Pausa caffé

Battute, umorismo e chi più ne ha più ne metta

Creato da stefano_pd_1965 il 15/09/2005

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Malattie infettive: come difendersi.

Post n°119 pubblicato il 13 Maggio 2009 da stefano_pd_1965
 

Malattie infettive, un colossale flagello dell'umanità.

Perché sono così diffuse? Perché i cattolici sono più a rischio di contrarle? Perché bisogna evitare i bagni di sangue?

Sono interrogativi a cui la Scienza ha già trovato una risposta. Ma la Religione ha presentato ricorso. Il presente manuale è stato realizzato per guidarvi nei meandri del labirintico sottobosco microbiologico che caratterizza la vita di tutti i giorni.

Alcune categorie professionali, dicono gli esperti, si espongono al contagio molto più di altre. Diversi eventi comuni, inoltre, possono risultare particolarmente infausti se dovessero presentarsi in concomitanza. Ho raggruppato in due categorie le situazioni più disparate in cui un individuo qualunque può rischiare seriamente di contrarre una patologia infettiva ad esito generalmente letale, corredando il tutto con i consigli più efficaci per evitare il peggio.

Cattolici praticanti

Acqua benedetta - Le acquasantiere sono un costante serbatoio di germi per la popolazione media dei paesi cattolici. L'acqua contenuta in queste piccole vasche, mi spiega il dott. Alabardo Carcavella, associato di Microbologia all'Università di Bressanone, sebbene sia stata attinta dall'acquedotto urbano e quindi previamente sterilizzata con cloro ovvero tramite ozonizzazione, tende, entro l'arco di 12 ore e per effetto dell'evaporazione delle sostanze sterilizzanti ivi disciolte, a perdere la sua antisetticità e favorire così la proliferazione di batteri e protozoi infusori ad alto potenziale virulento. Gli ufficiali sanitari più bigotti e prudenti si sono chiesti se la benedizione dell'acqua ad uso delle abluzioni sacrali non possa costituire un ottimale deterrente per i batteri pii e timorati di Dio affinché questi, ispirati dalla parola biblica che hanno quotidianamente occasione di ascoltare e meditare, desistano dalla loro naturale tendenza alla patogenesi. Ma il vescovo di Centuripe, Mons. Faglione Mezzopalli, rimane scettico: «Non ci risulta che la comunità batterica abbia fatto proprio il messaggio evangelico di Nostro Signore Gesù Cristo. Inoltre, al Concilio di Nicea non furono presentati, dalla suddetta comunità, documenti ufficiali o pubbliche dichiarazioni di sottomissione a Sua Santità il Pontefice, Vicario di Cristo in Terra nonché successore di Pietro».

Battesimo - Come chiaramente delineato nel paragrafo precedente, anche l'acqua benedetta contenuta nella fonte battesimale costituisce un variegato cenacolo di ceppi batterici particolarmente aggressivi. Come ci spiega il prof. Trizio Maria Pancuronio, primario di Ematologia presso l'Ospedale San Moribondo alla Scala di Vipiteno, «Streptococcus pneumoniae, Staphylococcus aureus, Vibrio cholerae e Corynebacterium diphtheriae sono le specie batteriche più rappresentative della flora batterica battesimale. Guarda caso, sono anche i responsabili dei decessi in età pediatrica più diffusi fra la popolazione cattolica non facente uso di sistemi contraccettivi. Traetene la conclusione che volete».
Quale conclusione è lecito trarne? Risponde l'imam di Frosinone Leopanzio ibn Ishmahil ab'n Hassirut: «يمكن استخدام الإباحية من خلال مجموعة متنوعة من وسائط الاعلامالإباحية». Risposta ragionevole, ma non sono mancate polemiche al riguardo.

Confessione - Il sacramento della confessione, celebrato in angusti confessionali male aerati e affatto puliti dalle solite perpetue rumene, costituisce una perniciosa occasione per sviluppare gravi infezioni auricolari. Le particelle di saliva emesse dalla bocca del confessore, vengono proiettate ad altissima velocità - complice l'accelerazione impartita dall'ira apocalittica con cui il reverendo ammonisce il peccatore - e possono attraversare facilmente il reticolo a maglie lasse che si frappone fra il prete e la pecorella smarrita. «Mi confessavo quotidianamente da Don Auricchio», mi racconta un lettore di questa pagina, affetto da cattolicesimo spinale sin dalla nascita, che continua «Non sapevo che si potesse prendere una malattia anche così, il bollettino dell'Arcidiocesi non ne ha mai parlato né il settimanale della Curia Vescovile e io non ho mai trovato riscontro nella Bibbia di questa cosa, nemmeno nelle lettere di San Paolo o nei Maccabei. Adesso ho un'otite media catarrale resistente agli antibiotici, ma spero di poter ricevere una grazia dalla Vergine Immacolata. Sono convinto che il miracolo avverrà».

