“through the telescope”: esce l’album di debutto di Karin Ann

La cantautrice indie-folk-rock slovacca Karin Ann pubblica il suo album di debuttothrough the telescope”.

Per festeggiare l’uscita di questo long-playning, è stato creato un murale a Milano, in zona NoLo, realizzato dalla crew di street artist del laboratorio creativo “Fatto da YO” che hanno interpretato e reiventato il volto della giovane cantante per celebrare l’uscita dell’albumthrough the telescope”. Un tributo della città di Milano alla giovane artista queer attivista per i diritti LGBTQA+.

Insieme all’album, Karin Ann, ha lanciato il video musicale del singoloI don’t believe in God””, una canzone scritta durante un momento molto difficile per lei: una pausa necessaria e prolungata dalla musica a causa di alcuni problemi di salute. Il brano è una riflessione profonda sui dilemmi spirituali, influenzata dall’esperienza di Karin come donna queer in un ambiente conservatore e cristiano. Nonostante l’abbandono delle credenze religiose formali, l’artista si confronta con la ricerca di un conforto spirituale in mezzo alle avversità.

Nel video di “I don’t believe in God” è inoltre presente un cameo della celebre cantante britannica Imogen Heap, con cui Karin Ann ha collaborato per il remix del suo penultimo singolo, “False gold“. Se la canzone racconta di lotte personali, il video musicale approfondisce i temi della persecuzione religiosa e dell’ingiustizia sociale, ispirandosi ad eventi storici come i processi alle streghe.

Prima ancora di prendere in considerazione l’idea di realizzare questo album, ero a un punto di rottura in cui pensavo seriamente di abbandonare la musica a causa della mia condizione di salute in peggioramento. Benjamin, il mio collaboratore per l’album, è entrato inaspettatamente in scena e, successivamente, è arrivato Will. Entrambi hanno ispirato una nuova ondata di creatività e l’album è riuscito anche meglio di quanto immaginassi. Questo progetto è stato un lavoro d’amore, libero da pressioni esterne, che ci ha permesso di creare una narrazione che riflette la nostra comune simbiosi artistica. Sono così piena di orgoglio mentre mi preparo a condividere questo lavoro profondamente personale con il mondo, e spero che risuoni con gli ascoltatori a un livello profondo” commenta Karin Ann.

A soli 21 anni, Karin Ann fa il suo grande ingresso sulla scena musicale mondiale dimostrando una notevole padronanza di vari stili musicali e un approccio coraggioso nell’affrontare temi complessi come l’amore, l’identità di genere e la salute mentale. L’album “through the telescope” è prodotto in collaborazione con gli americani Benjamin Lazar Davis e Will Graefe degli Okkervil River e rivela tutta la versatilità di Karin Ann, capace di passare dal folk al rock fino alladisco gotica sfruttando una vasta gamma di ispirazioni musicali, tra cui Mazzy Star, Stevie Nicks e David Bowie. La musica è inoltre direttamente influenzata dalla sua passione, fin dalla giovane età, per le partiture strumentali e dalla sua educazione che include esperienze nella musica classica, nel pattinaggio artistico e nel balletto.

Karin Ann ha già condiviso due brani dell’album “through the telescope”: “false gold” ha accompagnato l’annuncio del suo album a marzo e le ha permesso di ottenere la copertina di NME Magazine. A febbraio, invece, ha pubblicato “she“, il brano principale dell’album, che ha ottenuto il riconoscimento della serie Global Spin di Grammy.com, il plauso di NME. La musica di Karin Ann affronta i temi dell’uguaglianza di genere, della salute mentale e dei diritti umani, esplorando le lotte interiori dei giovani, come l’amore giovanile, le relazioni tossiche e le insicurezze.

e The Line of Best Fit assicurandosi un posto nella playlist #nowwatching di Ones to Watch.

