Creato da Adenia il 02/09/2005

Adenia

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UN PO' DI IRRIVERENZA

L'essere irriverente, nella sua accezione positiva, è un bene. 

L'irriverente esprime se stesso in modo più autentico. Va oltre le imposizioni, le gerarchie e le posizioni sociali. Mette in discussione ciò che non lo convince e non esita a comunicare il proprio dissenso. Insomma, l'irriverente segue solo regole che considera in armonia con il suo senso di giustizia. È fedele a se stesso, alla sua anima. 

             Adenia Loi, il 20.12.2024

 

SE MANCA LA PASSIONE

La passione è il fuoco alchemico che cuoce i fluidi spirituali e rende possibile la conciliazione degli opposti. Chi non si lascia coinvolgere dalla passione e dal desiderio, in quanto troppo attento a trovare solo sicurezza e vantaggi, è immorale.

 

La mancanza di passione è immorale.❤

 

LA PERVERSIONE

Ciò che costituisce la essenza della perversione, clinicamente intesa, non è costituito da un atto o da una fantasia, ma dal significato degli stessi in rapporto alla propria persona e alle altre persone, alla organizzazione di base della personalità. Nella perversione, gli aspetti più ecclatanti sono la rigidità degli atti e delle fantasie, l’erotizzazione degli stessi, la scissione dell’Io, la perdita della percezione del proprio corpo come parte del Sé, l’idealiz-zazione delle difese perverse e il continuo tentativo di sedurre le parti sane della personalità e di trasformare gli altri, compreso l’eventuale terapeuta, in oggetti di una rappresenta-zione interna.

 

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Ciao Maheo! Sì, sono sempre interessata a ricevere un...
Inviato da: Adenia
il 25/12/2024 alle 17:03
 
Mi dà piacere, non è facile e nemmeno cosa allegra...
Inviato da: Adenia
il 25/12/2024 alle 16:52
 
Completamente d'accordo..
Inviato da: g1b9
il 25/12/2024 alle 16:18
 
un sereno Natale a te...
Inviato da: Adenia
il 25/12/2024 alle 00:22
 
Auguri per un Sereno Natale, seppur per molti non è più un...
Inviato da: exietto
il 24/12/2024 alle 14:10
 
 

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IL DUBBIO

Quando sulla strada vi imbattete nei punti interrogativi allora andate sicuro che sono tutte brave persone, quasi sempre tolleranti, disponibili e democratiche. Quando invece incontrate punti esclamativi, i paladini delle grandi certezze, i puri della fede incontrollabile, allora mettetevi paura perché la fede molto spesso si trasforma in violenza.

Il dubbio è una divinità discreta, è un amico che bussa con gentilezza alla vostra porta. Il dubbio espone con calma le sue idee ed è pronto a cambiarle radicalmente non appena qualcuno gli mostrerà che sono sbagliate. 

(frasi prese dal libro "Il dubbio")
 

INDIFFERENZA

Penso che alla base di ogni male vi sia l'indifferenza. Combattere l'indifferenza è difficile perché ci si scontra con il nulla, con il vuoto, con l'appiattimento, con la non sensibilità. E' più facile avere un dialogo con chi odia che non con chi è indifferente. Odio, rabbia, gelosia, invidia, depressione, dipendenze dannose e altro ancora, a mio parere, nascono con il dilagarsi dell'indifferenza umana. Avere un parere contrario a qualcosa è costruttivo, non averlo affatto è espressione di morte delle idee.

Credo che la provocazione finalizzata a se stessa sia sciocca e controproducente, ma non mettersi in gioco, non andare contro corrente per partito preso, o meglio, per paura di uscire dai canoni accettati dalla massa, beh questo è un freno alla fantasia, al coraggio, alle innovazioni, allo sviluppo. Chi sceglie l'indifferenza sceglie la via più facile per non sentirsi responsabile di qualcosa che non conviene o per pigrizia o per vigliaccheria.

 

I 7 CHAKRA

I sette chakra sono centri energetici situati lungo la colonna vertebrale, ciascuno associato a specifiche funzioni fisiche, mentali ed emozionali. Ogni chakra è rappresentato da un colore e simboli specifici, come i fiori di loto.

Ecco una breve descrizione dei sette chakra:

  1. Muladhara (Chakra della Radice): situato alla base della colonna vertebrale, rappresenta la stabilità e la sicurezza. Colore: Rosso.

