Il genere maschile e femminile di Saggi ed Angeli

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Fino ad ora non è stato mai specificato il genere dei Saggi ed Angeli e c’è un perchè: inizialmente non avevano sesso.

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Agli inizi, nella prima era, nacquero senza un “sesso” definito e non si posero il “problema” fino a che non acquisirono una loro coscienza. Quando essa si formò, cominciò anche a formarsi un loro carattere individuale ed “istinti” che individuarono nel riconoscersi diversi “gli uni dagli altri”, nell’essere meravigliosamente diversi e complementari. Fu in quel preciso istante che ebbero una ulteriore evoluzione: uomini, donne, neutri, se non erano sicuri di cosa essere, ed ermafroditi. Possono anche decidere di cambiare sesso se dovesse capitare che nel loro inconscio lo desiderano.

SCISSIONE E CREAZIONE DI UNA NUOVA STIRPE

Dopo la scissione dalla CONFEDERAZIONE DI LUCE, si creò un nuovo gruppo, come già accennato. Entrambi i gruppi sopravvissero alla seconda esplosione, quindi rimanendo attivi entrambi nella seconda era, fino ad arrivare ai giorni nostri. Erano rimasti in pochi, ma non si scoraggiarono. Nel tentare di risollevare le sorti, un nuovo sentimento avvolse la loro energia, fino a sentirsi più forti, più felici. Conobbero un sentimento di amore e fedeltà e per loro molte cose ebbero più senso: la voglia di giustizia, di uguaglianza, di comprensione era il risultato di un sentimento ancora più forte. Scoprirono “attrazione energetica” e, cosa ancora più sbalorditiva, videro la creazione di una nuova “essenza” nello stesso momento in cui due essenze interagivano tra loro.

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Nacquero così nuovi esseri, nuove anime, nuovi Saggi ed i primi Angeli, diventati poi Arcangeli.

Fu nella seconda era che terminarono i “lavori” sulla CONFEDERAZIONE, in cui si decisero ruoli, compiti e metodi di lavoro. Decisero, di comune accordo, che i SAGGI PRIMORDIALI sarebbero stati al primo posto per esperienza, poi Arcangeli e, infine, Angeli.

Con l’aumento dei rapporti con gli esseri viventi, aumentarono i ruoli ed i compiti. Anche gli umani avevano i loro compiti e, una volta trapassati, potevano evolvere maggiormente, elevandosi dalla loro posizione. Infatti è comune che un umano, da essere “semplice e imperfetto”, possa conquistare conquistare compiti di alto rilievo, incominciando, a volte, il suo percorso già sulla Terra.

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Entità negative, Angeli oscuri, Demoni.

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Nella fase successiva al nulla primordiale, quindi nella “prima era” cosmica, nacquero le prime figure di Saggi. All’epoca non esisteva la concezione di bene o male e tale pensiero nacque solo secoli dopo quando, man mano che aumentava la loro coscienza e la loro interazione con gli esseri viventi, incominciarono a provare dei “sentimenti”. Si accorsero dunque che determinate azioni provocavano dolore ed altre gioia. Ci vollero millenni per capire esattamente quali fossero i comportamenti migliori per essere felici e non danneggiare altri esseri. A tale desiderio di gioia e consapevolezza, seguì il desiderio di unirsi in gruppi e perseguire un comune obiettivo: imparare ed insegnare come essere consapevoli e felici.

Fu allora che nacque la CONFEDERAZIONE DI LUCE, precedentemente menzionata nell’articolo sui Saggi, nella quale per “luce” si intende gioia per la conoscenza. Insieme i Saggi dovevano stilare un decalogo sulle metodologie, cosa imparare e come, come interagire da esseri differenti da loro. Difatti, provavano il forte desiderio di trasmettere la loro conoscenza ad altri. Fu in questo punto della storia, nella prima era, che alcuni membri non furono d’accordo con loro. Infatti per essi l’unico obiettivo era la ricerca della propria felicità, poco importava se, per ottenerla, bisognasse danneggiare altri. Si creò una frattura nel gruppo.

Nacque così un nuovo gruppo contrapposto al primo: GLI ANGELI DELLA FRATELLANZA OSCURA.

Il nome è stato ripreso dal Film “Guerre Stellari” perchè ben riesce a descrivere un gruppo di entità negative volte alla distruzione totale.

Il loro obiettivo era mettere nel caos totale i membri che aderivano al primo gruppo e cercare di screditarli in qualsiasi modo.