 

through the telescope tracklist:

 

  1. once a man
  2. pile of bones
  3. false gold
  4. the band keeps playing
  5. last few minutes
  6. for you
  7. neverland
  8. a song for the moon
  9. she
  10. olivia
  11. memories of you
  12. i don’t believe in God
  13. beautiful life
  14. my best work of art

Nuovo singolo per Karin Ann, in uscita il 10 maggio il suo primo album “Through the Telescope”

La giovanissima artista slovacca Karin Ann debutta sulla scena musicale mondiale con il suo primo album, Through the Telescope, in uscita il 10 maggio.
Il secondo singolo estratto dall’album di debutto, “false gold” risuona come una potente riflessione sulle relazioni rimpiante e sulla sfida alla scoperta di sé, e offre un assaggio dell’esplorazione sonora e del lirismo introspettivo di Karin Ann.

L’arrivo del suo nuovo disco è stato costellato nei mesi scorsi da grandi riscontri da parte dei media, oltre che dall’ambiente della moda e del cinema che l’hanno portata a partecipare ad eventi di grande valore.
Il mese scorso, Karin Ann ha fatto il suo debutto alla settimana della moda di New York, dove si è esibita in showcase presso César Galindo e Frederick Anderson. A novembre ha suonato in esclusiva per la School Night di Los Angeles.
Sempre a febbraio, Karin Ann ha presentato “she”, il primo brano estratto dall’album “Through the Telescope”, che ha ricevuto il plauso di NME, The Line of Best Fit e si è guadagnato un posto nella playlist #nowwatching di Ones to Watch.
Ha inoltre ottenuto il supporto di BBC Radio 1 (Regno Unito) ed è stata pubblicata su Vogue, Vanity Fair, Bild ed Elle.

Lo scorso autunno, Karin Ann ha pubblicato 2 video video in collaborazione con il duo di registi americani Tusk, con Ashley Moore e Gus Kenworthy. La prima parte era abbinata al singolo di Karin Ann “a stranger with my face“, mentre la seconda era abbinata al suo singolo “favorite star“.  Il video di “a stranger with my face” è stato premiato in diversi festival cinematografici, vincendo il premio come miglior video musicale al 2023 New York Tri-State Film Festival e al Top Shorts Film Festival. Ha inoltre ricevuto una menzione d’onore ai Los Angeles Film Awards ed è stato scelto per la categoria Short Film al 2023 Los Angeles City Of Angels Women’s Film Festival. Inoltre, è stata nominata semifinalista ai Cannes Indie Shorts Awards.

Ora l’artista si appresta a debuttare al prestigioso SXSW Film & TV Festival in USA e in alcuni spettacoli al Sofar Sounds, live Music & Concerts in primavera in alcune città statunitensi.
Non avrebbe potuto essere altrimenti. Karin Ann infatti dimostra una padronanza di vari stili musicali e un forte approccio nell’affrontare i temi complessi dell’amore, dell’identità e della salute mentale. Prodotto in collaborazione con Benjamin Lazar Davis e Will Graefe degli Okkervil River, “Through the Telescope” mette in mostra la versatilità di Karin Ann, che passa dal folk e dal rock frizzante alla disco gotica e ispirandosi tra gli altri a Mazzy Star, Stevie Nicks e Hozier.

Ho sempre creduto che il potere della musica possa mettere in contatto le persone, così, mentre l’album “Through the Telescope” si immerge nelle profondità delle mie emozioni ed esperienze. Non amo sezionare troppo le mie canzoni, piuttosto, le scrivo con l’obiettivo che ogni ascoltatore trovi la propria connessione e il proprio significato. Collaborare con Benjamin Lazar Davis e Will Graefe degli Okkervil River a questo disco è stato per me un vero e proprio cambio di rotta, le nostre energie sono entrate in sintonia e abbiamo creato qualcosa di cui sono davvero orgogliosa” afferma Karin Ann.

La musica di Karin Ann affronta i temi dell’uguaglianza di genere, della salute mentale e dei diritti umani, esplorando le lotte interiori dei giovani, come l’amore giovanile, le relazioni tossiche e le insicurezze. L’artista parla anche della sua esperienza di donna queer cresciuta in Slovacchia. Inizialmente attratta dall’arte come meccanismo di difesa dall’ADHD, (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) Karin Ann si è dedicata all’arte e al graphic design fino a quando un infortunio alla mano l’ha costretta a ritirarsi dalla scuola d’arte. Ispirata da Grace VanderWaal, ha trovato la sua strada scrivendo canzoni con il suo ukulele.

