Creato da Libellulagrassa il 13/07/2005

DIMAGRENDO

Camminando..facendo attenzione all'alimentazione e..MEDITANDO! piano piano..dimagriro'!!Promesso....

 

Post N° 182

Post n°182 pubblicato il 19 Settembre 2007 da Libellulagrassa

 
 
 

Post N° 181

Post n°181 pubblicato il 30 Agosto 2007 da Libellulagrassa

 
 
 

Post N° 180

Post n°180 pubblicato il 27 Agosto 2007 da Libellulagrassa

http://www.andienonsolo.it/home.html

 
 
 

Post N° 179

Post n°179 pubblicato il 27 Agosto 2007 da Libellulagrassa

"Inserto Salute di Repubblica" - Lei è una divoratrice? PDF Stampa E-mail

Lei è una divoratrice?
Ha la fame da stress
Frustrazioni ed insuccessi fanno assumere cibo in modo sbagliato
Parla il dietologo Luigi Oliva
Testo tratto dall'inserto Salute de "La Repubblica" del 13 settembre 2001

Mangiare compulsivamente: per una frustrazione sul lavoro, per ritmi di vita ai quali non riusciamo a tener testa, per una storia finita male, per un attacco d'ira che invece di esplodere, implode. In una parola per stress.
Riempire bocca e pancia per sedare l'ansia, per trovare conforto e compenso al senso di fallimento e di inadeguatezza. Un meccanismo tipico femminile che è bene riuscire a scandagliare per non esserne vittime passive e inconsapevoli. Partendo con una chiara definizione che dissipi ogni dubbio.

«La fame da stress o la fame nervosa è il bisogno di assumere cibo in modo eccessivo e con modalità di assunzione alterata», afferma Luigi Oliva, dietologo a Mestre.
«La fame biologica, invece, porta ad assumere cibo in quantità utile alla sazietà. La fame rappresenta l'inizio del pasto mentre la sazietà la fine. Questi due segnali sono ovviamente assenti nei soggetti che assumono alimenti in seguito a situazioni stressanti e quindi con una forte componente emotiva». La modalità di assunzione diviene pertanto anomala: si mangia velocemente fino a «riempirsi», preferibilmente da soli, oppure fuori dai pasti, passando dal dolce al salato e assumendo cibo senza la consapevolezza di farlo o contro il proposito di non farlo. Ma perché ci vogliamo tanto male? «Lo stress inteso come situazione di allarme produce nel nostro organismo una serie di reazioni intese alla difesa», spiega Oliva. «Gli ormoni dalla difesa sono gli steroidi e le catecolamine che influenzano assieme alla serotonina e alla dopamina anch'esse interessate dallo stress il comportamento alimentare. I due meccanismi pertanto sembrano strettamente connessi. Così la cosiddetta fame nervosa trova il suo razionale scientifico proprio in questi processi». Schematicamente possiamo classificare due tipi di soggetti: gli adrenalinici, che sottoposti a stress hanno inappetenza, e i cortisonici che invece sentono un bisogno di cibo. L'adrenalina è un ormone che attiva la lipolisi (dimagrimento), mentre i cortisonici attivano la liposintesi (accumulo di grassi) e facilitano la ritenzione di liquidi. Gli uni sono notoriamente magri, iperattivi e hanno poco interesse per il cibo.
Gli altri tendono all'obesità, alla ritenzione idrica e hanno una propensione spiccata verso il cibo. Un lutto, una separazione, un fallimento diventano, nei diversi soggetti, causa di dimagrimento o di aumento di peso.

Ma c'è dell'altro. «Il cibo stesso come apporto di zuccheri influenza il livello di serotonina a livello cerebrale con una sensazione di sazietà e di benessere», dice il dietologo. «In risposta ad un pasto ricco di carboidrati aumenta la secrezione di insulina che facilita l'ingresso del triptofano a livello cerebrale dove si trasforma in serotonina. Ecco perché un bel piatto di pastasciutta dà il buonumore. Le diete povere di zuccheri determinano un calo di serotonina e quindi un bisogno a volte incontrollato di cibo dolce. Questi fenomeni sono particolarmente presenti nelle donne e nel periodo premestruale». Allora, se tutto è predeterminato, la battaglia è già persa? «Le strategie per combattere la fame da stress sono rivolte all'eliminazione della causa», puntualizza Oliva. «Questo non sempre è possibile e allora vanno evitate quelle condizioni che possono aggravare il disturbo alimentare essendo esse stesse causa di ulteriore stress. Se si pensa di soffrire di tale disturbo e se ne vuole venire fuori, bisogna evitare l'imposizione di un regime alimentare restrittivo che andrebbe ad alterare i meccanismi dello stress con evidente svantaggio della situazione di partenza. L'imposizione di un regime drastico, i fallimenti che seguono le diete dimagranti, i sensi di colpa che affliggono i soggetti che non riescono a "stare a dieta", l'insoddisfazione corporea, i commenti negativi, i modelli imposti dai media, i messaggi ingannevoli dell'industria della dieta: tutto questo è causa di stress, della fame nervosa e, a volte, dei disturbi del comportamento alimentare».

 
 
 

Post N° 178

Post n°178 pubblicato il 27 Agosto 2007 da Libellulagrassa

Obesità: per non correre grassi rischi

L'obesità non è un difetto estetico ma una patologia seria e legata al diabete che può avere gravi conseguenze. Va quindi curata attraverso la prevenzione, i farmaci (ora esistono) e l'autocontrollo. Modus ha intervistato un endocrinologo, un obesiologo, un internista e un cardiologo.