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Angeli, una catalogazione “differente”

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Si è scritto tanto sugli Angeli e sul loro mondo, tuttavia speriamo di aggiungere qualche informazione utile per meglio comprendere il prezioso e meraviglioso compito questi “esseri superiori”.

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ARCANGELI

Gli Arcangeli sono entità spirituali con grande esperienza. Il loro è un grande compito: sono messaggeri, protettori, studiosi, combattenti, istruttori e sono al posto più elevato degli Angeli. Ci sono, attualmente, circa 2.000 Arcangeli, anche se nella società attuale e, a seconda del credo religioso, ne vengono ricordati solo alcuni. Anche gli Arcangeli interagiscono con gli uomini con varie modalità, proprio come gli Angeli. Uno dei compiti più importanti è quello di coordinare gli Angeli, istruirli ad essere i tramiti tra esseri umani e Saggi. Possono reincarnarsi o “prendere in prestito” corpi biologici.

TIPOLOGIE DI ANGELI

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Gli Angeli sono un gradino sotto agli Arcangeli ed uno sopra rispetto alle anime bianche. Con il tempo e l’esperienza possono salire di livello, diventando Arcangeli. Hanno vari compiti, tutti molto importanti.

MESSAGGERI

Portano messaggi agli umani da parte di altri Angeli, Arcangeli, Saggi o anime con cui gli umani sono rimasti legati.

PREMONITORI

Sono Angeli che avvertono di eventuali pericoli, più o meno imminenti.

CUSTODI O PROTETTORI

Sono Angeli a cui sono stati affidati degli umani. Il loro compito è ascoltarli, consolarli ed essere i tramiti con gli Arcangeli. Provano sempre a dare segnali della loro presenza, anche se non sempre gli umani la colgono. Provano a mostrare la via migliore, anche se non devono intervenire con prepotenza nelle scelte.

VIRTUOSI

Sono Angeli ispiratori di Scienze ed Arte. Non amano le apparizioni plateali, ma preferiscono farsi ascoltare nelle emozioni profonde.

TARHIB

Sono gli Angeli dell’accoglienza. Essi si trovano al confine tra la vita e la morte. Il loro compito è accogliere le anime, spesso impaurite, dei morti. Devono consolarli, farli sentire protetti ed istruirli sulla loro “venuta” nel mondo parallelo a loro destinato. E’ un compito gravoso poichè spesso arrivano anime infelici, piene di dolore e possono, a volte, non voler “passare il confine”. Questi Angeli, quindi, sono dotati di grande empatia, gentilezza ed infinita pazienza. Dopo la morte fisica, è con loro il primo contatto “energetico” che avviene tra due essenze.

ANGELI GUERRIERI

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Sono Angeli schierati in guerre contro entità negative e che ispirano alla lotta contro il male anche gli umani. Spesso sono umani che in vita hanno lottato per difendere il bene e continuano la lotta anche dopo. Possono apparire agli umani in caso di attacco maligno ed istruirli su come difendersi. Prendono ordini direttamente da Arcangeli e Saggi.

ANGELI ALMAWT

Detti anche “Angeli della morte”, devono accompagnare le anime nel distacco dal corpo fisico e hanno l’arduo compito di decidere se, per un determinato essere, la morte è la giusta soluzione.

ANGELI MUHFIZ

Sono Angeli conservatori, tipo bibliotecari. Hanno il compito di trascrivere o conservare ogni ricordo umano o astrale, tutte le ricette alchemiche; sono anche i più grandi storici poichè conservano i libri di ogni tipo di guerra, sia essa astrale, umana o aliena.

ANGELI GUARITORI

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Sono Angeli che provano a guarire il fisico o l’anima degli esseri viventi. Sono in stretto contatto con gli Angeli ALMAWT per decidere le sorti dei viventi.

ANGELI MASIR

Sono gli Angeli del Destino e della Fortuna. Per ogni essere vivente, hanno il compito di scrivere un destino, che rimane sempre volubile, in quanto condizionato dal libero arbitrio.

ANGELI ASUD

Sono Angeli a stretto contatto con anime negative, “Angeli sporchi” che trattano con coloro che possono essere recuperati. Il loro compito è sorvegliarli e tentare il recupero delle anime perse.

ANGELI MUSHARRAF

Sono sorveglianti. Sorvegliano i vari mondi, tutti gli accessi ai vari mondi, i tunnel spazio-temporali, le porte astrali, le varie sale del Consiglio, i documenti e soprattutto sorvegliano gli esseri viventi. Ogni volta che ci sia bisogno di loro, possono, anzi devono, subito riferire alla figura di competenza.

