Inserisci tu il titolo, questa è una lettera che lancio nella rete, sperando che tu un giorno possa leggerla.

Certe volte mi vien voglia di scomparire e riapparire in altri luoghi, posti sconosciuti con una sola persona a fianco.

Al mio riprendermi prendo coscienza di chi sono, cosa voglio, quel che posso, e le cose desiderate, insomma, un inventario di me stesso, e guardo te.

Principessa, piccola fiammiferaia, Biancaneve, Cenerentola, Alice, Remedios, Maddalena, Carmen, madame Curie, molti nomi e altrettante storie su cui riflettere la tua storia, o meglio, la storia della nostra conoscenza, ripeto, questa è una lettera lanciata nella rete.

Se parlassi della mia vita, queste parole sembrerebbero vanagloria di un gigolò per gioco e caso, in realtà non son stato il seduttore ma il sedotto, ed ognuna m’ha dato qualcosa, anche se nella mia vita le donne son state motivo conduttore della mia educazione.

Tanto son state importanti da determinare nei miei desideri, la Donna ideale, dal sogno alla realtà intercorrono molti ma, eppure il Fato ha fatto si che potessi conoscerLA, e da quel momento, tutto è stato improntato al cambiamento.

Non più bugie, sotterfugi, sempre e solo la verità, che per dolorosa è sempre presente, da un senso di rispetto enorme, consente l’autocritica, il mio specchio trasmette quelle immagini private che pochissime persone hanno visto, ed hanno avuto la delicatezza di renderle umanamente concepibili.

Edonismo?, no, con la tua fascinazione mi hai umanizzato, facendomi render conto di come sia possibile vivere una vita innamorandosene, sensazioni di appagamento per quel che si ha, ed in mezzo al caos assoluto, aver certezza di poter donare un sorriso raccontandolo..

Mi è stato fatto un regalo, posso ora ridere di me stesso, senza paura, vergogna, rendendo partecipi le persone care dei miei limiti, esaltandone i lati comici, posso vederti per quella che sei come tu, vedi me, parlando di quella che non sei, parlo di te.