Creato da artemisia_gent il 31/08/2007

Mamma & Prof.

Il flusso di coscienza di una mamma alle prese con la vita di tutti i giorni. Casa, scuola, famiglia, ideali, viaggi e pensieri: ecco cosa potete trovare.

Messaggi di Marzo 2014

il museo del 900

Post n°1603 pubblicato il 31 Marzo 2014 da artemisia_gent

Sabato siamo scappati a Milano, avevamo amici da vedere e siamo scappati. Quattro cose in borsa, un albergo prenotato quando già eravamo in autostrada.

Domenica mattina Vittoria ha preferito vedere quadri al negozio della Disney. Andare a vedere Kandiskij oppure Klimt era improponibile. Già alle 10 del mattino la fila si spingeva da palazzo reale fino al Duomo e visto l'improvvisata non avevo prenotato i biglietti ( e il call center prenota dal lunedì al venerdì). Vittoria pestava i piedi per terra: voleva vedere un Museo, voleva vedere un quadro. Come non assecondarla? Al museo del 900 non c'era un cane, il prezzo era decisamente inferiore (17 euro per 4 ingressi e due audioguide; costo della mostra? 11,50 biglietto intero. Bambini sopra i 6 anni 9 euro, audioguide n.p.). E così siamo andati in questo splendido museo.
Siamo rimasti in adorazione di Pellizza da Volpedo almeno 15 minuti. Ho notato particolari a me sconosciuti, è un dipinto bellissimo ed emozionante. Non ho potuto evitare di Frami una selfie con il dipinto dietro. Ero troppo emozionata. Vittoria si è incantata di fronte ai Picasso e ai Braque, si è interrogata di fronte ai 3 Modigliani ("ma sono senza occhi!?!"), ha osservato incuriosita il piccolo acquarello di Kandiskij e il minuscolo Klee. Poi io mi sono persa in Boccioni. Adoro Boccioni. Che dire degli stati d'animo? Colori così differenti dalle fotografie sui libri... una quantità di opere così belle e importanti non le vedevo da troppo tempo. E poi la Bambina che corre di Balla? Impossibile non farsi una Selfie da mettere su facebook. Io e Balla! E poi eccolo.... Forme uniche di continuità dello spazio... è mezza delusione perchè me lo aspettavo immenso invece è piccolo, e anche qui la selfie è irrinunciabile. Vittoria è rimasta stupita, e rimirava i 20 centesimi. Io e mio marito abbiamo una predilizione per le immagini delle monete.

Piero MAnzoni è stato difficile da far comprendere alla Vittoria.... perchè inscatolare  la propria cacca? Infatti dopo la saletta della metafisica l'attenzione è calata vertiginosamente per arrestarsi definitivamente alle sculture di Melotti.

Dopo questa ha mollato l'audioguida e si è guardata intorno sconcertata. Capogrossi, Vedova e poi Fontana....
Anzi parliamo di Fontana... quando mio marito è entrato in queste stanze è uscito e mi ha detto che lì non c'era nulla e potevamo andare via...

Peccato che c'era il soffitto spaziale e anche Concetto spaziale al neon.

Io dopo Fontana invece ho gettato la spugna. Arte Povera, Arte Cinetica e quelle cose lì non le conosco e ho qualche problema a capirli...

E poi quest'opera mi ha lasciata veramente senza parole

Poi siamo usciti di fretta e non ho comprato il catalogo... ma lo prenderò. Se il prossimo anno insegnerò ancora ci porto i ragazzi, una giornata a Milano si può fare e in un solo museo c'è tutto il 900, sai che vantaggio!

 
 
 

le liste dei libri da leggere prima di morire

Post n°1602 pubblicato il 28 Marzo 2014 da artemisia_gent

Su internet se ne trovano a bizzeffe e su facebook ogni tanto spunta il link e tutte le volte io ci rifletto su e ne parlo. Ma quali sono veramente i libri da leggere nella propria vita? Ognuno di noi potrebbe rispondere diversamente, io da insegnante e da mamma ci sto pensando ma è davvero difficile per me pensare ad un centinaio di titoli fondamentali. In alcune liste compare la Bibbia, certo quella la conosciamo più o meno tutti e più o meno abbiamo sentito leggerla nella nostra vita. Sicuramente chi come me ha ricevuto un'educazione religiosa l'ha letta tutta (nelle riduzioni per bambini ovvio) ma posso affermare di aver letto da adulta con una certa attenzion solo la Genesi e poi mi son cercata sempre e solo quello che mi interessava. Detto questo secondo me la Bibbia non è da annoverare in queste liste. Come forse non lo sono La Commedia di Dante e I promessi Sposi. Libri che per forza di cose ci hanno obbligato a leggere e properio perchè ci hanno obbligati hanno perso la loro grande bellezza (Pennac con il suo Come un libro mi ha cambiata tanto come lettrice). Ma la Commedia di Dante rimane un libro bellissimo e fondamentale.