Karin Ann ha iniziato il suo percorso musicale sulla scena alt-pop all’età di 14 anni. Riconosciuta come “Scoperta dell’anno” ai Czech Republic Music Awards, Karin Ann è anche apparsa su un cartellone di Times Square come parte dell’EQUAL Music Program di Spotify e nel 2021 ha vinto il premio per il miglior video musicale ai Munich Music Awards. Ha suonato con LP (Laura Pergolizzi), Imagine Dragons, Alfie Templeman e My Chemical Romance.

Karin Ann, cantante queer Alt-Pop, presenta il remix di “she” creato insieme a Benny Benassi

Una versione inedita da ballare nei disco club che riporta immediatamente al centro del dancefloor  

Karin Ann, 21 anni, slovacca, la nuova protagonista alt-pop della Gen Z, attivista, portavoce della comunità LGBTQIA+ che vanta già oltre 11 milioni di stream, presenta una nuova versione del suo ultimo singoloshe remixata dall’icona della dance in Italia, mito radiofonico e DJ da club di grande successo, Benny Benassi.

In uscita il 23 Febbraioshe” vede la collaborazione tra Karin Ann, una delle cantanti più amate dalla nuova generazione, e Benny Benassi, producer e dj conosciuto in tutto il mondo e capace di intercettare e anticipare le tendenze. Così il brano “sheviaggio immersivo e accattivante nella bellezza, nella fuga e nella beatitudine si trasforma in un manifesto della musica dance.

Sin dal primo ascolto la versione remixata di “she” ti conquista con i suoi sintetizzatori, ti coinvolge grazie a un ritmo incalzante e accattivante dall’inizio alla fine.

Non appena ho ascoltato la prima versione del singolo “she” di questa giovane promessa della musica Alt Pop, ho pensato di farne una versione dance, da club. Mi piace la voce di Karin Ann e sono molto felice di condividere con il mondo questo remix!” afferma Benny Benassi.

Questa collaborazione con Benny Benassi è un’esperienza completamente nuova per me, non avevo mai lavorato a remix della mia musica prima d’ora. Sono davvero felice che la mia prima collaborazione di remix sia con Benny Benassi, perché oltre alla musica, condividiamo un rapporto con l’Italia. Uno dei miei migliori amici è di Milano e ogni volta che ho girato qualcosa in Italia o che ho suonato in Italia ho amato essere lì, quindi questa è un’esperienza molto speciale per me. E spero che alla gente piaccia” commenta Karin Ann.

La musica di Karin Ann racconta e approfondisce i temi dell’uguaglianza di genere, della salute mentale e dei diritti umani, esplorando le lotte interiori dei giovani, come l’amore adolescenziale, le relazioni tossiche e le insicurezze. L’artista parla anche della sua esperienza di donna queer cresciuta in Slovacchia.

 

Karin Ann

Karin Ann ha lasciato un segno nella scena alt-pop e Noctis Mag l’ha descritta come dotata della capacità unica di creare “un’esperienza liricamente cinematografica”. Si ispira ad artisti come Birdy, Billie Eilish, Hozier e Mazzy Star da quando ha iniziato il suo percorso musicale a 14 anni. Riconosciuta come “Scoperta dell’anno” agli “Czech Republic Music Awards” Karin Ann è anche apparsa su un cartellone di Times Square nell’ambito del programma musicale EQUAL di Spotify e nel 2021 ha vinto il premio per “Best Music Video” ai “Munich Music Awards”. Ha suonato come supporter ai concerti con LP (Laura Pergolizzi), Imagine Dragons, Alfie Templeman e My Chemical Romance; ha ottenuto il supporto di BBC Radio 1 (Regno Unito) e sono stati pubblicati articoli su di lei su: Vogue, Vanity Fair, Bild ed Elle. Sui social ha 180.000 follower, tra cui Instagram, Spotify e YouTube.

Karin Ann lancia in anteprima il suo nuovo singolo “she” a Sanremo 2024

Karin Ann, 21 anni, la nuova protagonista alt-pop della Gen Z, attivista, portavoce della comunità LGBTQIA+ secondo il prestigioso Spindle Magazinehttps://spindlemagazine.com/meet-gen-zs-new-alt-pop-protagonist-karin-annKarinAnn – , con già oltre 11 milioni di stream, racconta i temi dell’uguaglianza di genere, della salute mentale e dei diritti umani, esplorando le lotte interiori dei giovani, come l’amore adolescenziale, le relazioni tossiche e le insicurezze. L’artista parla anche della sua esperienza di donna queer cresciuta nell’Europa dell’Est.