L'obesità è il principale fattore di rischio nei Paesi occidentali, la più importante causa indiretta di morte e invalidità non accidentale.
Il rapporto fra peso e incidenza delle malattie cardiovascolari è diretto. Le persone che non aumentano di peso nel corso della vita adulta hanno una speranza di vita di oltre vent'anni superiore alla media.
Oltre al diabete e a diverse forme di artrosi, l'obesità (così come il semplice sovrappeso) "è associata quasi invariabilmente a ipertensione, dislipidemia [trigliceridi e colesterolo aumentati, colesterolo HDL diminuito], insulino-resistenza e iperuricemia", elenca Carlo Maria Rotella, docente di endocrinologia all'Università di Firenze e responsabile dell'Unità di Malattie del Metabolismo del Dipartimento di Fisiopatologia clinica dell'Università di Firenze

Attenti alla pancetta
"Il grasso che si accumula nell'addome, il grasso viscerale, è molto più 'pericoloso'", spiega Rotella Quel rotolino di pancetta (indice di obesità viscerale) che moltissime persone, soprattutto maschi, accumulano non crea drammi sulla bilancia ma va valutato con attenzione più del grasso sottocutaneo (quello che più spesso le donne accumulano sulle cosce, sui fianchi o sul sedere)
"Il grasso viscerale è particolarmente importante perché la circolazione sanguigna dei tessuti addominali passa attraverso il fegato prima di disperdersi nell'organismo", illustra Rotella, "i trigliceridi rilasciati dalle cellule adipose dell'addome intasano il fegato e ne ostacolano il funzionamento, provocando l'alterazione di molti valori ematici".
Un giro vita superiore a 94 centimetri per i maschi e 80 centimetri per le femmine corrisponde già a un rischio notevole di complicanze, se poi la circonferenza sale a 88 centimetri per le femmine e 102 per i maschi la situazione richiede di essere corretta.

Si può tornare indietro
Per fortuna l'organismo sovrappeso è in grado di fare rapidamente 'marcia indietro' non appena il soggetto riduce l'eccesso di peso e fa costante esercizio fisico. "Una attività fisica costante e relativamente impegnativa aumenta il consumo di grassi e riduce sensibilmente il rischio di trombosi", aggiunge il cardiologo Gilberto Bana, "perfino il diabete arretra, l'eventuale deficit di insulina si riduce, l'insulino-resistenza diminuisce e può sparire"

Diagnosi e terapia alla portata di tutti
L'obesità o il sovrappeso sono facili da autodiagnosticare. Uno strumento alla portata di tutti è l'indice di massa corporea (o BMI dall'inglese Body Mass Index). Calcolarlo è abbastanza semplice: si divide il proprio peso per il quadrato dell'altezza in metri.
Esattamente come accade nel diabete la terapia dell'obesità richiede una modifica importante delle abitudini di vita.
L'obiettivo meno difficile da raggiungere è una costante attività fisica: "qualsiasi esercizio è salutare purché effettuato con costanza", nota Rotella, "basta mezz'ora di camminata al giorno per notare effetti importanti sia nel benessere percepito dal paziente sia nei valori ematici".
Più in generale "la terapia richiede un unico centro con competenze endocrinologiche, psicologiche e dietetiche", nota Rotella che dirige uno dei pochi centri così organizzati

Ridurre la pancia e cambiare la testa
Più difficile far corrispondere all'aumentata attività fisica un ridotto introito calorico.
"Lo stimolo a mangiare è multifattoriale e i suoi singoli elementi vanno affrontati uno per uno", ricorda il docente di endocrinologia fiorentino, sia dando consigli pratici (servirsi su piatti piccoli, masticarea lungo, non tenere in casa snack o prodotti pronti al consumo) sia dietetici (evitare i cibi ad alto contenuto di grassi) sia psicologici.
Attenzione però a non intervenire solo sulla dieta Una costante attività fisica va affiancata a una netta riduzione - e per sempre - della quantità di cibo assunto, ad abitudini alimentari più sane, ai farmaci... "La terapia dell'obesità è multifattoriale, come il problema stesso, e la psicologia conta molto: ridurre la pancia potrebbe anche essere facile; il fatto è che bisogna cambiare la testa", riassume il professor Rotella "Fino a ieri vivevamo in una cultura rurale dove essere magri equivaleva a essere malati e il grasso era sinonimo di salute e agio", ricorda Rotella. Del resto non si dice ancora oggi: 'una magra figura'?

 
 
 

Post N° 177

Post n°177 pubblicato il 27 Agosto 2007 da Libellulagrassa

Via la pancia via l'affanno


a cura del CNR

I ricercatori degli Istituti di Fisiologia Clinica e della Sez. CNUCE (Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico) dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione (ISTI), del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, hanno condotto una vasta indagine epidemiologica respiratoria su 1426 individui, stabilendo che la perdita di peso può migliorare sensibilmente la funzione polmonare.

La classica pancetta che affligge soprattutto gli uomini non è soltanto antiestetica, ma anche molto insidiosa per la salute, in particolare dei polmoni.

A stabilire l’influenza che l’eccesso di peso, specialmente all’altezza del punto vita, può avere sulla capacità di respirare profondamente è uno studio condotto dai ricercatori dell’Istituto di Fisiologia Clinica (guidati da Giovanni Viegi), in collaborazione con Matteo Bottai della Sez. CNUCE dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione (ISTI), presso l’Area della Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa.