  2. Svadhisthana (Chakra Sacrale): situato nell'area del basso addome, associato alla creatività e alle emozioni. Colore: Arancione.

  3. Manipura (Chakra del Plesso Solare): situato nella regione dello stomaco, legato alla forza di volontà e all'autostima. Colore: Giallo.

  4. Anahata (Chakra del Cuore): situato nel centro del petto, rappresenta l'amore e la compassione. Colore: Verde.

  5. Vishuddha (Chakra della Gola): situato nella gola, associato alla comunicazione e all'espressione di sé. Colore: Blu.

  6. Ajna (Chakra del Terzo Occhio): situato sulla fronte, tra le sopracciglia, legato all'intuizione e alla saggezza. Colore: Indaco.

  7. Sahasrara (Chakra della Corona): situato sulla sommità della testa, rappresenta la connessione spirituale e l'illuminazione. Colore: Viola.

 

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Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 14 Settembre 2005 da Adenia

ORCHIDEA

E' considerato da secoli un fiore afrodisiaco: elisir d'amore, pozioni magiche e ricette contro la sterilità venivano preparate con le radici o con gli steli di Orchidea. Simboleggia dunque sensualità, ma anche lusso, fascino e ricercatezza.


L'ORCHIDEA E' IL MIO FIORE PREFERITO.

Commenti al Post:
hawk67
hawk67 il 15/09/05 alle 12:54 via WEB
Per ciò che rappresenta lo è anche per me...
 
 
Adenia
Adenia il 15/09/05 alle 15:53 via WEB
Ma ti piace quando è la donna a regalare un fiore ad un uomo? Ti è capitato?
 
   
hawk67
hawk67 il 15/09/05 alle 17:18 via WEB
Sì mi è capitato e l'ho apprezzato molto, anche perchè ogni fiore ha un suo significato preciso.....
 
     
Adenia
Adenia il 15/09/05 alle 19:42 via WEB
Posso sapere che fiore ti è stato donato da una donna?
 
     
hawk67
hawk67 il 15/09/05 alle 21:18 via WEB
Certo:un'orchidea...
 
     
Adenia
Adenia il 15/09/05 alle 22:48 via WEB
Ma dai... proprio un'orchidea? In realtà lo sapevo... io so tutto! Dai, scherzo. Ciao!
 
     
hawk67
hawk67 il 16/09/05 alle 00:09 via WEB
Era chiaro che lo sapevi:se no non me lo avresti domandato!A presto Adenia!
 
CieloSenzaLuna
CieloSenzaLuna il 15/09/05 alle 13:50 via WEB
Anche tu un artista della vita :-)
 
 
Adenia
Adenia il 15/09/05 alle 16:00 via WEB
Io un artista della vita? Come mai hai questa idea di me? No, non sono un artista. Tu?
 
   
CieloSenzaLuna
CieloSenzaLuna il 15/09/05 alle 16:47 via WEB
Il modo in cui la vivi, con passione.. ti rende artista. :-)
 
     
Adenia
Adenia il 15/09/05 alle 16:53 via WEB
Solo perché mi piace il fiore che rappresenta la passione non significa che io sia passionale...
 
     
CieloSenzaLuna
CieloSenzaLuna il 15/09/05 alle 17:38 via WEB
Non intendevo passione nel senso di passionalità. :-)
 
     
Adenia
Adenia il 15/09/05 alle 19:38 via WEB
Se ti ho dato l'idea di una persona passionale mi dà piacere: mi piace chi mette passione nel proprio agire di tutti i giorni. Ciao!
 
lillicocomiu
lillicocomiu il 15/09/05 alle 16:31 via WEB
pensa che ho ricevuto dei girasoli qualche giorno fa e non so nemmmeno da chi...tu si dirmi nel linguaggio dei fiori cosa significa il girasole???
 
 
annieblumary
annieblumary il 15/09/05 alle 16:44 via WEB
IL GIRASOLE. E' un fiore che ha origini antiche: nell'America settentrionale sono stati trovati resti di questo fiore che risalgono a tremila anni prima di Cristo. Gli Indiani d'America lo consideravano una pianta sacra in quanto consentiva all'uomo di farne molteplici usi. In Perù è l'emblema del Dio Sole. E' dal Perù che il girasole venne per la prima volta importato in Europa. Il girasole fu apprezzato dal Re Luigi XIV, il Re Sole e durante l'età vittoriana, in Gran Bretagna, venne disegnato su stoffe, inciso nel legno, forgiato nei metalli; Oscar Wilde volle il girasole come simbolo del movimento estetico che lui stesso aveva fondato. In Italia, poeti come Eugenio Montale e Gabriele D'Annunzio hanno elogiato il girasole nei propri versi. Nelle opere di Van GoIl girasole la presenza del fiore è ricorrente. Il girasole comunica allegria e orgoglio .
 
