EREMO MISANTROPO

Uno dei miei blog preferiti : Bizzarro Bazar

Tutti i venerdì ci sarà un post a tema: un nuovo blog

Raccontateci i blog che più vi piacciono, in tutta la blogsfera del mondo

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La casa sull'albero
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Mamma e Prof.
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e ancora ......... (chiunque può unirsi in corsa)

http://bizzarrobazar.com/

Amate l'insolito, il macabro, il meraviglioso?

Se non siete facilmente impressionabili è un blog molto interessante, le immagini sono talvolta forti, molto ben fatto, buoni articoli, un sacco di stranezze che abitano e popolano questo strano strano mondo.

Non allego immagini, ma vi ho messo il link.

Ultimamente non l'ho più letto con la stessa frequenza di un tempo, ma è stato il primo che mi è venuto in mente.

Fateci una capatina ma ripeto talvolta è veramente un po' impressionante,

astenersi deboli di stomaco, sensibili, impressionabili.

Miao

Durante il mio viaggio a Ilium e dintorni — una spedizione di due settimane che comprendeva anche il Natale - lasciai il mio appartamento di New York a un poeta povero di nome Sherman Krebbs. La mia seconda moglie mi aveva lasciato con la scusa che ero troppo pessimista per convivere con un'ottimista come lei.

Krebbs era un uomo barbuto, un Gesù biondo platino con occhi da cocker spaniel. Non era un mio amico intimo. Lo avevo conosciuto a un cocktail dove si era presentato come il presidente nazionale dell'associazione dei poeti e dei pittori favorevoli a una guerra nucleare immediata. Cercava disperatamente un rifugio, non necessariamente atomico, e si dà il caso che io ne avessi uno.

Quando tornai a casa, ancora scosso dalle sconcertanti implicazioni spirituali dell'angelo di marmo mai ritirato a Ilíum, trovai il mio appartamento semidistrutto da una scorribanda nichilista. Krebbs non c'era più; ma prima di andarsene aveva fatto trecento dollari di chiamate interurbane, aveva bruciato il mio divano in cinque punti diversi, aveva ucciso il mio gatto e la mia pianta di avocado, e aveva divelto lo sportello dell'armadietto dei medicinali in bagno.

Con quelli che risultarono essere escrementi, sul pavimento di linoleum giallo della cucina aveva scritto questa poesia:

Io ce l'ho una cucina.

Ma non è una cucina completa.

Non sarò veramente contento

Finché non avrò

Un getta-tutto.

C'era un altro messaggio, scritto con il rossetto da una mano femminile, sulla carta da parati dietro il mio letto. Diceva: "No, no, no, disse il pivello".

C'era un cartellino appeso al collo del mio gatto morto. Diceva: "Miao".

Non ho più rivisto Krebbs. Tuttavia, ho la vaga impressione che facesse parte della mia karass. Se è così, esercitò la funzione di wrang-wrang. Un wrang-wrang, secondo Bokonon, è una persona che devia la gente da una linea di pensiero, riducendo quella linea di pensiero a un'assurdità, con l'esempio della propria vita di wrang-wrang.

Forse avrei potuto essere vagamente incline a liquidare l'angelo di marmo come un segno privo di senso, per poi procedere verso la mancanza di senso assoluta. Ma dopo aver visto quello che aveva fatto Krebbs, in particolare cosa aveva fatto al mio adorato gatto, decisi che il nichilismo non faceva per me. Qualcuno o qualcosa non voleva che fossi nichilista. La missione di Krebbs, che lui lo sapesse o no, era proprio di allontanarmi da quella filosofia. Ben fatto, Mr. Krebbs, ben fatto.

da "Ghiaccio nove" di Kurt Vonnegut

Ghiaccio nove - Kurt Vonnegut

"Ci sono diversi modi in cui certi liquidi possono cristallizzare, ovvero congelare" mi disse il dottor Breed. "Diversi modi in cui i loro atomi possono fissarsi e legarsi in modo stabile e ordinato."

