutti i popoli che sono sulla terra.

1 Pietro 2:9
Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato

Dio ha un patto speciale con quelli che fanno parte del vero Israele spirituale. E’ scritto nella Bibbia, in Ebrei 8:10-12 : “Questo è il patto che farò con la casa d’Israele….. dice il Signore: io metterò le mie leggi nelle loro menti, le scriverò sui loro cuori; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo. Nessuno istruirà più il proprio concittadino e nessuno il proprio fratello, dicendo: ‘Conosci il Signore!’ Perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande di loro. Perché avrò misericordia delle loro iniquità e non mi ricorderò più dei loro peccati.” Confronta con Geremia 31:31-34 ed Ezechiele 36:26-28.

Agli Israeliti spirituali sarà riconosciuta la propria cittadinanza in cielo, nella Nuova Gerusalemme. E’ scritto nella Bibbia, in Ebrei 13:14 : “Perché non abbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchiamo quella futura.” In Ebrei 11:10 è scritto: “Perché aspettava la città che ha le vere fondamenta e il cui architetto e costruttore è Dio.” Ed ancora in Ebrei 12:22 è scritto: “Voi vi siete invece avvicinati al monte Sion, alla città del Dio vivente, la Gerusalemme celeste, alla festante riunione delle miriadi angeliche.” Questa è la Gerusalemme “….di lassù è libera, ed è nostra madre.” Galati 4:26 .
Quando Dio creerà un nuovo cielo e una nuova terra, allora il Suo Israele spirituale abiterà la Nuova Gerusalemme. Dio porrà questa città sulla terra e ne farà la capitale spirituale dell’Universo. Sarà una città di pace che non sarà mai toccata da apostasia, conflitto, violenza o empietà di qualsiasi tipo. E’ scritto nella Bibbia, in Apocalisse 21:1-4, 27 : “Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, poiché il primo cielo e la prima terra erano scomparsi… vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scender giù dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii una gran voce dal trono, che diceva: ‘Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate ’……E nulla di impuro né chi commetta abominazioni o falsità, vi entrerà; ma soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell’Agnello.”

 

ORA CON GRAVITA’ DI MINACCIA LEGGIAMO:

CHE STANDO ALLA BIBBIA I MUSSULMANI …GLI EBREI ( CIOE’: ISRAELE IL POPOLO SANTO SCELTO DA DIO…POPOLO CON IL QUALE DIO HA STIPULATO UN PATTO ETERNO BOH!!!!!!!) ….I BUDDISTI ED ALTRI ANCORA COME PER ESEMPIO I LAPPONI  SONO ESSERI SENZA ANIMA INFATTI DOPO LA LORO MORTE NON CI SARA’ RINASCITA ….ALMENO CHE…MAH….CHE ASSURDA INCONGRUENZA …..CHE BRUTTA STORIA….

 

L’infamante ricatto….

A me questo sa di ricatto … non può ne Gesù ne Dio aver detto questa assurdità …verrebbe meno l’amorevole rapporto di Dio con tutti gli Uomini e le Donne …

Marco 15
15 Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. 16 Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.

 

Giovanni 3:16-18

«Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Infatti Iddio non ha mandato il suo Figliuolo nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figliuol di Dio.»

 

ALLORA …. CHI CI CAPISCE E’ BRAVO …

 

Giovanni 1:12,13

«ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome; i quali non son nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma son nati da Dio.»

 

FINALMENTE

Non è l’uomo che sceglie, ma è Dio che sceglie l’uomo.

 

Giovanni 15:16

«Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, »

 

Romani 9:11

«poiché, prima che fossero nati e che avessero fatto alcun che di bene o di male, affinché rimanesse fermo il proponimento dell’elezione di Dio, che dipende non dalle opere ma dalla volontà di colui che chiama,»

 

«Tu allora mi dirai: Perché si lagna Egli ancora? Poiché chi può resistere alla sua volontà? Piuttosto, o uomo, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa formata dirà essa a colui che la formò: Perché mi facesti così? Il vasaio non ha egli potestà sull’argilla, da trarre dalla stessa massa un vaso per uso nobile, e un altro per uso ignobile?
E che v’è mai da replicare se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta longanimità de’ vasi d’ira preparati per la perdizione, e se, per far conoscere le ricchezze della sua gloria verso de’ vasi di misericordia che avea già innanzi preparati per la gloria, li ha anche chiamati (parlo di noi) non soltanto di fra i Giudei ma anche di fra i Gentili?» (Romani 9:19-24)

 

Comunque allora stando cosi le cose ….poveri i Mussulmani … gli Ebrei … i Buddisti …oltre gli appartenenti alle tante altre religioni …per loro non ci sarà scampo… CHE BRUTTA STORIA !!!!!

 

PERO’ SARA TUTTA COLPA DI GESU’ ?

 

 

SONO RIMASTO SENZA PAROLE … TUTTO QUESTO E’ ASSURDO …

SONO RIMASTO SENZA PAROLE … TUTTO QUESTO E’ ASSURDO …

 

“C’è molta più violenza nella Bibbia che nel Corano; l’idea che l’islàm si sia imposto con la spada è una fantasia Occidentale, inventata al tempo delle Crociate, quando, in realtà, furono i Cristiani dell’Occidente a scatenare una brutale “guerra santa” contro l’islàm”.

Pertanto, prima di condannare il Corano e le parole e le azione storiche del profeta dell’islàm, Maometto, come istigatori di violenza e intolleranza, si dovrebbe consigliare agli Ebrei di considerare le atrocità storiche commesse dai loro antenati Israeliti, così come sono state registrate dalle loro stesse scritture; bisognerebbe poi raccomandare ai Cristiani di considerare i cicli di brutali violenze compiute dai loro antenati nel nome della loro fede sia contro non Cristiani che contro Cristiani. In altre parole bisogna ricordare ad Ebrei e Cristiani che chi abita case di vetro deve evitare di scagliare pietre.

