ancora sulla grafia…

Ci siamo trovati a parlare a bassa voce, quelle poche righe son state un colpo di bacchetta sullo spartito, abbracciarti il colpo di grazia al silenzio dei cuori che si stava sciogliendo.

Due esseri lontani, irraggiungibili sulla carta hanno scoperto di essersi accostati dalla porta giusta.

Le nostre anime hanno iniziato per prime a darsi del tu, poi le nostre labbra li hanno seguiti perdendo il commercio delle parole e mostrando  noi stessi.

Due poli opposti così vicini non si son mai visti, sino a percepire le emozioni uno dell’altro senza vederci o sentirci, ed oggi possiamo raccontare l’aneddoto dell’uomo che fece fortuna in America.

Tornando alla sua sontuosa villa vide un carro funebre che caricava una piccola bara, lo seguì incuriosito, i suoi cani erano intorno a lui vivi e vegeti.

Arrivato sull’orlo di un burrone il carro funebre si è fermato, ed i becchini hanno gettato la prima bara giù, poi la seconda, la terza, prima che lanciassero la quarta l’uomo era di fronte a loro ” che fate, cosa contengono quelle bare?”, i becchini risposero, “i giorni che hai perso, vedi la prima che si è aperta?, conteneva il momento in cui hai rinunziato ad un lavoro che ti piaceva, vedi la seconda?, conteneva la rinuncia a viverti nell’amore”, l’uomo allora chiese” quanto volete per rendermeli?”, “nulla di quanto possiedi può ricomprarli”, risposero i beccamorti.

Questa è la risposta che ho da dare a chi mi chiedesse “perché lo fai?”, “lo faccio per lei, la vita è adesso, questo tempo e questo spazio sono i suoi”, non ci sono piccole bare nei nostri giorni, ogni giorno nasce un fiore diverso.

Quelle due prime righe, quell’abbraccio, quel sentirsi vicini son la vita, e non ha prezzo il saperle vivere, la grafia non ha inciso il foglio, è stato uno scambio pelle su pelle.

Tu sai l’emozione che ho provato quando ho scoperto, grazie a te, di voler vivere ancora le sensazioni dell’affetto?, ora posso dirlo, urlarlo, il mio pensiero vagava senza avere o cercare una destinazione , il mio cuore aveva smesso di battere,  forse anche tu vivevi le stesse cose..ci siamo trovati e incontrati, pensa, due pagine vergate a mano sulla pelle, quella scritta da me, e le parole scritte da te.

Insieme siamo usciti da un girotondo e abbiamo unito le mani per intraprendere un cammino, abbiamo imparato mille cose in un solo istante, quell’attimo ha sovrastato le nostre culture ed il nostro modo d’intendere la vita.

Sino a ieri creature comuni, indistinguibili nella massa, oggi possiamo dare un senso ai colori dei sogni, per cambiare pelle bisogna credere in qualcosa che sia eterno e terreno, in un qualcuno:

Noi chiamiamo amore, quel gesto di prenderci per mano e percorrere un cammino che può portarci a nuovi confini, scoprire che dopo il lungo inverno sotto la terra covava una nuova primavera e nascevano i fiori è gioia, è essenza della vita.

Se mi dicessero, “che stai facendo di così interessante da tenere la casa nel silenzio più totale?”, risponderei “sto scrivendo una nuova canzone per lei”

 

 

 

 

 

ancora sulla grafia…ultima modifica: 2017-10-04T22:51:49+02:00da Totodess