settembre 2018 -

I 5 SEGRETI DELLA DIGITAL CUSTOMER EXPERIENCE

Alibaba, Amazon, e-bay sono solo alcune delle aziende più famose e ricche del mondo, che hanno saputo sfruttare al meglio i tempi che cambiano.

L’e-commerce, infatti, è la nuova frontiera del business, perfetta per la società moderna sempre in movimento e dove il tempo libero è raro quanto il diamante rosso. Figuriamoci se si ha la possibilità di girare tutti i negozi fisici per cercare quel determinato prodotto. Meglio, allora, acquistarlo on-line!

L’offerta su internet è decisamente ampia, ma spesso si finisce per acquistare sempre nei soliti siti.

Cos’è che spinge gli utenti ad acquistare su determinate piattaforme piuttosto che altre?

1. Innanzitutto, il primo punto essenziale è la fiducia. Il cliente digitale, infatti, è solito usufruire dei servizi dove è assodato che i metodi di pagamento siano sicuri e dove lo stato e la qualità dei prodotti siano certificati. Non è un caso se solitamente si affidano ad Amazon o alle altre grandi aziende del settore.

2. Il secondo punto riguarda la personalizzazione. Al fine di rendere “contagiosa” e “virale” la digital customer expierence, un’azienda deve puntare quanto più possibile alla personalizzazione. Come prima cosa bisognerà individuare il potenziale target e poi diversificare l’offerta. Supponiamo che una nuova azienda e-commerce cinese decida di collocarsi nel mercato nazionale, ponendosi sullo stesso piano e con le stesse modalità di Alibaba. Quante chance avrebbe di spodestarla? Probabilmente zero…

3. Inoltre, il cliente è importante e forse è l’unica cosa che conta. Tutto deve ruotare intorno a lui e non bisogna mai trascurarlo. Nell’era del digitale le recensioni, che siano positive o negative, rappresentano un nuovo strumento potentissimo della pubblicità. È bene rispondere singolarmente ad ogni commento e se il cliente rimane insoddisfatto, bisogna sempre cercare una soluzione per porre rimedio.

4. Ove possibile, (naturalmente), offrire prezzi particolarmente vantaggiosi è indubbiamente una calamita molto forte. Il denaro è importante e se si ha la possibilità di risparmiare…perché no?

5. Come si dice: “anche l’occhio vuole la sua parte”. La grafica è essenziale così come curare ogni dettaglio. A volte un potenziale cliente entra in un sito semplicemente per curiosità. È da qui che bisognerà dar vita ad un’unica e coinvolgente digital customer experience!

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

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Chi è Pure Bros Mobile

Pure Bros Mobile Spa è un gruppo italiano leader nei servizi integrati per gli operatori di telefonia mobile nazionali e internazionali, nello sviluppo di servizi digitali di mobile marketing e mobile payment, applicazioni mobili e piattaforme per l’interattività e “voting” televisivo su reti di telecomunicazioni.

La sua mission, in qualità di aggregatore (hub), è quella di incrementare e migliorare gli obiettivi di business delle telco nel mondo digitale, con la messa a disposizione di piattaforme tecnologiche per l’offerta di prodotti e servizi digitali erogati da Content Provider verso gli utenti finali.

Pure Bros è nel mercato dal 2005 e da allora mette a disposizione delle Aziende, in un contesto B2B, la sua forte esperienza e le sue competenze nel settore mobile.

Il suo punto di forza è l’integrazione di Content Provider con tutti i principali Operatori di Telefonia, nazionali ed internazionali.

Ufficio Stampa – Pure Bros Mobile Spa
Email: info@purebros.it
Tel.: 068600320
Web: purebros.it
Facebook: https://www.facebook.com/purebros/
Twitter: https://twitter.com/purebrositalia
LinkedIn: https://www.linkedin.com/company-beta/736967/

SAMSUNG PAY: ACQUISTARE NON È MAI STATO COSÌ FACILE

Nell’era del digitale, una delle tante innovazioni che hanno cambiato e cambieranno il nostro modo di vivere e le nostre abitudini è senz’altro il mobile payment.