In tema di istigazione alla violenza e ai massacri, ogni semplicistica pretesa di superiorità della Bibbia nei confronti del Corano sarebbe totalmente sbagliata. Infatti, la Bibbia trabocca di “testi di terrore”. La Bibbia contiene molti più versetti che apprezzano o spingono al massacro di quanti non ne contenga il Corano, e la violenza Biblica è spesso molto più estrema e caratterizzata da una ferocia molto più indiscriminata … Se i testi fondamentali caratterizzano tutta la religione, allora Ebraismo e Cristianesimo meritano la condanna massima come religioni di efferatezza.

Ecco il primo significativo esempio di indicibile crudeltà: la conquista militare della terra di Canaan da parte degli Ebrei, circa nell’anno 1200 AC è spesso definita come “genocidio” ed è diventata emblematica della violenza e della intolleranza della Bibbia. Dio disse a Mosè:

Ma delle città di questi popoli che il Signore tuo Dio ti dà in eredità, non lascerai in vita alcun essere che respiri; ma li voterai allo sterminio: cioè gli Hittiti, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei, come il Signore tuo Dio ti ha comandato di fare, perché essi non v’insegnino a commettere tutti gli abomini che fanno per i loro dèi e voi non pecchiate contro il Signore vostro Dio.

Così Giosuè [il successore di Mosè] conquistò tutto il paese: le montagne, il Negheb, il bassopiano, le pendici e tutti i loro re. Non lasciò alcun superstite e votò allo sterminio ogni essere che respira, come aveva comandato il Signore, Dio di Israele.

Altro dato storico da ricordare con orrore è quello che attiene al seguente episodio: dopo aver sfondato le mura di Gerusalemme, nel 1099, per esempio, si racconta che i Crociati massacrarono quasi tutti gli abitanti della Città Santa. Secondo la cronaca medioevale, Gesta Danorum, “il massacro fu così grande che i nostri uomini camminavano nel sangue fino alle caviglie”.

Ora:consideriamo i seguenti versetti Coranici, noti come i “versetti della spada”:

Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati. Se poi si pentono, eseguono l’orazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada.

Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo, e siano umiliati.

Come nell’Antico Testamento i versetti in cui Dio ordina agli Ebrei di attaccare e trucidare i loro nemici, anche i versetti della spada hanno un contesto storico. All’inizio Dio emanò questi comandamenti dopo che i musulmani sotto la guida di Maometto erano diventati abbastanza forti da invadere i loro vicini Cristiani o pagani. Ma, a differenza dei versetti bellicosi e degli episodi di guerra dell’Antico Testamento, i versetti della spada divennero il fondamento delle successive relazioni sia con “la gente del Libro” (cioè Ebrei e Cristiani) sia con gli “idolatri” (cioè Indù, Buddisti, animisti eccetera) e, in effetti, innescarono le conquiste islamiche che cambiarono per sempre l’aspetto del mondo. Per esempio, in base a Corano 9:5, la legge islamica impone che gli idolatri e i politeisti debbano convertirsi all’islàm o essere uccisi e allo stesso modo, Corano 9:29 è la sorgente primaria delle ben note pratiche di discriminazione contro i Cristiani e gli Ebrei sconfitti che vivevano sotto la dominazione islamica.

Ora concentriamoci sulle tante crudeltà della Bibbia … che ci presentano un Dio tutt’altro che amorevole infine troviamo lo stesso Gesù sbilanciarsi verso l’odio … insomma le religioni non  insegnano l’ AMORE

Forse la Bibbia manipolata da loschi mascalzoni è diventata in talune parti una guida alla più feroce violenza…dove il valore di Dio relativamente all’amore si è trasformato in odio…io Romanino Romano non accetto queste mascalzonate …quindi lotto con altrettanta ferocia verbale per tentare di ristabilire la verità…Dio è amore…non è un violento ..ama la sua creatura ….non la violenta….ecco di seguito alcuni raccapriccianti esempi di come l’uomo di ieri concordemente all’odierno ci presenta Dio e Gesù nella Bibbia….

INIZIAMO ANALIZZANDO CHE La fedina penale di Gesù….ERA MACCHIATA Luca 22 :  35 Poi disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». 36 Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. 37 Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E per questo fu annoverato nei libri tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine».38 Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ed egli rispose «Si basta!».

 

DIO OMOFOBO….QUINDI I PRETI GAY CHE CI AZZECCANO Non avrai relazioni carnali con un uomo, come si hanno con una donna: è cosa abominevole. (Levitico 18:22) Se uno ha relazioni carnali con un uomo come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole; saranno certamente messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro. (Levitico 20:13) 26 Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami, poiché anche le loro donne hanno mutato la relazione naturale in quella che è contro natura. 27 Nello stesso modo gli uomini, lasciata la relazione naturale con la donna, si sono accesi nella loro libidine gli uni verso gli altri, commettendo atti indecenti uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa dovuta al loro traviamento. (Romani 1:26-27) “Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio” (1 Corinzi 6:9-10  Lev. 18:22).