Poi alla mia ideale lista aggiungo Pirandello e Verga. Non si può diventare grandi senza i loro romanzi, senza aver letto almeno una delle loro opere. La letteratura Italiana è cosparsa di grandi opere, che ammentto essere anche un po' noiose se obbligate. Prendi D'annunzio per esempio. Lui te lo devi proprio imporre ma in certi momenti della vita non puoi fare a meno della sua poesia. Così vale per Ungaretti, Montale e Quasimodo. Due di questi poeti hanno ricevuto anche il Nobel e non a caso penso. Poi un titolo che non compare mai nelle liste ma io lo consiglio vivamente è quello di Sibilla Aleramo e in particolare Una donna.  Immancabile poi Umberto Eco, sarà pesante ma io lo adoro. Pesante ma simpatico è anche la Vita di Vittorio Alfieri, niente a che vedere con le sue tragedie, ma anche qui ho paura di aver sconfinato con i miei gusti personali piuttosto che obbiettivamente.

Capitolo a se merita tutta la memorialistica della seconda guerra mondiale: Fenoglio, Pratolini, Pavese, Calvino, Primo Levi, ma anche Carlo Levi e immancabile è Mario Rigoni Stern, non possiamo dimenticarci della guerra di Russia. Rimanendo in tema ogni persona di regola dovrebbe aver letto il Diario di Anna Frank.

Un salto indietro nella storia mi riporta ai Vicerè di De Roberto, un mattone credetemi ma pèer la storia dìItalia forse è bene ricordarlo anche se tutto sommato il più snello e agevole Gattopardo potrà essere sufficiente.

Un capitolo inporatente per me sono le letture Africane e quindi vai con LA mia Africa di Karen Blixen e anche qualche libro di Doris Lessing, altro premio nobel che merita davvero. (metterei anche Kuki Galmann ma poi mi sembra di andare nel personale piuttosto che nell'utilità.

Mettiamo anche i libri della Austen e della Bronte che spopolano in ogni lista, anche se io non sono particolarmente attratta da certa letteratura Inglese, ma mettiamo anche nel calderone dell'Inghilterra anche Lawrence e Virginia Woolf, altri due autori che mal digerisco, ma che forse sono imprescindibili nella compilazione di una lista simile.

E ora i francesi: Baudelaire, Zola, ovvio, ma anche Dumas padre, potrà non piacervi o potrà essere un mattone ma il ciclo dei moschettieri per me fu un'esperienza di lettura indimenticabile. Ovviamente non può mancare madame Bovary. ma fra i francesi citerei anche Verne, la fantascenza non è un reato intellettuale.

I tedeschi (leggi tedeschi - austroungarici ecc... si può dire mittleuropei?) non sono fra i miei preferiti, ma non si può proprio non leggere Hesse e Kafka. E i Russi? Ah qui cado in fallo. Io la letteratura Russa proprio non la conosco. Ho letto qualcosa di Gogol e ho lasciato a Metà Anna Karenina. Non sono ancora mai entrata nella fase russa. Chissà priima o poi...

Poi come non citare Cervantes...

Ed eccoci a pensare a qualcosa di più recente: Hemingway. Tutti. Nessuno escluso. Non saprei dirvi quale è il migliore. Fitzgerald stesso discorso. in ordine sparso: Orwell, Joyce, Gabriel Garcia Marquez, Lee Masters ma anche la mia Gertrude Stein mi verrebbe da dire, anche se riconosco che sia per intenditori la sua prosa così particolare.

Bisognerebbe citare anche Arthur Conan Doyle e qualche altro giallista, ma a me proprio non piacciono i gialli e non saprei esprimere un giudizio obbiettivo.