Oggi è possibile (non sempre però) pagare il caffè, il taxi, il biglietto dell’autobus e quant’altro attraverso lo smartphone, in maniera assolutamente sicura e decisamente rapida.

Una tecnologia che sta prendendo sempre più piede, tanto da immaginare che in futuro (neanche troppo lontano) la circolazione di moneta diminuirà in maniera costante, drastica ed esponenziale.

Transazioni sicure, protette da pin, password e in alcuni casi anche dal riconoscimento biometrico. La riduzione della moneta cartacea e la tracciabilità di tutte le transazioni finanziare, inoltre, rappresenteranno un grande alleato per la lotta all’evasione.

Ovviamente, le più grandi società specializzate nel settore si sono mosse già da qualche tempo, anticipando tempi e futuro.

È il caso della Samsung che tre anni fa lanciò Samsung Pay, la piattaforma di pagamenti mobile. Inizialmente era attiva solo in Corea e poi piano piano è stata lanciata anche in altre Nazioni. In Italia, ad esempio, è stata introdotta solo a Marzo di quest’anno.

Ad oggi, Samsung Pay, che ha una copertura su tutto il pianeta ed è presente, nello specifico, su 24 mercati, ha effettuato in totale circa 1,3 miliardi di transazioni e vanta oltre duemila partner bancari e finanziari.

La sua strategia è stata quella di personalizzare l’offerta in base alle esigenze e dinamiche specifiche di ciascun mercato e ha avviato collaborazioni con società e piattaforme già presenti sul territorio, in modo tale di velocizzare ed ottimizzare il processo di integrazione.

In Italia, Samsung Pay “funziona” con le carte di credito, debito e prepagate dei circuiti Visa e Mastercard emesse dalla banca Mediolanum, Hello Bank!, BNL, Intesa San Paolo, Unicredit e molte altre.

È di quest’estate la notizia che si può pagare anche il biglietto della metropolitana di Milano e in futuro ci sarà la possibilità di pagare quello dell’autobus. Se il progetto dovesse avere esito positivo verrà esteso in tutte le altre maggiori città d’Italia.

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

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Chi è Pure Bros Mobile

Pure Bros è nel mercato dal 2005 e da allora mette a disposizione delle Aziende, in un contesto B2B, la sua forte esperienza e le sue competenze nel settore mobile.

Il suo punto di forza è l’integrazione di Content Provider con tutti i principali Operatori di Telefonia, nazionali ed internazionali.

LE 5 AZIENDE E-COMMERCE PIÙ FAMOSE AL MONDO

L’età del digitale, da circa un ventennio, ha completamente riscritto le regole del gioco. Il termine “digital marketing” ha praticamente sostituito quello di “marketing” (anche se i significati e le dinamiche sono differenti) e le aziende di tutto il mondo si stanno, inevitabilmente, adeguando ai tempi che cambiano, al fine di ottimizzare le vendite e massimizzare i profitti.

Negli anni ‘90 e 2000 coloro che sono stati in grado di fiutare, anticipare e prevedere il radicale cambiamento, adesso, godono di fama ed enorme successo. Stiamo parlando delle aziende e-commerce, con ricavi ultra-milionari ed espansione che non conosce tregua.

1. La regina tra queste aziende non poteva che essere Amazon.com. Fondata nel 1994 è adesso il punto di riferimento di milioni di persone e recentemente la sua valutazione ha toccato quota 1 trilione di dollari. Come lei solo la Apple.

2. Poi troviamo e-Bay. Il sito di aste più famoso al mondo, fondato nel 1995 da Pierre Omidyar, è attivo in Italia dal 2001. I suoi ricavi nella prima parte del 2018 sono stati di circa 2,5 miliardi di dollari, mentre il fatturato complessivo è poco al di sotto dei 10 miliardi.

3. Alibaba è un’azienda fondata in Cina nel 1999 e opera essenzialmente nel mercato asiatico. Nel tempo ha riscosso un successo planetario, tant’è che la sua valutazione attuale si aggira intorno ai 420 miliardi di dollari. È dei giorni scorsi l’annuncio da parte del fondatore Jack Ma (l’uomo più ricco della Cina) di lasciare il comando per dedicarsi ad attività filantropiche.