 

VEDIAMO ADESSO ALCUNE DELLE CATTIVERIE… DEGNE DEL PEGGIOR NEMICO…ALTRO CHE AMORE Dio e lo stesso Gesù, in diverse occasioni si sono scagliati contro tutti coloro i quali non li avessero ascoltati. Cristo disse: “Serpenti, progenie di vipere, come sfuggirete al castigo dell’Inferno?”; “Chi pecca contro lo Spirito Santo non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro”; “Il Figlio dell’uomo invierà i suoi angeli ed essi raduneranno gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente. Ivi vi sarà pianto e stridor di denti”; “Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno”; “Se la tua mano ti fa peccare, tagliala; è meglio per te entrare monco nel regno dei cieli che andare con due mani all’Inferno, dove il fuoco non si estingue e il verme non muore”. Quanti miliardi di persone hanno vissuto la loro vita nel terrore e nella paura della punizione divina? E si chiama questa forse bontà? È reale pensare, in base alla narrazione biblica, che il Dio ebreo fosse incline allo sterminio (Dt 7,1; 13,3; 25,17; Gn 10,28; 11:20; 1 Sam 15,1).

Durante la permanenza nel deserto per 40 anni, gli Ebrei, date le difficoltà di sopravvivenza in cui erano ridotti per la mancanza di cibo e non essendo ancora giunti in quella Terra Promessa da Dio, cominciarono a lamentarsi e a ribellarsi. Dio, sicuramente infastidito, fece piovere un diluvio di quaglie provenienti dal mare  per la distanza che copriva un giorno di cammino da una parte e dall’altra. Erano così tante che tutta la terra fu sommersa almeno per due cubiti (un metro) di altezza (Nm 11,31-34). Ne conseguì la possibilità di procurarsi finalmente cibo in abbondanza: gli Ebrei, affamati come erano, si strafogarono a mangiare tutto ciò che era caduto dal cielo. Ma il Signore, non condividendo questo atteggiamento del suo popolo, si incollerì a tal punto che ne fece morire una moltitudine. Ma come, prima Dio li accontenta dando tutto quel cibo, subito dopo, incollerito perché si stavano strafogando, li uccide? La Bibbia è piena di passi dove la crudeltà del Signore degli eserciti viene messa in chiara evidenza.

 

