Un pezzo di cielo

un pezzo di cielo

27 APRILE 2023

GIOVEDÌ DELLA III SETTIMANA DI PASQUA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: At 8,26-40

Salmo: Sal 65 (66)

Vangelo: Gv 6,44-51

Gesù è il pane vivo disceso dal cielo. Nella Bibbia i riferimenti al cielo sono numerosissimi. Il cielo è simbolo della trascendenza, del sacro, del luogo dove Dio abita e dal quale guarda la terra. Il termine cielo designa la stessa identità di Dio e la sua relazione con l’umanità.

Non c’è uomo sulla Terra che non si sia mai fermato a contemplare il cielo, i suoi colori, le sue sfumature. Il cielo affascina, ci attira, nasconde quasi il senso per cui gli uomini vivono sulla terra; é una finestra spalancata sul mistero di Dio, su quel desiderio d’infinito che alberga nel nostro cuore. Dio sa di cosa abbiamo bisogno e conosce i deserti del nostro cuore, per questo ci dona il suo pane, manna che nutre il cammino, ma vuole darci ancora di più, un pane che dura per sempre, per la vita eterna, perché lì c’è tutto se stesso e lo fa mandandoci suo figlio.

Siamo invitati a mangiare questo pane, a nutrirci di questo amore, così da non dover contemplare più il cielo, ma viverlo in pienezza. Il cielo e la terra si toccano e noi possiamo vederlo grazie all’orizzonte. Quanto più ci spostiamo, l’orizzonte si allarga o si restringe, ma ci sarà sempre del cielo unito alla terra, cosi noi saremo sempre uniti a Dio, terra e cielo, creatura e creatore che vivono dell’unico orizzonte.

Accostiamoci quanto piu possiamo alla celebrazione eucaristica dono immenso di grazia, dove poter vivere tutto questo, dove la parola ed il pane ci comunicano l’orizzonte di Dio.

“Signore,

aiutami a comprendere che nonostante la mia fragilità,

in me abita un pezzo di cielo.

Fa che riesca ad alzare lo sguardo,

anziché affossarlo sulla terra.

E quando lo sconforto,

vorrà prendere il sopravvento,

indicami Tu l’orizzonte

ed io saprò che Tu sei

e ti verrò incontro,

perché Tu per primo vieni incontro a me,

mettendomi nelle mani un pezzo di pane,

un pezzo di cielo che sei Tu.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

L’unica cosa

 

L'unica cosa

 

DOMENICA 19 GIUGNO 2022

SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO – ANNO C – SOLENNITÀ

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Gen 14,18-20

Salmo: Sal 109 (110)

Seconda lettura: 1Cor 11,23-26

Vangelo: Lc 9,11b-17

 

Il Vangelo della liturgia odierna, ci presenta l’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci.

Quella folla venuta da lontano per essere guarita, non solo sarà sanata, ma verrà nutrita. Gesù prima di compiere quel gesto, dice ai suoi discepoli: “date voi stessi da mangiare”.

Coloro che sono nutriti da quel Pane, diventano essi stessi cibo per nutrire una fame più profonda: siamo chiamati ad aver compassione gli uni gli altri, per donare con la nostra vita quel pezzo di pane che è Gesù.

Come possiamo farlo? Credendo in Dio e con la testimonianza di noi stessi, sarà Lui a fare tutto, noi siamo quel poco pane e pochi pesci, con cui Egli ha nutrito tanta gente.

Nella Solennità di oggi, pensiamo alle parole che Etty Hillesum scrisse nel suo diario e sono per noi segno di come ciascuno sia chiamato a dare se stesso, in ogni circostanza. Leggiamo: “L’unica cosa che possiamo salvare di questi tempi, e anche l’unica che veramente conti, è un piccolo pezzo di te in noi stessi, mio Dio. E forse possiamo anche contribuire a disseppellirti dai cuori devastati di altri uomini.”

Parole davvero attuali che toccano i nostri cuori e arrivano in profondità. “Tutti mangiarono a sazietà”: viviamo di ciò che ci nutriamo e portiamolo nella nostra realtà, affinché pur nella precarietà del tempo presente, quel pezzo di pane sia la nostra forza.