4. Forse meno conosciuta e sicuramente in ascesa è JD.com. Anch’essa ha origini cinesi, nata nel 1998 è entrata “a pieno regime” solo nel 2012 assicurandosi anche una buona fetta del mercato europeo. Vanta quasi 300 milioni di fedeli clienti e la sua crescita non accenna ad arrestarsi.

5. Infine, abbiamo Zalando. L’azienda tedesca è più giovane rispetto alle altre, infatti, è nata solo nel 2008. I suoi profitti sono ben lontani dai colossi internazionali sopracitati, ma è l’azienda con un più ampio margine di crescita. Su Zalando è possibile acquistare indumenti, accessori, scarpe etc. di tantissimi brands in tutta sicurezza e con tempi di consegna decisamente rapidi.

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

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Pure Bros è nel mercato dal 2005 e da allora mette a disposizione delle Aziende, in un contesto B2B, la sua forte esperienza e le sue competenze nel settore mobile.

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LE 5 PIÙ IMPORTANTI INNOVAZIONI DEL MARKETING

La tecnologia e l’innovazione hanno inevitabilmente modificato la nostra vita: se 20 anni fa non essere connessi era la normalità, adesso potrebbe portare a delle vere e proprie crisi di panico.

Innovazione che ha coinvolto e travolto anche il mondo del business e del marketing, tant’è che negli ultimi anni si parla sempre con più insistenza di digital marketing e digital business. Ma esattamente quali sono stati i cambiamenti più significativi?

1. Innanzitutto con l’avvento di internet ha iniziato a diffondersi in maniera massiccia e costante il commercio elettronico. Amazon è stata una delle prime aziende ad accorgersi del potenziale della rete ed oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

2. La pubblicità “digitale” si è evoluta ed è distante anni luce da quella che siamo abituati a vedere sui quotidiani o in tv. Grazie soprattutto ai social media i video sono la soluzione più adottata, possono durare anche alcuni minuti e hanno un impatto fortissimo sulla gente. Solitamente, non si sponsorizza il prodotto di per sé, ma si tende a creare una sorta di status symbol intorno ad esso. Un esempio? Il video della Nike Unlimited You. Non lo mai avete visto?

3. I social networks sono nati fondamentalmente per dare la possibilità a milioni di persone di rimanere in contatto tra di loro e condividere momenti importanti della propria vita, ma è stupefacente come si sposino alla perfezione con il marketing. Ora, si può interagire “live” con il cliente, quest’ultimo può sciogliere tutti i suoi dubbi scrivendo direttamente sulla pagina del rivenditore e può confrontarsi con altri utenti, scambiandosi opinioni, pareri ed idee.

4. Nell’età del digitale la reputazione di un brand non passa più da una “buona” pubblicità, ma soprattutto dalle recensioni dei propri clienti che, così, diventano dei veri e propri “influencers”. Chi di voi, solitamente, prima di decidere in quale ristorante mangiare, si affida a trip-advisor?

5. Anche nel mondo del turismo, internet è stato ed è sinonimo di cambiamento e rivoluzione. Vi ricordate quando entravate nelle agenzie di viaggio per richiedere i “depliant”, per prenotare un viaggio, un biglietto d’aereo o di un treno? Alzi la mano chi, oggi, non li acquista direttamente dal sito o chi non si organizza i “viaggi fai da te” tramite web.

Chi è Pure Bros Mobile

Pure Bros è nel mercato dal 2005 e da allora mette a disposizione delle Aziende, in un contesto B2B, la sua forte esperienza e le sue competenze nel settore mobile.

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4 VIE PER COMUNICARE NEL MONDO DEL DIGITALE

Per un’azienda che vuole far conoscere il proprio nome e marchio la rete con i suoi canali “social” è ormai diventato una sorta di luogo sacro, di culto, impossibile da ignorare, ma difficile da “espugnare”. L’improvvisazione non porta da nessuna parte ed ottenere “engagement” e trasformare utenti in potenziali clienti è tutt’altro che semplice.

Ma “il gioco vale la candela” considerando, ad esempio, che solo negli Stati Uniti oltre il 90% della popolazione si connette regolarmente ad internet e che Facebook vanta circa 2 miliardi di account attivi nel mondo. Non è un caso che negli ultimi anni, tutti, comprese anche le aziende più importanti, si sono “convertiti” al digitale, testimoniando così l’inevitabile passaggio tra il vecchio e il nuovo modo di fare marketing.