Ovviamente non possiamo elencarli tutti per motivi di spazio, ma ne abbiamo raccolti alcuni come dimostrazione che il Dio che noi preghiamo non è proprio quel Dio che pensiamo di conoscere. Vi prego solamente di tenere vicino a voi una Bibbia, affinché possiate controllare personalmente, passo per passo, se quello che scriviamo è frutto della nostra fantasia o corrisponde alla verità. Ma, qualora corrispondesse alla verità,sarebbe giusto rifletterci su. Gn 32,25 Dio fa a cazzotti con Giacobbe. Sì! Avete capito bene: Fanno proprio a cazzotti. Ma ve lo immaginate, un Dio che aveva il tempo di passeggiare per gli accampamenti e di fare a cazzotti con Giacobbe? Ma ci chiediamo perché, se Dio prima si faceva vedere fisicamente dagli Israeliti, faceva a cazzotti con la gente, partecipava alle guerre a favore degli Ebrei, ai nostri giorni non si è mai più fatto vedere? Gn 38,7 Er si rese odioso al Signore e questi lo fece morire. Allora Giuda disse a Onan: “Unisciti alla moglie del fratello… Ma Onan ogni qualvolta si univa alla cognata disperdeva il suo seme per terra per non dare posterità al fratello. Questo non fu gradito al Signore il quale lo fece morire”. Es 12,30 “Un grande grido scoppiò in Egitto perché non c’era casa dove non ci fosse un morto”. Ma che bella soddisfazione! Es 13,3 Il culto dei dei Astante e Moloch esigeva l’immolazione di esseri umani e, poiché gli Ebrei ancora veneravano questi dèi, Dio ordinò a Mosè che gli fossero riservati in maniera esclusiva oltre ai migliori capi di bestiame, anche i primogeniti del suo popolo: “Consacrami ogni primogenito che apre il ventre di ogni madre tra gli Israeliti, di uomini o di animali, esso appartiene a me”. Es 19,12 “Fisserai per il popolo un limite tutto attorno, dicendo: ‘Guardatevi dal salire sul monte e dal toccare le falde. Chiunque toccherà il monte sarà messo a morte.” Es 19,13 “Nessuna mano però dovrà toccare costui: dovrà essere lapidato o colpito con tiro di arco. Animale o uomo, non dovrà sopravvivere. Quando suonerà il corno, allora soltanto essi potranno salire sul monte.” Es 20,13 In un comandamento Dio ordina a tutti di non uccidere. Quindi Lui dovrebbe dare l’esempio. Invece, in Nm 31,1 e in Dt 25,17, Dio ordina lo sterminio di migliaia di nemici. Es 21,12 “Colui che colpisce un uomo causandone la morte, sarà messo a morte.” Quindi il Signore è a favore della pena di morte. Es 21,14 “Ma, quando un uomo attenta al suo prossimo per ucciderlo con inganno, allora lo strapperai anche dal mio altare, perché sia messo a morte.” Es 21,15 “Colui che percuote suo padre o sua madre sarà messo a morte.” Es 21,16 “Colui che rapisce un uomo e lo vende, se lo si trova ancora in mano a lui, sarà messo a morte.” Es 21,17 “Colui che maledice suo padre o sua madre sarà messo a morte.” Es 21,21 “Se uno colpisce il suo schiavo con un bastone e muore sotto la sua mano, si debbono vendicare; ma se reggono uno o due giorni allora non saranno vendicati perché sono suo denaro.” In questo passo si capisce che Dio non condanna l’uccisione di uno schiavo essendo questi ‘denaro’ per il suo padrone; ma questo non si chiama incitamento alla schiavitù? Ma Dio è Padre di tutti o solo dei padroni? Es 21,28 “Quando un bue cozza con le corna contro un uomo o una donna e ne segue la morte, il bue sarà lapidato e non se ne mangerà la carne. Però il proprietario del bue è innocente. Ma se il bue era solito cozzare con le corna già prima e il padrone era stato avvisato e non lo aveva custodito, se ha causato la morte di un uomo o di una donna, il bue sarà lapidato e anche il suo padrone dev’essere messo a morte.” Es 21,32 “Se il bue colpisce con le corna uno schiavo o una schiava, si pagheranno al padrone trenta sicli d’argento e il bue sarà lapidato.” Es 22,18 “Chiunque si accoppia con una bestia sia messo a morte.” Es 31,14 “Osserverete dunque il sabato, perché lo dovete ritenere santo. Chi lo profanerà sarà messo a morte; chiunque in quel giorno farà qualche lavoro, sarà eliminato dal suo popolo.” Es 32,28 Preso da questa frenesia assassina, pure Mosè ordinò ai Leviti di massacrare tutti quelli che avessero adorato il vitello d’oro: “Passate e ripassate nell’accampamento da una porta all’altra, uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio parente”. I Leviti ubbidirono e il risultato fu di tremila morti. I Leviti, a ricompensa di questa fedeltà, ricevettero, tramite Mosè, l’investitura a casta sacerdotale. Certo che è un Dio strano questo ! Anziché prendersela con chi ha veramente sbagliato, ordina una strage generale, includendo anche chi non avesse commesso il peccato. Lv 5,1 Il Signore ordina a Mosè di espellere dall’accampamento i lebbrosi e gli ammalati, maschi e femmine, affinché non contagiassero gli altri. Ma non sarebbe stato più semplice per Dio in un baleno farli guarire tutti dimostrando così la sua misericordia? Lv 7,26 “Chiunque mangerà sangue di animali o di volatili sarà eliminato.” Lv 10,11 I figli di Aronne, Nadab e Abiu, accesero ognuno il proprio braciere di fuoco con l’incenso e lo presentarono al Signore. Non essendo stato prescritto loro, il Signore seduta stante li fulminò. Ma può esistere un Dio così crudele e capriccioso e per motivi così futili? Lv 20,2 “Dirai agli Israeliti: ‘Chiunque tra gli Israeliti o tra i forestieri che soggiornano in Israele darà qualcuno dei suoi figli a Moloch, dovrà essere messo a morte; il popolo del paese lo lapiderà.” Lv 20,9 “Chiunque maltratta suo padre o sua madre dovrà essere messo a morte; ha maltrattato suo padre o sua madre: il suo sangue ricadrà su di lui.” Lv 20,13. “Se due uomini soggiacciono nello stesso letto siano messi a morte entrambi.” Lv 20,15 “L’uomo che si abbruttisce con una bestia dovrà essere messo a morte; dovrete uccidere anche la bestia.” Ma che c’entra la bestia, poveretta? Lv 20,18 Per aver fatto l’amore durante il ciclo mestruale viene comminata la pena di morte. Ma è possibile? Leggi igieniche di allora, si dirà, ma Dio che c’entra con tutto ciò? E la pena di morte viene comminata pure verso quegli uomini che giacciono con altri uomini: ecco da dove derivano le condanne durissime che San Paolo ha nei confronti degli omosessuali (Rm, 1,27, Cor 6,10). Lv 21,9 “Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre e quindi sia bruciata.” Lv 24,16 “Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare. Straniero o nativo del paese, se ha bestemmiato il nome del Signore, sarà messo a morte.” Lv 24,17 “Chi percuote a morte un uomo dovrà essere messo a morte.” Lv 24,21 “Chi uccide un capo di bestiame lo pagherà; ma chi uccide un uomo sarà messo a morte.” Lv 25,44 Era permesso agli Ebrei di avere schiavi e tenerli come proprietà privata e lasciarli in eredità ai