Dopodichè mi vengono in mente solo cose abbastanza discutibili, come discutibili sono le liste che ho consultato. Mancano tutte di classici latini e greci e di opere filosofiche, ma molte dichiarano di prendere in considerazione solo Novel quindi romanzi, e mi fa ridere chi si indigan per la mancanza di classici latini e greci, sfoggi tanto sapere e non ti accorgi che si sta esplicitamente parlando di Romanzi.
Certo sarebbe comunque utile leggere Platone ed Aristotele ma non sono propriamente letture d'evasione, ma andrebbe fatto. E Virgilio? E Ovido? e I greci? (qui ho un vuoto che devo colmare, non ho mai studiato letteratura greca e di conseguenza mai letto nulla). Quale scegliere?

Certo da qui in poi potrei consigliare sulla base dei miei gusti personali. E qui entrano in gioco autori a me cari come Jonhatan Coe, Philp Roth,Tolkien e persino la Rowling... e sinceramente adesso mi è venuto così sonno che me ne vado a letto. Per me i libri sono come la droga e non riuscirò mai a seguire una lista imposta da altri ma solo il mio istinto. Poi cosa serve contare quali e quanti libri hai letto? Bah. Un libro è cibo per l'anima, ci sono giorni che la mia anima ha bisogno di libri pesanti e con un senso, altre volte ho proprio bisogno della cazzata e secondo me non bisogna vergognarsi di questi bisogni, mica si sta rubando!Anche se a volte i libri sono scritti con i piedi... ma quando mi trovo di fronte a questo genere di libri non mi abbatto, riesco comunque a vedere l'occasione per una mia personale crescita.

 
 
 

Certi giorni...

Post n°1601 pubblicato il 26 Marzo 2014 da artemisia_gent

 

La mia vita è così... un giorno alle stelle.... poi precipiti giù, poi anneghi, poi ti rialzi, poi qualcosa ti spinge di nuovo giù. Riprendi a sognare e poi ti accorgi di aver toccato il fondo, altre volte ti accorgi che quello proprio non era il fondo e c'è ancora da grattare...

Poi trovi un libro che ti piace e ti ci tuffi dentro e dimentichi il brutto che c'è intorno.

Poi i tuoi telefilm preferiti funzionano da anestetico.

Poi vuoi scappare, vuoi emigrare, perchè questo paese ti fa proprio schifo, ma rimani perchè non sai come fare ad andartene, e allora si che il sogno diventa merda, diventa catena.

 
 
 

Jamie McGuire e i suoi disastri

Post n°1600 pubblicato il 25 Marzo 2014 da artemisia_gent

Mi sono stufata delle cose serie, è così seria la mia vita che volevo leggere qualcosa di spensierato così ho messo da parte Fernanda Pivano e i grandi della letteratura Americana alla ricerca di qualcosa di più leggero. Volevo un romanzo d'amore e l'ho trovato.


Più riguardo a Uno splendido disastro

Nella pagina di ebook readers che frequento c'è una ragazza che posta sempre recensioni di libri che poi alla fine mi piacciono e quindi mi sono lasciata guidare dalle sue preferenze e ho scelto questo libro. L'ho letto tutto d'un fiato e mi è piaciuto un sacco anche se nel suo piccolo torna a rinforzare la mia idea che negli Stati Uniti sia tutto più facile che qui.
Una storia intensa, di quelle che mi piacciono fatta di tira e molla e di cose non dette. 400 pagine lette così velocemente e piacevolmente con la sicurezza che tanto c'era il secondo capitolo. Solo che per come finisce c'è ben poco spazio per un secondo capitolo, ma avevo già il libro e non mi sono posta troppe domande.


 

Più riguardo a Il mio disastro sei tu

E così mi sono messa a leggere anche questo. Ovviamente sono rimasta delusa dopo 2 righe, ovvero quando mi sono resa conto che era la solita storia ma stavolta raccontata dal punto di vista di Travis e non un secondo capitolo. Volevop quasi non leggerlo perchè a me non piace leggere due volte lo stesso libro, ma alla fine l'ho letto. A tratti avrei voluto avere questi due libri di carta e non di pixel per leggerli insieme e vedere le differenze (adoravo la filologia), ma con gli ebook è un po' difficile. Inutile dire che questo è stato noiosissimo perchè comunque è stato scritto da una donna ma la voce narrante è quella di un uomo, e ho l'idea che un ragazzo di vent'anni veda la vita leggermente in modo diverso. Per quanto tu ti puoi calare nel tuo personaggio non penserai mai come un uomo, un uomo vero. Poi questo libro toglie ancora di più la speranza del secondo capitolo, ma ieri sera ho scoperto che invece è previsto e in Italia uscirà il 17 aprile:


ma sinceramente non so se avrò voglia di leggerlo.