In primo luogo, l’avvento dell’innovazione digitale ha cambiato radicalmente il concetto di comunicazione: se prima era unilaterale e poneva azienda e cliente su due piani diversi, adesso, (soprattutto grazie ai social media), l’acquirente può interagire con il venditore, con il prodotto e può influenzare altri potenziali clienti attraverso commenti, racconto di esperienze personali e così via. La rete e i social, dunque, sono un’arma a doppio taglio: da una parte possono portare grande visibilità, ma dall’altra ad una pessima reputazione.

Fondamentalmente non esistono strategie ben precise per conquistare la fiducia delle persone, ma è bene seguire alcuni utili consigli:

1. Innanzitutto, si deve cercare di personalizzare il più possibile l’offerta, determinare il target ideale e non si deve mai trascurare le opinioni dei clienti, soprattutto se negative.

2. È necessario conoscere a fondo i canali, non bisogna mai generalizzare o improvvisare. Si deve essere costantemente attivi e dinamici ed in grado di attrarre più utenti possibili.

3. I brand più importanti non si limitano semplicemente a promuovere i prodotti, ma cercano di creare un vero rapporto di “amicizia” duraturo nel tempo. Ad esempio, sfruttando l’immagine degli influencers, utilizzando i video o inserendo post brevi, magari divertenti o irriverenti che riguardino l’attualità.

4. Infine, il segreto del successo è quello cercare di associare il proprio brand ad uno status symbol. Non sarà più quel prodotto piuttosto che un altro a fare la differenza, ma il marchio di per sé. Avete presente i prodotti della mela morsicata?

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

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DIGITAL MARKETING E SEO: ECCO TUTTE LE STATISTICHE

Molti affermano che siamo, ormai, entrati nell’età del digital marketing, che senza il social media marketing non può esserci il business e dell’imprescindibilità della SEO al fine di aumentare fama, reputazione e visibilità.

Ma veramente per un’azienda il digital marketing con tutte le sue sfumature è così importante? Si può continuare a “fare” business come una volta?

Secondo recenti statistiche Google “registra” al giorno circa 63.000 ricerche e il 93% del traffico riguarda la visualizzazione di siti web. Oltre l’80% dei consumatori afferma di effettuare acquisti on-line e la quasi totalità, prima di comprare, si documenta su internet. Gli utenti, solitamente, non vanno oltre la terza pagina dei risultati e quasi il 60% delle connessioni avviene attraverso smartphone o tablet. Il 40% utilizza la ricerca vocale e 1 su 5 decide di farsi “assistere” dall’assistente virtuale.

Basterebbero semplicemente tali statistiche per rispondere ai nostri interrogativi: è vero, l’era del digitale sta cambiando radicalmente la nostra vita.

Inoltre, se si considera l’enorme diffusione su scala mondiale dello smartphone e che in media ognuno di noi passa almeno 3 ore al giorno in sua compagnia, è evidente appurare come il business passi inevitabilmente per la rete.

Basti pensare che oltre l’86% dei consumatori preferisce consultare offerte via web, mentre il classico formato cartaceo, il famoso volantino tanto per intenderci, non è più di moda. Addirittura, alcuni sono già proiettati nel futuro e hanno dichiarato che vorrebbero ricevere, mentre sono intenti a fare shopping in un determinato punto vendita, offerte sul proprio smartphone di quel specifico brand o negozio.

Sono 3 miliardi le persone che hanno almeno un account sui social networks, solo Facebook ne conta circa 2 miliardi. L’80% degli utenti accede almeno una volta al giorno sul suo profilo e mediamente si passa su Facebook il 10% del tempo totale trascorso su internet. Infine, su Twitter il brand che risponde personalmente ai cinguettii dei propri clienti è particolarmente apprezzato.

Non è un caso che le aziende più importanti, in totale, abbiano deciso di investire nel settore circa 150 miliardi di dollari e che ogni brand investe il 50% del proprio budget. In futuro, con l’aumentare della digitalizzazione anche gli investimenti saranno sempre maggiori: insomma, senza il mondo del digitale il business ha i giorni contati!