Comunione - Le ostie consacrate rappresentano un insidioso veicolo di infezioni intestinali. A prescindere dalle cautele e dal rispetto delle norme igieniche adottate durante la panificazione delle ostie, infatti, in concomitanza del passaggio dal calice alla bocca del fedele avviene, irreversibilmente, il trasferimento di cellule e spore batteriche dalle dita del prete officiante al dischetto di pane azzimo che, una volta introdotto nel tratto orofaringeo, rilascia i microbi che così possono diffondersi sulle mucose e cagionare disturbi di varia intensità, dalla stomatite essudativa all'exitus.

Pellegrinaggi - I pellegrinaggi in luoghi sacri coinvolgono l'afflusso di milioni di malati in avanzato stato di decomposizione, tutti portatori di patologie terminali dalle difese immunitarie seriamente compromesse e ad altissima carica germica. È noto che uno dei santuari più frequentati in assoluto, Lourdes, accoglie diverse migliaia di centinaia di decine di pellegrini al giorno, tutti diretti ai lavacri presso la grotta in cui Madonna, notissima popstar, sarebbe apparsa - nel 1858 - alla piccola pastorella analfabeta dal veritiero e parimenti ridicolo nome di Bernadetta Soubirous. Narra la leggenda che per dare ristoro alla folla assetata, giunta lì per assistere al miracolo, Bernadette (guarda caso malata di tubercolosi) abbia chiesto alla Vergine di intercedere presso Dio affinché, in quella landa paludosa, a ridosso di un fiume in piena e dai terreni riccamente idratati, sgorgasse prodigiosamente dell'acqua fresca per dissetare i pellegrini. Cosa che, incredibilmente, avvenne. Da quel giorno, milioni di morenti si recano colà per immergersi in vasche appositamente progettate per effettuare brevi ma prodigiosi bagnetti taumaturgici.

Estrema unzione - I moribondi credenti, come è noto, vengono sottoposti sempre più spesso (complice l'incremento della mortalità dovuta a malattie contagiose) al sacramento dell'estrema unzione, culminante nel bacio del crocifisso. Tale pratica, sostengono 9 medici su 10, può causare la morte del moribondo sempre a causa dei soliti stramaledetti virus e batteri. Ho domandato alla dott.ssa Gianpierfranca Pinzillacchero, docente di Statistica presso l'Ateneo di Villafranca Padovana, quanti moribondi muoiono entro un certo numero di giorni (i tempi di incubazione dipendono da specie a specie) dopo aver baciato il crocifisso. La sua risposta è stata secca ed eloquente: «Tutti». Tragico ma vero.

Categorie minori

Altre categorie non strettamente correlate con la precedente, sebbene in certi casi coesitenti, costituiscono un target leggermente minoritario, ma non meno importante, di germi e altri piccoli organismi dannosissimi. Eccone un breve estratto:

Condannati a morte - I condannati alla pena capitale, quando sottoposti a tecniche letali particolarmente invasive, soggiaciono al rischio di contrarre infezioni più dei normali carcerati, anche di quelli la cui privazione coattiva della libertà viene espletata in penitenziari non soggetti ad ispezione igienica dei medici sanitari ministeriali. Pericolosissimi, nella fattispecie, sono i corpi contundenti estrusi da armi ad avancarica e retrocarica. «Le pallottole sparate nelle fucilazioni ufficiali», precisa l'ing. Filibusto Marchionne, vagamente esperto di bal(l)istica, «assai raramente vengono sottoposte a disinfezione chimica o sterilizzazione ultravioletta. Ciò è dovuto al lassismo che predomina, in questi tempi di pacifismo ipocrita e cordardo sprezzo per l'ardore bellico e la tenzone perigliosa, presso i più insospettabili reparti degli eserciti nazionali». E la ghigliottina? «Anche i boia francesi, a causa dei tagli ai finanziamenti per gli istituti di avviamento professionale promossi dal Presidente Sarkozy, non vengono più reclutati fra gli esperti diplomati che hanno seguito un regolare corso. L'assunzione avviene per semplice domanda da presentarsi in carta semplice, munita di fotocopia non autenticata di un documento di riconoscimento e di marca da bollo da € 68,93. Costoro ignorano del tutto che la lama, dopo l'affilatura, va accuratamente disinfettata per esposizione a vapori di fenolo, onde non intaccarne il filo tagliente. Figuriamoci se questi mangia rane, che tengono la baguette sotto le ascelle madide di sudore fetente e indicibili miasmi, stanno attenti alla sicurezza igienica dei condannati». E continua «Non che nei civilissimi USA le cose vadano meglio: gli aghi delle siringhe per le iniezioni letali non vengono sottoposti a bollitura, lo stesso dicasi per le cinghie impiegate per immobilizzare i condannati all'elettrocuzione. La sedia elettrica, poi, è un vero festino per acari e microbi di ogni specie».