propri figli. Ma questo solo con gli stranieri, in quanto avere schiavi ebrei era severamente vietato. In Es 31,2, troviamo invece che si potevano avere schiavi Ebrei, ma solo per sei anni; mentre in Prv 29,19 troviamo che lo schiavo si corregge col bastone e non con le parole. Lv 26,14. Troviamo un elenco molto nutrito delle maledizioni che Dio promette a chi non gli ubbidisce. Lv 26, 21 “Se vi opporrete a me e non mi ascolterete, io vi colpirò sette volte di più, secondo i vostri peccati. Manderò contro di voi le bestie selvatiche, che vi rapiranno i figli, stermineranno il vostro bestiame vi ridurranno a un piccolo numero e le vostre strade diventeranno deserte.” Lv 27 Troviamo un Dio schiavista. Dio detta le regole per il riscatto degli schiavi. Nm 1,51 “Quando la Dimora dovrà partire, i leviti la smonteranno; quando la Dimora dovrà accamparsi in qualche luogo, i leviti la erigeranno; ogni estraneo che si avvicinerà sarà messo a morte.” Nm 3,10 “Tu stabilirai Aronne e i suoi figli, perché custodiscano le funzioni del loro sacerdozio; l’estraneo che vi si accosterà sarà messo a morte.” Nm 5,11 “Se un uomo dubiterà della fedeltà moglie, esso condurrà la moglie dal sacerdote con… un’offerta di due chili di farina d’orzo; … se lei ha giaciuto con un uomo le si gonfi il ventre e avvizzisca il sesso.” Nm 15,32 Un uomo viene trovato a raccogliere legna il giorno di sabato: fu condotto al cospetto di Mosè, che a sua volta interrogò il Signore su cosa fare. Dio ordinò di uccidere quel povero disgraziato tramite lapidazione. Ma veramente può esistere un Dio del genere che fa lapidare un poveraccio che raccoglie un po’ di legna il sabato? Nm 15,36 “Tutta la comunità lo condusse fuori dell’accampamento e lo lapidò; quegli morì secondo il comando che il Signore aveva dato a Mosè.” Nm 18,7 “Tu e i tuoi figli eserciterete il vostro sacerdozio per quanto riguarda l’altare ciò che è oltre il velo; compirete il vostro ministero. Io vi do l’esercizio del sacerdozio come un dono; l’estraneo che si accosterà sarà messo a morte.” Nm 25,5-9 Dio ordina a Mosè di sterminare 24.000 israeliti che avevano sacrificato a Baal-Peor. Nm 31,7 Dio ordina a Mosè di sterminare i Medianiti. Mosè uccise tutti i maschi, cinque re, tutti i bambini e fece prigioniere donne; i Medianiti razziarono il bestiame e incendiarono tutte le città. Nm 35,12 “Queste città vi serviranno di asilo contro il vendicatore del sangue, perché l’omicida non sia messo a morte prima di comparire in giudizio dinanzi alla comunità.” Nm 35,16 “Ma se uno colpisce un altro con uno strumento di ferro e quegli muore, quel tale è omicida; l’omicida dovrà essere messo a morte.” Nm 35,17 “Se lo colpisce con una pietra che aveva in mano, atta a causare la morte, e il colpito muore, quel tale è un omicida; l’omicida dovrà essere messo a morte.” Nm 35,18 “O se lo colpisce con uno strumento di legno che aveva in mano, atto a causare la morte, e il colpito muore, quel tale è un omicida; l’omicida dovrà essere messo a morte.” Nm 35,21 “O lo colpisce per inimicizia con la mano, e quegli muore, chi ha colpito dovrà essere messo a morte; egli è un omicida e il vendicatore del sangue ucciderà l’omicida quando lo incontrerà.” Nm 35,30 “Se uno uccide un altro, l’omicida sarà messo a morte in seguito a deposizione di testimoni, ma un unico testimone non basterà per condannare a morte una persona.” Nm 35,31 “Non accetterete prezzo di riscatto per la vita di un omicida, reo di morte, perché dovrà essere messo a morte.” Dt 2,30-3,6 “Siccome il re Sicom non ci volle far passare dal suo paese, lo votammo allo sterminio” e poi ancora “votammo allo sterminio tutti gli uomini, le donne e tutti i bambini della città di Og in Bassan”. Dt 7,16 “Tu sterminerai tutti i popoli che il Signore tuo Dio ti dona. Il tuo occhio non avrà misericordia di loro”. Incredibile un Dio sterminatore dei propri figli. Dt 13,10 “Chi cercherà di convincerti ad adorare un altro Dio, tu dovrai ucciderlo, la tua mano gli darà la morte. Lo lapiderai e lui morirà. Così estirperai il male da te.” Dt 13,13 “Se ti inciteranno a pregare altri dèi, devi passare gli abitanti e gli animali di quella città a fìl di spada e brucerai la città. Dt 17,6 “Colui che dovrà morire sarà messo a morte sulla deposizione di due o di tre testimoni; non potrà essere messo a morte sulla deposizione di un solo testimonio.” Dt 17,12 “L’uomo che si comporterà con presunzione e non obbedirà al sacerdote che sta là per servire il Signore tuo Dio o al giudice, quell’uomo dovrà morire; così toglierai il male da Israele.” Dt 18,20 “Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire.” Dt 19,12 “Gli anziani della sua città lo manderanno a prendere di là e lo consegneranno nelle mani del vendicatore del sangue perché sia messo a morte.” Dt 19,21 “Il tuo occhio non avrà misericordia: persona per persona, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede. ” Dt 20,1 “Quando andrai in guerra contro i nemici, non aver paura, perché il Signore è vicino a te.” Dt 21,18 “Se c’è un figlio ribelle, vizioso e bevitore deve essere lapidato da tutta la città.” Dt 21,22 “Se un uomo avrà commesso un delitto degno di morte e tu l’avrai messo a morte e appeso a un albero.” Dt 22,13, Troviamo il passo dove Dio in persona dispone che se un marito trova la moglie non più vergine, questa donna deve essere lapidata fino alla morte. Dt 22,25 “Ma se l’uomo trova per i campi la fanciulla fidanzata e facendole violenza pecca con lei, allora dovrà morire soltanto l’uomo che ha peccato con lei.” Dt 23,2 “Non entrerà nella comunità del Signore chi ha il membro contuso o mutilato. Il bastardo non entrerà nella comunità del Signore; nessuno dei suoi, neppure alla decima generazione, entrerà nella comunità del Signore.” Dt 24,7 “Quando si troverà un uomo che abbia rapito qualcuno dei suoi fratelli tra gli Israeliti, l’abbia sfruttato come schiavo o l’abbia venduto, quel ladro sarà messo a morte; così estirperai il male da te. Dt 24,16 “Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si metteranno a morte i figli per una colpa dei padri; ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato.” Dt 28,15 “Se non obbedirai alla voce del Signore  ti raggiungeranno tutte queste maledizioni: Sarai maledetto nella città e maledetto nella campagna. Maledette saranno la tua cesta e la tua madia. Maledetto sarà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo; maledetti i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore. Maledetto sarai quando entri e maledetto quando esci. Il Signore lancerà contro di te la maledizione, la costernazione e la minaccia in ogni lavoro a cui metterai mano, finché tu sia distrutto e perisca rapidamente a causa delle tue azioni