Gli studiosi del CNR hanno osservato 1426 persone, dai 24 anni in su, a distanza di 8 anni, misurandone il volume polmonare, prima che cominciassero ad aumentare di peso, attraverso un test clinico conosciuto come spirometria, che calcola l’aria inspirata ed espirata insieme al tempo utilizzato per farlo: una riduzione del volume polmonare sta a indicare che il soggetto non prende tutto l’ossigeno che potrebbe. Altro fattore di valutazione è il "Body Mass Index" (indice di massa corporea), che laddove presenti un valore superiore a 30 indica obesità clinica.

L’indagine, pubblicata sull’ultimo numero di European Respiratory Journal e finanziata dal CNR e dall’ENEL, ha messo in evidenza che aumenti di massa corporea nell’arco di otto anni provocano riduzioni nel volume polmonare, tanto più evidenti negli uomini, in coloro che erano sovrappeso all’inizio dello studio e che hanno guadagnato peso nel tempo e negli individui che hanno accumulato adipe sull’addome.

"Un effetto meccanico di deposito di adipe sul diaframma – spiegano Matteo Bottai e Giovanni Viegi - tende a impedire una completa espansione dei polmoni durante l’inspirazione e può causare un peggioramento della funzione polmonare. Questo è stato osservato soprattutto negli uomini, che tendono a depositare l’adipe centralmente aumentando la pancetta, mentre nelle donne il deposito di grasso è generalmente periferico e incide sulla circonferenza dei fianchi".

"L’effetto di questi aumenti del peso corporeo sul volume polmonare – sottolineano i ricercatori del CNR - è indipendente da età, abitudini di fumo e qualsiasi altra esposizione ambientale che l’individuo può aver subito sul lavoro.

La natura "longitudinale" di questo studio di follow-up, l’unico nel suo genere in Italia, ha consentito di stabilire anche che l’effetto negativo sulla funzione polmonare può essere rimosso semplicemente perdendo peso".

Un soggetto di 40 anni, alto 1,80 m, di 100 kg di peso, può guadagnare ad esempio un quarto di litro di volume polmonare perdendo 20 kg. Una conseguenza dovuta al fatto che i polmoni sono tra i primi organi ad essere influenzati da aumenti di peso.

 
 
 

Post N° 176

Post n°176 pubblicato il 27 Agosto 2007 da Libellulagrassa

TECNOLOGIA & SCIENZA
Usa, secondo una ricercatrice l'NPY è responsabile dell'aumento del girovita
"Agisce a livello dei nervi periferici che innervano il tessuto adiposo"Cibo, ormone, stress e la pancia cresce
Scoperte le cause dell'ingrassamento
"Se mangi il doppio a causa della tensione, il corrispondente aumento di peso
non sarà equivalente all'ammontare delle calorie ingerite, ma 4 volte tanto"
 

La dottoressa Zofia Zukowska della Georgetown University di Washington DC

ROMA - Chi ha problemi di pancia, da oggi saprà chi accusare. Uno studio ha indagato su un fenomeno conosciuto solo in parte: il nesso tra stress e sovrappeso. E ha rivelato anche che la colpa delle rotondità addominali è di un ormone. E' quanto afferma la ricerca della dottoressa Zofia Zukowska della Georgetown University di Washington DC.

Lo stress, secondo la studiosa, non solo può indurre a mangiare di più, ma fa assimilare di più quello che mangiamo. E l'ormone 'neuropeptide Y' (NPY), fa il resto, permettendo l'accumulo di maggiori quantità di grasso alle cellule del tessuto adiposo, in particolare proprio dove sono più pericolosi e cioè attorno alla vita, conferendo quella forma a mela (obesità centrale) che è legata a ipertensione, diabete, malattie cardiovascolari. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Medicine, mostra infatti che topolini ingrassano in condizioni di stress emotivo o fisico.

"Sotto stress - spiega la dottoressa Zukowska - molte persone tendono a mangiare di più per cui si pensa che lo stress danneggi la silhouette perché induce a mangiare troppo. Ma questa è solo una parte del problema", sottolinea la ricercatrice. "Noi abbiamo dimostrato che lo stress fa ingrassare anche per altre vie - spiega - non perché induce a mangiare troppo ma perché fa assimilare di più quello che mangiamo".

Studiando topolini messi sotto stress, l'equipe di Zukowska ha scoperto che il neuropeptide Y, finora noto per il suo ruolo di controllo dell'appetito, ha in realtà un secondo ruolo extra-cerebrale prima sconosciuto. "Abbiamo scoperto che NPY agisce anche a livello dei nervi periferici che innervano il tessuto adiposo - spiega Zukowska - Lo stress attiva questi nervi al rilascio di NPY che stimola l'accumulo di grasso".

Questo effetto, precisa l'esperta, diventa ancora più marcato quando, proprio perché sotto stress, si è presi da 'fame nervosa' e si mangia troppo. "Abbiamo visto che se mangi il doppio delle calorie a causa dello stress - spiega Zukowska - il corrispondente aumento di peso non sarà di due volte (cioè equivalente all'ammontare delle calorie ingerite) ma quattro volte tanto", come se sotto stress si assimilasse il doppio.

Ma ci sono anche alcuni soggetti che in periodi di stress tendono a dimagrire, precisa infine la ricercatrice. C'è una spiegazione anche per loro: i loro nervi periferici rilasciano un altro messaggero chimico, la noradrenalina, che al contrario di NPY induce a bruciare più grassi. Stress a parte, conclude Zofia Zukowska, se si riuscisse a manipolare questo meccanismo, si potrebbe indurre a comando l'eliminazione dei grassi e quindi il dimagrimento.