Ramanujan_pi
Ramanujan_pi il 20/09/05 alle 19:54 via WEB
A dispetto dell'apparenza, l'orchidea è una delle piante epifite parassite più temibili che ci siano in natura. Se lasciate crescere senza controllo, sono in grado di soffocare la pianta ospite senza troppi riguardi. Chissà perché la natura sceglie sempre delle forme attraenti per le cose pericolose...in analogia, tutto quello che ci pare bello e desiderabile, spesso non è niente meno che dannoso. Una bella donna, per esempio... Antonio
 
 
Adenia
Adenia il 20/09/05 alle 20:59 via WEB
Ma dai, non sapevo che l'orchidea fosse una pianta parassita tra le più temibili. Sì, spesso ciò che risulta essere bello e attraente esteriormente è ingannevole. Forse è fin da piccoli che si ha un concetto errato di bello e di buono tendendo ad unirli come fossero quasi la stessa parola. La fata delle fiabe è bella e buona, mentre il cattivo solitamente è un orco brutto, una straga dall'immagine che spaventa, etc. Anche in età adulta si usa dire "è proprio una bella persona" per intendere che si tratta di una persona buona. Un saluto per te Ram!
 
insoprannominabile3
insoprannominabile3 il 08/10/05 alle 19:35 via WEB
ok mi hai convinto ti regalerò un orchidea.
 
 
Adenia
Adenia il 09/10/05 alle 10:51 via WEB
Bene, il modo migliore per dar vita ad un corteggiamento nei miei riguardi... à bien tot monsieur.
 
cuorematto_0due
cuorematto_0due il 15/10/05 alle 15:27 via WEB
ho letto alcuni tuoi mess mi piace anche a me ricevere un fiore mi piace sentirti 3460804554 cia leo un bacio
 
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Essere gentili, educati e leali non è debolezza e sarebbe ora di smetterla di considerare più scaltro, sagace e determinato chi si mostra arrogante,  scortese e disonesto. La grinta la si può mostrare anche con garbo ed eleganza sia nei modi di porsi sia nell'anima.

 

COME SCRIVERE UN LIBRO?

Il presupposto di base è che chi sogna di diventare scrittore, per mestiere o per hobby, possegga un talento, una passione e una propensione per la scrittura da coltivare. Se è vero che scrivere è un’arte, è pur vero che necessita di tanto impegno, studio e pazienza; occorre, infatti, capire come si fa a iniziare a scrivere un libro, anche in base al proprio genere preferito, come occorre proseguire nel racconto, come concluderlo, nonché a chi rivolgersi per farlo conoscere al pubblico. Potrebbero esserci momenti di sconforto. Il primo consiste nell’immaginare il racconto, cercando di sviluppare l’idea alla base. Non basta avere molta fantasia, bensì occorre essere pratici al fine di creare una trama strutturata. Com’è noto, il libro è suddiviso in capitoli, ognuno di essi con un titolo, un inizio, uno sviluppo e una fine. A tal merito, conviene che la fine del capitolo non concluda definitivamente il discorso, creando nel lettore la suspense e la voglia di continuare a leggere le pagine successive, coinvolgendolo e incuriosendolo. Poi vi è la descrizione dei luoghi e la caratterizzazione dei personaggi. Quanto alla prima, è corretto soffermarvisi affinché il lettore si immedesimi nell’ambiente ma, allo stesso tempo, non bisogna eccedere con dettagli e periodi eccessivamente lunghi. I personaggi, principali o secondari, sono i protagonisti del racconto e il lettore deve conoscerli per scoprire la loro evoluzione nel corso della storia. È importante sorprendere con dei risvolti imprevedibili (colpi di scena).

 

ESSER TRISTI È NECESSARIO

A cura de Il Pensiero Scientifico Editore

 

La tristezza è parte della condizione umana ed è funzionale e necessaria per godere della felicità e per un corretto sviluppo emotivo. "Quando si individua un tratto così profondamente conservato nella biologia dell'uomo, bisogna presumere che è un tratto selezionato dall'evoluzione e come tale necessario alla sopravvivenza", ha dichiarato Jerome Wakefield della New York University e coautore del libro "The loss of sadness: how psychiatry transformed normal sorrow into depressive disorder", la cui traduzione in italiano sarebbe "La perdita della tristezza: come gli psichiatri hanno trasformato il normale dolore dell'anima in malattia depressiva". Wakefield e altri psicologi che sostengono l'importanza di vivere ogni emozione, anche quelle più negative, sono stati intervistati sull'ultimo numero della rivista NewScientist.