ANGELI SCRIVANI

Hanno l’arduo compito di tradurre ed insegnare la lingua angelica alle nuove anime, di insegnare altresì la catalogazione e l’ordine.

ANGELI CERCATORI

Sono Angeli che cercano, tra gli esseri viventi, coloro che hanno doti particolari per aiutarli ad avvicinarsi agli Angeli, istruirli ed aiutarli ad aprire il terzo occhio. Il loro compito è importante in quanto devono selezionare con cura coloro che, sulla Terra o in altri mondi viventi, possono, a loro volta, aiutare altri esseri umani a creare “gruppi di supporto” sulla Terra.

ANGELI NURSY

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Sono Angeli che accolgono esclusivamente bambini e feti prematuramente morti. Insieme ai TARHIB stanno al confine ma con la differenza che seguono l’anima dell’infante in tutto il suo percorso. Vengono chiamati anche “mamme e papà adottivi”. Sostituiscono le figure genitoriali fino all’arrivo dei genitori biologici e provano a sanare il distacco e a ricreare il naturale contatto genitore-figlio.

ANGELI ISTRUTTORI

Sono coloro che, dopo la prima accoglienza, accompagnano le anime nel loro percorso e li aiutano ad evolvere, sia moralmente che nella giusta coerenza delle doti naturali delle anime.

ANGELI DELLE PORTE O ANGELI UFFICIALI

Sono loro che decidono in quale “zona” o “villaggio” o “città” l’anima debba sostare al suo arrivo. Accolgono anche le richieste di trasferimento. Hanno il compito di scegliere la prima zona, in quanto le anime appena arrivate, essendo ancora nel pieno della loro rivoluzione interiore e non essendo ancora a conoscenza dei luoghi, hanno necessità di ritrovarsi in posti accoglienti e più simili al luogo che hanno lasciato nel momento della separazione fisico-energetico-animica.

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I Saggi

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Numerose testimonianze attinenti al mondo delle “entità”, sia di matrice laica che religiosa, menzionano la figura del “vecchio saggio”. Archetipo diffuso, detentore di conoscenza e verità, egli si pone, e mai si impone, come “guida spirituale” dei suoi figli. Che sia esso un saggio biblico o una figura cinematografica o fiabesca, è spesso un’immagine comune nelle fantasie collettive. Lo stesso Dio, alle volte, è rappresentato come un anziano signore dai capelli e la barba bianca nell’alto dei cieli. Ma andiamo ad analizzare più da vicino le informazioni a riguardo…

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I Saggi, definiti “coscienze emotive” nell’articolo della creazione dell’universo, sono essenza di energia pura nata al principio di esso. A differenza della normale energia, hanno un corpo semi-fisico. Ciò significa che non sono totalmente dotati di corpo fisico ma possono assumerlo se necessario. Si dovrebbero immaginare più come sfere di luce e potenza. Si dividono in SAGGI PRIMORDIALI e SAGGI. Differiscono solo nell’età: i primi, infatti, sono sopravvissuti alla prima esplosione, i secondi, sono di formazione successiva. Hanno un carattere forte e dolce, a seconda delle occasioni. Provano emozioni: dolore, gioia e, soprattutto, grande saggezza. Possono recarsi da un universo all’altro senza utilizzare i tunnel spazio-temporali. Sono in grado di apparire nei sogni degli umani o anche di interferire con la tecnologia. Il loro scopo è proteggere gli esseri viventi dal male, inducendo così gli umani o altri esseri ad usare la propria coscienza. Il tutto non per ottenere l’ingresso in un paradiso religioso ma poichè il male è sbagliato a prescindere. Non utilizzano minacce nè punizioni, essi preferiscono gli insegnamenti. I Saggi hanno dalla loro parte alcune razze aliene, molti umani, angeli, arcangeli ed una schiera di anime bianche.

I Saggi hanno creato un gruppo a cui far riferimento: LA CONFEDERAZIONE DI LUCE.

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Tale Confederazione serve a riunire e ripartire i ruoli ad ognuno. Essa ha anche le sue regole.

I Saggi spesso assumono nomi differenti agli occhi degli umani: Dio, Allah, Javè, ecc.

