Magnifico errore di una moltiplicazione per sedici

“Non vi danno fastidio, tutti quei rumori da fuori? mi chiese Albertine. Io li adoro. Ma voi, che avete il sonno così leggero?”. L’avevo invece, a volte, molto profondo (l’ho già detto ma l’avvenimento che segue mi costringe a ricordarlo), soprattutto quando non mi addormentavo prima del mattino. Poiché un sonno del genere è stato, mediamente, quattro volte più riposante, sembra a chi ha dormito ch’esso sia stato quattro volte più lungo, mentre è stato quattro volte più breve. Magnifico errore di una moltiplicazione per sedici, che dà tanta bellezza al risveglio e introduce nella vita un’autentica innovazione, simile a quei grandi cambiamenti di ritmo che, in musica, fanno sì che una croma abbia in un andante la stessa durata d’una minima in un prestissimo, e che sono ignoti allo stato di veglia. La vita, lì, è quasi sempre la stessa, donde le delusioni dei viaggi. Sembra, è vero, che il sogno sia fatto con la materia – a volte la più grossolana – della vita; ma essa vi è “trattata”, malassata in modo tale – con uno stiramento dovuto al fatto che nessuno dei limiti cronologici della veglia le impedisce di sfilacciarsi enormemente – da diventare irriconoscibile.

M. Proust, La Prigioniera

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori

Magnifico errore di una moltiplicazione per sediciultima modifica: 2022-08-09T11:00:20+02:00da ellen_blue

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