malvagie per avermi abbandonato. Il Signore ti farà attaccare la peste, finché essa non ti abbia eliminato dal paese di cui stai per entrare a prender possesso. Il Signore ti colpirà con la consunzione, con la febbre, con l’infiammazione, con l’arsura, con la siccità, il carbonchio e la ruggine, che ti perseguiteranno finché tu non sia perito. Il cielo sarà di rame sopra il tuo capo e la terra sotto di te sarà di ferro. Il Signore darà come pioggia al tuo paese sabbia e polvere, che scenderanno dal cielo su di te finché tu sia distrutto. Il Signore ti farà sconfiggere dai tuoi nemici: per una sola via andrai contro di loro e per sette vie fuggirai davanti a loro; diventerai oggetto di orrore per tutti i regni della terra. Il tuo cadavere diventerà pasto di tutti gli uccelli del cielo e delle bestie selvatiche e nessuno li scaccerà. Il Signore ti colpirà con le ulcere d’Egitto, con bubboni, scabbia e prurigine, da cui non potrai guarire. Il Signore ti colpirà di delirio, di cecità e di pazzia. ” Gs 1,18 “Chiunque disprezzerà i tuoi ordini e non obbedirà alle tue parole in quanto ci comanderai, sarà messo a morte. Solo, sii forte e coraggioso.” Gs 6,21 Nella conquista di Gerico Dio ordina di sterminare tutti gli abitanti della città, donne e bambini e asini e tutti gli altri animali. Gs 7,25 “Giosuè disse: ‘Come tu hai portato sventura a noi, così il Signore oggi la porti a te!’ Tutto Israele lo lapidò, li bruciarono tutti e li uccisero tutti a sassate.” Gs 8,26. Un altro sterminio nella città di Ai, effettuato per ordine del Signore. Gs 10,11 Dio interviene direttamente in una battaglia a favore di Israele e si mette a lanciare sassi contro il nemico: “Giosuè, armato dal Signore mise in fuga i nemici. Mentre questi scappavano il Signore lanciò contro di loro delle pietre e molti morirono. I morti con le pietre furono molti di più di quelli uccisi con le spade!”. Gs 11,21 “In quel tempo Giosuè si mosse per eliminare gli Anakiti dalle montagne, da Ebron, da Debir, da Anab, da tutte le montagne di Giuda e da tutte le montagne di Israele. Giosuè li votò allo sterminio con le loro città.” Sir 40,8 La sorte di ogni essere vivente, dall’uomo alla bestia, si ripete per i peccatori sette volte tanto: morte, sangue, contese, spada, disgrazie, fame, calamità, flagelli. Sir 41,9 “Quando nascete, nascete per la maledizione; quando morite, erediterete la maledizione.” Gdc 6,30 “Allora la gente della città disse a Ioas: ‘Conduci fuori tuo figlio e sia messo a morte, perché ha demolito l’altare di Baal e ha tagliato il palo sacro che gli stava accanto’.” Gdc 6,31 “Ioas rispose a quanti insorgevano contro di lui: ‘Volete difendere voi la causa di Baal e venirgli in aiuto? Chi vorrà difendere la sua causa sarà messo a morte prima di domattina; se è Dio, difenda da sé la sua causa, per il fatto che hanno demolito il suo altare.” Gdc 19,23 Un altro episodio analogo a quello di Lot lo troviamo in questi versetti, dove viene descritto l’episodio di un viandante che, con la propria consorte, si recò verso le montagne di Efraim. Qui i due vennero gentilmente ospitati da un vecchio levita del paese. Di notte la casa fu circondata da alcuni abitanti del paese, i quali chiesero al padrone di casa di consegnare loro questo ospite, perché lo volevano violentare. Il vecchio rispose loro di lasciare in pace l’ospite e in cambio diede il permesso che di abuare sia della concubina ospite e sia della propria figlia ancora vergine. Questi energumeni per tutta la notte violentarono la donna gentilmente offerta dal levita concubino e, per tutta la notte, sfogarono le proprie voglie sessuali sulla sventurata. Di primo mattino, la donna fece ritorno a casa, dove il marito se la raccolse e la portò via. Ma arrivati a destinazione, il marito, forse pentitosi di quanto aveva fatto donando le grazie della donna, la uccise e la squartò. Ne fece dodici pezzi, mandando un pezzo del corpo straziato a ogni tribù d’Israele. Gdc 20,20 Dio non solo si mette dalla parte del torto, ma fa annientare il popolo di Beniamino solo per aiutare gli Israeliti. Gdc 20,21 Il popolo d’Israele, per ordine di Dio, mosse guerra a Beniamino. Gli Ebrei, avendo subito oltre cinquantamila morti, volevano ritirarsi da questa assurda guerra. Ma il Signore Iddio disse loro di continuare la guerra, perché lui era dalla loro parte e li avrebbe aiutati a vincerla. Ma se Dio era dalla loro parte, come mai ci furono tutti quei morti? I soldati morti alla fine dello scontro furono 106.130 senza contare donne o bambini. Gdc 21,5 “Poi gli Israeliti dissero: ‘Chi è fra tutte le tribù d’Israele che non sia venuto all’assemblea davanti al Signore?’. Perché c’era stato questo grande giuramento contro chi non fosse venuto alla presenza del Signore a Mizpa doveva essere messo a morte.” 1 Sam 1,6 “L’affligeva con durezza a causa della sua umiliazione, perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo.” 1 Sam 6,19 Dio fece un flagello con migliaia di morti per punire coloro che si erano permessi di curiosare nell’Arca del Signore. 1 Sam 11,12 “Il popolo allora disse a Samuele: ‘Chi ha detto: Dovrà forse regnare Saul su di noi? Consegnaci costoro e li faremo morire.” 1 Sam 14,45 “Ma il popolo disse a Saul: ‘Dovrà forse morire Giònata che ha ottenuto questa grande vittoria in Israele? Non sia mai! Per la vita del Signore, non cadrà a terra un capello del suo capo, perché in questo giorno egli ha agito con Dio’. Così il popolo salvò Giònata che non fu messo a morte.” 1 Sam 15,3 “Va’ dunque e colpisci Amalek e vota allo sterminio quanto gli appartiene, non lasciarti prendere da compassione per lui, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini.” Può Dio dare l’ordine di uccidere l’intero popolo degli Amaleciti? “Ora va’ e colpisci Amalek, non aver pietà di lui, uccidi uomini e donne, ragazzi, lattanti buoi e pecore, cammelli e asini” così ordinò Dio a Saul. Ma Saul, preso dalla pietà, risparmiò il re Agag, gregge e armenti. Dio incollerito tramite Samuele rimproverò Saul che non aveva ubbidito agli ordini e così Saul fu detronizzato. Il profeta Samuele con le sue mani portò a compimento l’ordine del Signore, sgozzando il re Agag. 1Sam 18,5,25,27 “Davide aveva successo nelle scorrerie ovunque Saul lo mandasse” – “Il re desidera che Davide porti cento prepuzi dei nemici Filistei” Davide uccide duecento Filistei e riportò al re i loro prepuzi. 