 
 
 

quando meno te lo aspetti.... il cadavere del tuo nemico passa

Post n°1599 pubblicato il 24 Marzo 2014 da artemisia_gent

Quando meno te lo  aspetti.... il cadavere del tuo nemico passa. Ti eri seduto sulla riva del fiume quel giorno di tanti anni fa... era il 97 e fissavi incredula quei maledetti voti. Ti aspettavi almeno 50, e anche qualcosa di più, e invece quell'insignificante 48. Eppure lui aveva detto dopo l'orale che sicuramente avresti preso quel voto, non due di meno. Quel voto bruciava come una marchiatura a fuoco.

Quei bastardi mi avevano sottovalutata io valevo, ero io la migliore, ne ero sicura.

Quel giorno mi sono seduta sulla riva del fiume e ho aspettato il cadavere del mio nemico.

Ho lottato, lavorato duramente, mi sono posta obbiettivi molto ambiziosi e li ho raggiunti, perdendo di vista il mio maledetto nemico perchè raggiungere gli obbiettivi era davvero meglio e veramente gratificante rispetto al semplice aspettare il nemico. Imparare il latino, studiare tutte quelle cose che avevo solo sentito dire, confrontarmi con Dante, con tutti gli autori contemporanei, impazzire dietro a tutti i maledetti allievi di Giotto e ai loro improbabili nomi. Imparare a leggere la scrittura medievale, stringere fra le mani un documento firmato da Carlo Magno in persona... studiare sul codice Pelavicino.

Poi la laurea, con un voto infame (di nuovo quel maledetto 8), ma conseguita in corso, un vero traguardo. Io che non sapevo il latino, io che ero senza lettere come Leonardo arrivavo a laurearmi in corso con una laurea vecchio ordinamento. Solo il 3% degli iscritti si laureava in corso allora, e io donna senza lettere facevo parte di quel maledetto 3%. Nonostante mi fossi iscritta con un anno di ritardo rispetto a lei, mi ero laureata prima e ne ero felice, in qualche modo credevo che il cadavere fosse già passato quel 18 mArzo 2004. Poi la pubblicazione della tesi l'ho rivissuta come un secondo passaggio, ormai lo sapevo che ero io la migliore. Poi la specializzazione... beh non ci ho dato nemmeno peso. E quando poi ho preso il primo incarico annuale a scuola ripensavo a quel maledetto momento nel collonato a scuola e dentro di me pensavo "Ehi Art li hai fottuti tutti quei bastardi".

Poi oggi cosa scopro? Che lei, quella brava, quella che è uscita con il massimo dei voti e che sembrava avere il mondo in mano si è laureata oggi. A 10 anni di distanza da me e dopo ben 16 anni dall'immatricolazione. Beh io oggi tocco il cielo con un dito. Io l'eterna seconda che nella vita ho avuto 10 anni di vantaggio. Scusate ma oggi mi sento bene, dopo giorni di depressione e un grosso herpes stasera sono felice. Nella gara della vita ho vinto io. Dal paradiso quegli stronzi che furono i miei prof stanno partecipando a questo momento di mio estremo godimento. Ho vinto. Ho vinto io. L'eterna seconda. Io sto vedendo i miei primi studenti laurearsi e la mia compagna di banco si laurea con loro. Surreale. Surreale davvero. Però ho vinto io.

Da quel giorno ne ho costruite di cose, e la mia vita non è poi così brutta come la vedevo fino ad oggi pomeriggio. Io ho vinto. E ora forse è arrivato il momento di fare anche di meglio. Io sono sempre la stessa che ha vinto questa battaglia, colei che si è rimboccata le maniche esi è laureata in lettere quasi senza sforzi in un tempo piccolissimo. Io se avessi voluto in tutto questo tempo di lauree ne avrei prese 4.

Volere è potere e io riesco benissimo e non devo scordarlo mai, devo solo volere.

Scusate il mio momento di gongolamento, ma io valgo, io ho vinto.

Comunque mi sento pessima se penso che ora sono dall'altra parte della cattedra e compio errori simili, però nello stesso tempo spero di spronare, come un tempo fecero con me, delle persone a tirare fuori il meglio di sè a vincere battaglie immaginarie come le mie e riuscire nella vita.

 
 
 

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