Pausa caffé

Battute, umorismo e chi più ne ha più ne metta

Creato da stefano_pd_1965 il 15/09/2005

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Notte fredda di Novembre...

Post n°319 pubblicato il 25 Novembre 2009 da stefano_pd_1965
 

Questa è una storia vera che ancora si racconta tra i vicoli storici di alcune città del sud Italia, seminando angoscia e terrore.
Pare che qualche anno fa, in una oscura e tenebrosa notte autunnale, un tale era fermo sul bordo della strada facendo l'autostop. Era il due novembre e si stava scatenando una terribile tormenta. Dopo molto tempo, ancora non si era fermato nessuno ed il tale si venne così a trovare in mezzo alla tormenta, talmente forte che non riusciva a vedere oltre i tre metri di distanza. Improvvisamente, vide avvicinarsi una sagoma, che alla fine realizzò essere quella di un'auto nera delle pompe funebri: si avvicinava lentamente e si fermò proprio di fronte.
Il tale non si fece pregare: salì nell'auto e chiuse la portiera. Dopo essersi accomodato sul sedile anteriore, si girò e notò con terrore che non c'era nessuno al posto di guida. L'auto ripartì lentamente. Il tale era sopraffatto dal terrore, che aumentò a dismisura quando notò che l'auto si stava inesorabilmente dirigendo verso una curva a gomito. Allora iniziò a pregare chiedendo perdono dei peccati e implorando la salvezza della sua anima, in vista del tragico destino.
Improvvisamente, poco prima dell'approssimarsi alla curva, una mano tenebrosa entrò dal finestrino del posto di guida, afferrò saldamente il volante e sterzò, poi scomparve. Paralizzato dal terrore, il tale si aggrappò con tutte le sue forze al suo sedile, rimanendo immobile e impotente.
Tale macabro evento si verificò ad ogni curva, mentre la tormenta andava aumentando di intensità. Il terrore divenne panico quando cominciò a udire distintamente dei sospiri ovattati che provenivano da dietro, si voltò ma vide solamente una bara. Allora, sopraffatto dalla paura, con le ultime forze rimastegli aprì di scatto la portiera e si gettò fuori, iniziando a correre a più non posso verso il paesino più vicino che distava non più di un paio di chilometri.
Ivi giunto, si diresse al più vicino bar, entrò e ancora affannato e tremante chiese un cognac. Visto il suo stato, alcuni dei presenti si incuriosirono e gli chiesero cosa fosse successo, e lui raccontò la orribile esperienza che aveva vissuto. Un silenzio di tomba scese nel locale, il terrore si impossessò dei pochi presenti. Dopo circa mezz'ora si presentarono nel locale due tizi bagnati fradici, e appena varcato l'uscio notarono il tale in piedi al centro del bancone.

Avvicinandosi, uno dei due si rivolse all'altro dicendo:
"Guarda Giovà... guarda dove sta quello stronzo che è salito sull'auto mentre la stavamo spingendo!!!"

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Commenti al Post:
Asiah1
Asiah1 il 25/11/09 alle 13:58 via WEB
Poveraccio... con quel buio non vedeva nulla, e si credeva dentro un'auto guidata da fantasmi! Chissą che paura!!
 
 
stefano_pd_1965
stefano_pd_1965 il 25/11/09 alle 14:03 via WEB
Boh... io non sarei mai salito su un carro funebre...
 
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