In occasione di Sanremo 2024Karin Ann ha voluto collaborare, per presentare in anteprima il nuovo singolo “she”, con DeeJayFox Radio Station, emittente digitale fondata nel 2013, che ha rivoluzionato il mondo delle radio coinvolgendo all’interno del cast artistico talent nascenti con grande determinazione creando appositamente un secondo canale radio Deejayfoxradio2 Young version.

Deejayfoxradio2 Young version è gestita da giovani studenti e universitari dai 16 ai 25 anni che si occupano sia della realizzazione dei contenuti che della conduzione dei programmi: una web radio che è uno spazio, un luogo, un ritrovo, una passione, una dimensione, per far ascoltare e apprezzare musica di qualità.

DeeJayFoxRadio Station dà sempre spazio ai giovani talenti e Karin rappresenta un’artista emergente di grande personalità e con una caratura internazionale all’altezza di una vetrina saneremese. Le sue canzoni raccontano dei bisogni dei giovani, delle loro difficoltà e sfide anche relative al riconoscimento dei loro diritti. Darle spazio in questa settimana è un modo per celebrare il suo impegno che in Europa ha già raccolto grandi consensi” dichiara Oscar Pavarello, Direttore di DeeJayFox Radio Station.

she” è un viaggio accattivante nella bellezza, nella fuga e nella beatitudine. Il testo del nuovo singolo di Karin Ann descrive un personaggio misterioso che non si cura dell’opinione altrui, sottolineando il suo impegno per l’autenticità in un mondo in cui l’identità personale conta più del giudizio degli altri. L’arrangiamento musicale è caratterizzato da un’energica fusione di chitarra e arpeggi ritmici, combinati con voci delicate, che si esprimono in una melodia versatile che ricorda una narrazione disco-rock gotica alla Taylor Swift, infusa con gli elementi stilistici delle US Girls o del periodo successivo del gruppo musicale indie rock statunitense Deerhunter.

Il nuovo singolo “she” vede la partecipazione e produzione di Benjamin Lazar Davis degli Okkervil River e la cantante americana Joan As Police Woman.

 

“Non mi immergo nei dettagli delle mie canzoni, mi piace lasciare che la gente scopra i propri significati e li metta in relazione con la propria vita. La mia lotta contro l’insonnia mi porta spesso a scrivere durante le notti insonni. Una notte, scorrendo tra le note del mio telefono, mi sono imbattuta in una frase che mi ha fatto venire l’ispirazione. La maggior parte delle mie canzoni tendono alla tristezza o alla malinconia, ma questo testo in particolare è diverso. Trovo difficile scrivere canzoni allegre, quindi con ‘she’ ho creato questo nuovo personaggio che mi ha permesso di esplorare nuovi territori” commenta Karin Ann.

 

Il video che accompagna il singolo “she” ha la direzione creativa di Kate Biel, animato e diretto da Dessie Jackson.

 

Appuntamento con Karin Ann a Sanremo, truck DeeJayFox Radio Station fino a Domenica 11 Febbraio

Intervista live con Karin Ann: Sabato 10 Febbraio ore 17.30

https://sanremosoundtruck.it/

https://www.deejayfoxradio.com/

Bruno Maderna e musica elettronica, a Venezia un incontro aperto al pubblico dedicato al compositore di fama internazionale

Venerdì 15 e sabato 16 dicembre la Fondazione Ugo e Olga Levi, a Palazzo Giustinian Lolin, Venezia, dedica una due giorni al compositore e direttore d’orchestra veneziano Bruno Maderna (1920-1973), tra i massimi rappresentanti della musica del Novecento e, con Luciano Berio, tra i padri italiani della musica elettronica. Si tratta del primo incontro aperto al pubblico del Gruppo di Studi “Maderna tra contemporaneità e forme sperimentali audiovisive”, che segna una prima tappa di sintesi del lavoro condotto dal Gruppo dedicato alle sperimentazioni multimediali di Maderna, costituitosi in seno alla Fondazione Levi, centro di ricerca che raccoglie nella sua Biblioteca Musicale una ricca raccolta di testi musicali e musicologici.

