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Le suggestive foto dei Sassi che vedete in questo box sono state scattate da Gerardo Fornataro, che mi onora della possibilità di arricchire e valorizzare il mio blog con i suoi lavori.
Grazie Gerardo.


































































































 
 

 

« Circus Lo Zodiaco - Parte seconda »

Lo Zodiaco - Prima parte

Post n°175 pubblicato il 26 Novembre 2008 da mizar_s_light
 

...la prima cosa che avete pensato è... ora fa l'oroscopo, ci scommetto!
Nella maniera più assoluta, non credo nel destino figuriamoci negli oroscopi.
Ancora una volta il nostro stargate è il Grande Carro, che questa volta ci pone ad un bivio, Gemelli o Leone? Scegliete voi, per individuare Castore e Polluce, le due stelle più brillanti della costellazione doppia per antonomasia, dovrete seguire la linea tracciata da Phecda verso Merak; per l'estivo Leone la strada è tracciata da Megrez in direzione di Phecda.

Ma lo Zodiaco in realtà cos'è? Il termine deriva dal greco zodiakos che significa "il cerchio degli animali", e proprio di un cerchio si tratta; gli amici Napoletani l'avranno calpestato chissà quante volte nella galleria Umberto I. Ma diverse raffigurazioni sono presenti un po' d'ovunque, a Vicenza, Torino, Ostia etc. 

Lo possiamo immaginare come una fascia che contiene le dodici costellazioni che convenzionalmente ne fanno parte, che avvolge la Terra al di là del Sole, su di un percorso tracciato dall'eclittica... si lo so, ora inizio a parlare diffcile e non ci capite più niente.  

L'eclittica, vista dalla Terra, è una linea immaginaria che segna il percorso del Sole tra le stelle durante l'anno. Naturalmente è un movimento apparente poiché il Sole non si muove (o quasi), ma l'impressione che abbiamo da quaggiù è che la nostra stella percorra una porzione di cielo attraversando man mano le dodici costellazioni zodiacali. Questo perché, mentre la Terra gira attorno al Sole (moto di rivoluzione), lo sfondo, ossia quello che vedremmo alle sue spalle se la luce non fossi così forte, cambia. Provateci un attimo anche col pensiero, se in una stanza girate attorno ad un punto fisso guardandolo sempre di fronte, quello che vedrete oltre quel punto cambierà man mano che ci girate attorno, se oltre quel punto ci fossero le dodici costellazioni dello Zodiaco il vostro punto fisso si porrebbe sempre d'avanti ad una costellazione diversa. L'animazione qui sotto vi aiuterà a capire.


Ma vi siete mai chiesti perché l'Ariete è il primo segno e perché comincia il 21 Marzo? Per ora, senza scendere nei particolari, vi basti sapere che quando è stato definito lo Zodiaco così come lo conosciamo noi occidentali, quasi 2000 anni fà, il Sole all'Equinozio di primavera sorgeva nella costellazione dell'Ariete. Cosa intendo dire? Che la costellazione che, per noi terrestri, faceva da sfondo all'alba del 21 Marzo intorno all'anno zero, era quella dell'Ariete... ma oggi le cose sono cambiate, la precessione degli Equinozi, ovvero lo spostamento dell'Asse Terrestre, hanno fatto sì che lo sfondo cambiasse, per lo stesso motivo per cui la Stella Polare non ha sempre indicato il nord, e non lo indicherà per sempre. Così il 21 Marzo di ogni anno, all'alba, il Sole va sempre un po' più indietro sulla fascia dello Zodiaco, precedendo il punto dell'alba dell'anno prima (da cui il termine precessione)... e se 2000 anni fà eravamo nell'Ariete, al ritmo di 1° ogni 72 anni dove saremo oggi?  C'è chi dice nei Pesci, chi nell'Acquario, tutta questione di calcoli.
Si perché ci sono diversi tipi di Zodiaco e diverse maniere di interpretare i moti dell'universo, ma di questo ve ne parlerò domani quando avrò il piacere di condividere la seconda parte di questo post con la mia amica Semprepazza... nel frattempo, 


                 all'oroscopo voi ci credete o no?

                       A domani.  Buonanotte


 
 
 
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Un blog di: mizar_s_light
Data di creazione: 08/12/2007
 

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MIZAR

Zeta Ursae Majoris

Dall'arabo Miz'ar (cintura) è la stella centrale del "timone" della costellazione del Grande Carro, porzione dell'Orsa Maggiore e si trova a 60 anni luce dalla terra.
Il suo nome originario era Mirak, fu ribattezzata nel sedicesimo secolo da Giuseppe Scaligero.
Sua compagna inseparabile è Alcor, distante dalla terra 80 anni luce, più difficilmente visibile data la vicinanza ad una stella molto più luminosa, tanto che gli arabi la chiamavano Al-Suha "La trascurata". Nelle notti senza luna e fuori dalle città la si può vedere brillare debolmente, sopratutto se si cerca di non guardare direttamente Mizar. Nell'antichità la capacità di saper individuare nel firmamento le due stelle era considerata segno di buona vista.

I moderni telescopi hanno scoperto che il sistema Mizar-Alcor è tra i più complessi e tra i più affascinanti di quelli conosciuti. Entrambi gli astri infatti si dividono in sistemi multipli, Mizar è in realta una coppia strettissima di due stelle, Mizar A e Mizar B, che sono a loro volta una doppia ed una tripla, Alcor invece è una doppia.

Il motivo per cui Mizar è il mio nick e la luce di Mizar è il nome del mio blog è insito proprio in questa breve descrizione. Il suo sembrare un unica stella alla sola vista essendo in realtà un sistema molto complesso rispecchia la mia personalità ed il mio modo di pormi con gli altri. La prima impressione che trasferisco al mio interlocutore è sempre fuorviante rispetto alla mia vera essenza, la mia personalità è molto variegata e complessa e spesso mi piace "giocare" a far trasparire un lato piuttosto che l'altro. Mi piace essere poliedrico.
La luce di Mizar è una metafora del mio pensiero, perchè come la sua luce è il frutto e la somma delle luci delle stelle che la compongono, così il mio pensiero è il risultato dell'interazione di tutte le componenti della mia personalità.

Ed io non le conosco tutte...

 

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