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

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LINKEDIN E BRANDING: UN CONNUBIO PERFETTO

Con il passare del tempo i social media, nel mondo del business, hanno acquisito sempre più importanza. Ormai, quasi la totalità delle aziende si affida a loro per aumentare la visibilità e rafforzare la reputazione.

Tra i vari canali social, il più utilizzato sotto questo punto di vista è indubbiamente LinkedIn. Non solo per i suoi 560 milioni di account attivi, per la presenza sulla piattaforma di più di 19 milioni di aziende e per una media di 120 iscritti al minuto, ma soprattutto perché LinkedIn è sinonimo di lavoro, professionalità e serietà. Pensate al vostro profilo Facebook: trovate differenze rispetto a quello di LinkedIn?

Non è un caso che il social in questione, nato nel 2003 dall’idea di Reid Hoffman in collaborazione con Konstantin Guericke, Eric Ly, Jean Luc e Allen Blue per pubblicare e aggiornare CV e avere, in qualche modo, un contatto diretto con il mondo del lavoro e con le aziende, negli ultimi anni si sia “dotato” di strumenti tipici dei social networks come ad esempio la possibilità di condividere video e foto.

Adesso LinkedIn è diventato il nuovo punto di riferimento per le aziende, soprattutto per le B2B, ma per sfruttarne a pieno il potenziale sono necessarie alcune strategie:

1. Si sa l’apparenza inganna ma nel mondo del digital business è fondamentale. Pertanto è opportuno avere un profilo ben fatto, curato nei dettagli e fornire tutte le informazioni necessarie in maniera chiara e trasparente.

2. Al profilo vanno sempre associati link di contatti rigorosamente validi e continuamente aggiornati: un account “obsoleto” perde immediatamente di interesse.

3. Bisogna postare, condividere e pubblicare, ma questo vale per tutti i social networks, in maniera constante e continuativa nel tempo, prestando particolare attenzione all’attinenza e coerenza dei contenuti rispetto alla propria attività. Inoltre, ciò che si pubblica, per ottenere engagement, diffusione e visibilità deve essere in qualche modo utile alla comunità.

4. L’obiettivo principale, dunque, è quello di apparire agli occhi degli altri una fonte inesauribile di competenza, conoscenza (in un determinato settore) e professionalità. Se l’intera comunità si affiderà al vostro account e al vostro brand per informarsi e documentarsi allora avrete fatto centro!

Insomma, LinkedIn, come gli altri social media, è uno strumento potentissimo per tutte quelle operazioni di branding indispensabili per un’azienda per ottenere successo, fama e visibilità, ma improvvisare, sicuramente, non porta da nessuna parte: bisogna avere le idee chiare e soprattutto bisogna puntare sulla serietà e sulla trasparenza!

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

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LE 4 CAMPAGNE SOCIAL DI SUCCESSO

Nella digital age, web e social media sono punti di riferimento imprescindibili per le aziende e per il digital marketing. Tutti cercano di sfruttarne al meglio le loro potenzialità, ma solo alcuni ottengono successo ed enorme visibilità.

Heineken, Domino’s Pizza, Dove e Always sono solo alcuni dei principali marchi che hanno saputo sfruttare a pieno la forza dei social media, scopriamo come!

1. Heineken e la campagna social #OpenYourWorld. Un tavolo, birre ghiacciate, un confronto. L’esperimento consisteva nel dialogo tra coppie di persone estranee con idee e stili di vita completamente opposte. Prima di tutto ad ogni coppia veniva chiesto di assemblare dei mobili. In seguito veniva fatta vedere una breve intervista (registrata precedentemente) in cui ognuno di loro spiegava il mondo dal proprio punto di vista. Infine la scelta: andare via o fermarsi, confrontarsi e bere una birra.Così, si sono trovati a chiacchierare un maschilista e un transgender, una femminista e un anti-femminista ed un attivista ambientale e uno scettico sulle presunte e tragiche conseguenze del cambiamento climatico. Su YouTube il video ha raggiunto le 14 milioni di visualizzazioni e il brand ha fatto il giro del mondo.