(1 luglio 2007)
 

 
 
 

Post N° 175

Post n°175 pubblicato il 14 Agosto 2007 da Libellulagrassa

di Mike Adams del 10 luglio 2007
Tradotto dal sito www.newstarget.com/ da Pamio Lodovico
vedi articolo originale www.newstarget.com/z021929.html

Il mito: L’elenco degli ingredienti nei prodotti alimentari è studiato per informare i consumatori circa il contenuto del prodotto stesso.
La realtà: l’elenco degli ingredienti è usato dai produttori alimentari per imbrogliare i consumatori sul fatto che siano più sani di quello che in verità sono.
Questo articolo esplora i più comuni trucchi usati dalla aziende alimentari per ingannare i consumatori. L’articolo contiene anche utili informazioni per aiutare i consumatori a leggere le etichette dei prodotti con il giusto scetticismo.

Ingannare i consumatori: trucchi del commercio alimentare
Se la Scheda Nutrizionale Informativa presente nella confezione del prodotto alimentare elenca tutte le sostanze contenute nel prodotto, come possono ingannare i consumatori? Ecco alcuni dei modi più comuni:
Uno dei trucchi più comuni è quello di distribuire gli zuccheri presenti tra molti ingredienti così che le quantità di zuccheri non compaiono nei primi tre dell’elenco. Per esempio un’azienda può usare una combinazione di saccarosio, fruttosio, sciroppo di cereali, sciroppo di grano, zucchero di canna non raffinato, destrosio e altri zuccheri per essere sicura che nessuno di essi sia presente in quantità sufficiente da arrivare nelle prime posizioni dell’elenco degli ingredienti (ricordate che gli ingredienti sono elencati in ordine di proporzione nel prodotto, con i più presenti elencati per primi).
Questo inganna i consumatori sul fatto che il prodotto non è fatto in realtà principalmente da zucchero mentre i principali ingredienti potrebbero essere differenti tipologie di zucchero. E’ un modo per spostare artificialmente lo zucchero più giù nella lista degli ingredienti, non informando sul contenuto reale di zucchero presente nell’intero prodotto.
Un altro trucco consiste nel gonfiare l’elenco con minuscole quantità di ridondanti ingredienti. Si può vederlo nei prodotti per la cura personale e nello shiampo, dove le aziende dichiarano di fornire shampoo alle erbe che in realtà hanno un contenuto di erbe quasi inesistente. Nei prodotti alimentari le aziende gonfiano la lista degli ingredienti con “salutari” bacche, erbe o super-cibi che, molto spesso, sono presenti solo in minuscole quantità. La presenza alla fine dell’elenco degli ingredienti della “spirulina” è praticamente insignificante. Non c’è abbastanza sbirulina in quel prodotto che possa produrre reali effetti sulla vostra salute. Questo trucco è chiamato “etichetta imbottita” ed è comunemente usato dai produttori di “junk-food” (cibo spazzatura) che vogliono saltare sul carro dei prodotti biologici senza in realtà produrre cibi salutari.

Nascondere ingredienti dannosi
Un terzo trucco consiste nel nascondere ingredienti dannosi dietro nomi dal suono innocente, che fanno credere al consumatore che siano sani. L’estremamente cancerogeno nitrito di sodio (conservante E250), per esempio, suona perfettamente innocente, ma è ben documentato che è causa di tumori al cervello, cancro al pancreas, cancro al colon e molti altri tipi di cancro.
Carminio suona come un innocente colorante per alimenti, ma in realtà è fatto con le carcasse frantumate di scarafaggi rossi della cocciniglia. Naturalmente, nessuno mangerebbe yogurt alle fragole se sulla etichetta ci fosse indicato “colorante rosso per alimenti a base di insetti”.
Allo stesso modo, estratto di lievito suona come un ingrediente salutare, ma in realtà è un trucco usato per nascondere il glutammato monosodico (MSG, un esaltatore chimico di sapore, per dare gusto ai cibi eccessivamente elaborati) senza avere l’obbligo di indicarlo nell’etichetta. Molti ingredienti contengono glutammato monosodico nascosto e io ho scritto parecchio su questo nel sito. Praticamente tutti gli ingredienti idrolizzati contengono alcune quantità di glutammato monosodico nascosto.

Non essere ingannati dal nome del prodotto
Sapete che il nome del prodotto alimentare non ha nulla a che fare con ciò che c’è dentro?
Aziende alimentari fanno prodotti come “Guacamole Dip” (salsa di avocado) che non contiene avocado! Sono fatti, invece, con olio di soia idrogenata e colorante chimico verde. Ma ingenui consumatori comprano questi prodotti, pensando di prendere salsa di avocado, in realtà stanno comprando colorante verde, squisito dietetico veleno.
I nomi dei cibi possono includere parole che descrivono ingredienti che nel cibo non ci sono per niente. Un cracker al formaggio, per esempio, non deve necessariamente contenere del formaggio. Qualcosa di “cremoso” non deve contenere la crema. Un prodotto alla frutta, non ha bisogno di contenere nemmeno una singola molecola di frutta. Non fatevi ingannare dai nomi dei prodotti stampati sulla confezione. Questi nomi sono ideati per vendere i prodotti, non per descrivere gli ingredienti contenuti in essi.