Fin dai suoi esordi come bambino prodigio, Bruno Maderna si confronta con gli ambienti radiofonici della prima EIAR (divenuta poi RAI) e, nel corso della sua carriera, si interfaccia con realtà radiotelevisive, cinematografiche e teatrali, arricchendo il panorama delle musiche d’uso e funzionali anche grazie alle sperimentazioni condotte in parallelo nel campo della musica elettronica. Il Gruppo di Studi si concentra sull’analisi, rilettura e approfondimento di varie esperienze realizzate dal compositore nell’ambito del cinema e del documentario (d’arte e industriale), negli ambienti radiotelevisivi italiani ed esteri, e nell’area propria a produzioni audiovisive sperimentali e teatrali.

Questo appuntamento rappresenta anche un’occasione per la Fondazione Levi di guardare ai risultati raggiunti quest’anno, tra cui 75 incontri, tra seminari, webinar, concerti e convegni, 38 collaborazioni attive e 26 università coinvolte.

Il Gruppo di Studi apre le porte a collaborazioni con istituzioni nazionali e internazionali, quali la Fondazione Paul Sacher di Basilea, l’Archivio Storico Ricordi e la NoMus di Milano. “Nel corso dell’anno – afferma la coordinatrice scientifica del Gruppo, Angela Ida De Benedictis – si sono svolte alcune tappe preliminari dedicate ad argomenti specifici. Questo incontro del 15-16 dicembre segna invece un primo approdo a una discussione aperta con il pubblico, un importante momento di confronto in cui i partecipanti del gruppo di studio potranno presentare i risultati delle proprie ricerche e ricevere riscontri utili per avanzare insieme verso le successive tappe che ci attendono. Sempre in prospettiva futura, tra gli obiettivi di questo appuntamento vi è anche l’individuazione di nuove strategie di ricerca e l’eventuale apertura verso nuovi modi di interpretare e studiare opere specificamente multimediali”.

La discussione sarà alimentata dalla presenza di discussant esterni (Iacopo Bedogni, Gabriele Bonomo, Oreste Bossini, Emilio Sala), chiamati a dare un apporto critico e costruttivo e a stimolare eventuali riflessioni collaterali.

Le tre sessioni che articolano l’incontro sono arricchite da altrettanti momenti di approfondimento posti in chiusura delle due giornate di studi. Tra questi, venerdì 15 dicembre alla Casa del Cinema, in collaborazione con Circuito Cinema Venezia, sono previste proiezioni di film e documentari d’arte con musica di Bruno Maderna.

Ideazione e coordinazione scientifica: Angela Ida De Benedictis (Fondazione Paul Sacher).

Referenti Istituzionali: Roberto Calabretto (Fondazione Ugo e Olga Levi); Angela Ida De Benedictis (Fondazione Paul Sacher); Pierluigi Ledda (Archivio Storico Ricordi); Maria Maddalena Novati (NoMus).

Gruppo di Studi: Barbara Babić (Università di Lipsia); Diego Cavallotti (Università degli studi di Cagliari); Alessandro Cecchi (Università di Pisa); Michele Chiappini (Centro Studi Luciano Berio); Maurizio Corbella (Università degli studi di Milano); Leo Izzo (Università di Udine); Vincenzina Caterina Ottomano (Università Ca’ Foscari di Venezia); Veniero Rizzardi (Fondazione Archivio Luigi Nono); Nicola Scaldaferri (Università degli studi di Milano); Benedetta Zucconi (Università degli studi di Cagliari).

 

Programma

 

15 dicembre

 

-14h30-19h30: Fondazione Ugo e Olga Levi

 

-14h30: Saluti istituzionali di Davide Croff e Giorgio Busetto

 

-14h50:

Produzione e conservazione: interazioni archivistiche e metodologiche

Prolusione di Angela Ida De Benedictis, con Pierluigi Ledda e Maria Maddalena Novati

 

15h20-18h45:

Sessione I

Trasmigrazioni sonore tra sistemi produttivi e contesti creativi:

Film e Documentari tra committenza e sperimentazione

 

-15h20:

Introduzione di Roberto Calabretto

 

-15h50-16h55

Panel 1:

Film a soggetto e cortometraggi con musica d’autore

Interventi di Maurizio Corbella e Leo Izzo

 

-17h05-18h10

Panel 2:

Film e documentari industriali

Interventi di Alessandro Cecchi e Diego Cavallotti

 

-18h15-18h45:

Dibattito sulle due sessioni con discussant esterni e interni

 

-19h00-19h30:

Hors-d’œuvre I

Solchi, riscritture e giri (a vuoto)… Kurt Weill tra radio, scene e incisioni discografiche

Intorno ad alcuni progetti di riedizione (Edizioni Ricordi) ed edizioni postume (Suvini Zerboni)

Con Leo Izzo, Pierluigi Ledda, Veniero Rizzardi, Benedetta Zucconi et al.

 

-20h30, Casa del Cinema

Oltre Maderna: Sperimentazioni audiovisive senza margini

Proiezioni e presentazioni di video e documentari con musica di Bruno Maderna

Introduzione di Roberto Calabretto e Angela Ida De Benedictis

 

16 dicembre

 

-9h30-20h00, Fondazione Ugo e Olga Levi

 

-9h30-12h30:

Sessione II

Oltre l’ascolto, oltre la vista, oltre la scena: verso una multimedialità espansa

Sessione aperta con interventi di Angela Ida De Benedictis, Michele Chiappini, Leo Izzo, Maria Maddalena Novati, Vincenzina Caterina Ottomano

 

-9h30-10h35

Panel 1:

Sperimentazione negli ambienti radiotelevisivi: Italia vs Olanda

 

-10h50-11h55

Panel 2:

Forme di collaborazione per scene diverse: focus Olanda

 

-12h00-12h30:

Dibattito sulle due sessioni con discussant esterni e interni

 

-14h30-17h30:

Sessione III

Riletture oltre i margini: spazi immaginari, drammaturgie della memoria e varianti interpretative

 

-14h30-15h35

Panel 1:

Stratificazioni e reinvenzioni: tra recuperi, riletture e rimediazioni (non) d’autore

Interventi di Barbara Babić e Benedetta Zucconi

 

-15h50-16h55

Panel 2:

Installazioni (meta)musicali e spazio come deposito sonoro del vissuto

Interventi di Veniero Rizzardi e Nicola Scaldaferri

 

-17h00-17h30:

Dibattito sulle due sessioni con discussant esterni e interni

 

-17h45-18h30

Dibattito conclusivo

Maderna e l’impiego dei media (prospettive di studio e ricerca)

Riflessione finale aperta e valutazione di orizzonti di ricerca futuri

 

-19h00-20h00:

Hors-d’œuvre II

“Riattivazione” installativa di Tempo libero, a cura di Veniero Rizzardi

Karin Ann realizza la cover amica dell’ambiente in collaborazione con La Casa de las Carcasas

La cantante Karin Ann ha appena lanciato una cover dedicata ai diritti LGBTQ , ora disponibile nei negozi della catena La Casa de las Carcasas, che conta oltre 120 punti vendita in tutta Italia.

A disegnarla è stata Karin Ann, la giovane cantante slovacca icona musicale della Generazione Z e paladina dei diritti LGBTQ in Europa, che ha ideato due design unici di cover dai colori arcobaleno realizzate con materiali eco-friendly.

Karin che ha appena lanciato un nuovo pezzo musicale, nel cui video recita accanto all’attrice Ashley Moore dal titolo “A stranger with my face”, e che in passato ha frequentato la Scuola d’Arte, ha pensato di riprodurre sulla custodia l’immagine un piccolo fantasma in tutte le versioni dei colori LGBTQ, simbolo anche della sua band. La proposta ha uno stile minimale e ricercato che ben si combina ai materiali amici dell’ambiente.

Siamo davvero felici ed orgogliosi della nuova collaborazione con la talentuosa Karin Ann. Come Azienda siamo sempre pronti a sostenere inclusione e tutela dei diritti umani in ogni ambito. Offrire ai nostri clienti questa linea di cover significa per noi sostenere l’uguaglianza, l’amore e promuovere il cambiamento, contro ogni forma di discriminazione. Il nostro obiettivo primario rimane quello di diventare un riferimento non solo per il settore degli accessori ma anche per aziende e lavoratori, per un mondo sempre più egualitario e giusto.” dichiara Elena Grignani, Marketing Coordinator de La Casa de Las Carcasas Italia.