2. Domino’s Pizza, gli assistenti virtuali e Facebook. La nota catena di pizzerie degli Stati Uniti ha deciso di introdurre (grazie anche allo sviluppo dell’intelligenza artificiale) Dom: un assistente virtuale in grado di consigliare e ordinare la pizza dei tuoi sogni. All’inizio Dom a causa delle difficoltà nell’accedere, compilare tutti i dati etc. non ha avuto un grande successo, ma poi l’intuizione giusta: rendere Dom compatibile con Facebook. Da lì i clienti, semplicemente attraverso messenger, potevano effettuare ordini in totale tranquillità e rapidità. Un’intuizione che ha portato Domino’s pizza ad aumentare drasticamente il proprio business.

3. Dove, la vera bellezza, le donne. Partendo dal dato reale che solo il 4% delle donne si considera bella, la campagna Real Beauty Sketches di Dove ha voluto lanciare un chiaro messaggio: ragazze aumentate la vostra autostima! L’esperimento consisteva nel chiedere a delle donne di descrivere se stesse. Gil Zamora, un esperto in ritratti al servizio dell’FBI, che (ovviamente) non poteva vedere queste donne, iniziava a disegnare in base a ciò che gli dicevano. In un secondo momento Zamora ripeteva il ritratto ma questa volta basandosi sulla descrizione fornita da un’altra donna assolutamente imparziale. L’esito? I ritratti “nati” dalla descrizione soggettiva risultavano essere decisamente meno attraenti rispetto a quelli in cui la descrizione veniva fornita da terzi. 163 milioni di visualizzazioni su YouTube e premio TitaniumGrandPriz del Festival di Cannes.

4. Always, le ragazze e i luoghi comuni. La nota azienda di abbigliamento, Always, per promuovere il suo brand si è servita di un interessante esperimento. Denominata Like a girl la campagna chiedeva a dei ragazzi e ragazze di età compresa tra i 5 e i 20 anni di correre, litigare e lanciare oggetti proprio come farebbe una bambina. I giovani dai 13 anni in su si sono cimentanti in corse ridicole, nel lanciare gli oggetti senza forza e nel litigare tirandosi i capelli. Mentre le bambine minori di 10 anni hanno iniziato a correre in maniera determinata, litigare con veemenza e serietà e lanciare cose con forza estrema. Il risultato? La società impone dei falsi stereotipi e più si avanti con l’età e più ci si convince della loro veridicità. Il video ebbe talmente tanto successo che vinse il premio EMMY 2015 come miglior pubblicità social dell’anno.

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

Photo credits – Stella de Smit via Unsplash and chuttersnap via Unsplash

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LE 4 PRINCIPALI APP. DEL MOBILE PAYMENT

Pagare con lo smartphone ormai è una pratica che sta prendendo sempre più piede. I tradizionalisti e più nostalgici storceranno il naso, ma la comodità di poter lasciare a casa il portafoglio o di non dover recarsi necessariamente al bancomat è indiscussa.

Vi abbiamo parlato delle modalità e delle tecnologie che consentono a questa tecnica di funzionare in totale sicurezza, adesso è arrivato il momento di scoprire quali sono le app del mobile payment più diffuse.

1. Google Pay. L’applicazione (non ancora attiva in Italia) è la fusione (se così si può dire) di Android Pay e Google Wallet. Lanciata a Gennaio di quest’anno utilizza la tecnologia NFC e letteralmente sostituisce carte di credito o di debito. In termini di sicurezza per effettuare i pagamenti è richiesta l’impronta digitale ove possibile, altrimenti è necessario digitare il più classico pin.

2. Apple Pay. Apple ha lanciato la sua personale app di pagamento nel lontano 2014, attiva anche in Italia è compatibile con l’Iphone 6, 6s, 7, 8, X, con l’Apple Watch, Ipad air 2 e superiori e tutti i Mac predisposti. Anche Apple Pay utilizza la tecnologia NFC per i pagamenti in negozi fisici e per l’autorizzazione è necessaria l’impronta digitale, solo l’Iphone X utilizza il Face ID.