I libri religiosi spesso raccontano storie con spunti reali ma, spesso, essi vengono largamente modificati. L’esempio classico sono il Paradiso e l’Inferno. Sicuramente il luogo in cui vivono i Saggi ed in cui finiscono le anime dopo la morte può essere definito paradisiaco, ma è comunque diverso da come viene classicamente descritto. Sono mondi paralleli, non raggiungibili con i tunnel spazio-temporali, quasi simili ai nostri. Esistono infatti città, metropolitane e negozi. Gli umani si trovano a proprio agio in questi luoghi. I Saggi amano la civile convivenza ma sono disposti a combattere pur di preservare i luoghi sacri in cui vivono. Sono maestri d’amore e supporto, paragonabili ad Angeli divini. Loro tendono sempre a far migliorare gli umani, cercano di recuperare chi ha preso strade sbagliate. Dunque essi aiutano, insegnano, cercando di far diventare tali anime pure. La loro grande saggezza è frutto di lunghi millenni di errori e battaglie. Infatti, all’inizio della loro esistenza, erano immaturi, impulsivi, paragonabili a bambini. Con il passare del tempo, hanno acquisito esperienza ed umiltà. Il modo in cui vivono è amorevole, devoto alla pace dei sensi, alla coesistenza. Nel corso dei secoli, più volte hanno interagito con gli umani, insegnando loro metodologie varie per essere migliori, più felici, sicuri di sè, leali ed umili.

Possono interagire con noi in vari modi:

SOGNI

Spesso i Saggi preferiscono interagire durante i sogni, mostrandosi o meno al ricettore. Spesso mostrano paure, desideri, soluzione di problemi. A volte, persone più ricettive hanno la possibilità di sognare avvenimenti futuri che possono riguardare se stessi o altri, amici o parenti. Spesso capita, soprattutto all’inizio, di confondere i sogni premonitori con semplici sogni dovuti a stress o agitazione.

VIBRAZIONI

A volte i Saggi, così come Angeli o anime bianche, preferiscono maniere plateali per interagire, facendo vibrare il corpo come se ci fosse energia elettrostatica. Più la persona è ricettiva, più le sarà possibile scorgere anche i contorni delle varie entità a seguito di tali vibrazioni.

VOCI E LUMINESCENZE

Non è raro sentire storie in cui molti asseriscono di aver sentito voci o visto Angeli. Spesso definiti casi psichiatrici, non tutti hanno realmente turbe psichiche, molti di essi, in realtà, hanno effettivamente percepito, visto o sentito, entità.

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Alieni (II parte)

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Proseguiamo l’articolo precedente con la catalogazione degli Alieni più “comuni”, se così si possono definire…

I GRIGI

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Provengono da Zeta Reticuli, nel sistema di Orione. Hanno un’altezza che varia tra 120 e 100 cm. Pelle grigia e rugosa, priva di peli. Occhi grandi, inclinati e completamente neri. Naso poco accennato o inesistente. Bocca molto piccola. Comunicano telepaticamente. Al posto delle orecchie hanno due fessure. Non hanno il sistema riproduttivo e, a tale scopo, usano il sistema di clonaggio o di ibridazione. Purtroppo, nel vano tentativo di creare dei loro simili con sistema riproduttivo, hanno dato vita, tramite vari esperimenti con Dna alieno ed umano, ad esseri molto simili ma con differenze fisiche, tra cui:

  • possibile presenza di peli
  • occhi più piccoli
  • colore verdastro
  • odore acidulo
  • accenno di apparato riproduttivo

Tali esseri, però, mostrano un carattere non pacifico, tendenzialmente ribelle e portato ad usare con gran facilità le armi. Tendono a danneggiare i luoghi che visitano e non vogliono il dialogo pacifico con altre razze.

Di conseguenza, esistono 2 tipologie di GRIGI: GRIGI CLASSICI e GRIGI IBRIDI, entrambi provenienti dai primi.

GRIGI BLU

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Quasi identici ai GRIGI CLASSICI ma il colore della pelle tende al blu. Sono superiori ai GRIGI normali e sono i primi ad aver usato Dna umano per creare ibridi. I GRIGI BLU sono imparentati ai GRIGI classici.

GRIGI BIANCHI

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Alti circa 60-80 cm, simili ai GRIGI CLASSICI ma con pelle tendente al bianco. Testa sproporzionata rispetto al corpo, carattere socievole, grandi viaggiatori.

GRIGI ARANCIONI

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Alti circa 160 cm, pelle color oro per il genere maschile, arancione per le femmine. Hanno un cervello molto sviluppato e una ossatura cranica molto sviluppata e grossa, quasi a forma di cuore. Possono mutare lievemente la loro forma fisica.

