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FUOCO CHE BRUCIA

LO SPIRITO DI UN LAKOTA NON SI ARRENDE MAI

 

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Nel tempo
le tradizioni si spengono,
i miti si sbriciolano,
e gli uomini, inesorabilmente, dimenticano.
Ma gli Spiriti non dimenticano

Vittorio Zucconi

 

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« CINEMA!!!INTELLIGENZA »

L'IGNORANZA DISTRUGGE

Post n°666 pubblicato il 30 Gennaio 2015 da IndianaOglala

 

Da Il Messaggero del 29/01/2015
 


Isis come i Talebani con i Buddha di Bamian:
in Iraq fatte saltare le millenarie mura di Ninive

Non sembra essere mai paga la furia distruttrice dello Stato islamico
(Isis) verso le vestigia del passato pre-islamico, o comunque contro
tutto ciò che è ritenuto eretico. Le ultime a farne le spese, secondo
una denuncia che arriva da Mosul, nel nord dell'Iraq, sono state alcune
parti delle millenarie mura di Ninive, già capitale dell'impero Assiro.
Una parte dei bastioni è stata distrutta dai jihadisti che dal giugno
dello scorso anno occupano la regione, secondo Said Mumzini, portavoce
del Partito democratico del Kurdistan, al potere nella regione
autonoma dell'Iraq vicina alla provincia di Ninive.
Il portavoce curdo, citato dal quotidiano panarabo al Hayat, ha precisato
che l'Isis ha fatto saltare in aria il tratto murario nei pressi
della Grande Moschea di Mosul, nel quartiere di Tahrir, nella
parte occidentale della città.
Fino ad oggi avevano una circonferenza di 12 chilometri i resti
delle mura in questo che è uno dei più importanti siti archeologici
dell'Iraq. I residenti di Mosul avevano nei giorni scorsi denunciato
l'intenzione dell'Isis di distruggere alcuni tratti dell'antica cinta
della città assira che raggiunse il massimo splendore nel VII secolo
avanti Cristo, ricordata per gli imponenti palazzi e per la biblioteca del re Assurbanipal, con 25.000 tavolette in caratteri cuneiformi. Fin da
quando si sono impossessati di Mosul e della circostante piana di
Ninive, l'estate scorsa, i miliziani dello Stato islamico non hanno perso
tempo nell'imitare le gesta dei Talebani che, nel 2001, fecero saltare con l'esplosivo le gigantesche sculture dei Buddha di Bamian, in
Afghanistan, provocando le indignate proteste di tutto il mondo.
Così come hanno preso di mira gli iracheni giudicati miscredenti,
in particolare cristiani, yazidi e musulmani sciiti, i jihadisti si
sono dedicati alla distruzione di mausolei, chiese e moschee giudicate
covi di eretici perché oggetto di venerazione e meta di pellegrinaggio
da parte di fedeli di tutte le religioni monoteiste.

È stato il caso della moschea di Giona (Yunis in arabo), sorta sulle
rovine di un'antica chiesa nestoriana-assira e dedicata al profeta
di ebrei, cristiani e musulmani, fatta saltare in aria in luglio.
O della mitica tomba di Seth, figlio di Adamo ed Eva, dal quale
la Bibbia vuole che discenda tutta l'umanità. Ma molte sono anche
le denunce secondo le quali i jihadisti si sono impadroniti di antichi
reperti o hanno addirittura effettuato scavi clandestini per rivendere
sul mercato nero tutto ciò che trovavano, come una delle principali
fonti di finanziamento per la guerra santa, accanto al petrolio.


Ecco a cosa porta l'ignoranza, il voler imporre il prorpio nulla
sugli altri! La distruzione della storia ( degli altri), della cultura,
della religione altrui!
Davvero qualcuno pensa ancora di poter dialogare con questi
beduini senza cervello nè cultura???
Ninive, il cui nome antico deriva da Nina, ovvero Ishtar la
dea assiro babilonese della guerra e dell'amore, è una delle
più famose città antiche tra il Tigri e la Mesopotamia.
Divenne capitale del regno assiro, fortemente militarizzato
che usava la forza ed il terrore per imporsi e sottomettere gli
altri popoli, con il re Sennacherib, che la rese grande
e bella insieme al più famoso Assurbanipal.
Fu distrutta già una volta nel 612 a. C. ad opera di Medi,
popolo dell'Iran,  e Caldei, popolo semita, che misero anche
fine al regno assiro.
Dalle rovine e dagli scavi si sono scoperti ben conque livelli
di età preistoriche che partono dal VI millennio a. C, segno che
la città di Ninive era già abitata da epoche antichissime. 
Nel II millennio, con il regno dei Mitanni, popolo della Mesopotamia,
divenne centro di culto religioso della dea Isthar, regina
dei cieli e delle stelle, a cui fu dedicato un grande tempio.
Altro famoso edificio sacro era il tempio di Nabu, il cui culto
includeva anche la prostituzione sacra.



 


 
 
 
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