Quel vecchio dalle mani coperte di macchie dell'età mi invitò a pensare ai molti modi in cui si potevano ammucchiare le palle da cannone sul prato di un palazzo di giustizia, ai molti modi in cui si potevano stipare le arance in una cassetta.

"Lo stesso vale per gli atomi nei cristalli; e due cristalli diversi della stessa sostanza possono avere proprietà fisiche molto diverse."

Mi parlò di una fabbrica che produceva grossi cristalli di tartrato di diaminoetilene. I cristalli venivano utilizzati in certi processi industriali. Ma un bel giorno in fabbrica si accorsero che i cristalli che producevano non avevano più le proprietà desiderate. Gli atomi avevano incominciato a fissarsi e legarsi — a congelare — in modo diverso. Il liquido che andava cristallizzandosi non era cambiato, ma i cristalli a cui dava origine erano, ai fini del loro utilizzo industriale, spazzatura pura e semplice.

Come fosse successo era un mistero. Il colpevole teorico, in ogni caso, era quello che il dottor Breed chiamava "un seme". Ovvero un granello piccolissimo dello schema cristallino indesiderato. Il seme, arrivato da Dio sa dove, insegnava agli atomi il nuovo modo in cui fissarsi e unirsi, cristallizzare, congelare.

"E adesso ripensi alle palle da cannone sul prato di un palazzo di giustizia o alle arance dentro a una cassetta" mi suggerì. E mi aiutò a capire che lo schema dello strato inferiore delle palle da cannone o delle arance determinava il modo in cui ciascuno strato successivo si sarebbe incastrato e fissato. "Lo strato inferiore è il seme che determina come si comporterà ciascuna palla da cannone o ciascuna arancia successiva, fino a un numero infinito di palle da cannone o di arance."

"E adesso," ridacchiò il dottor Breed divertendosi un mondo, "supponga che ci siano molti modi possibili in cui l'acqua può cristallizzare, può gelare. Supponga che il ghiaccio su cui pattiniamo e che mettiamo nei cocktail — che potremmo chiamare ghiaccio-uno — sia solo uno dei molti tipi di ghiaccio possibili: Supponga che l'acqua geli sempre sotto forma di ghiaccio-uno sulla terra perché non c'è mai stato un seme a insegnarle come formare ghiaccio-due, ghiaccio-tre, ghiaccio-quattro... E supponga," tamburellò di nuovo sulla scrivania con la sua vecchia mano, "che esista una forma, che chiameremo ghiaccio-nove — un cristallo duro come questa scrivania —, con un punto di fusione, diciamo, di cento gradi Fahrenheit, o meglio ancora, di centotrenta gradi."

"D'accordo, la seguo" gli dissi. (…)

"Allora, dov'eravamo rimasti? Ah sì!". E mi chiese di pensare ai marine degli Stati Uniti in una palude dimenticata da Dio.

"I camion, i mezzi corazzati e gli obici stanno affondando," gemette, "sprofondano nel miasma e nella melma puzzolente."

Alzò un dito e mi strizzò l'occhio. "Ma immagini, giovanotto, che un marine abbia con sé una piccola capsula che contiene il seme del ghiaccio-nove, un nuovo modo per gli atomi dell'acqua di fissarsi e unirsi, di gelare. E se il marine gettasse quel seme nella pozzanghera più vicina...?"

"La pozzanghera gelerebbe?" tirai a indovinare. "E tutto il fango intorno alla pozzanghera?" "Gelerebbe?"

"E tutte le pozzanghere nel fango congelato?" "Gelerebbero?"

"E gli stagni e i ruscelli nel fango congelato?" "Gelerebbero?"

"Ci può scommettere!" gridò. "E i marine degli Stati Uniti uscirebbero dalla palude e si rimetterebbero in marcia.

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Di tutte le parole di uomini e topi, le più tristi sono : Avrebbe potuto essere.

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“Guardati dall’uomo che lavora sodo per imparare qualcosa, e una volta che l’ha imparato, non diventa più saggio di prima, egli nutre un risentimento omicida per la gente ignorante che non ha dovuto faticare per la propria ignoranza” I libri di Bokonon