GRIGI ALTI

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Sono la razza di grigi più evoluta dal punto di vista della conoscenza cosmica. Provengono da Orione. Assumono spesso il ruolo di comando. Sono alti circa 190 cm, occhi grossi e inclinati. Pelle liscia e lucida.

GRIGI DOW

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Alti circa 120 cm, provenienti da Zeta Reticoli ma il loro pianeta d’origine è andato distrutto. Sono soggetti alla corruzione. Alcuni esemplari vivono stabilmente sulla Terra.

HYAIDIANI

Provengono da un pianeta distrutto durante una guerra. Molto simili ai NORDICI. Hanno occhi molto inclinati.

LYRIANI

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Una delle prime razze ad abitare la Terra. Molto simili agli umanoidi terrestri.

NORDICI

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La razza umanoide quasi identica agli umani. Capelli biondi e alti 190 cm. Sembrano emanare luce e sono dotati di grande saggezza. Originari di Lyra.

NORDICI GIGANTI

Si differenziano dai NORDICI normali solo per l’altezza: arrivano a 250 cm. Sono estremamente forti.

PLEIADIANI

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Sono imparentati con i LYRIANI. Sono telepatici e spesso utilizzano un amuleto triangolare che portano sempre con loro. Sono o maschi o ermafroditi con 6 dita a mani e piedi. Arrivarono sulla Terra 790.000 anni fa e da loro nacquero gli ATLANTIDEI. Combattono contro i RETTILIANI. Vivono su Sirio, Toro, Alfa Centauri e Orione.

RETTILIANI

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Altezza che varia tra i 160 e i 230 cm. Dotati di forza notevole. Somiglianti a lucertole, bipedi, occhi inclinati tra l’arancione e il giallo. Pelle squamosa e di colore verde-marrone. Privi di peli, pieni di protuberanze, naso ridotto a due piccole fessure. Popolo molto pericoloso.

SIRIANI

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Carnagione scura, simili agli umani. Vivono su Sirio. Sono ibridati con i GRIGI.

 

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Alieni (I parte)

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Nel corso dei millenni gli umani sono entrati in contatto con entità aliene, alcune provenienti dal nostro universo ed altre da mondi paralleli. Molte razze sono arrivate a noi grazie ai tunnel spazio-temporali. Esistono razze meno evolute delle nostre, in cui eventi storici possono essere paragonati all’antico Egitto terrestre. Altre, invece, hanno un bagaglio culturale nettamente superiore al nostro. Anche gli alieni subiscono gli effetti dell’evoluzione sul loro corpo, in seguito a eventi naturali, esattamente simili a quelli terrestri, ed effetti dovuti a ricerche sulle sperimentazioni chimico-mediche. Alcune di queste razze, nel corso dei millenni, sono diventate, dunque, incapaci di riprodursi in maniera del tutto naturale. Ciò ha portato loro a continuare ricerche per poter procreare. Spesso utilizzano la manipolazione genetica, ma non disdegnano la mescolanza di geni della loro razza con geni appartenenti ad altre razze, creando così ibridi. La razza principale volta ad utilizzare tale mescolanza è quella dei GRIGIO BLU.

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Simili agli umani, pelati, pelle tendente al blu-azzurro. Altezza media 230 cm. Parlano telepaticamente. Sono il frutto ibrido dei GRIGIO BLU con geni di ominidi egiziani terrestri. La loro nascita risale circa al 60.000 a.c. terrestre. Sono state dichiarate basi su Tav, Ceti, Zenatae, Alfa,

ANFIBIOIDE

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Sono parenti stretti dei RETTILIANI. Muniti di branchie, di colore variabile: bianco, verde, marrone o arancione. Non si hanno molte notizie su di essi e l’ultimo avvistamento risale al 1966.

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Venerati come divinità dai Sumeri, si presuppone siano originari di Nibiru. Durante l’ultimo passaggio del loro pianeta vicino alla Terra, è stata inviata una missione da Enki (Dio mitologico sumero) e che si è svolta principalmente in Mesopotamia e nella Valle del Nilo, favorendo un rapido sviluppo sociale e tecnologico delle civiltà preesistenti. Civiltà fondamentalmente benevola che però non esista a sfruttare le risorse terrestri.

ALEPHANTIAN

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Nati con aspetti fisici differenti, la loro ricerca sui geni e sulle mescolanze ha permesso loro di auto-innestarsi Dna umano, pur non essendo loro sterili. Infatti attualmente sono molto simili agli umani, alti circa 180-190 cm, senza capelli o peli. Occhi grandi e iride tendente al blu-grigio. Sono la razza più sviluppata dal punto di vista chirurgico. Hanno dati su tutte le razze.