La lista degli ingredienti non include gli inquinanti
Non c’è la necessità, nell’elenco degli ingredienti, di includere i nomi degli inquinanti chimici, metalli pesanti, bisphenol-A, PCBs (bifenile policlorurato), perclorato o altre sostanze tossiche trovate nei cibi. Come risultato abbiamo che la lista degli ingredienti non elenca quello che in realtà c’è nel cibo, elenca soltanto quello che i produttori vogliono che tu creda che ci sia nel cibo.
Richieste per elencare gli ingredienti nei cibi furono prodotto da uno sforzo congiunto tra il governo e l’industria privata. All’inizio, le aziende alimentari non volevano fosse obbligatorio indicare tutti gli ingredienti. Chiesero che gli ingredienti fossero considerati “proprietà riservata” e che elencarli, svelando così i loro segreti modi di produzione, avrebbe distrutto i loro affari.
E’ un’assurdità, naturalmente, poiché le aziende alimentari volevano soltanto tenere all’oscuro i consumatori su quello che in realtà c’è nei loro prodotti. E’ per questo che non è ancora richiesto di elencare i vari inquinanti chimici, pesticidi, metalli pesanti e altre sostanze che hanno un notevole e diretto impatto sulla salute dei consumatori. (Per anni, le aziende alimentari hanno combattuto duramente contro l’elenco degli acidi grassi, ed è solo dopo una protesta di massa delle associazioni di consumatori che la FDA alla fine ha obbligato le aziende ad includere nell’etichetta gli acidi grassi).

Manipolare la quantità delle porzioni
Le aziende alimentari hanno capito anche come manipolare la porzione del cibo al fine di far apparire i loro prodotti privi di ingredienti nocivi come gli acidi grassi.
La FDA , ha creato un sotterfugio per riportare gli acidi grassi nell’etichetta: Ogni cibo che contiene 0.5 grammi di acidi grassi o meno per porzione è permesso, sull’etichetta, dichiararlo a contenuto ZERO di acidi grassi. Questa è la logica della FDA dove 0.5 = 0.
Ma matematica confusa non è il solo trucco giocato dalla FDA per proteggere gli interessi commerciali delle industrie che dichiara di controllare.
Sfruttando questo trucchetto dei 0.5 grammi , le aziende arbitrariamente riducono le porzioni dei loro cibi e livelli ridicoli – giusto per tenere gli acidi grassi sotto i 0.5 grammi per porzione. Così loro dichiarano in grande sulla confezione “ZERO Acidi Grassi”. In realtà, il prodotto può essere pieno di acidi grassi (trovati in oli idrogenati), ma la porzione è stata ridotta ad un peso che può essere appropriato solo per nutrire uno scoiattolo, non un essere umano.
La prossima volta che voi prendete un prodotto da drogheria, controllate il “Numero di porzioni” indicato sulla Scheda Nutrizionale Informativa. Troverete probabilmente dei numeri talmente alti che non hanno nulla a che fare con la realtà. Un produttore di biscotti, per esempio, può dichiarare che un biscotto è un’intera “porzione” di biscotti. Ma voi conoscete qualcuno che, in realtà, mangia solo un biscotto? Se un biscotto contiene 0.5 grammi di acidi grassi, il produttore può dichiarare che l’intero pacco di biscotti è “SENZA Acidi Grassi”. In realtà, il pacco può contenere 30 biscotti, ognuno con 0.5 grammi di acidi grassi, che porta a 15 grammi totali per l’intero pacco (ma presuppone che la gente possa in realtà fare la somma che è naturalmente più difficoltosa per il fatto che gli oli idrogenati nuocciono al cervello. Ma credetemi: 30 biscotti x 0.5 grammi per biscotto in realtà fa un totale di 15 grammi ).
Tu prendi un pacco di biscotti che contiene 15 grammi di acidi grassi (che è una dose enorme di veleno dietetico) mentre loro dichiarano grammi ZERO.
Questo è solo un altro esempio di come le aziende alimentari usano la Scheda Nutrizionale Informativa e l’elenco degli ingredienti per ingannare e non per informare i consumatori.
Ecco alcune ulteriori dritte per decifrare con successo gli ingredienti delle etichette:

Consigli per leggere gli ingredienti delle tabelle
1) Ricordare che gli ingredienti sono elencati in ordine della loro proporzione nel prodotto. Questo significa che i primi 3 ingredienti contano molto di più di qualsiasi altro. I primi 3 ingredienti sono quello che tu principalmente stai mangiando.
2) Se l’elenco degli ingredienti contiene lunghe parole apparentemente chimiche, che tu non riesci nemmeno a pronunciare, evita l’articolo. Probabilmente contiene vari chimici tossici. Perché vuoi mangiarli? Introduci ingredienti che conosci.
3) Non farti ingannare da fantastici nomi di erbe o altri ingredienti che appaiono molto giù nella lista. Alcuni produttori di alimenti che includono “goji bacche” (bacche di Lycium) verso la fine dell’elenco le usano solo come trovata pubblicitaria da apporre sull’etichetta. La reale quantità di goji bacche (bacche di Lycium) nel prodotto è probabilmente minuscola.
4) Ricorda che l’elenco degli ingredienti non deve elencare inquinanti chimici. I cibi possono essere contaminati con pesticidi, solventi, acrilamidi, PFOA (Acido di Perfluorooctanoic), perclorati (combustibili per razzi) e altri tossici chimici senza l’obbligo di elencarli. Il miglior modo di limitare l’ingestione di tossici chimici è comprare biologico, o cibi freschi poco trattati.
5) Cercare parole come “germogliato” o “naturale” che indica cibi di alta qualità. Chicchi e semi germogliati e sono più sani di quelli non germogliati. Ingredienti naturali sono generalmente più sani di quelli trattati o cotti. I chicchi interi sono più sani di quelli arricchiti.
6) Non fatevi ingannare dalla parola “grano” quando deriva da farina. Tutta la farina derivata dal grano può essere chiamata “farina di grano”, anche se è stata trattata, sbiancata e privata dei suoi nutrimenti. Solo la farina di grano “chicco intero” è il tipo di farina sano. (Molti consumatori, sbagliando, credono che prodotti di “farina di grano” derivino dal chicco intero. Infatti questo è falso. I produttori alimentari ingannano i consumatori con questo trucchetto.
7) Non fatevi ingannare nel credere che i prodotti integrali siano più sani dei prodotti naturali. Lo zucchero bruno è solo una trovata pubblicitaria – è zucchero bianco con colorante marrone e aroma aggiunto. Le uova integrali non sono diverse da quelle bianche (eccetto per il fatto che i loro gusci appaiono bruni). Il pane integrale può non essere più sano del pane bianco, a meno che non sia fatto con chicchi di grano interi. Non fatevi ingannare dai cibi “integrali”. Sono delle trovate pubblicitarie dei giganti della produzione alimentare per ingannare i consumatori nel pagare di più per i prodotti fabbricati da loro.
8) Attenzione all'inganno delle piccole porzioni. I produttori alimentari usano questo trucco per ridurre il numero di calorie, grammi di zucchero o grammi di acidi grassi che i consumatori credono siano contenuti nei prodotti. Molte porzioni sono arbitrarie e non hanno un fondamento reale.
9) Vuoi sapere realmente come acquistare i cibi? Scarica la nostra guida "Honest Food Guide", un onesto rapporto sul cibo che è stato scaricato da oltre 800.000 persone. E’ in sostituzione dell’assai corrotto e manipolato Food Guide Pyramid della USDA (United States Department of Agricolture), che è poco più di un documento di marketing a favore delle fattorie industriali e delle grandi corporazioni dell’alimentare. L’Honest Food Guide è un rapporto nutrizionale indipendente che rivela esattamente cosa mangiare e cosa evitare per migliorare la propria salute.

