Gesù è il pane della vita, il pane che è disceso dal cielo perché dono del Padre per tutti i suoi figli.
Mangiare di questo pane è lo stesso che credere in Gesù. È credere che lui è venuto dal cielo come rivelazione del Padre, è accettare il cammino che lui ha insegnato; ma la gente pur vedendo Gesù, non crede in lui, afferma infatti: “Voi mi avete visto e non credete”, ovvero non vi fidate di me. Essi non comprendono la portata di quel dono di vita che Gesù è.
Noi a differenza degli interlocutori di Gesù, abbiamo già la certezza che è possibile vivere da risorti, che quel pane di cui abbiamo veramente bisogno alimenta la persona nella vita, dona consolazione, salvezza, misericordia infinita del Padre, perché Dio è la sorgente dell’amore che ci permette di vivere senza cedere alla disperazione. Qui comincia la vita eterna, vita che è più forte della morte, ossia, una vita da vivere ogni giorno nel desiderio d’amore che Dio ha per noi. Questa infatti è la volontà di Dio: nutrirci e raccoglierci tutti nel suo amore.
“Signore,
insegnami a credere, a credere sempre,
e nutrendomi di Te, sostieni la mia debolezza.
Fa che ti riconosca,
e sappia aiutare gli altri a riconoscerti.
Insegnami che in me è già presente quella vita eterna,
come risposta ad ogni dolore o fatica,
ovvero una vita che è già risorta poiché tu l’hai salvata