Mamma & Prof.
Il flusso di coscienza di una mamma alle prese con la vita di tutti i giorni. Casa, scuola, famiglia, ideali, viaggi e pensieri: ecco cosa potete trovare.
Messaggi del 11/04/2014
Post n°1611 pubblicato il 11 Aprile 2014 da artemisia_gent
Oggi ho fatto il test. Nutro qualche dubbio. non sono sicura di averlo fatto bene. Credo di aver fatto bene il listening, anzi era fantozziano direi. Mentre forse ho sbagliato il reading. Se uno quando vola è Afraid perchè gli piace correre in macchina significa che odia volare? I miei dubbi sono tutti così. Un esercizio non l'ho finito. Non ho proprio capito cosa dovevo aggiungere negli spazi, se verbi, preposizioni o qualsiasi altra cosa. Ho perso un po' di tempo facendo un po' di analisi logica ma di una frase proprio non ne sono venuta a capo. Per una sgrammaticata come me non poteva proprio essere diverso, credetemi, ma certi miei collghi (coetanei di mia mamma) si sono trovati persi. Per loro era molto difficile, a stento hanno capito i dialoghi. Io invece mi sono fatta prendere dal panico. Quando ero lì mi è presa l'ansia da esame. Eppure anni fa ero così abituata a macinare esami uno dopo l'altro e ora mi trovo ad aver paura di tutto. Forse perchè ultimamente ho affrontato ben due concorsi totalmente impreparata che oggi avevo paura. Ma stavolta io non ero imprerata io guardo abitualmente almeno 2 ore di tv in inglese a settimana, leggo abitualmente testi in inglese con cadenza settimanale, non potevo essere impreparata. Poi tutte le cose che mi chiedevano le avevo ripassate nei giorni scorsi ( e io che mi son persa nei tempi e modi dei verbi...) ma quando sono stata lì mi sono spaventata. Cosa mi sarà preso? Su internet mi ero autotesta raggiungendo un buon obbiettivo facendo il test svogliatamente e velocemente. Oggi ci ho messo più attenzione, speriamo bene. Spero che mi comunichino l'esito del test prima delle vacanze di Pasqua. Ho bisogno di sapere. Quando mi trovavo in difficoltà con le domande mi è venuto in mente il preside della scuola in Kenya... quando mi diceva che non era possibile che un bianco non sapesse l'inglese... e quando mi vengono in mente certe scene sapete io mi blocco e non so più niente. uff... speriamo bene, ci tengo parecchio. Ho scoperto poi che le certificazione di lingua valgono solo 5 anni quindi il mio PET è scaduto. Invece se riesco a fare il corso questo non scade e vale come First (B2), speriamo, speriamo, speriamo. |
Post n°1610 pubblicato il 11 Aprile 2014 da artemisia_gent
C'era una volta in un tempo lontano una giovane Artemisia che era interessatissima alla seconda guerra mondiale e sotto la guida del suo professore di Italiano lesse moltissimi libri sull'argomento fra cui I sommersi e i salvati, Se questo è un uomo e La tregua. In quel tempo lontano non c'erano ebook e nemmeno librerie on-line e la scelta dellle librerie della piccola città in cui abitava non fornivano un catalogo poi così ampio. Arrivata nella grande città (leggi Milano) dove lavorava il suo futuro marito scoprì il tempio dei libri (leggi Feltrinelli) dove si poteva comprare ogni cosa e dove c'era di tutto e così lesse Il sistema periodico e La chiave a stellla. Poi scemò l'interesse per la seconda guerra mondiale in favore della storia medievale e così si chiuse quel periodo di lettura forsennata di testi italiani sulla resistenza e sui campi di concentramento. Dopo circa 18 anni ecco che mi torna in mano un libretto di Primo Levi. L'ultimo Natale di Guerra. Una serie di racconti apparsi su vari giornali e poi riuniti dopo la sua morte. Levi mi era sempre piaciuto e l'ho sempre trovato interessantissimo, ma oggi ho capito che lo leggevo solo superficialmente. Oggi dopo quasi 20 anni l'ho letto con occhi diversi. Nella sua prosa lucida e scientifica ho trovato l'inquietudine e l'amarezza, la sconfitta e il dolore che poco dopo lo hanno portato al suicido. QUeste cose non le avvertivo da giovane, vedevo solo il lato documentaristico della faccenda. Certe storie mi hanno veramente fatto pensare e ragionare. Mai riusciremmo a capire quanto sia stata devastante l'azione di Hitler e di come sia scesa in profondità. Pensate che me lo aveva consigliato un mio ex compagno di classe... riprendi in mano autori letti con foga anni fa e rileggili, vedrai che esperienza. E aveva ragione, che esperienza... come quando dico ai ragazzi che ogni volta che si rientra in un museo già visitato si vede comunque qualcosa di diverso perchè siamo noi diversi e la nostra attenzione potrebbe essere carpita da qualche altro aspetto. E mi rendo conto che è così anche coi libri, hai di fronte un nuovo libro quando dopo 20 anni lo riprendi in mano. Mi era già capitato con Hemingway e il vecchio e il mare che è l'unico libro che ho letto 2 volte. la prima volta non lo avevo capito, la seconda è stato fantastico! Ora è in versione originale nel kobo per una terza lettura, stavolta in lingua ovvio. |
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