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CORTOMETRAGGIO
INVESTIGATIVO NOIR
Di Avvisato&Silenzi
con
Andrea Cotrone
Un cortometraggio in bianco e nero interpretato da me che potete vedere nei miei video. e lasciare commenti e critiche...
« Venere e Adone | Quasi per scommessa. » |
La storia del cinema è ricca di pellicole incentrate sulla figura del gangster: da capolavori come la saga de Il padrino a opere meno acclamate ma ugualmente coinvolgenti come Carlito's Way.
Che sia mafia o associazioni a delinquere di altro stampo, la figura
del malavitoso ha spesso funzionato sul grande schermo e di recente
anche sul piccolo (basta pensare a il successo de serial sulla figura
di Totò Riina). Non fa eccezione American gangster di Ridley Scott, pellicola di genere ambientata ad Harlem nei primi anni Settanta nel corso della guerra in Vietnam in uscita il 18 gennaio.
La storia raccontata da il regista de Il gladiatore non ha però a che fare con mangia-spaghetti in stile Quei bravi ragazzi ma con dei ghetto-star
in lotta per il potere, per il controllo dell'intero spaccio di eroina
in tutti gli Stati Uniti. Il metodo? Trasportare la droga dal Vietnam
agli Usa nelle bare dei caduti in una guerra trascinata troppo a lungo.
Niente lotte per diventare un affiliato o un pezzo da novanta come
nello splendido film di Martin Scorsese ma solo la determinazione di un
uomo consapevole di ciò che è: un gangster.
Quei bravi ragazzi e American gangster
iniziano e finiscono allo stesso modo: dalla ferocia dell'omicidio e
dal fascino di una vita fatta di rispetto bagnato nel sangue si arriva
a una sorta di redenzione in cui i protagonisti non cambiano la loro
morale ma trovano solo l'ennesima via per la sopravvivenza.
Quello che American gangster tenta di fare in più rispetto a un classico come Quei bravi ragazzi è mescolare le carte (così come si tentò di fare in Donnie Brasco)
e mettere a confronto due uomini separati nella lotta, il poliziotto
Russell Crowe e il boss Denzel Washington, entrambi accomunati
nell'affermazione di se stessi e dei propri principi.
riesce a costruire un quadro realistico in cui le due figure del buono
e del cattivo si confondono: il boss che sguazza nell'illegalità ma
allo stesso tempo cerca una vita normale con la propria famiglia e il
poliziotto che abbandona una vita serena accanto al figlio e alla
moglie per difendere il diritto a un'esistenza felice.
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Nickname: kiblyn
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No te conoce el toro ni la higuera,
ni caballos ni hormias de tu casa.
No te conoce el niño ni la tarde
porque te has muerto para siempre.
No te conoce el lomo de la piedra,
ni el raso negro donde te destrozas.
No te conoce tu recuerdo mudo
porque te has muerto para siempre.
El Otoño vendrá con caracolas,
uva de niebla y montes agrupados,
pero nadie querrá mirar tus ojos
porque te has muerto para siempre.
Porque te has muerto para siempre,
como todos los muertos de la Tierra,
como todos los muertos que se olvidan
en un montón de perros apagados.
No te conoce nadie. No. Pero yo te canto.
Yo canto para luego tu perfil y tu gracia.
La madurez insigne de tu conocimiento.
Tu apetencia de muerte y el gusto de
su boca.
La tristeza que tuvo tu valiente alegría.
Tardará mucho tiempo en nacer,
si es que nace,
un andaluz tan claro, tan rico de aventura.
Yo canto su elegancia con palabras que
gimen
y recuerdo una brisa triste por los
olivos.
Di
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Oye, hijo mío, el silencio.
Es un silencio ondulado,
un silencio,
donde resbalan valles y ecos
y que inclinan las frentes
hacia el suelo.
Federico García Lorca