2Sam 1,112 “… Prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle ad un tuo parente stretto, che si unirà a loro alla luce di questo sole.” 2 Sam 12,14 “Tuttavia, poiché in questa cosa tu hai insultato il Signore il figlio che ti è nato dovrà morire”. Natan tornò a casa. Il Signore dunque colpì il bambino che la moglie di Uria aveva partorito a Davide ed esso si ammalò gravemente. Sam 16,22 Il re David andò a letto con la moglie del suo capitano Uri. Per punizione Dio fece morire il bimbo innocente che era nato da questa relazione e stabilì che le sue dieci mogli fossero stuprate da un prossimo parente. Così un mattino Assalonne, figlio di David, fece salire queste donne nude su un terrazzo e in presenza della piazza affollata e sbigottita le violò una dopo l’altra. Sam 19:22 “Ma Abisài, figlio di Zeruià, disse: ‘Non dovrà forse essere messo a morte Simeì perché ha maledetto il consacrato del Signore?’.” 1Sam 23,8 Davide brandì la lancia contro ottocento avversari e li trafisse in una sola volta; Lam 2,22 “Nel giorno dell’ira del Signore non vi fu né superstite né fuggiasco.” 2Cr 34,24 “Dice il Signore: ‘Ecco, io farò piombare una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, tutte le maledizioni scritte nel libro letto davanti al re di Giuda, perché hanno abbandonato me e hanno bruciato incenso ad altri dèi provocandomi a sdegno con tutte le opere delle loro mani. La mia collera si accenderà contro questo luogo e non si potrà spegnere.” Is 36,12 “Gli uomini che stanno sulle mura, i quali presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina…” 1Re 18,40 Il Profeta Eli si accorse che il popolo ricorreva a falsi profeti di Baal. Fece una proposta, subito accettata da tutti: “Adoreremo solo quel Dio che farà cadere il fuoco dal cielo e incenerirà la vittima preparata sull’altare”. Il popolo si radunò sul monte del Carmelo. I 450 profeti di Baal dopo aver preparato la vittima da immolare si misero a invocare il loro Dio, ma inutilmente tanto da obbligare Elia a prenderli in giro. Dopo toccò ad Elia che, preparata la sua vittima da immolare, invocò il VERO Dio, che subito fece cadere il fuoco celeste dal cielo e incenerì l’animale da immolare. Il popolo intero, vedendo ciò, si commosse e incominciò ad adorare il vero Dio. Elia, allora ordinò: “Prendete i Profeti di Baal e non ne scampi nemmeno uno. E li sgozzò uno per uno”. E mai possibile che Dio abbia ordinato questa strage così barbara e violenta? Ma può mai un Dio giusto e sempre misericordioso ordinare tutto ciò a un suo Profeta? 2Re 2,23 “Mentre Eliseo saliva la strada alcuni ragazzi si misero a beffeggiarlo dicendogli: ‘Vieni su, testa pelata. Egli si voltò, li guardò e li maledisse nel nome del Signore. Improvvisamente due orsi uscirono dal bosco e sbranarono quarantadue di quei giovani.” 2 Re 6,22 “Quegli rispose: ‘Non ucciderli. Forse uccidi uno che hai fatto prigioniero con la spada e con l’arco? Piuttosto metti davanti a loro pane e acqua; mangino e bevano, poi se ne vadano dal loro padrone.” 2 Re 11,2 “Ma Ioseba, figlia del re Ioram e sorella di Acazia, sottrasse Ioas figlio di Acazia dal gruppo dei figli del re destinati alla morte e lo portò con la nutrice nella camera dei letti; lo nascose così ad Atalia ed egli non fu messo a morte.” Tb 1,19 “Ma un cittadino di Ninive andò ad informare il re che io li seppellivo di nascosto. Quando seppi che il re conosceva il fatto e che mi si cercava per essere messo a morte, colto da paura, mi diedi alla fuga.” Nei Salmi 23 e 83 il Signore viene descritto come il “Signore degli Eserciti”. Sal 109,12 Nessuno gli usi misericordia, nessuno abbia pietà dei suoi orfani. La sua discendenza sia votata allo sterminio, nella generazione che segue sia cancellato il suo nome. L’iniquità dei suoi padri sia ricordata al Signore, il peccato di sua madre non sia mai cancellato.” Sir 47,5 “Poiché aveva invocato il Signore altissimo, egli concesse alla sua destra la forza di eliminare un potente guerriero e riaffermare la potenza del suo popolo.” Is 6,1-3 “… Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali: con due si copriva la faccia; con due si copriva i piedi; e con due volava proclamando il Signore degli Eserciti.” Is 37,36 “Uscì l’angelo del Signore e colpì nell’accampamento degli Assiri 185.000 uomini; e si alzarono al mattino ed ecco erano tutti cadaveri.” 1 Mac 2,24 Il sommo pontefice Mattatia scanna un eretico e un ufficiale del re sull’altare. Sap 3,16 “I figli di adulteri non giungeranno a maturità; la discendenza di un’unione illegittima sarà sterminata. Anche se avranno lunga vita, non saran contati per niente, e, infine, la loro vecchiaia sarà senza onore. Se poi moriranno presto, non avranno speranza né consolazione nel giorno del giudizio, poiché di una stirpe iniqua è terribile il destino.” Ger 10,25 Geremia invoca Dio di sterminare tutti gli infedeli (vd. anche Is 11,13). Ger 11,11 “Perciò dice il Signore: ‘Ecco manderò su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire. Allora leveranno grida di aiuto verso di me, ma io non li ascolterò’. Per questo così dice il Signore: ‘Ecco io manderò sopra di loro dei mali da cui non potranno uscire; essi grideranno verso di me, ma io non li esaudirò.” Ger 15,1 “Non avrei cuore per questo popolo. Chi è destinato alla peste, alla peste; chi alla spada, alla spada; chi alla fame, alla fame; chi alla schiavitù, alla schiavitù. Io manderò contro di loro quattro specie di mali: la spada per ucciderli, i cani per sbranarli, gli uccelli dell’aria e le bestie selvatiche per divorarli e distruggerli. Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra a causa di Manasse figlio di Ezechia, re di Giuda, per ciò che egli ha fatto in Gerusalemme.” Ger 17,5 “Così dice il Signore: ‘Maledetto l’uomo che confida nell’uomo…’.” Ger 23,12 “… Poiché io manderò su di essi la sventura, nell’anno del loro castigo.” Ger 50,13 “A causa dell’ira del Signore non sarà più abitata, sarà tutta una desolazione.” Qo 6,3 “Se uno non gode dei suoi beni, meglio di lui l’aborto.” Ez 24,13 “Perciò dalla tua immondezza non sarai purificata finché non avrò sfogato su di te la mia collera. Io, il Signore, ho parlato! Questo avverrà, lo compirò senza revoca; non avrò né pietà, né compassione. Ti giudicherò secondo la tua condotta e i tuoi misfatti. Oracolo del Signore Dio.” Ez 20,33 “Com’è vero ch’io vivo io regnerò su di voi con mano forte, con braccio possente e rovesciando la mia ira.” Ez 25,14 “La mia vendetta su Edom la compirò per mezzo del mio popolo, Israele, che tratterà Edom secondo la mia ira e il mio sdegno. Si conoscerà così la mia vendetta”. Oracolo del Signore Dio.” Ez 25,17 “Farò su di loro terribili vendette, castighi furiosi, e sapranno che io sono il Signore, quando eseguirò su di loro la vendetta…” Eb 10,28 Quando qualcuno ha violato la legge di Mosè, viene messo a morte senza pietà sulla parola di due o tre testimoni. Crudeltà nel Nuovo Testamento Ma non è solo il Vecchio Testamento che riporta passi biblici inauditi e pieni di assurde e inspiegabili crudeltà.