 
 
 

Post N° 174

Post n°174 pubblicato il 12 Agosto 2007 da Libellulagrassa

            TABELLA DELLE CALORIE

 

KILOCALORIE (ogni 100 gr.)

Grassi e condimenti - Farinacei e cereali - Pesci - Carni - Altri animali - Salumi  - Latte e derivati - Uova - Verdure - Legumi - Frutta - Succhi di frutta - Bevande - Dolci - Gelati - Cibo per bambini - Fast Food

 

Grassi e condimenti TORNA SU

Burro 750

Dado da brodo 250

Grasso d'oca 900

Lardo e sugna 892

Maionese 720

Margarina 721

Olio di semi 827

Olio d'oliva extravergine e normale 884

Farinacei e Cereali TORNA SU

Avena in chicchi e fiocchi 390

Cereali in chicchi e fiocchi 340

Crackers 400

Crusca 213
Farina di mais 364
Germe di grano 363
Grano saraceno 335
Grissini 375
Miglio 327
Orzo perlato 348
Pane 270
Pasta 362
Riso 362
Segale 334
Pesci
TORNA SU
Acciughe 100
Aguglia 105
Alosa 197
Anguilla 184
Aragosta e astice 90
Aringa 158
Baccalà 170
Branzino 97
Calamari, polpi, seppie 87
Cappe sante 87
Carpa 116
Cefalo 117
Cozze 89
Dentice 159
Frutti di mare 60
Gado 92
Gamberi 90
Gamberi d'acqua dolce 76
Granchi 93
Halibut 110
Leccia stella 164
Luccio 88
Merluzzo 87
Molluschi bivalvi (vongole ecc.) 68
Molluschi univalvi 98
Nasello 90
Pagello 105
Perca 86
Pesce bianco 134
Pesce gatto 116
Pesce San Pietro 94
Pesce Serra 124
Pesce Tamburo 90
Razza 106
Rombo 95
Salmone del Pacifico 118
Salmone dell'Atlantico 140
Sardina 142
Sardine in scatola 225
Sgombro 139
Sogliole 84
Squadro 76
Tonno al naturale 100
Tonno sott'olio sgocciolato 175
Trota 118
Trota salmonata 140
Carni
TORNA SU
Abbacchio 100
Bue (tagli grassi) 330
Bue (tagli magri) 100
Castrato di agnello 130
Castrato (semigrasso) 230
Maiale 300
Maiale (semigrasso) 220
Vitello (tagli magri) 90
Interiora
Animelle 94
Cervello 125
Cuore 131
Fegato di bue 138
Fegato di vitello 135
Lingua 195
Rognone 108
Trippa 98
Trippa di bue 77
Selvaggina
Cervo, daino e capriolo 126
Cinghiale 113
Coniglio e lepre 162
Coniglio selvatico 135
Volatili
Anatra 132
Fagiano 133
Faraona 110
Oca 350
Pollo 195
Quaglia 134
Tacchino 180
Altri animali
TORNA SU
Lumache 90
Rane 73
Salumi
TORNA SU
Insaccati 450
Mortadella 430
Prosciutto cotto 420
Prosciutto crudo 505
Prosciutto crudo magro 350
Salami 520
Salsiccia fresca 340
Salsiccia secca 500
Wurstel 340
Latte e derivati
TORNA SU
Formaggio fresco Mio 152
Latte intero 61
Latte parzialmente scremato 2% 50
Latte scremato 33
Panna acida 214
Panna liquida 292
Panna magra 195
Panna montata 345
Risolat 102
Siero di latte 40
Yogurt greco magro 2% grassi 70
Yogurt greco intero 115
Yogurt magro naturale 56
Yogurt parz. scremato naturale 43
Yogurt intero naturale 61
Yogurt scremato 36
Yogurt alla frutta dolce 113
Yogurt intero alla frutta 88
Formaggi e Latticini
Asiago 367
Brie 334
Cheddar 403
Edam 356
Fontina 330
Formaggini 260
Gorgonzola 314
Grana padano 350
Gruyere 413
Mascarpone 294
Mozzarella 392
Parmigiano 400
Pecorino 370
Provolone 369
Ricotta 406
Robiola 313
Roquefort 84
Scamorza (affumicata) 137
Stilton 494
Stracchino 305
Taleggio 288
Uova TORNA SU
Uovo intero (1) 175
Verdure
TORNA SU
Acetosa 28
Asparagi 22
Barbabietola 44
Bietole 19
Bietole da coste 19
Broccoli 28
Broccolo 50
Carciofo 51
Cardi 20
Carota 43
Cavoletti di Bruxelles 43
Cavolfiore 24
Cavoli asiatici 16
Cavoli da foglie 19
Cavolo bianco 24
Cavolo rosso 27
Ceci 128
Cetriolo 13
Cicoria 20
Cipolla 34
Cipolline novelle 27
Crauti al vino (in scatola) 17
Dente di leone 45
Fagiolini verdi 31
Fagiolini verdi (in scatola) 22