BLU

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Provengono da una porzione di spazio tra Cassiopea e Andromeda. Alti circa 190-200 cm, completamente blu, con una protuberanza in testa. Magri ma molto forti. Occhi più grandi di quelli umani e privi di orecchie. Amano la ricerca tecnologica e spirituale.

CASSIOPEO

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Una delle poche razze legate alla luce. Molto sviluppati. Irradiano di luce ogni luogo da loro visitato. A volte scambiati per Angeli. Fisicamente simili all’uomo.

CENTAURIANO

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Sono alti circa 300 cm. Con carattere molto gentile, Con pelle olivastra  ed occhi allungati. sono ibridi naturali: in origine erano più simili agli ALEPHANTIAN ma hanno, nei millenni, combinato Dna loro con razza umana asiatica, assumendo, così, tratti simili a loro. Parenti vicini di mongoli.

CLARION

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Vivono presso Chioma di Berenice. Simili agli umani, si differenziano per il mento aguzzo ed i capelli rossi. E’ una razza interamente di donne. Spesso utilizzano umani per creare ibridi.

ESSERI DI LUCE

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Non sono una vera e propria razza aliena: essi sono il frutto dell’amore dei saggi con lo spirito divino di esseri viventi. Gli esseri di luce quindi sono nel mezzo, metà con anima umana, metà spirituale. Possono passare da un mondo ad un altro senza usare i tunnel spazio-temporali. Sono ottimi istruttori astrali. Spesso sono loro ad aiutare gli umani sotto il profilo di viaggi astrali.

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Tunnel spazio-temporali

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Il tunnel spazio-temporale, chiamato anche ponte Einstein-Rosen, o wormhole, è una scorciatoia che permette di viaggiare tra due punti nell’universo ad una velocità superiore a quella della luce, utilizzando piegature gravitazionali in grado di modificare tempo – velocità – spazio – materia – antimateria. A seconda delle piegature gravitazionali, la destinazione potrebbe essere un punto nella nostra galassia o in una galassia parallela. I tunnel spazio-temporali sono solitamente presenti all’interno o nelle vicinanze dei buchi neri, in quanto essi sono in grado di creare naturalmente le condizioni necessarie per attraversarli. Alcune razze aliene, però, sono riuscite a ricreare artificialmente tali tunnel. Questi ultimi, a seconda della piegatura, permetterebbero anche la dilatazione del tempo e la sua manipolazione, quindi è possibile il viaggio nel tempo, anche se tale utilizzo è pericoloso. I paradossi del viaggio nel tempo sono inesistenti poichè, anche se un soggetto viaggia nel tempo passato tentando un cambio di storia, andrebbe a influenzare non il proprio vissuto ma il sistema in cui è avvenuta la modifica, quindi creerebbe uno scompenso temporale idoneo al parallelismo dell’universo; di conseguenza si aprirebbe un nuovo percorso alternativo, creando due mondi con un passato quasi identico e due futuri distinti, entrambi provenienti dallo stesso punto di partenza. Non tutti i mondi, però, possono essere raggiunti con la piegatura gravitazionale, in maniera fisica. Questo accade perchè alcuni di questi mondi rispondono a leggi fisiche completamente differenti da quelle terrestri o dell’universo a cui apparteniamo. In tali mondi sono confinate le “coscienze emotive”, cioè i saggi, esseri composti totalmente da pura energia, non sempre di derivazione umana.

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Il Multiverso

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Il Multiverso è l’esistenza di universi coesistenti fuori dal nostro spazio-tempo, denominato anche “dimensioni parallele”. Tale esistenza è la conseguenza del “deficit energico-quantico” che portò al collasso energetico. La potenza esplosiva dei buchi neri permise ai pochi elementi presenti in atmosfera di legarsi grazie alla presenza di calore, creando come legame esplosivo, responsabile dell’aumento di denotazione, il:

C3 H6 N6 O6

Tale forze fu influenzata da un effetto fisico simile al terzo principio della dinamica: “Ad ogni azione corrisponde una reazione”.

