A tutti i lettori
Ciao a tutti e grazie per esservi fermati almeno un attimo sul blog.
Ho creato questo spazio per raccogliere le varie battute, le notizie incredibili, spezzati di vita quotidiana che si raccontano o si ascoltano durante la giornata o nelle serate trascorse con gli amici. Molto materiale è tratto da libri, spettacoli, ecc. ecc. di autori famosi, mentre altro è presente in rete. Naturalmente alcune battute sono assolutamente mie o di alcuni amici/colleghi che frequento quotidinamente.
Spero di riuscire a farvi sorridere almeno per qualche istante, perchè sono convinto che sorridendo ci lasciamo alle spalle i troppi pensieri che ci affollano tutti i giorni.
Spero anche di trovare dei preziosi collaboratori e co-autori per rendere sempre più completo ed aggiornato questo piccolo momento di relax. Quindi se avete qualcosa di divertente da dire ... beh, siete i benvenuti.
Se volete contattarmi direttamente, scrivetemi pure (basta clikkare qui a fianco) oppure lasciate un commento. Risponderò sicuramente a tutti. Ciao, Stefano.
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Nickname: stefano_pd_1965
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Visto che questo è il 100mo post, ho deciso (per un momento) di essere serio e di dedicare questo pensiero a tutti, ma soprattutto ai quarantenni (e oltre :) ) perchè sono sicuro che, almeno in parte, avranno vissuto le stesse indimenticabili esperienze.
Tu che sei nata/o prima del 1970: quante volte avrai sentito un adulto dire “Ma guarda questi giovani d’oggi”? Ma a ben pensarci, è difficile credere che siamo riusciti a sopravvivere fino ad oggi: Da bambini, andavamo in automobile (quelli che avevano la fortuna di averla) senza cinture di sicurezza e senza air bag. E viaggiare nel cassone posteriore di un pickup, in un pomeriggio torrido, era un regalo speciale. I flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari a prova di tutto. Si beveva l’acqua dalla canna del giardino, non da una bottiglietta con il tappo apri/chiudi. Andavamo in bicicletta senza usare un casco, a velocità incredibili per quei tempi. Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o i denti… e non c’erano mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva la colpa…. Passavamo interi pomeriggi a costruirci i nostri “carri giocattolo”. Ci lanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quando non ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede. E dopo numerosi incidenti, imparavamo a risolvere il problema…. noi da soli! Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostri genitori non sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che non eravamo in pericolo. Non esistevano i cellulari. Incredibile… Avevamo delle liti, a volte dei lividi. E anche se ci facevano male e a volte piangevamo, passavano presto; la maggior parte delle volte senza che i nostri genitori lo sapessero mai. Mangiavamo dei dolci, del pane con moltissimo burro e bevande piene di zucchero… ma nessuno di noi era obeso. Ci dividevamo una Fanta con altri 4 amici, dalla stessa bottiglia, e nessuno mai morì a causa dei germi. Non avevamo la Playstation, nè il Nintendo, nè dei videogiochi, nè la TV via satellite, nè le videocassette, nè il PC, nè Internet: avevamo semplicemente degli amici. Uscivamo da casa e li trovavamo. Andavamo, in bici o a piedi, a casa loro, suonavamo al campanello o entravamo e parlavamo con loro. Figurati: senza chiedere il permesso! Da soli! E tutto senza controllo! Ma come siamo sopravissuti?! Ci inventavamo dei giochi con dei bastoni e dei sassi. Giocavamo con dei vermi e altri animaletti e, malgrado le avvertenze dei genitori, nessuno tolse un occhio ad un altro con un ramo e i nostri stomaci non si riempirono di vermi. I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno masticava una cicca in classe. Le nostre iniziative erano nostre. E le conseguenze, pure. Nessuno si nascondeva dietro ad un altro. L’idea che i nostri genitori ci avrebbero difeso se trasgredivamo ad una legge non ci sfiorava; loro erano sempre dalla parte della legge. Se ti comportavi male i tuoi genitori ti mettevano in castigo e nessuno li metteva in galera per questo. Sapevamo che quando i genitori dicevano “NO”, significava proprio NO. I giocattoli nuovi li ricevevamo per il compleanno e a Natale, non ogni volta che si andava al supermercato. I nostri genitori ci facevano dei regali con amore, non per sensi di colpa. E le nostre vite non sono state rovinate perché non ci diedero tutto ciò che volevamo. Questa generazione ha prodotto molti inventori, amanti del rischio e ottimi risolutori di problemi. Negli ultimi 50 anni c’è stata un’esplosione di innovazioni e nuove idee. Avevamo libertà , insuccessi, successi e responsabilità ed abbiamo imparato a gestirli. Tu sei uno di loro. Complimenti!!!
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