Fave fresche 41
Finocchio 16
Foglie di rapa 27
Funghi champignon 28

Funghi porcini 26
Gombo 38
Indivia belga 17
Lattuga 16
Lattughino 43
Mais 86
Melanzana 18-26
Patata 79
Patata dolce 105
Patatine fritte 570
Peperone 22-25

Piselli freschi 52
Piselli secchi 81
Pomodoro 17-24
Pomodoro (passata, pelati) 28
Porro 61
Rapa 27
Rapanello 17
Rucola 23
Scarola, cicoria 20
Sedano 16
Sedano rapa 39
Spinaci 22
Trevigiana 20
Verza 27
Yam 118
Zucca 37
Zucchine 16
Legumi
TORNA SU
Ceci secchi 316
Fagioli bianchi 340
Fagioli borlotti (in scatola) al pomodoro 87
Fagioli borlotti (in scatola) 65
Fave (in scatola) 68
Fave fresche 72
Fave secche 310
Fave secche sgusciate 341
Lenticchie in scatola 82

Lenticchie secche 291
Lenticchie 338
Pasta e fagioli (1 porzione) 300
Piselli freschi 100
Piselli secchi spezzati 348
Soya (in scatola) 160

Frutta TORNA SU
Albicocche 43
Albicocche secche 274
Anacardi 561
Ananas 49
Anguria 32
Arachidi 564
Arance 47
Avocado 161
Banane 92
Banane verdi 122
Castagne 194
Ciliegie 72
Cocco essiccato (non dolcificato) 660
Cocco fresco 364
Datteri secchi 253
Fichi 74
Fichi secchi 256
Fragole 30
Guava 51
Kiwi 61
Kumquait 63
Lamponi 49
Lime 30
Limoni 20
Macadamia 691
Mandarini 43
Mandorle 603
Mango 65
Maracuja o Passion fruit 97
Mela 59
Mela cotogna 57
Mela selvatica 76
Melone 35
Mirtilli 56
More 49
Nocciole 634
Noce brasiliana 654
Noci 689
Papaya 39
Pera 59
Pesche e nocipesche 43
Pistacchio 594
Pompelmo 32
Prugne 55
Prugne secche 270
Ribes 49
Uva 67
Uva spina 44
Succhi di frutta
TORNA SU
Spremuta arancia 48
Succo d'arancia 46
Succo di pera 56
Succo di pompelmo 38
Succo tropicale 42
Bevande
TORNA SU

Aranciata (lattina)