Di conseguenza, l’esplosione avvenuta all’interno dei buchi neri seguì due direzioni, espulsiva e di risucchiamento, creando contemporaneamente due o più  universi paralleli per buco nero. All’interno dei buchi neri si sono creati, di conseguenza, tunnel spazio-temporali che mettono in collegamento i vari universi.MultiversoMondi paralleliMultiverso (2)

Il Principio

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Principio

Principio (2)

Il principio

All’inizio fu il nulla primordiale, in cui la presenza di quark, neutrini, neutroni, protoni, elettroni, buchi neri e buchi bianchi erano le poche presenze vaganti, in uno spazio privo di vita intelligente, senza un ordine reale. Per “nulla”, difatti, non si intende “vuoto” o “privo di ogni presenza”, ma un’esistenza diversa da quella odierna. Vi era, già all’epoca, circa 872,15 miliardi di anni fa, la presenza di buchi neri. Essi erano in numero nettamente superiore ad altri elementi come protoni ed elettroni. Tali buchi neri, assorbendo tutta l’energia, in un periodo universale di 16 milioni di anni, portarono ad uno scompenso energetico. Tale scompenso, detto anche “scompenso elettro-adrone” o “deficit energetico-quantico”, portò ad un collasso, a cui seguì un’implosione, e ad una successiva esplosione energetica. Tale energia generò un universo composto da circa 9 miliardi di sistemi solari e una serie di tunnel quantici. Contemporaneamente, con metodologia simile alla nascita dei primi esseri ossigeno-ricettori, nacquero entità prive di un organismo vitale, a differenza degli umanoidi, ma molto più simili a “coscienze emotive”. In un universo immaturo, fecero la comparsa i primi esseri non evoluti che, nell’arco di 6 miliardi di anni, diedero vita ad esseri simili agli esseri umani attuali, con struttura organica complessa. Tali esseri viventi differivano molto tra le varie razze che abitavano i vari sistemi solari ed alcuni di essi erano privi di ogni coscienza. Anche le “coscienze emotive” evolvevano in maniera differente: riuscivano infatti ad assumere blandi corpi energetici simili all’ambiente circostante. In questo universo immaturo, le onde gravitazionali erano instabili a tal punto da creare continui collassi di buchi neri ed esplosioni a catena, generando protoni instabili ed onde d’urto di tale potenza da spostare a grande velocità elettroni, tanto da creare tunnel quanto-temporali. I tunnel quanto-temporali portarono, a loro volta, ad un secondo scompenso energetico e ad un secondo collasso e alla seconda esplosione, ricordata come “Big Bang”. Ad oggi molte sono le scoperte sui nuovi pianeti e poche le informazioni sull’Universo. In pochi sanno che l’Universo è in continua espansione e che molte “coscienze emotive” sono sopravvissute alla seconda esplosione, arrivando ai giorni d’oggi coi nomi di “Angeli”, “Dio”, “Fantasmi”. Essi, le coscienze, preferiscono autodefinirsi “saggi primordiali” che differiscono dai “saggi” solo per l’età. La seconda esplosione ha aumentato il numero dei multiversi o mondi paralleli e di tunnel spazio-temporali, di cui oggi in molti ignorano la presenza.

Mondi paralleli. Ricerche

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Secondo lo strano mondo della meccanica quantistica, abitato da atomi e particelle, esiste un universo in cui questo articolo non è mai stato scritto. E, a un tempo, un altro mondo in cui è possibile leggerlo e commentarlo.

Bizzarrie della realtà a livello dei suoi costituenti più intimi, governata da fenomeni che spesso fanno a pugni con il senso comune. E che hanno fatto storcere il naso persino ad Albert Einstein. Come la teoria del multiverso, in base alla quale esisterebbe una pluralità di universi paralleli, al punto che ogni decisione che ciascuno di noi prende in questo mondo ne creerebbe di nuovi. Secondo questa interpretazione, ci sarebbe, ad esempio, un mondo in cui il Terzo Reich è uscito vincitore dalla II guerra mondiale, e un altro in cui Hitler è uno sconosciuto pittore.

Può sembrare la sceneggiatura di un film, eppure i fisici teorici studiano questi scenari da almeno 50 anni, ed esistono complicati ed eleganti calcoli matematici in grado di descriverli. Secondo l’ultima formulazione, appena pubblicata suPhysical Review Xda un team dell’University of California a Davis, e della Griffith University australiana, non solo gli universi paralleli esisterebbero davvero, ma potrebbero persino interagire.