3. Samsung Pay. Naturalmente, non poteva mancare l’app di pagamento dell’azienda coreana. Funziona ovunque venga accettata una carta di credito o di debito e sfrutta l’NFC e il MST (Magnetic Secure Trasmission) ove possibile. Per l’autorizzazione ai pagamenti utilizza o il classico pin, o l’impronta digitale o la scansione dell’iride. Samsung Pay grazie alla tokenizzazione evita che i dati sensibili possano apparire durante le transazioni o memorizzarsi sul proprio smartphone. Attiva anche in Italia, l’applicazione di Samsung è tra le più sicure attualmente in circolazione.

4. Satispay. Applicazione di pagamento sviluppata completamente in Italia, facile da usare, sicura e conveniente. Non necessita di NFC, bisogna semplicemente effettuare l’iscrizione e collegare il proprio IBAN all’account appena creato. Anche i negozianti, però, devono avere un account attivo. Con Satispay i fruitori potranno godere di alcune interessanti iniziative che restituiscono parte della spesa. Infine, non sono previsti costi.

5. Chi, invece, ha appena chiuso i battenti è Vodafone Pay. Infatti, l’operatore telefonico ha comunicato che dal 28 giugno l’app. non è più in funzione. Eppure, stavamo parlando di una delle migliori app di pagamento presente in Italia. I motivi non sono noti, molto probabilmente si pensa ad una questione legata agli eccessivi costi.

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

Photo credits – Matthew Kwong via Unsplash and Steve Johnson via Unsplash

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BRAND & SNAPCHAT: 8 SEGRETI PER IL SUCCESSO!

Se Whatsapp ha segnato un’epoca e Telegram ha superato il maestro (anche se non tutti ne sono convinti), Facebook ha creato il precedente e Instagram ha puntato sulla creatività, Snapchat ha spiazzato tutti e si è letteralmente “preso” la fetta di mercato forse più importante: i millennials.

200 milioni di utenti attivi, 400 milioni, in media, i contenuti scambiati in in un giorno, video, immagini, post: rigorosamente tutto live e non possono avere più di 24 ore di vita. La nuova generazione corre, si annoia subito ed è alla ricerca, sempre, di esperienze nuove.

I creatori di Snapchat hanno studiato bene i millennials e il prodotto finale è perfetto per le loro esigenze: secondo ricerche scientifiche, ad esempio, affermano che gli under 24 hanno un tempo di attenzione di appena 8 secondi e passano molto tempo con il loro smartphone. Hanno meno difficoltà a comunicare via “digitale” e adorano i social.

Snapchat per le aziende può rappresentare uno strumento di marketing estremamente efficace, ma per funzionare le loro strategie devono prendere in considerazione alcuni elementi:

1. Velocità e tempi (strettissimi) di reazione: un video non può durare più di 10 secondi

2. È vietato l’uso di hashtag e altri stratagemmi per “indicizzare” il brand

3. Behind the scenes: ai giovani piace “vivere” un evento e farne parte. Ad esempio Michael Kors, (ottenendo un enorme successo), ha preferito postare su snapchat il dietro le quinte delle sue sfilate piuttosto che la sfilata di per sé.

4. Inoltre, è bene ricordare che immediatezza e spontaneità sono le parole d’ordine tra i giovani!

5. Per molti Millennials gli influencer sono dei veri e propri punti di riferimento: sfruttare la loro potenzialità per veicolare i propri messaggi è un ottimo punto di partenza.

6. Semplicità: su Snapchat non esistono funzioni di editing o filtri grafici, nessun ritocco digitale. Bisogna solo essere se stessi, autentici ed originali!

7. È necessario sempre, costantemente e con continuità, monitore il proprio profilo e leggere le Story Replies degli utenti, cioè le risposte al proprio post in tempo reale, in modo tale di avere sempre la situazione sotto controllo.

8. Infine, i geofilters sono importanti: si tratta di un modo interessante per promuovere il proprio brand in base alla geolocalizzazione dei propri utenti. Questa strategia è molto diffusa, ad esempio, nel mondo dell’NBA. Informare, infatti, in tempo reale dove si sta svolgendo una gara a quegli utenti che sono nei paraggi è sicuramente un’ottima iniziativa.

Fonte: PURE BROS MOBILE Blog

Photo credits – Thought Catalog via Unsplash and Matheus Ferrero via Unsplash

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