E' NATA!!!
HO VINTO!
Ho vinto!
NEL DOLORE...
Ci sono lacrime che al mattino svaniscono come rugiada.
Avvolgono il cuore nella morsa, soffocano il respiro.
E' un dolore sordo, senza voce e senza sangue.
Un dolore freddo che non si lascia raccontare.
Ci sono lacrime che scorrono come ruscelli di montagna.
Disperate e graffianti, urla soffocate nel singhiozzo.
E' un dolore combattuto, con vigore e con violenza.
Un dolore tormentato che ripudia la ragione.
Ci sono lacrime delicate come perle al chiaro di luna.
Scendono rapide nel silenzio, limpide come cristalli.
E' un dolore che muore nel sorriso, con dolcezza e con amore.
Un dolore che desidera innalzarsi nel piacere.
Ci sono lacrime invisibili come acqua nel deserto.
Mute, prosciugate, senza sale e prive d'aspetto.
E' un dolore inespressivo, senza forza nè stupore.
Un dolore insostenibile e incapace di morire.
Ci sono lacrime preziose come fossero gemme rare.
Nascoste agli sguardi, trattenute nel pugno chiuso.
E' un dolore dimenticato, che si nega anche a se stesso.
Un dolore che necessita solo d'un pò d'amore.
8 DICEMBRE 2008
...CHE BELLO AVERE UN MONDO COLORATO DA MOSTRARE A TUTTI...
VI PRESENTO LA MIA AMICA GIADA!!!
« 2014... |
11/02/2014 - Giornata mondiale dei malati...
Post n°352 pubblicato il 19 Febbraio 2014 da zilla4ever
Sarebbe meglio non ammalarsi e raramente ho visto gente trovare Dio e la fede nel dolore. Più spesso la si perde... Spesso si rischia di scivolare nella retorica su questi temi ed abbiamo dimenticato che il dolore e la malattia stravolgono una vita, anzi tante vite e, il più delle volte, annegano la fede.... Preferiremmo cento volte essere guariti che offrire la sofferenza in comunione a Gesù in croce, non diciamo fesserie! Allora?... Gesù ha maturato in se una certezza: non è vero che "basta la salute"! Preferiamo immensamente di più, necessitiamo di molte più cose..., della salute certo, ma molto di più desideriamo la felicità. Gesù sa che solo qualcosa di più grande può rendere il nostro cuore felice. La malattia è mistero e misura del nostro limite.Ma più della malattia c'è l'assenza di senso nella vita di ognuno. Quando tutto diventa noioso, anche le cose belle, le cose semplici che invece dovrebbero farci sussultare l'anima. Perchè è vero che la sofferenza passa ma l'aver sofferto rimane...trasformandosi in balsamo profumato che guarisce tutto, anche il dolore più grande. I malati, i sofferenti, sono patrimonio di Dio e della Chiesa, appartengono a Dio, più vicini al Suo Cuore, preziosi più di tutti. Spesso pensiamo che sono i sani ad aiutare i sofferenti ma non è così! sono spesso i sofferenti ad aiutare gli altri e a rafforzare una comunità! Perciò li dobbiamo custodire e curare fino alla fine della loro vita terrena, custodirli ed amarli come preziosi diamanti. "Nessun uomo, che mi guarda, rimane in vita" - (Esodo 33, 20). |
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