4 PRO E 4 CONTRO DELL’E-COMMERCE

Con l’avvento di internet e della tecnologia digitale molte nostre abitudini sono cambiate. L’e-commerce, ad esempio, ha rivoluzionato completamente il concetto di acquisto.

Adesso basta un click per comprare esattamente ciò di cui abbiamo bisogno, niente più file nei negozi ed infinite corse da un punto vendita all’altro per trovare il prodotto giusto.

Ma, oltre alla comodità, quali sono i vantaggi del commercio elettronico?

1) Indubbiamente, per il rivenditore si tratta di risparmiare tutti quei costi legati alla gestione di un negozio fisico: dalle spese della luce, del personale, costi di magazzino, spese per l’acquisto o affitto dell’immobile e così via…

2) Per l’acquirente, invece, si tratta di un enorme risparmio di tempo: se si ha urgenza di effettuare un acquisto o non si ha neanche un istante libero, (tipico di quest’epoca moderna), attraverso internet si possono “fare compere” anche la domenica a mezzanotte!

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3) Ancora, il rivenditore, attraverso il web, ha la possibilità di raggiungere potenziali clienti in tutto il mondo ed  aumentare così il suo giro d’affari, mentre il cliente può  comprare qualsiasi prodotto proveniente da (quasi) tutte le parti del pianeta.

4) Spesso e volentieri i prodotti che si possono acquistare on-line hanno un prezzo leggermente più vantaggioso rispetto a quelli presenti nei negozi fisici e di questi tempi anche risparmiare solo pochi euro non è mai una cattiva idea.

Però come in tutte le cose, non è tutto oro ciò che luccica e la vendita/acquisto on-line ha anche i suoi “contro”.

1) Ad esempio, il tipo di rapporto che si viene ad instaurare tra venditore ed acquirente. Non si ha la possibilità, infatti, di comunicare ed interagire vis-à-vis come accade nei i negozi fisici e dunque viene a meno la possibilità di trasformare un semplice cliente in un vero e proprio amico!

2) Soprattutto per quanto riguarda l’abbigliamento, attraverso la rete non è possibile, (per ovvie ragioni!), provare un abito o delle scarpe: magari un bellissimo paio di pantaloni addosso, proprio, sono inguardabili.

3) Come già detto, on-line il potenziale cliente non ha la possibilità di interagire con il rivenditore o commesso/a: questo significa che non può usufruire dei preziosi consigli che un professionista del settore può dare.

4) Infine, acquistando sul web non si potrà mai avere la certezza che ciò che si compra corrisponda esattamente a ciò che si riceve a casa: e se si trattasse di una truffa?

 

 

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

Photo credits – Stanislav Kondratiev via unsplash and Alexandre Godreau via unsplash

 

 

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LE 2 STRATEGIE DI SUCCESSO PER IL DIGITAL MARKETING

Nel mondo del marketing, la strategia rappresenta un punto fermo imprescindibile: ne basta una, azzeccata o sbagliata che sia, per cambiare radicalmente le sorti di un’azienda.

Nell’era del digitale e del digital marketing, una strategia che può risultare importante è, indubbiamente, quella relativa alle dirette streaming.

Queste, infatti, strumenti social “potentissimi”, consentono di condividere qualsiasi tipologia di contenuto e offrono la possibilità di raccontare sé stessi e farsi conoscere attraverso la rete. Non c’è alcun limite a ciò che può essere trasmesso, ma solo un vincolo: al centro della diretta ci devono essere le persone, bisogna coinvolgerle il più possibile e si deve puntare all’engagement. In questa nuova concezione di business, infatti, non esistono più gli spettatori e non ci sono più i clienti, bensì persone. Sono tutti posti sullo stesso livello ed interazione deve essere la parola d’ordine: non si deve assistere alla diretta, ma viverla!

Insomma, internet come un grande mercato rionale: ci si incontra, ci si saluta, si viene a creare un rapporto di fiducia e si “fidelizza”.

Un’altra interessante strategia per un “digital marketing” di successo è la cosiddetta brand heritage.

Legato al concetto di brand identity, ha l’obiettivo di rendere unico il proprio marchio attraverso la sua storia, i suoi successi e le strategie vincenti che in passato lo hanno reso famoso in tutto il mondo.

L’identità di un marchio, inevitabilmente, passa anche da qui: un modo, dunque, per parlare di sé, un po’ come si fa al primo appuntamento, per conoscersi meglio e infondere maggior fiducia.

Secondo gli studiosi John Balmer, Stephen Greyser e Mats Urde, il brand heritage si basa su 5 elementi fondamentali: il tipo di storia, (ad esempio come è nato il marchio Ferrari e come pochi anni fa è stato riconosciuto come il brand più influente al mondo), la longevità, i valori fondanti, il simbolismo e il track record, cioè i successi dell’azienda ottenuti nel tempo e riconosciuti dalle diverse categorie di stakeholder.

In conclusione, quindi, si può affermare che i “live” sui social e il brand heritage sono degli ottimi trampolini di lancio per un’azienda, ma che al tempo stesso possono rappresentare una lama a doppio taglio: come detto all’inizio, infatti, una strategia sbagliata potrebbe influenzare in maniera determinante il futuro di un brand.

 

 

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

Photo credits – Rawpixel via unsplash and StickerMule via unsplash

 

 

 

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