Anche il Nuovo Testamento, seppur in minor intensità, non è sempre pieno d’amore e misericordia. Ma vediamo alcuni passi: Mt 7,19 Gesù ammonisce i suoi discepoli di guardarsi dai falsi profeti, che sono simili agli alberi che danno frutti cattivi e quindi debbono essere gettati nel fuoco. Mt 15,4 Dio ha detto: “Onora il padre e la madre”. Inoltre: “Chi maledice il padre e la madre sia messo a morte”. Mc 7,10 “Mosè infatti disse: ‘Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.” Mc 9,42 Sarebbe meglio per lui che gli passassero al collo una mola da asino e lo buttassero in mare. Sarebbe meglio per lui che gli si appendesse al collo una pietra da mulino e che fosse gettato in mare. Sarebbe meglio per lui, che gli fosse legata al collo una macina da asino, e fosse gettato nel mare. Lc 19,27 “Conducete a me i miei nemici che non mi volevano come loro re. Conduceteli qui e scannateli in mia presenza”. Lc 11,23 – Mt 12,30 Gesù dice: “Chi non è con me è contro di me”. Queste parole vogliono significare necessariamente che tutti i cristiani devono considerare nemici tutti coloro i quali non sono cristiani. Gv 15,1 Gesù dice che lui è la vite e suo Padre è il vignaiolo. Tutti gli altri sono i tralci. Se i tralci non dimorano in Gesù vengano gettati nel fuoco. Rm 12,20 San Paolo, ripetendo l’insegnamento di Prv 24, consiglia di non far morire subito il nemico ma di farlo ardere con dei carboni accesi sul suo capo.

Vada che questa crudeltà divina la si trovi nel Vecchio Testamento, dove Dio è un Dio severo, crudele, rigoroso. Più difficile accettarla nel Nuovo dove Gesù si fa profeta dell’amore e del perdono.