Criminalità organizzata - Sconsigliatissima l'affiliazione alla Mafia o alla Camorra: baci e riti con il sangue, nonché le numerose occasioni di venire a intimo contatto con pallini di piombo o coltelli a serramanico, sottopongono il criminale all'esposizione di agenti infettivi in locali malfamati, bunker sudici e stalle frequentate da pecore e capre diseducate alla cura igienica del corpo.

Grandi fumatori - Il fumo uccide. Un documento di analisi presentato al summit "Tabagismo: quali prospettive?" ha dimostrato come il contatto fra le dita sporche e la bocca, tramite il filtro di sigaretta, rappresenti la causa di morte più frequente nei fumatori cronici.

Attentato terroristico - Sia gli attentatori esplosivisti che la popolazione circostante corrono il serio pericolo di contagio a causa della subitanea proiezione di materiale organico e brandelli di cadaveri immediatamente conseguente alla deflagrazione. Si consiglia tanto ai terroristi che ai cittadini presenti, di munirsi di guanti in lattice sterili, mascherina filtrante e tuta monouso, almeno entro il raggio di 15 metri dal centro dell'esplosione.

Strage - Il bagno di sangue - presumibilmente infetto - favorisce l'insorgenza, nella popolazione dei paesi dilaniati da conflitti interni assai violenti, di parecchi disturbi correlati con l'attività del virus dell'AIDS e di Ebola. Sono attualmente allo studio alcuni espedienti profilattici per evitare che i liquidi ematici sparsi durante la carneficina vengano a contatto con le vittime inermi.

Catastrofe - Coloro che si trovino ad assistere ad un qualunque tipo di cataclisma, sia esso naturale o generato da attività umana, dovrebbero astenersi dall'osservare la scena con esterrefatto stupore ed evitare di portarsi le mani alla bocca (mai accuratamente lavate) esclamando «Oh mio Dio!». Consigliato, piuttosto, il tipico aplomb britannico freddo, sterile e misurato.

Carestia - Come è noto, la scarsità di cibo e l'inedia determinano un forte deperimento delle difese immunitarie. Durante periodi di fame e carestia, affinché nella popolazione non si diffondano anche malattie infettive, è buona norma evitare l'ingestione di alimenti.

Disoccupazione - È inopportuno e pericoloso per la salute, oltreché disdicevole e meritorio di disprezzo, farsi licenziare o finire in cassa integrazione. L'apatia e la mancata attività costringono il disoccupato nervoso a rodersi continuamente le unghie ingerendo immani quantità di germi infettivi.

Sessualità - L'attività sessuale, come è noto, veicola numerose particelle infettive che riescono a penetrare (non solo loro), entro gli orifizi vaginali/orali/anali/uretrali/auricolari/nasali/oculari (a seconda delle personali inclinazioni) e scatenare in loco delle infezioni invasive e debilitanti. I batteri possono essere trasmessi dalle mani al glande, dal glande alla vagina, dalla vagina al clitoride, dal clitoride alla bocca, dalla bocca alla bocca, dalla bocca a un glande diverso dal precedente, da questo glande alla mucosa rettale, dalla mucosa rettale ad un dildo vibratore e, infine, dal dildo alla bocca. Poiché i consigli di Mons. Bagnasco mi sono sembrati fuori luogo, mi sono rivolto ad un esperto di tutt'altra levatura e preparazione, che inoltre ha anche un nome quasi normalissimo: Dott. Esposito, come si può evitare il contagio di malattie infettive senza dover rinunciare ad alcun tipo di pratica sessuale, soprattutto quelle estreme e arrapanti che mettono a repentaglio la coesione dei genitali di entrambi i partner? «Le dirò, io, overamente, nun facc' attività sessuale nisciuna. Però sì la gent vule fa tricche tracche, tanto meglio, pecché i songhe ginecologo, cchiù e cristian' chiaveno comm 'e bestie e cchiù traseno suord a mmè. Ve diche sule 'na cosa: 'e ppratiche sessuala s'aggian'a fare ccò preservative, pecché, a parte chiste sfaccimm' e malattie infettanti, e femmene devono avvenì int'o studie ginecologgiche mie quann' ancora nun sono inguaiate».

 

 

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Utente non iscritto alla Community di Libero
Mario il 05/04/10 alle 14:32 via WEB
Questa l'hai copiata pari pari da Nonciclopedia, infame.
 
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