Quando fu introdotta per la prima volta negli Anni ’50 dal geniale matematico americano Hugh Everett III, all’epoca in forze alla Princeton University, la teoria dei molti mondi venne derisa. Everett riuscì a fatica a pubblicarla, e alla fine abbandonò disgustato la carriera accademica. Negli anni, però, le sue raffinate spiegazioni di alcuni strani fenomeni del mondo subatomico, come la capacità delle particelle di coesistere in luoghi diversi – stranezze che spingevano il premio Nobel Richard Feynman ad affermare che “chiunque crede di aver capito la meccanica quantistica, non l’ha compresa abbastanza” – hanno fatto sempre più breccia tra i fisici.

“Secondo la teoria di Everett – spiega Howard Wiseman, a capo del team australiano – ogni universo si divide in una serie di nuovi universi, quando viene effettuata una misurazione quantistica. Partendo dalle sue intuizioni, abbiamo dimostrato che è proprio dall’interazione tra questi mondi, soprattutto repulsiva, che nascerebbero i fenomeni quantistici”. “Nel multiverso – aggiunge su New Scientist David Deutsch, fisico della Oxford University – ogni volta che facciamo una scelta si realizzano anche le altre, perché i nostri doppi negli universi paralleli le compiono tutte”. Un’idea sfuggente, difficile da accettare ma, a pensarci bene, non del tutto negativa. Il pensiero che, di fronte alle scelte più difficili di tutti i giorni, ogni possibile alternativa abbia l’opportunità di realizzarsi potrebbe essere in fondo rassicurante.

Quando fu introdotta per la prima volta negli Anni ’50 dal geniale matematico americano Hugh Everett III la teoria dei molti mondi venne decisa.

“Il multiverso mi ha reso una persona più felice – commenta sempre su New Scientist Max Tegmark, fisico del Mit -. Mi ha dato, infatti, il coraggio di correre più rischi”. Ma come provare queste teorie e legarle a fenomeni fisici osservabili? Secondo Lisa Randall, prima donna a ottenere la cattedra di Fisica teorica alla Harvard University, una possibile strada è il legame con le ricerche sulla natura della forza di gravità. In base ai suoi studi, tra i più citati degli ultimi anni, gli altri universi, vicinissimi al nostro anche se invisibili, sarebbero immersi in uno spazio a più dimensioni, come un arcipelago di isole sparse nell’oceano. Su uno di questi isolotti sarebbero concentrate le particelle che trasportano, come fanno i fotoni con la luce, la forza di gravità. Si chiamano gravitoni e sarebbero gli unici in grado di saltare da un universo all’altro. Ma solo alcuni riuscirebbero a “visitare” il nostro universo. Ecco perché la forza di gravità ci appare così debole, poiché diluita su più universi, che la assorbono come una spugna. “Uno degli scopi dei miei studi è spiegare perché la forza di gravità è così debole in confronto alle altre forze fondamentali della natura – spiega la studiosa nel suo libro “Passaggi curvi” -. Un piccolo magnete, infatti, può attirare una graffetta, nonostante la Terra nella sua interezza eserciti su di essa la propria attrazione gravitazionale”.

Il battesimo sperimentale a queste ricerche teoriche potrebbe arrivare a partire dal prossimo anno, al Cern di Ginevra, con la riaccensione alla sua massima energia di Lhc, l’acceleratore di particelle più potente del mondo. Questa macchina, una pista magnetica di 27 chilometri capace di sondare la struttura più intima della materia, potrebbe essere in grado di vedere i gravitoni, fino ad ora mai osservati direttamente. “Con Lhc potremmo trovare particelle che non esistono più dai tempi del Big Bang, circa 14 miliardi di anni fa – sottolinea Randall -. Tra loro potrebbero essercene alcune che vivono solo su altre dimensioni, o persino su altri universi. La loro osservazione, quindi, sarebbe una prova importante dell’esistenza di altri mondi”. Queste particelle, infatti, lascerebbero una sorta d’impronta gravitazionale sul nostro universo. Come un’ombra che si allunga su un muro in un giorno assolato.

Come spesso accade nella scienza, gli studiosi vivono e si muovono ai bordi della conoscenza. “Non sappiamo come questi studi cambieranno la nostra percezione del mondo – afferma Randall -. Lo stesso Einstein non poteva prevedere che la sua teoria della Relatività avrebbe un giorno trovato applicazioni nel Gps. Esistono nell’universo molte regioni ancora inesplorate – aggiunge la studiosa -. Sapere cosa cercare è spesso difficile, ma questo non deve scoraggiare. Ciò che ancora non si conosce deve servire da stimolo per porsi nuovi interrogativi. È questo – conclude la scienziata di Harvard – che rende la scienza accattivante”.