Birra 47

Caffè amaro 5

Coca/ Pepsi Cola 39

Gatorade arancia 25

The senza zucchero 2

Vino rosso 80

Dolci TORNA SU

Barretta di cioccolata 500

Biscotti semplici 372

Biscotti farciti 500

Biscotti con gocce di cioccolato 482

Cacao in polvere 410

Caramelle 430

Cioccolato al latte 545

Cioccolato bianco 532

Cioccolato dolce 525

Cioccolato fondente 537-610

Cioccolato semidolce 500

Cornetto senza ripieno 164

Marmellata 280

Merendina industriale 500

Miele 304

Panettone (1 fetta) 300

Sciroppo d'acero 250

Sciroppo di canna 265

Sciroppo di mais 285

Sciroppo di melassa 215

Torta alla crema (1 porzione) 370

Zucchero bianco 385

Zucchero di canna 375

Gelati TORNA SU

Barretta di gelato latte e cereali (34 gr.) 140

Bikini (68 gr.) 207

Bomboniera (n° 2, tot. 19 gr.) 70

Calippo (105 gr.) 92

Carte d’Or Affogato fragoline di bosco 177

Carte d’Or Follia al cioccolato 261

Carte d’Or Mania al caffè 240

Carte d’Or panna 187

Carte d’Or Passione al Caramello 252

Carte d'Or fragola 669

Cialda a cono(da 5 gr.) 20

Cono al cioccolato e panna (100 gr.) 245

Cono al fior di latte e cioccolato (75 gr.) 220

Cono alla frutta (100 gr.) 140-150

Cono gelato grande (115 gr.) 135

Cono mini al cioccolato e panna (20 gr.) 55

Coppa di gelato da tre palline (75 gr.) 130

Coppetta vaniglia e cacao magro (61 gr.) 115

Cornetto alla panna (75 gr.) 233

Cornetto gianduia e stracciatella (75 gr.) 222

Cornetto Magnifico (115 gr.) 333

Cornetto soft (100 gr.) 233

Cremino (44 gr.) 134

Croccante (57 gr.) 155

Fiordifragola (51 gr.) 62

Gelato al cioccolato 200

Gelato al fior di latte 218

Gelato alla crema 220

Gelato alla fragola 160

Gelato con biscotto (80 gr.) 220-224

Gelato con biscotto e gocce di cioccolato (80 gr.) 255

Gelato con cialda e/o copertura cacao 300

Ghiacciolo al limone (62 gr.) 53

Ghiacciolo alla frutta (70 gr.) 80

Ghiacciolo frutta e fiordilatte (80 gr.) 80

Ghiacciolo limone e liquirizia (79 gr.) 105

Magnum bianco (86 gr.) 256

Magnum classico (86 gr.) 257

Magnum Double Caramel (99 gr.) 348

Magnum Double Chocolat (99 gr.) 346

Magnum mandorle (86 gr.) 271

Magnum Sound (80 gr.) 260

Solero Exotic (n° 1) 104

Solero Fruity/ Ice (n° 1) 72

Solero Orange Fresh (n° 1) 77

Solero Red Fruits (n° 1) 99

Sorbetto al limone 115-132

Stecco al cioccolato (88 gr.) 290

Viennetta al cappuccino 249

Viennetta alla vaniglia 252

Cibo per bambini TORNA SU

Brodo sgrassato 10

Omogeneizzato Mela Banana Miele Biscotti 101

Omogeneizzato Nipiol Manzo 89

Omogeneizzato Nipiol Pollo

Omogeneizzato Nipiol Tacchino 88

Fast Food TORNA SU
Sandwich (n° 1) 250

Panino ripieno di prosciutto cotto e formaggio (n° 1) 250

Pizza 271

Barretta di cereali e miele 288

 

 

La tabella è stata elaborata da Chiara con l'ausilio di fonti di informazione

 

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Post N° 173

Post n°173 pubblicato il 19 Giugno 2007 da barbiemonella
Foto di Libellulagrassa

ti aggiungo nei blog amici

kiss barbie

 
 
 

Post N° 172

Post n°172 pubblicato il 19 Giugno 2007 da Libellulagrassa

 
 
 

Post N° 171

Post n°171 pubblicato il 19 Giugno 2007 da Libellulagrassa

oggi....

72,700!!!!!!!!!!!!!!!

 
 
 

Post N° 170

Post n°170 pubblicato il 13 Giugno 2007 da Libellulagrassa

OGGI

73    KG!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 
 
 

Post N° 169

Post n°169 pubblicato il 30 Maggio 2007 da Libellulagrassa

Anche  oggi in palestra con mia figlia..che faticaccia!

penso che nei mesi estivi non ci andro'..prendero' la mia bici ..e ricomincero' le mie passeggiate...per attrezzarmi visti i dolori...ho bici elettrica...nel piano chiudo la chiavetta e pedalo.....e nelle camminate ho acquistato uno di quei seggiolini a tracolla..cosi' quando l'ernia premera' sul piede...riposero'..5 minuti..e via a fare i miei quotidiani 10.000 passi!

Peso odierno 73,600=

insomma vado a rilento..ma mai mollare!! ciao

 
 
 

La moglie di Rocky Balboa

Post n°167 pubblicato il 24 Maggio 2007 da Libellulagrassa

 
 
 

7 kg in 7 clik

Post n°166 pubblicato il 24 Maggio 2007 da Libellulagrassa

 
 
 

Post N° 165

Post n°165 pubblicato il 14 Maggio 2007 da 53lucexte

immagine

 
 
 

Post N° 164

Post n°164 pubblicato il 05 Maggio 2007 da Pattivis

Carissime amiche interessate
      alle diete!

Io ho un altro blog dove tratto dei problemi col cibo.
Lì si tratta di una vera e propria malattia ma il programma di recupero
va bene per tutti,compresa la preghiera
della serenita' che è di una forza
spirituale immensa!
Lunedi' pubblichero' anche una buona
dieta....ora vi do' l'indirizzo da scrivere
su Google e mi troverete subito...e
poi vi lascio delle candele che sono
sempre il simbolo della speranza,
sperando che tutto sia di vostro gusto
e che non vi offendiate se vi mando
in un blog per malati di cibo,lo sono
anch'io,ma non siamo contagiose.
Vi abbraccio tutte anche se ancora non
vi conosco...spero solo di potervi essere
d'aiuto.Vi voglio bene,pat!
Compulsione-stop:blog-alFemminile.comimmagine
 

 
 
 

Post N° 163

Post n°163 pubblicato il 04 Maggio 2007 da Pattivis
 

Per chi vuol mettersi a dieta
sappiate che non  puo' mancare  il rosmarino,specie
l'olio essenziale  che,unito al
mattino alla schiuma-doccia
da' una sferzata di energia e,
annusato nei momenti di debolezza  elimina la -fiacca-
da  regime  dietetico.
Rammentate
inoltre che
l'unione fa'
la forza e,
se qualche
signora
avesse bisogno
di compagnia
nell'arduo
compito...
son qui io,
con molti
consigli.
Per ora
pensateci e
fatemi sapere!
(ho una dieta favolosa,
ma da fare in gruppo!!!!)
immagine

 
 
 

Post N° 162

Post n°162 pubblicato il 03 Maggio 2007 da Libellulagrassa

immagine

 
 
 

AREA PERSONALE

 
AGGIORNAMENTO PESO
  
kg. 84,00  nel 2006
kg. 73,600 30/05/2007
kg. 73,000 13/06/2007
kg. 72,700 19/06/2007
 

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