La limited edition collection di cover Karin Ann è disponibile per tantissimi modelli di smarphone, dal 14 dicembre negli store La Casa de Las Carcasas e online sul sito: https://lacasadelascarcasas.it/collaborazioni/karin-ann/.

Ho sempre amato il mondo dell’arte e del design dichiara Karin Ann e mi sono subito sentita coinvolta in questo progetto dato che sono attiva in prima persona per il sostegno dei diritti della comunità LGBTAQ+. Fondamentale è stata la possibilità che mi ha permesso l’azienda di realizzare le cover in materiale eco-sostenibile, a basso impatto ambientale. Per me è davvero importante impegnarsi al meglio per ridurre l’inquinamento dell’aria, degli ecosistemi naturali e la plastica, perché, se non lo facciamo, non avremo un pianeta su cui vivere in pochi anni” conclude Karin Ann.

Karin Ann, icona musicale della Generazione Z, presenta l’ultimo singolo “put me back together”

L’artista slovacca sta continuando la sua introduzione nella scena musicale negli Stati Uniti con l’ultima canzone d’amore

Karin Ann, artista slovacca alt-pop, presenta oggi il nuovo singolo ‘put me back together’

Il singolo, indie, folk, soft-pop, racconta una storia su come amare qualcuno può cambiarti intrinsecamente come persona. Si diventa disposti a fare qualsiasi cosa per la persona che ami, anche se i sentimenti non sono reciproci perché si è innamorati completamente e profondamente.

Karin Ann canta:

moving slow

 call me yours

 you’re taking me apart

put me back together

“‘put me back together’ è una delle mie canzoni preferite che abbia mai scritto” – dice Karin Ann “È una bella canzone, anche se ha sfumature tristi. Adoro i testi e ho amato il processo di creazione di questa canzone, per non parlare del fatto che l’ho fatto con alcuni dei miei collaboratori preferiti. Ho scritto la canzone per soddisfare una storia specifica che stavo cercando di raccontare. La narrazione è la cosa più importante per me e lo faccio attraverso i miei testi, pur rimanendo sempre fedele a me stessa e autentica alle mie emozioni.”

I testi dei brani scritti dall’artista raccontano temi di uguaglianza di genere, salute mentale e diritti umani, oltre a interpretare e raccontare i tumulti più comuni di una mente di 21 anni – amore giovane, relazioni tossiche e insicurezze. La musica di Karin Ann è il perfetto equilibrio tra l’alternativa e l’accesso. Karin Ann si è già conquistata un nome in Europa, e ora sta affrontando il mondo musicale negli Stati Uniti, lavorando per diventare l’icona queer e Gen Z di questa generazione. Karin Ann sarà protagonista negli Stati Uniti con 2 concerti live a Los Angeles – 13 Novembre – e a New York – 16 Novembre.

L’autenticità è un tema centrale per me. Mi sforzo di essere autentica nella mia musica, nei miei testi, nelle mie performance, dichiarazioni e relazioni, e incoraggio i miei fan a fare lo stesso“, continua Karin Ann.Questo è il motivo per cui lascio che gli ascoltatori interpretino le mie canzoni a modo loro, lasciando a loro il compito di trovare il messaggio che più risuona con loro. Voglio che la mia musica influenzi tutti individualmente, nel modo in cui ne hanno bisogno.” conclude Karin.

Questo nuovo singolo arriva dopo l’uscita di “favorite star” una canzone su come ogni relazione sociale (sia un’amicizia o una relazione romantica) può lasciare il segno in ognuno di noi. La canzone è stata presentata insieme alla seconda parte di un cortometraggio del duo di registi americani, TUSK, con protagonisti Ashley Moore e Gus Kenworthy, che ha vinto il Best Music Video ai premi Top Shorts quest’anno. Girato a Praga, il video è la continuazione della prima parte che ha lasciato gli spettatori un cliffhanger dove Lune (Karin Ann) ha la possibilità di girare a sinistra o a destra, proteggere Solana (Ashley Moore) o venderla a una figura patriarcale oppressiva in Lenny (Gus Kenworthy).