Nella società moderna la tristezza è diventato uno stato d'animo da evitare. In tutti i modi possibili. Ci si può distrarre evitando di pensare e riempiendosi la giornata di appuntamenti e di cose da fare. Molti scelgono anche, in maniera incauta e superficiale, di usare pillole che stabilizzano l'umore agendo direttamente sui centri nervosi di produzione e regolazione dei neurotrasmettitori.

Eppure è esperienza comune di ciascuno come, nei momenti di difficoltà o di tristezza, la percezione del mondo è diversa e talvolta più profonda. Non è un caso, infatti, che gli artisti esprimono il meglio della loro produzione proprio nei momenti di maggiore difficoltà più che quelli di felicità. Secondo alcuni neurologi vi è un motivo biologico che spiega il legame tristezza-creatività: la riduzione dei livelli di cortisolo tipica dei momenti di tristezza attiva i centri nervosi della creatività mentre riduce l'attività di quelli che stimolano la socialità, la fame e l'attività fisica.
La tristezza, l'introspezione e i momenti di solitudine, quindi, sono funzionali a guardarsi dentro e fare il punto su di sé, per poi riprendere e andare avanti. Attenzione, però, se una sana dose di tristezza è necessaria, tutti gli esperti sono d'accordo nel dire che se si è di fronte ad una diagnosi di depressione allora è necessario sottoporsi a terapie adeguate.

Fonte: Marshall J. Is it really bad to be sad? NewScientist 14 gennaio 2009.

 

IL ME DIT QUE JE SUIS BELLE

Et quand le temps se lasse
De n'être que tué
Plus une seconde passe,
Dans les vies d'uniformité
Quand de peine en méfiance,
De larmes en plus jamais
Puis de dépit en défiance
On apprend à se résigner
Viennent les heures sombres
Où tout peut enfin s'allumer
Ou quand les vies ne sont plus qu'ombres
Restent nos rêves à inventer

Il me dit que je suis belle
Et qu'il n'attendait que moi
Il me dit que je suis celle
Juste faite pour ses bras
Il parle comme on caresse
De mots qui n'existent pas
De toujours et de tendresse
Et je n'entends que sa voix

Eviter les regards, prendre cet air absent
Celui qu'ont les gens sur les boul'vards
Cet air qui les rend transparents
Apprendre à tourner les yeux
Devant les gens qui s'aiment
Eviter tous ceux qui marchent à deux
Ceux qui s'embrassent à perdre haleine
Y a-t-il un soir, un moment
Où l'on se dit c'est plus pour moi
Tous les mots doux, les coups de sang,
Mais dans mes rêves, j'y ai droit

Il me dit que je suis belle
Et qu'il n'attendait que moi
Il me dit que je suis celle
Juste faite pour ses bras
Des mensonges et des betises
Qu'un enfant ne croirait pas
Mais les nuits sont mes églises
Et dans mes rêves j'y crois

Il me dit que je suis belle...
Je le vois courir vers moi
Ses mains me frôlent et m'entraînent
C'est beau comme au cinéma
Plus de trahison, de peines
Mon scénario n'en veut pas
Il me dit que je suis reine
Et pauvre de moi, j'y crois
Hmm, pauvre de moi, j'y crois
 

PER ASPERA AD ASTRA

Per aspera ad astra oppure Per aspera sic itur ad astra è una frase latina, spesso usata quale motto o incitazione, che significa letteralmente: «attraverso le asperità sino alle stelle». Si tratta di una frase relativamente recente in questa forma, anche se frasi simili si possono trovare nei classici: Virgilio (Eneide IX, 641); Lucio Anneo Seneca, che scrisse nell’opera Hercules furens: "non est ad astra mollis e terris via" ('non esiste alcuna via semplice dalla terra alle stelle').

 

 

IL TUO UMORE DIPENDE DA TE

Quello che senti dentro dipende da te e non cambierà mai in funzione di eventi esterni. Ciò che ti circonda può distrarti, aiutarti, colmare qualche vuoto… sì, ma solo temporaneamente se non illusoriamente. ❤

 

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